Gli schermi moderni producono moltissima luce blu. La luce ha un impatto sulla salute degli occhi e sul sonno, quindi è una buona idea cercare di ridurre la luce blu con delle opzioni come i filtri per la luce blu per PC. Sfortunatamente, questa luce blu può causare affaticamento degli occhi, interrompere il sonno, e molto altro ancora. Tuttavia, con un paio di semplici precauzioni, non ci sarà più motivo che temiate il vostro schermo.
Leggete la nostra breve guida riguardo all’impatto della luce blu sui nostri occhi e al come proteggere la nostra vista.
Cosa è la luce blu? Avete notato che i vostri occhi si stancano quando passate troppo tempo davanti a un computer? Sicuramente sì, visto che vi sarete già ritrovati con mal di testa, occhi ultra secchi, e a volte anche con una vista un po’ offuscata.
Dovete però essere consapevoli dell’impatto che abbia sulla vostra vista, sul sonno, e anche sulla vostra salute, in modo da potervi proteggere immediatamente utilizzando un filtro per la luce blu. Forse avete notato che, quando le persone usano i propri dispositivi elettronici in un ambiente buio, sono circondati da un alone blu.
Quella è una frequenza ad alta energia dello spettro della luce visibile (HEV) che è pronta ad ostacolare il sonno di chiunque. Anche se la stanchezza degli occhi e i problemi a dormire possono essere tra i problemi più riscontrati, ci sono anche altri problemi di salute connessi all’esposizione alla luce blu. Ecco perché abbiamo deciso di spiegarvi tutto ciò che c’è da sapere riguardo alla luce blu e ai filtri che la riguardano.
Cosa è la Luce Blu? È Davvero Dannosa?
Consideriamo la luce come una radiazione elettromagnetica con un range enorme in termini di frequenza, energia, e lunghezza d’onda: da gamma (piccolo come un trilionesimo di metro) a sub radio (grande come l’universo visto che non c’è un limite massimo).
Da qualche parte tra questi due estremi si trova la frazione piccolissima che l’occhio umano può individuare, nota come spettro visibile, le cui lunghezze d’onda rientrano nel range tra 400 e 700 nm. Cos’altro si misura in nanometri? I transistori! Se torniamo al 1994/95, i transistori più piccoli erano rispettivamente di 600 e 350 nm. Se saltiamo direttamente nel 2018 quando è stato rilasciato il chip bionico A12 di Apple, questo conteneva 6,9 miliardi di transistori prodotti utilizzando un processo di 7 nm.
Ora, tornando allo spettro visibile e ai colori dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola. È fondamentale notare che i raggi blu chiaro possiedano le lunghezze d’onda più ridotte (380-500 nm) di tutti gli altri colori dello spettro visibile perché possiedono i fotoni con la massima energia.
Diverse tecnologie che illuminano i display dei dispositivi elettronici usano delle lunghezze d’onda appartenenti a questo range. Comunque, la più grande fonte di luce blu è il sole, che è fondamentale per noi in vari modi. Quindi è legittimo chiedersi: quanto potrà mai essere dannosa la luce blu?
Se parliamo in termini evoluzionistici, non così tanto tempo fa gli uomini vivevano all’esterno e gestivano le proprie giornate sulla base delle albe e dei tramonti. Ecco perché una proteina che percepisce la luce blu, la melanopsina, esiste negli occhi dell’uomo. La luce del giorno attiva la melanopsina, e quindi sincronizza il nostro orologio interno ad essere più attivi e reattivi in termini di azione e d’umore. Ad ogni modo, la melanopsina è meno sensibile alla luce meno energetica dello spettro visivo, e questo porta alla produzione di un ormone che induce il sonno (la melatonina) non appena cala il sole.
Il problema è che il 90% del nostro tempo viene passato all’interno, con della luce artificiale, il che porta ad un deficit di luce solare diretta durante il giorno e alla sovraesposizione di luce la sera. Questa combinazione ha degli effetti sul ritmo circadiano del corpo umano (il nostro orologio interno principale). Lo sconvolgimento del ritmo circadiano ha aperto la strada a molte delle malattie vissute nel corso del 21esimo secolo, tra cui la depressione, l’ansia, e l’obesità.
Anche se privi di conclusioni certe, gli studi scientifici indicano una connessione tra l’esposizione alla luce blu e la degenerazione maculare, che è una delle cause principali della perdita di vista! Con il passare degli anni gli strati protettivi naturali cominciano a diventare sempre più permeabili ai raggi UV e HEV, che quindi penetrano più facilmente nella retina grazie alle loro lunghezze d’onda ridotte.
Recentemente è stato riportato che una donna taiwanese abbia sviluppato un buco nella propria retina dopo anni passati ad utilizzare uno smartphone all’esterno; il dott. Hong, oftalmologo alla Fooyin University di Kaohsiung, crede che la combinazione di luce blu emessa dal cellulare e di quella ultravioletta emessa dal sole abbiano portato a questa conseguenza.
Sembra che la luce blu sia al contempo estremamente benefica ed anche estremamente pericolosa. La cosa migliore da fare sta nel cercare dei modi per ottimizzare la propria esposizione alla luce blu durante il giorno, regolandola anche dopo il tramonto. Fortunatamente, persino la NASA sta investendo per aiutare in questo senso!
Perché gli Schermi dei Computer Emettono Così Tanta Luce Blu?
La maggior parte dei computer attuali usa un tipo di pannello con degli strati di cristalli liquidi tra coppie di filtri e di elettrodi. Questi pannelli sono noti come LCD, forma abbreviata di “Liquid Crystal Displays”. I pannelli LCD necessitano di una fonte di luce esterna per produrre delle immagini visibili. Per questo le luci al LED sono le preferite nel settore per questo compito, ed hanno soppiantato le CCFL in virtù di dimensioni, efficienza e costi.
La fila di LED è solitamente posizionata dentro il pannello o attorno ai lati dello schermo, fornendo così una fonte di luce chiara. Il tipo più comune è definito LED a luce bianca, e combina l’emissione da un LED blu (circa 450-470 nm) con fosfori gialli. Questa combinazione risulta bianca quando visualizzata direttamente e questo è il motivo per cui gli schermi dei computer e di altri dispositivi elettronici emettono così tanta luce blu.
Per peggiorare la situazione, è noto che i LED a luce bianca si degradino con il passare del tempo, causando quindi un aumento dell’emissione di luce blu. Questa degradazione avviene principalmente con lo sbiancamento dei fosfori, che così non sono più in grado di assorbire efficacemente la luce blu, il che a sua volta comporta un maggiore affaticamento degli occhi.
5 Passi Veloci da Intraprendere Subito per Fare in Modo che la Vostra Stazione di Lavoro Protegga i Vostri Occhi
1. Investite in un Computer Dotato di un Filtro Integrato per la Luce Blu
Oggigiorno molti monitor dotati di filtro per la luce blu sono in grado di ridurre fino all’87% delle emissioni dello spettro blu mentre mantengono il giusto equilibrio tra i colori.
2. Illuminazione Adeguata nella Stanza
Usate una luce tenue ed indiretta riducendo i possibili riflessi e riverberi.
3. Regolate la Luminosità del Display
Riducete la luminosità del display e fate in modo che lo schermo sia leggermente più luminoso dell’ambiente in cui vi trovate.
4. Regolate il Contrasto
Usate un contrasto forte per un maggiore comfort ed utilizzate la modalità notturna se disponibile (sfondo nero con scritte bianche).
5. Regolate la Temperatura dei Colori
Usate un profilo cromatico più caldo, con più rossi e meno blu.
Cos’è un Filtro per la Luce Blu per PC e Come Funziona?
Adesso siete pienamente consapevoli delle diverse fonti di luce blu e dei rischi per la salute che vi sono associati, quindi, se dovete (o volete) passare del tempo al computer dopo il tramonto, sarebbe una scelta saggia investire in un filtro per la luce blu per il vostro computer.
Per prima cosa, a seconda del vostro sistema operativo, potreste avere a disposizione l’opzione per attivare la Luce Notturna (Windows 10) o Night Shift (macOS). Nonostante ciò, uno studio recente sull’inefficacia del Night Shift di Apple in rapporto alla produzione di melatonina potrebbe essere una ragione sufficiente per guardare altrove.
Queste opzioni comprendono gli schermi con filtri integrati per la luce blu che sono in grado di ridurre le sue emissioni fino all’87%, permettendo una massima personalizzazione da parte dell’utente in rapporto ai livelli di protezione e di equilibrio nella precisione cromatica RGB.
Questa tecnologia vi permette di regolare facilmente la mole di luce blu che viene emessa in una scala da 0 a 100, quando 0 rappresenta il livello minimo di luce blu emessa; in questo caso l’87% della luce blu viene filtrata.
Potete impostare il filtro su livelli diversi a seconda del caso di visualizzazione in corso. La maggior parte degli utenti preferisce mettere il filtro al massimo (0-25) quando legge o usa programmi di testo, poiché così risulta più agevole per gli occhi.
Per quanto riguarda la navigazione del web e le attività lavorative, potreste voler concedere un po’ più di luce blu impostando il filtro a 25-50. Queste attività quotidiane dovrebbero risultare confortevoli anche con questo livello di riduzione della luce blu.
Se l’attività principale è connessa a media in alta definizione, potete impostare il filtro a 50-100. Con 70 dovreste ottenere un migliore equilibrio dei colori, con una riduzione sufficiente della luce blu che non si tradurrebbe in un cambiamento visibile dei colori.
Andare Oltre
Come già accennato prima, la NASA ha sviluppato degli speciali moduli LED per l’ISS (International Space Station) in modo da aiutare a mantenere gli astronauti in salute durante la loro permanenza nello spazio. Gli stessi ricercatori della NASA che hanno scoperto questa soluzione ingegnosa sono gli stessi che adesso stanno lavorando per adattare la stessa tecnologia per il grande pubblico. Questi moduli cambiano il picco in uscita a seconda del momento della giornata, e usano uno spettro di emissione che imita da vicino quello del sole durante il giorno, mentre elimina le lunghezze d’onda più ridotte dalla luce blu e verde quando in modalità pre-sonno.
Altre alternative valide, se il vostro scopo principale è quello di ridurre l’affaticamento visivo digitale, comprendono l’uso di software di terze parti, come f.lux o Iris, e anche di occhiali con filtro per la luce blu. Rivolgetevi a dei professionisti quando scegliete degli occhiali che filtrano o bloccano la luce blu, visto che è possibile trovare questi prodotti in centri ottici specifici.
Anche se degli occhiali appropriati sembrano essere la soluzione migliore contro gli effetti dannosi della luce blu, ci sono almeno tre aspetti da tenere in considerazione. Innanzitutto il prezzo, che dipende fortemente dalla qualità delle lenti. In secondo luogo la vestibilità; gli occhiali devono essere ben adatti al volto, altrimenti la luce blu potrebbe comunque raggiungere gli occhi. Infine, la maggior parte degli occhiali che blocca la luce blu è difficile da usare se si aggiunge ai classici occhiali da prescrizione. Alla fin dei conti, i monitor dei PC con filtri per la luce blu incorporati sono la soluzione più pratica in rapporto alle altre possibili.
Gli studi indicano che la frequenza del battito delle palpebre diminuisce di un terzo rispetto al normale quando ci troviamo di fronte ad uno schermo. Sicuramente questo non aiuta per evitare l’affaticamento degli occhi. Tenendo questo dato bene in mente, prendete sempre in considerazione la famosa regola per la cura degli occhi chiamata 20-20-20, secondo la quale ogni 20 minuti dovreste concentrarvi per 20 secondi su un oggetto qualsiasi posto a 20 piedi da voi (circa 6 m). Questo semplice esercizio aiuta a prevenire mal di testa, vista sfocata, vista doppia, e secchezza oculare.
Un altro modo valido per dare ai vostri occhi un po’ di meritato riposo quando si rimane produttivi per molte ore davanti ad un display, è la Tecnica Pomodoro. Questa tecnica prevede di dividere la giornata in sprint da 25 minuti con delle piccole pause nel mezzo. Queste pause aiuteranno il cervello ad elaborare le nuove informazioni e, visto che non riceverete della luce blu in quei momenti, vi aiuteranno anche a prevenire l’affaticamento visivo digitale.
Anche se l’uso di qualsiasi tipo di filtro per la luce blu è utile, un modo certo per evitare l’affaticamento visivo digitale e migliorare la qualità del sonno consiste nell’evitare di utilizzare computer, smartphone, tablet o TV nei 30-60 minuti prima di andare a letto.
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