La sindrome della visione al computer (CVS nel suo acronimo inglese) è un comune problema moderno e si manifesta con il disagio oculare che deriva dalla visione degli schermi. I suoi sintomi includono, tra gli altri, affaticamento degli occhi, mal di testa e dolori al collo o alla schiena. Vi sono svariate tecniche per prevenire la sindrome da visione al computer, dalla scelta dell’hardware più indicato ad un buon design dello spazio di lavoro. Di seguito un elenco completo di suggerimenti per proteggere i vostri occhi.
Con gli stili di vita digitali del giorno d’oggi, le nostre giornate si basano sempre più sull’uso della tecnologia e i nostri occhi lavorano più che mai. Queste nuove routine digitali stanno però generando significativi problemi di salute, come la sindrome della visione al computer.
Probabilmente conoscete già le routine di cui stiamo parlando: state lavorando al computer, date un’occhiata al telefono, tornate al monitor, guardate un video su un tablet, per poi tornare di nuovo allo schermo del computer. Suona familiare, vero?
Diversi studi dimostrano che il lavoratore italiano medio utilizza il computer per lavoro o per svago, o una combinazione di entrambi, per quasi sette ore al giorno. L’esposizione prolungata ai display digitali influisce però sulla salute dei nostri occhi, creando disagio sul breve periodo e portando a problemi più gravi in futuro.
Questa prolungata esposizione digitale può portare ad un tipo di affaticamento dell’occhio noto come Sindrome da visione al computer (CVS), che comporta una serie di problemi per la vista. Il modo migliore per ridurre le conseguenze della CVS sarebbe i tempi di esposizione agli schermi. Se non modifichiamo la nostra routine quotidiana, infatti, la CVS può causare danni gravi e permanenti.
Ridurre il tempo in cui stiamo al computer, tuttavia, non è un’opzione praticabile per la maggior parte di noi. La chiave per preservare la salute degli occhi a lungo termine e prevenire i problemi sul breve periodo, allora, è adottare un approccio proattivo e preventivo e intervenire sulla qualità del tempo che passiamo davanti ad uno schermo.
La scelta del monitor giusto può avere significative ripercussioni positive sulla salute dei nostri occhi. Uno schermo adatto può infatti limitare o prevenire gli effetti dannosi che portano all’affaticamento della vista, creando al contempo un’esperienza visiva più piacevole e un ambiente di lavoro più ergonomico. In linea generale, quando guardare uno schermo è un’esperienza piacevole, è anche più salutare per la vista.
Cos’è la Sindrome da visione al computer?
La sindrome della visione al computer comprende un gruppo di problemi alla vista dovuti all’uso prolungato della tecnologia digitale, in particolare di display digitali come tablet, e-reader, telefoni cellulari e computer.
È importante saper riconoscere i sintomi della sindrome da visione al computer, che includono:
- Visione offuscata
- Visione doppia
- Occhi secchi e arrossati
- Occhi irritati
- Mal di testa
- Dolore al collo o alla schiena
Come viene diagnosticata la sindrome da visione al computer?
I sintomi dell’affaticamento oculare e del disagio da CVS sono temporanei e scompaiono nel giro di poche ore una volta che si interrompe l’esposizione ai monitor digitali.
Con l’uso prolungato di monitor e display digitali, tuttavia, l’affaticamento della vista può portare a problemi oculari più gravi.
Se si continua ad avere una visione da lontano offuscata anche dopo aver interrotto il lavoro al computer, ad esempio, è consigliabile sottoporsi a un esame oculistico completo.
Vi sono diversi fattori che ci possono rendere più suscettibili a sviluppare la sindrome della visione al computer:
- Sedersi troppo vicini allo schermo del computer o al display digitale;
- Scarsa illuminazione dell’ambiente;
- Non fare pause durante l’uso degli schermi digitali;
- Non indossare occhiali corretti;
- Sedersi con una postura scorretta.
Inoltre, chi già soffre di altri problemi oculistici di fondo è più incline a sviluppare disturbi più gravi a causa dell’esposizione digitale prolungata.
Il vero pericolo della stanchezza cronica da schermo è che un uso eccessivo e prolungato dei display e dei monitor digitali può causare danni irreversibili alle cellule retiniche. In alcuni casi, questo può addirittura portare a degenerazioni maculari legate all’età e alla perdita della vista.
È quindi fondamentale iniziare da subito ad adottare pratiche più sane nell’utilizzo quotidiano della tecnologia per prevenire problemi che possono rivelarsi anche molto gravi.
Cosa rende i display digitali così dannosi per i nostri occhi?
Il motivo per cui la tecnologia digitale causa affaticamento agli occhi sta nelle differenze di luce a cui siamo esposti quando usiamo un display digitale rispetto ad un supporto cartaceo come un libro o una rivista.
Gli schermi digitali emettono infatti una luce blu che ha potenza, luminosità e livelli di energia più elevati rispetto alla luce gialla emanata dalla luce naturale o dalla maggior parte delle lampadine; ha inoltre diverse onde luminose nello spettro della luce visibile. Le onde di luce blu o “HEV” ad alta energia sfarfallano a causa di questi maggiori livelli di energia, causando una diminuzione della chiarezza visiva e del contrasto.
Il lampeggiamento o lo sfarfallio dello schermo crea un bagliore che porta ad affaticamento degli occhi, secchezza, disagio e fatica oculare, così come ad una serie di altri sintomi associati all’affaticamento cronico da schermo.
Con il progresso della tecnologia, sempre più schermi digitali utilizzano ora la retroilluminazione a LED, che contribuisce a creare una qualità e una nitidezza dell’immagine più elevate rispetto al passato. Purtroppo, però, la luce a LED crea non solo una definizione visiva, una grafica e un contrasto sorprendenti, ma anche intense e potenzialmente dannose onde luminose blu.
I nostri occhi non sono di natura progettati per filtrare la dannosa luce blu dei display digitali e dei monitor. Con la crescente prevalenza e popolarità della tecnologia LED, stiamo sperimentando livelli di esposizione più elevati e prolungati alle pericolose onde di luce blu da essa emanate, con significative conseguenze a lungo termine per la salute dei nostri occhi.
Leggi di più: Filtri della Luce Blu & Affaticamento degli Occhi – Cosa Dovete Sapere
Come può il monitor giusto proteggerci dall’affaticamento cronico da schermo?
Gli studi dimostrano che il 90% degli utenti sperimenta i sintomi dell’affaticamento oculare dopo appena tre o quattro ore di utilizzo di display e monitor digitali. È quindi fondamentale fare una scelta oculata quando si acquista uno schermo per il computer: il monitor giusto può infatti ridurre l’affaticamento degli occhi e lo sviluppo della sindrome da visione al computer.
Ecco le caratteristiche più importanti da cercare in un monitor per prevenire la CVS:
Tecnologia del filtro anti luce blu
Molti monitor moderni utilizzano una tecnologia avanzata di filtraggio della luce per ridurre l’esposizione alla dannosa luce blu. La tecnologia di filtraggio della luce blu aiuta a mantenere le onde luminose blu a livelli più vicini ai colori realistici che i nostri occhi sono abituati a vedere.
Una gamma di 100 livelli di filtro permette alla luce del display di adattarsi facilmente e in modo flessibile ai diversi scenari di visualizzazione, filtrando con successo i livelli nocivi di luce blu.
Flicker-Free Technology
Oltre all’esposizione alle onde luminose blu, gli studi hanno dimostrato che anche il tasso di sfarfallio contribuisce anche all’affaticamento degli occhi e alla stanchezza.
Per porre rimedio a questo problema, molti monitor e display incorporano anche la Flicker-Free Technology, una speciale tecnologia che elimina lo sfarfallio, per aiutare a preservare la salute degli occhi. Questa tecnologia rivoluzionaria utilizza retroilluminazioni a LED a modulazione continua per ridurre ed eliminare lo sfarfallio dello schermo.
Eliminando lo sfarfallio, l’affaticamento degli occhi e la stanchezza si riducono significativamente, prevenendo così l’insorgenza dell’affaticamento cronico da schermo.
Rotazione Auto Pivot
Per creare un’esperienza di visione ancora più confortevole, molti monitor incorporano anche la funzionalità di auto pivot. Questa funzione consente allo schermo di assumere molteplici orientamenti, ottimizzando l’esperienza di visione a qualsiasi angolazione e migliorando al contempo la leggibilità del monitor. Questo si traduce inoltre in un’esperienza visiva più confortevole per l’utente, anche per periodi prolungati.
I monitor dotati di queste funzionalità garantiscono quindi sia un’esperienza visiva più confortevole che un ambiente di lavoro più ergonomico, consentendo a chi li usa per lavoro di sopportare le lunghe giornate davanti allo schermo con un affaticamento della vista ridotto o addirittura assente; creano inoltre un ambiente di lavoro ottimale che può aumentare notevolmente la produttività.
La sindrome da visione al computer sul posto di lavoro
Secondo uno studio condotto dall’International Journal of Contemporary Medical Research, oltre il 70% dei lavoratori che utilizzano quotidianamente il computer ha problemi di vista. Sessanta milioni di persone soffrono attualmente di sintomi di CVS in tutto il mondo, e ogni anno emergono un milione di nuovi casi.
Lo studio è stato condotto identificando i principali sintomi manifestati da un gruppo di lavoratori, misurando dopo quante ore di utilizzo del computer si sviluppassero sintomi di affaticamento visivo da schermo. Lo studio ha rivelato che i lavoratori che hanno usato il computer per una media di quattro-otto ore al giorno hanno mostrato segni di CVS. All’interno di questo gruppo, il 53,9% dei partecipanti allo studio ha riferito di aver sofferto di affaticamento della vista, il 38,5% di mal di testa.
Quali adeguamenti si potrebbero apportare all’ambiente di lavoro per prevenire la sindrome da visione al computer?
Abbiamo visto come la scelta di un monitor progettato per preservare la salute degli occhi sia un passo importante e cruciale ai fini della prevenzione dell’affaticamento della vista da schermo; anche il luogo di lavoro e le sue caratteristiche, però, giocano un ruolo fondamentale.
La creazione di una postazione di lavoro ergonomica è essenziale per garantire la salute del lavoratore, oculistica e non, aiutandolo al tempo stesso a massimizzare la sua produttività. Di seguito alcune idee per migliorare l’esperienza sul posto di lavoro e prevenire l’insorgenza della sindrome da visione al computer.
Distanza dal monitor
È importante non sedersi troppo vicino o troppo lontano dal computer mentre si lavora per prevenire l’affaticamento degli occhi. L’Associazione Optometrica Americana consiglia una distanza di visione tra i 15 e i 20 gradi sotto il livello degli occhi e tra i 50 e i 70 cm di distanza dagli occhi.
Illuminazione
In un ambiente scarsamente illuminato, è naturale sforzare gli occhi per leggere lo schermo del computer. L’illuminazione dall’alto e la luce naturale dalle finestre, inoltre, possono creare riflessi sullo schermo: è quindi necessario posizionare i monitor in modo da scongiurare questa eventualità.
Schermi antiriflesso
In ambienti molto luminosi, per ridurre al minimo i riflessi potrebbe essere necessario utilizzare uno schermo antiriflesso per garantire una visione confortevole.
Postura e posizione di seduta
Una postura scorretta può influire sull’esperienza visiva del display digitale, causando affaticamento della vista. L’ideale è quindi creare una postazione di lavoro più ergonomica regolando la postura. La sedia e lo schermo dovrebbero essere ad un’altezza tale da poter appoggiare comodamente i piedi sul pavimento.
Pause frequenti
Per ridurre e prevenire l’affaticamento degli occhi, è necessario fare delle pause tra un utilizzo e l’altro del dispositivo digitale, in modo che gli occhi possano riposare. Secondo diverse fonti mediche, si consiglia di seguire la regola del 20-20-20 durante l’uso del dispositivo digitale. Ogni 20 minuti, fare una pausa di 20 secondi e concentrare gli occhi a 20 metri di distanza dal dispositivo digitale. Focalizzando lo sguardo lontano dagli schermi, infatti, i muscoli degli occhi hanno la possibilità di rilassarsi correttamente.
Sbattere le palpebre
Per quanto sia importante fare delle pause durante l’uso del computer, ci si può facilmente rilassare e rinfrescare gli occhi anche con il semplice atto di sbattere le palpebre. Il battito delle palpebre, infatti, aiuta a produrre le lacrime che alleviano o prevengono la secchezza, ristabilendo il corretto livello di umidità negli occhi.
Scegliere gli occhiali corretti
Se usate già occhiali correttivi – occhiali da vista o lenti a contatto – assicuratevi che siano della giusta gradazione per ridurre e prevenire un ulteriore affaticamento degli occhi. Potete anche chiedere al vostro medico di prescrivervi lenti, occhiali o pellicole e tinte per lenti appositamente studiati per il lavoro al computer.
Il futuro della sindrome da visione al computer
In conclusione, continuando a lavorare con i monitor dei computer e i display digitali senza mettere in atto questi accorgimenti, continueremo a mettere a repentaglio la nostra vista e la nostra salute generale.
Il primo passo per garantire la salute a lungo termine dei nostri occhi è essere consapevoli dell’impatto della sindrome da visione al computer e capire come tutti gli aspetti della vostra postazione di lavoro influenzano la vostra esperienza visiva.
In questo mondo altamente digitalizzato, è improbabile che il nostro stile di vita cambi: continueremo a lavorare al computer per molte ore ogni giorno, per giorni interi.
Il fulcro della postazione di lavoro è il computer: iniziamo quindi scegliendo il monitor giusto che garantisca un’esperienza visiva sana. Continuiamo poi a ottimizzare la nostra esperienza visiva sforzandoci di mettere in pratica i consigli pratici visti sopra e creando un ambiente lavorativo migliore e più ergonomico.
Cominciamo a prendere il controllo della salute dei nostri occhi per poter costruire un futuro più sano e più produttivo, tutto al digitale. Ne vale la pena!
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