Alexa c’è e si vede: quale dei nuovi dispositivi Echo di Amazon vincerà la “battaglia delle sfere”?
Con Echo ed Echo Dot di 4a generazione, il colosso di Bellevue ha rivoluzionato il design dei suoi altoparlanti (e nel frattempo si è sbarazzato di Echo Plus), ma quale dei due nuovi altoparlanti Alexa fa al caso tuo? Vale la pena pagare 40€ in più per Echo, o basta Dot?
La scelta non è semplice. I due modelli hanno molto in comune, ma anche una lunga lista di elementi distintivi. In questo articolo daremo un’occhiata alle varie caratteristiche dei nuovi altoparlanti intelligenti Amazon e le approfondiremo singolarmente.
Prezzo
Il nuovo Amazon Echo costa 99,99€ (Controlla i prezzi correnti su Amazon), un prezzo in linea con quello degli altri altoparlanti intelligenti di fascia media. Il nuovo Amazon Echo ha casse più potenti di quelle del predecessore e include un hub per la domotica che nei modelli precedenti era una prerogativa esclusiva del più costoso Echo Plus, quindi il valore del dispositivo è aumentato anche se il prezzo è rimasto lo stesso.
Echo Dot (4a generazione) è, come abbiamo menzionato prima, la versione più economica e costa 59,99€ (Controlla i prezzi correnti su Amazon).
Design
Come avrete già immaginato, Dot è il più piccolo dei due e, anche se sulla carta 100x100x89mm potrebbero sembrare non molto inferiori ai 144x144x133mm del “fratellone” Echo, in realtà la differenza è notevole. Il nuovo Dot ha lo stesso diametro del suo predecessore di terza generazione, quindi lo spazio che occuperà sulla tua scrivania/scaffale etc. è praticamente lo stesso, ma è leggermente più alto e meno discreto.
L’Echo di quarta generazione, invece, è più “bulboso”, e la sua larghezza è uguale all’altezza del modello precedente dalla forma cilindrica. Nessuno dei due dispositivi può essere definito brutto, ma non passano certo inosservati e hanno uno stile molto Space Age.
Dei due, l’Echo Dot rimane l’unico altoparlante che offre (Controlla i prezzi correnti su Amazon) un orologio digitale integrato, il che lo rende un gadget ideale per il tuo comodino. Dot, inoltre, è l’unico modello disponibile anche in una “Kids Edition” dotata di una simpatica cover con le fattezze di un animale, anche se ora sia Dot che Echo sono in grado di rilevare che l’interlocutore è un bambino e fornire risposte appropriate.
Audio
Al contrario della maggior parte degli altoparlanti intelligenti attualmente in commercio, i nuovi Echo hanno un retro, il che significa che l’audio prodotto non coprirà l’area della stanza a 360°. La posizione ideale per questi dispositivi sarà vicino ad una parete, e cioè (siamo onesti) dove gli utenti tendevano a mettere i vecchi Echo nonostante l’audio omnidirezionale.
Le dimensioni più generose di Echo sono dovute alle casse integrate, che includono un woofer da 7.6c m e una coppia di tweeter da 2 cm.
L’Echo Dot, invece, ha una cassa più piccola da 1,6 pollici e (come è prevedibile) un audio dalla portata molto più limitata. Come potrà confermare chiunque si sia goduto un po’ di buon rock in cucina grazie a un vecchio modello, questo non significa che con Dot non sarà possibile ascoltare nulla, anche se l’opzione più costosa sarà sicuramente in grado di offrirti un’esperienza più ricca.
L’Echo, inoltre, può contare sulla tecnologia Dolby Audio, anche se Atmos e l’audio 3D rimangono una prerogativa esclusiva del più costoso Echo Studio.
Amazon non ha ancora chiarito se sarà possibile usare più dispositivi Echo come coppia stereo, ma l’assenza di questa funzione ci stupirebbe.
Funzionalità intelligenti
L’ecosistema Alexa garantisce agli utenti il controllo su svariati dispositivi intelligenti; nessuna altra piattaforma (Assistente Google incluso) è compatibile con altrettanti gadget intelligenti. Anche se Echo Dot ti permetterà di controllare con la voce i dispositivi compatibili che compariranno nell’app di Alexa, solo l’Echo standard include un hub per il controllo wireless.
Ritrovandoti davanti ad un hub Zigbee potresti avere due reazioni del tutto opposte: le svariate possibilità per la domotica da esso offerte potrebbero entusiasmarti oppure lasciarti del tutto indifferente.
Anche se appartieni alla seconda categoria, ricorda che ci sono già un sacco di dispositivi che usano lo standard Zigbee – come le illuminazioni wireless Philips Hue, per citare uno degli esempi più famosi. Poter disporre di un hub centrale come quello dell’Echo vuol dire risparmiare cavi e spine elettriche grazie a dispositivi come l’Hue Bridge.
L’Echo standard è anche in grado di controllare direttamente i dispositivi Bluetooth Low Energy, e con il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia questa caratteristica diventerà sempre più utile.
Echo è compatibile anche con il protocollo di rete a lungo raggio Amazon Sidewalk. Al momento questo dettaglio non fa molta differenza, ma in futuro Sidewalk dovrebbe diventare una specie di rete capillare che i dispositivi possono usare per comunicare con te quando sei a qualche km da Echo.
Processore
Sia Echo che Echo Dot sfruttano il nuovo processore AZ1 Neural Edge. La potenza di questo chip permette ai due dispositivi di interpretare immediatamente diversi comandi vocali (specialmente quelli più frequenti, come per esempio accedere o spegnere le luci)senza doverli inviare al cloud, anche se al momento questa funzione è disponibile solo per l’inglese americano.
Ma questa è solo la teoria. Il processore AZ1 Neural Edge garantisce sia ad Echo che a Echo Dot una velocità superiore rispetto a quella dei dispositivi della generazione precedente, ma solo l’Echo dispone della RAM necessaria ad elaborare direttamente i comandi. Echo Dot, invece, segue il percorso più “tradizionale” e fa elaborare i comandi online, il che causa un lieve ritardo nella risposta.
Questo vuol forse dire che non vale la pena di acquistare Echo Dot? No, affatto. Il processore AZ1 non permette (non ancora, almeno) a Echo di funzionare offline, e anche se la differenza fra i tempi di risposta dei due dispositivi è notevole, il Dot non è affatto lento.
Il verdetto
Echo ed Echo Dot sono due ottimi acquisti. Entrambi seguono il solco tracciato dai loro predecessori: Echo è adatto a quelle stanze dove desideri un audio più solido, mentre il Dot lo è per quelle in cui vuoi poter accedere ad Alexa con un audio adeguato.
Se ti interessa l’hub per la domotica, ricorda che per poterlo usare ti basterà un unico Echo, mentre nel resto della casa potrai usare dei Dot.
Maggiori Informazioni Amazon: Amazon Echo | Amazon Echo Dot
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Gio says
Grazie per le info: ma perché non fare una tabella? Tutto molto più schematico e meno prolisso? Oppure aggiungere anche una tabella o infografica.
Grazie