Wi-Fi più veloce: qualcosa che tutti noi desideriamo. Fortunatamente, è anche qualcosa che tutti noi possiamo avere, anche se le nostre risorse economiche sono limitate. Non parliamo soltanto una connessione internet ad alta velocità da e verso il provider di rete, si tratta anche di trasferire file tra dispositivi a casa e in ufficio, trasmettere video in streaming da un’unità collegata a un televisore e di giocare con le più basse latenze di rete possibili. Se sei alla ricerca di prestazioni Wi-Fi più veloci, ciò che vuoi è l’802.11 – semplice.
In sostanza, 802.11ac è una versione caricata dell’ 802.11n. L’802.11 è estremamente più veloce e offre prestazioni in termini di velocità che vanno dai 433 Mbps (megabit al secondo) fino a diversi gigabit al secondo. Per ottenere questo tipo di risultato,l’802.11ac lavora esclusivamente sulla banda 5GHz, utilizzandone una grande quantità (80 o 160MHz), opera in un massimo di otto flussi spaziali (MIMO) e utilizza un tipo di tecnologia chiamata ‘beamforming’, che invia il segnale direttamente ai dispositivi client.
Se stai attualmente utilizzando un router 802.11n – o un modello 802.11b/g ancora più vecchio, come il perenne favorito Linksys WRT54G – e stai valutando di passare all’ 802.11ac, ecco cosa devi sapere.
Come funziona l’802.11ac
Anni fa, l’802.11n ha introdotto alcune poderose tecnologie che hanno apportato un massiccio incremento in termini di velocità oltre all’802.11 b e g. L’802.11ac ha fatto qualcosa di simile con l’802.11n. Ad esempio, l’ 802.11n supporta quattro flussi spaziali (4×4 MIMO) e un’ampiezza di canale di 40MHz, mentre l’ 802.11ac può utilizzare otto flussi spaziali e ha canali fino a 80MHz – che possono essere poi combinati per creare canali a 160MHz. Anche se tutto il resto fosse rimasto lo stesso (e così non è), significherebbe che l’802.11ac ha 8x160MHz di banda spettrale con cui giocare contro 4x40MHz – una differenza enorme che permette all’802.11ac di compattare una grandissima quantità di dati attraverso le onde radio.
Asus RT-AC88u Dual-Band 802.11ac router
Per aumentare ulteriormente il throughput, l’802.11ac ha inoltre introdotto la modulazione 256-QAM (a partire da 64-QAM nell’802.11n), che comprime 256 segnali diversi sulla stessa frequenza, spostando e ruotando ciascuno di essi in fasi leggermente diverse. L’efficienza spettrale misura la modalità in cui un dato protocollo wireless o tecnica di multiplexing utilizza la banda disponibile. Nella banda a 5GHz, dove i canali sono abbastanza ampi (20MHz+) l’efficienza spettrale non è così importante. Nelle bande cellulari, tuttavia, spesso i canali sono larghi solo 5MHz, il che rende l’efficienza spettrale sì molto importante.
L’802.11ac ha anche introdotto il beamforming standardizzato (presente anche nell’802.11n ma non in forma standardizzata, il che affetta l’interoperabilità).Il beamforming trasmette il segnale radio in modo tale che sia diretto ad un dispositivo specifico. Ciò può aumentare il throughput complessivo e renderlo più consistente, oltre a ridurre il consumo energetico. Il beamforming può essere attuato con antenne intelligenti che si muovono fisicamente per tracciare un dispositivo, oppure modulando l’ampiezza e la fase dei segnali in modo che interferiscano distruttivamente l’uno con l’altro, lasciando solo un fascio stretto e senza interferenze . Il vecchio 802.11 utilizza questo secondo metodo, che può essere implementato sia da router che da dispositivi mobili.
Infine, l’802.11ac, come la versione 802.11n, è completamente compatibile con le versioni precedenti – per cui un router 802.11ac acquistato oggi funziona, in linea di massima, perfettamente anche con i vecchi dispositivi Wi-Fi 802.11n e 802.11g.
Quant’è veloce l’802.11ac?
In teoria, sulla banda 5GHz e utilizzando il beamforming, l’802.11ac dovrebbe avere la stessa gamma o una gamma migliore dell’802.11n (senza beamforming). La banda dei 5GHz, grazie alla minore potenza di penetrazione, non ha la stessa gamma dei 2.4GHz (802.11b/g). Si tratta di un compromesso che va accettato: semplicemente, non c’è abbastanza larghezza di banda spettrale nella banda dei 2.4GHz, che viene utilizzata in modo eccessivo per consentire la velocità dell’802.11ac a livello di gigabit. Se il router è ben posizionato, o si dispone di più router, questo non dovrebbe avere molta importanza. I fattori più importanti saranno la potenza di trasmissione e la qualità dell’antenna dei dispositivi.
E, infine, la domanda che tutti si pongono: quanto è veloce il Wi-Fi 802.11ac? Come sempre, ci sono due risposte: la velocità massima che si può raggiungere in laboratorio e la velocità massima pratica raggiungibile in un ambiente domestico, dove sono presenti svariati ostacoli che possono attenuare il segnale.
La velocità massima teorica dell’802.11 è di otto canali da 160MHz a 256-QAM, ognuno dei quali ha una capacità di 866.7Mbps, per un totale di 6.933Mbps, praticamente 7Gbps. Si tratta di una velocità di trasferimento di 900 megabyte al secondo – più di quanto si possa spremere da un collegamento SATA 3. Nel mondo reale, grazie alla contesa dei canali, probabilmente non si ottengono più di due o tre canali a 160MHz, quindi la velocità massima è compresa tra gli 1.7 e i 2.5Gbps. Confronta questo con la velocità massima teorica dell’802.11n, che è di 600Mbps. ’s max theoretical speed, which is 600Mbps.
Nelle situazioni in cui non sono necessarie le massime prestazioni e l’affidabilità dell’Ethernet gigabit con cavo – che rimane sempre un’ottima scelta nelle situazioni che richiedono il massimo delle prestazioni – l’802.11ac è sicuramente convincente. Invece in ingombrare il salotto facendo correre un cavo Ethernet al PC home theater sotto la TV, l’802.11ac ha ora una larghezza di banda sufficiente per trasmettere in modalità wireless i contenuti ad alta definizione della tua console di gioco, set top box o PC home theater. In tutte i casi, ad eccezione di quelli più impegnativi, l’802.11ac rappresenta una valida alternativa all’ethernet.
Il futuro dell’802.11ac
Anche l’802.11ac non può che diventare sempre più veloce. Come abbiamo detto prima, la velocità massima teorica dell’802.11ac è di circa 7Gbps – e, anche se irraggiungibile in uno scenario di vita reale, non ci sorprenderebbe vedere, nei prossimi anni, una velocità di collegamento di 2Gbps o più. A 2Gbps, si ottiene una velocità di trasferimento di 256MB/sec, e se ciò dovesse accadere, ethernet servirà sempre meno allo scopo. Per raggiungere tali velocità, i produttori di chip e di dispositivi dovranno implementare quattro o più flussi 802.11ac, sia in termini di hardware che di software.
Immaginiamo che Broadcom, Qualcomm, MediaTek, Marvell e Intel siano già sulla buona strada per implementare soluzioni 802.11ac a quattro e otto flussi per l’integrazione nei più recenti router, punti di accesso e dispositivi mobili – ma fino a quando la specifica 802.11ac non sarà finalizzata, è improbabile che compaiano chipset e dispositivi di seconda onda. I produttori di chipset e di dispositivi hanno ancora molto lavoro da fare per garantire che le funzionalità avanzate, come il beamforming, siano conformi allo standard e interoperabili con altri dispositivi 802.11ac.
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Roberto T. says
Chiedo aiuto, vorrei acquistare il router Huawei WS5200 (dual band)
vorrei connetterlo ad una chiavetta dongle USB WIFI (TP-Link Chiavetta Wifi Archer T2U Plus)
posso farlo solo se la chiavetta è collegata al pc vero? in quel caso il router vedrebbe la connessione?
Grazie per l’attenzione.