La rete è piena di opzioni per archiviare i propri file su cloud.
Dropbox, Google Drive e OneDrive sono le soluzioni più popolari, sia per un uso personale che per quello professionale. Ma come scegliere il servizio che meglio si adatta alle tue esigenze?
Oggi vi guiderò in un confronto testa a testa fra Dropbox, Google Drive e OneDrive per scoprire qual è il miglior servizio di archiviazione cloud.
Cos’è Dropbox?
Dropbox è una soluzione per l’archiviazione cloud indipendente adatta sia agli utenti singoli che alle imprese. Questa piattaforma offre varie applicazioni sia per PC che per dispositivi mobili, che ti permetteranno di integrare facilmente il servizio sia sul tuo computer che sul tuo smartphone, nonché delle solide funzioni per la sincronizzazione e la condivisione dei tuoi file.
Cos’è Google Drive?
Google Drive è un servizio di archiviazione cloud strettamente collegato a Gmail e agli altri prodotti della G Suite di Google. Con Google Drive potrai accedere alle applicazioni office native di Google per modificare documenti, fogli di calcolo e presentazioni direttamente su cloud.
Google Drive offre anche un client desktop che ti permetterà di sincronizzare sul cloud i file presenti sul tuo computer.
Cos’è OneDrive?
OneDrive è il servizio di archiviazione cloud proposto da Microsoft. Questa piattaforma è ben integrata nel sistema operativo Windows e nelle applicazioni Microsoft Office.
Grazie a OneDrive potrai condividere e modificare i documenti, i fogli di calcolo e gli altri progetti archiviati su cloud. Nota bene che anche se OneDrive è disponibile per iOS, al momento non c’è un client OneDrive per Linux.
Dropbox vs Google Drive vs OneDrive: un confronto testa a testa
Per decidere qual è la soluzione più adatta per tenere al sicuro i tuoi file, approfondiremo le caratteristiche principali di ciascuna delle tre piattaforme.
Prezzi: Dropbox rimane indietro
Rispetto alla concorrenza, Dropbox è in notevole svantaggio. Questo servizio, infatti, offre solo 2 GB gratuiti, mentre OneDrive ne offre 5 GB e Google Drive 15 GB.
Dropbox, inoltre, ti regalerà 500 MB addizionali per ciascun amico che si registrerà su Dropbox dopo un tuo invito. Se speri di ottenere più spazio per i tuoi dati in questo modo, dovrai diventare molto convincente. Puoi acquistare un servizio su Fiverr che aumenterà la tua casella personale a 18 GB a un costo molto basso.
Se la tua priorità è ottenere più spazio d’archiviazione, ecco quali sono le tue opzioni:
Dropbox | OneDrive | Google Drive |
2 GB – Gratis | 5 GB – Gratis | 15 GB – Gratis |
2 TB – $ 11.99 / mese (1 Nutzer) | 100 GB – $ 1,99 / mese | 100 GB – $ 1,99 / mese |
2 TB – $ 19,99 / mese | 1 TB – $ 6,99 / mese | 1 TB – $ 9,99 / mese |
6 TB – $ 9,99 / mese | 2 TB – $ 19,99 / mese | |
Particolari | Particolari | Particolari |
Quindi, sei hai bisogno di un bel po’ di spazio, i costi di Dropbox e quelli di Google Drive sono simili. Ad ogni modo, per lo stesso prezzo One Drive mette a disposizione degli utenti uno spazio d’archiviazione leggermente più grande rispetto a quelli offerti da Dropbox o Google Drive..
Condivisione file: tutte e tre le opzioni se la cavano bene
La possibilità di condividere facilmente i file che hai archiviato su cloud con i tuoi collaboratori è una delle caratteristiche chiave delle piattaforme per l’archiviazione cloud. Dropbox, Google Drive e OneDrive usano dei link condivisibili che permetteranno agli altri utenti di accedere ai tuoi file, anche se ognuno dei tre provider offre diverse opzioni per la sicurezza dei link.
Per facilitare la condivisione di un file, Dropbox include un pulsante apposito in ogni documento. Potrai inviare il link di un file nella casella di posta elettronica di un tuo collaboratore, oppure potrai generare un link statico che può essere copiato e condiviso.
Con un piano ‘Professional’ avrai anche la possibilità di impostare delle date di scadenza o una password per i link che condividi, oppure potrai richiedere dei file ai tuoi collaboratori. Questo piano ti permetterà anche di accedere ad una pagina dove potrai vedere tutti i file che stai condividendo in quel momento.
Le funzionalità per la condivisione di Google Drive sono molto meno solide di quelle di Dropbox. Grazie all’integrazione Gmail, potrai condividere file in modo facile con tutti i tuoi contatti, ma potrai decidere solo se permettere ai tuoi collaboratori di visualizzare o modificare un documento.
Non ci sono opzioni addizionali per la sicurezza (come per esempio la possibilità di impostare una password), né un modo per controllare i file che hai condiviso in passato.
OneDrive vs. Dropbox è un confronto molto più competitivo dal punto di vista delle opzioni per la condivisione dei file.
OneDrive offre le stesse funzionalità del piano ‘Professional’ di Dropbox, inclusa la possibilità di impostare una data di scadenza e una password per i file condivisi. La cosa migliore è che per accedere a queste opzioni non avrai bisogno di iscriverti ad un piano a pagamento. OneDrive, però, non ti permetterà di richiedere file ad amici e collaboratori.
Sincronizzazione con il PC: vanno bene tutti, ma Dropbox è un po’ meglio
Quando si parla di sincronizzare sul cloud i file presenti sul tuo hard disk, Dropbox, Google Drive e OneDrive sono praticamente allo stesso livello.
Tutti e tre i servizi dispongono di un client per PC che ti permetterà di trascinare i file su una cartella upload sul tuo hard disk. I contenuti della cartella verranno poi sincronizzati automaticamente su tutti i dispostivi connessi al tuo account.
Dropbox ha un leggero vantaggio rispetto alla concorrenza perché il suo client carica i file completi solo la prima volta che vengono spostati nella cartella per la sincronizzazione.
In seguito, Dropbox dividerà il file in segmenti da 4 MB in modo che la sincronizzazione richieda una minore larghezza di banda.
OneDrive e Google Drive, invece, ricaricano interamente i file ogni volta che li modifichi.
Un’altra area dove Dropbox è in vantaggio è il risparmio di spazio sull’hard disk. Tutti e tre i servizi ti permettono di rimuovere i file dall’hard disk e visualizzarli dal cloud con una connessione internet.
Ma abbonandosi al piano ‘Professional’ o a quello ‘Business’ Dropbox creerà anche delle versioni ridotte dei file caricati su cloud che possono essere visualizzate offline.
Integrazione app: tre approcci diversi
La più grande differenza fra queste tre piattaforme sta nella loro capacità di integrarsi con app per la produttività e l’editing.
Gli approcci adottati da Dropbox, Google Drive e OneDrive per integrare le applicazioni di terze parti sono molto distanti fra loro, il che può fare una grande differenza in termini di prestazioni.
Per cominciare, Dropbox non è incluso in nessuna app per l’editing dei file. Premesso ciò, l’integrazione con Microsoft Office Online ti permetterà di accedere per modificare documenti, fogli di calcolo o presentazioni. Dropbox ti offre anche la possibilità di riprodurre musica e video nel tuo browser e di aggiungere funzionalità aggiuntive grazie all’integrazione con Slack e IFTTT.
Ricorda però che non c’è un modo semplice per trovare le app Dropbox disponibili, quindi dovrai informarti su quanti dei software che usi supportano Dropbox.
OneDrive, dal canto suo, offre una raccolta delle app disponibili in un menu ben organizzato. Questa piattaforma si integra bene con tutti i servizi Microsoft, inclusi Office Online, Office 365, Skype, Bing e Outlook.
Il punto debole di Onedrive è il fatto che è difficile integrarlo nei servizi non Microsoft, come ad esempio Zapier o IFTTT.
Grazie all’API ideata per venire incontro alle esigenze degli sviluppatori, delle tre Google Drive è la piattaforma che si integra meglio con i software di terze parti.
La libreria delle app è ben organizzata, e grazie alla possibilità di eseguire una ricerca sarà più facile trovare degli strumenti per migliorare la tua produttività.
Ma la cosa migliore sono le app office di Google, che includono Documenti, Fogli e Presentazioni.
Google Documenti è un ottimo rivale per Microsoft Word, dato che permette a più collaboratori di modificare simultaneamente lo stesso documento.
Ad ogni modo, se non vuoi rinunciare alle applicazioni Microsoft Office, Google Drive ti offre plugin per Office 365 e Office Online.
Sicurezza: punti di domanda dappertutto
Tutti e tre i servizi di archiviazione hanno ancora un po’ di strada da fare per quanto riguarda la sicurezza dei tuoi file, ma paragonato a Google Drive o Dropbox, OneDrive è molto indietro.
Mentre Google Drive e Dropbox proteggono i file sui loro server con crittografia AES a 256-bit e 128-bit (rispettivamente), OneDrive non offre alcuna crittografia per i file caricati sui server Microsoft, a meno che tu non abbia sottoscritto un piano‘Business’.
Detto questo, nemmeno Dropbox e Google Drive sono il massimo dal punto di vista della sicurezza.
Dropbox decritta i tuoi file dopo l’upload e conserva i loro metadati all’interno di file di testo facili da hackerare. Secondo i termini di servizio di Google Drive, Google è autorizzata ad analizzare i dati archiviati sulla piattaforma, il che è molto preoccupante dal punto di vista della privacy.
Ora che abbiamo affrontato le questioni principali, mettiamo i provider a confronto.
Dropbox vs Google Drive
Dropbox offre un metodo semplice per la condivisione dei file e un’interfaccia facile da usare, ma i prezzi e le carenze in fatto di integrazione con i software di terze parti impediscono a questo software di raggiungere la prima posizione.
Dei tre servizi che abbiamo preso in considerazione, Google Drive è quello che può contare sulla migliore selezione di app, e inoltre offre il piano gratuito più generoso, con ben 15GB di spazio di archiviazione.
Questo duello fra servizi cloud viene vinto da Google Drive.
OneDrive vs Google Drive
Google Drive supera OneDrive grazie ad una raccolta di app più ampia e agli standard crittografici più forti. OneDrive ha delle app integrate, ma sono solo quelle di Microsoft, il che limita le tue opzioni.
Google Drive, invece, offre persino dei plugin per la suite Office 365 di Microsoft, fra gli altri.
In questo caso, Google Drive è una soluzione più funzionale.
OneDrive vs Dropbox
Come abbiamo detto prima, OneDrive è piuttosto carente in termini di sicurezza – i dati non crittografati sono un problema che non andrebbe sottovalutato. Dropbox, invece, sfrutta i due metodi crittografici più popolari (AES-128 e AES-256) per proteggere i tuoi file.
Inoltre, OneDrive non è in grado di integrarsi con le app non Microsoft, il che lo rende meno pratico.
Dropbox vince questo confronto grazie alla semplicità d’uso e al suo metodo di sincronizzazione dei file pensato per risparmiare larghezza di banda.
Dropbox vs Google Drive vs OneDrive: Google è in vetta alla classifica
Dovendo scegliere fra Google Drive, OneDrive e Dropbox, il servizio cloud offerto da Google si distingue grazie ai 15 GB messi a disposizione degli utenti gratuitamente, nonché per i prezzi relativamente economici. L’integrazione con le altre app e la possibilità di eseguire più modifiche simultanee ad un documento con le app office di Google rendono Google Drive la migliore piattaforma cloud per i gruppi di ristrette dimensioni.
Anche se le opzioni per la condivisione dei file sono molto più limitate di quelle offerte da Dropbox o OneDrive, grazie all’ubiquità dei prodotti Google inviare i tuoi file ad amici, familiari e colleghi non sarà certo un problema.
OneDrive è meno costoso di Dropbox per gli utenti Microsoft, ma questa piattaforma offre poco supporto per i sistemi operativi Linux. Dropbox è il servizio più costoso dei tre, ma la robuste opzioni per la condivisione e la sincronizzazione dei file, nonché l’integrazione con altre app offerte da questo provider, lo rendono un avversario temibile.
Questa guida vi ha aiutati a scegliere fra Dropbox, Google Drive e OneDrive? Fammelo sapere nei commenti!
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Mirko says
Articolo ottimo che mette a confronto in maniera super dettagliata i tre colossi di archiviazione in cloud, e soprattutto che svela al 100% il carattere sicurezza dei nostri dati, che a quanto pare è molto “fallata” se si vuole utilizzare tali sistemi per archiviare dati sensibili/personali/fiscali.
Quale potrebbe essere un servizio sicuro?