Amazon ha dato il via alla corsa agli smart speaker, ma ora tocca agli utenti scegliere.
Amazon ha dato il via alla corsa agli smart speaker dalla nascita del primo dispositivo Echo nel 2014, lanciandolo inizialmente come prodotto acquistabile solo su invito. Da allora il settore è esploso complice anche non solo la partecipazione di Apple e Google, ma anche di una lunga serie di altre aziende legate al mondo della tecnologia. Non c’è da stupirsi: se realizzata correttamente, una configurazione di smart speaker non è solo utile per la vita quotidiana ma è anche futuristica. Sebbene le preoccupazioni per la privacy rimangano, i prezzi hanno raggiunto valori talmente bassi che permettono l’acquisto d’impulso di molti prodotti.
Ecco quindi una panoramica dei migliori smart speaker in piazza, concentrandoci appositamente su quelli perfettamente alla portata di una persona normale.
Anche se qualcosa come il Beosound Balance potrebbe sembrare fantastico ad una prima occhiata, la maggior parte delle persone non è disposta a spendere migliaia di euro per un prodotto solo.
Volete Alexa, Google Assistant o Siri?
Prima di acquistare uno smart speaker è necessario decidere cosa scegliere come piattaforma tra Amazon Alexa, Google Assistant o Apple Siri (e per estensione HomeKit). Tutti e tre gli assistenti digitali sono in grado di svolgere funzioni come il riprodurre musica o podcast, controllare l’impianto domotico, gestire calendari e promemoria o addirittura dare informazioni su notizie e meteo. Ognuna di queste piattaforme, però, ha specifici punti di forza e debolezze altrettanto specifiche (come la compatibilità).
È possibile utilizzare più piattaforme all’interno della stessa casa ma ciò potrebbe potenzialmente complicare le cose. È necessario configurare un maggior numero di app, collegare servizi e accessori a ciascuna di esse o ricordare quale altoparlante controlla cosa durante il corso della giornata. La cosa migliore, a nostro dire, rimane lo scegliere una singola piattaforma per tutti gli smart speaker.
Perché acquistare un altoparlante con Alexa:
- Siete clienti abituali di Amazon. I dispositivi Alexa rendono gli acquisti su Amazon semplicissimi, avendo accesso anche alle notifiche di spedizione e consegna. Inoltre questi altoparlanti permettono di ordinare in maniera immediata i prodotti che si acquistano con maggior frequenza, elemento che può risultare in base alle abitudini del singolo utente più o meno fastidioso.
- Volete tante opzioni diverse per quanto riguarda gli altoparlanti. Esiste un maggior numero di prodotti compatibili con Alexa rispetto a qualsiasi altra tipologia di strumento: ciò migliora le scelte iniziali ed offre maggiori possibilità in termini di mera espansione del proprio arsenale.
- Volete il miglior supporto possibile per le attività domotiche della casa. Alexa offre il più grande numero di accessori compatibili con la domotica in circolazione, unendo al tutto anche la migliore app tra le tante per la loro gestione. Alcuni altoparlanti Alexa fungono anche da hub Zigbee.
- Alexa permette di avere attive un grande numero di competenze. Le abilità permettono di aggiungere funzionalità costanti ad Alexa, applicazioni autonome comprese. Google ha un equivalente approssimativo chiamato “Azioni” ma probabilmente Alexa è la piattaforma che offre una scelta migliore.
- Ci sono dispositivi di sicurezza come Ring o Blink. Entrambi i marchi sono di proprietà di Amazon e quindi permettono una compatibilità maggiore con prodotti come Alexa come l’attivazione attraverso il controllo vocale o la connessione dei dispositivi con le luci domotiche.
Perché acquistare un altoparlante con Google Assistant:
- Siete perfettamente integrati con l’ecosistema Google. Assistant funziona perfettamente con le altre app e servizi di Google e probabilmente se usate un telefono o un tablet Android avete già praticità con queste applicazioni e servizi. Alexa e Siri, ad esempio, non hanno alcun tipo di supporto nativo a YouTube Music.
- Google Assistant si adatta meglio alle parole dette in base al contesto. Alexa e Siri tendono a richiedere una formulazione specifica per i comandi vocali. Google invece comprende meglio le intenzioni dell’utente e permette di combinare due comandi all’interno della stessa frase (ad esempio “Spegni le luci della camera da letto e metti un po’ di musica”).
- Assistant ha alle spalle la potenza di Google Search. Tra le varie piattaforme Assistant è quella che meglio risponde alle domande grazie alla presenza di Google Search alle sue spalle. Mentre Alexa e Siri tendono ad attenersi a fonti principali come IMDb o Wikipedia, Google è in grado di interfacciarsi anche con siti web più distanti se i primi non sono sufficienti.
- Funziona molto bene all’interno di un contesto domotico. Google Assistant può sembrare meno supportato in termini di puri dispositivi rispetto ad Alexa ma tale divario non è esagerato e in alcuni frangenti Assistant ha addirittura il vantaggio.
Perché acquistare un altoparlante con Siri (o un HomePod, a questo punto).
- Avete già investito nei dispositivi Apple. Se possedete un iPhone o un iPad, gli HomePod si integrano strettamente con le loro funzioni. Non solo Siri quindi ma anche AirPlay, Handoff e HomeKit. In effetti, è necessario un iPhone o un iPad solo per configurare un HomePod.
- Avete già investito nei servizi Apple. Sebbene gli HomePod supportino in modo nativo alcuni servizi di terze parti come Pandora, per quanto riguarda l’audio è sempre necessario utilizzare Apple Music e Apple Podcast. Se siete abbonati a Spotify sarete costretti ad utilizzare i contenuti AirPlay da un altro dispositivo Apple.
- Vi piacciono o possedete già accessori HomeKit. HomeKit è la piattaforma Apple per la domotica.
Anche se non ci sono tanti accessori HomeKit quanti ce ne sono per Alexa o Google Assistant, la piattaforma in questione è ultra-sicura e l’app Apple Home è quasi alla pari con Alexa. È possibile controllare gli accessori HomeKit da qualsiasi dispositivo Apple. - Avete una Apple TV 4K. È molto semplice accoppiare uno o due HomePod dello stesso modello con una Apple TV per ottenere un audio di alta qualità in modalità wireless. È possibile fare qualcosa di simile con gli altoparlanti Amazon Echo e una Fire TV, ma l’Apple TV 4K risulta essere nettamente superiore come streaming video.
- Si vuole sfruttare appieno il Thread. Il termine “Thread” è il nome di un protocollo mesh per gli accessori che risulta essere più veloce e affidabile del Wi-Fi o del Bluetooth, riducendo inoltre la dipendenza dagli hub (dato che molti accessori possono agire come propri “router di confine”. Apple è stata una delle prime ad adottare questo protocollo quindi se volete un ecosistema Thread sicuro e funzionante, l’HomePod mini risulta essere un perfetto il punto di partenza momentaneo. Nel futuro è probabile che Amazon e Google tirino fuori prodotti competitivi in tal proposito.
I migliori altoparlanti intelligenti in circolazione
1. Amazon Echo Dot
Grazie al suo prezzo contenuto l’Echo Dot di quinta generazione di Amazon è uno dei modi migliori per iniziare a scoprire il mondo degli smart speaker. Per ottenere i migliori bassi o per la migliore fedeltà in termini di audio è necessario ricorrere ad altri modelli ma finché si tratta di ascoltare la radio, i podcast, musica in sottofondo o controllare un impianto domotico Echo Dot rimane più che sufficiente. Questo prodotto include sensori di movimento e di temperatura per tutti i sistemi automatizzando e, spendendo un po’ di più, è anche possibile acquistare un prodotto con orologio a LED incorporato.
I possessori di router Eero possono utilizzarlo per estendere la propria rete Wi-Fi.
2. Google Nest Mini
Siamo sinceri: il Nest Mini è un sistema di accesso senza particolari fronzoli per chi vuole Google Assistant. Sebbene abbia il doppio di potenza nei bassi rispetto al vecchio Home Mini, la sua resa musicale non può essere paragonata a quella dei più costosi modelli Nest o persino dell’Echo Dot.
Ciò che lo rende utile è il suo essere economico, compatto e semplicemente efficiente per compiti come la gestione domotica della casa, l’ascolto di notizie, podcast o per rispondere a domande di carattere occasionale. Per quanto riguarda la musica è possibile migliorare la situazione in maniera smart, magari abbinandolo ad un qualsiasi altoparlante Bluetooth di qualità superiore.
3. Amazon Echo (4a generazione)
L’ammiraglia Echo di quarta generazione dovrebbe essere il prodotto alla base della domotica basata su Alexa. Ha un ottima qualità sonora, complici i 2 tweeter da 0,8 pollici ed il woofer da 3 pollici, capaci di produrre bassi superiori alle aspettative e riprodurre musica ad un buon volume. Come prodotto è dotato di sensori di movimento e di temperatura integrati (come il Dot) ed è anche in grado di funzionare come hub Zigbee; sfruttando gli accessori compatibili è anche possibile non appesantire la rete Wireless tra le altre cose. Verso la fine del 2022 anche questo prodotto dovrebbe riuscire a supportare Matter, andando a migliorare notevolmente la compatibilità degli accessori.
4. Google Nest Audio
Il Nest Audio è il miglior prodotto audio only di Google. Suona molto meglio del Mini, grazie non solo a specifiche migliori in termini audio ma anche alla presenza di Media EQ e Ambient EQ. Il primo regola l’uscita in base al tipo di media che si sta ascoltando (musica, podcast, ecc.), mentre il secondo regola i livelli di rumore ambientale. Esistono altoparlanti di terza parti compatibili con Google Assistant più potenti ma per questo prezzo è difficile batterlo.
5. Bose Home Speaker 500
Se volete un singolo diffusore in grado di offrire un suono ricco e avvolgente, dovreste almeno prendere in considerazione il Bose Home Speaker 500. È grande e costoso ma è difficile da battere grazie al prezzo a cui viene venduto. Questo prodotto rimane fisicamente imponente ed economicamente esoso ma rimane di qualità, complice anche un display che consente di vedere cosa si sta riproducendo. Questo speaker supporta Alexa, Google Assistant e AirPlay. Sulla scocca sono presenti numerosi pulsanti manuali, perfetti per chi non ne può più dei controlli più minimali che animano gli altri prodotti di questa lista.
6. Sonos One (Gen 2)
Esattamente come per l’offerta di Bose, la seconda generazione di Sonos One è rivolta agli audiofili e supporta Alexa, Google Assistant e AirPlay. Oltre ad avere una certa qualità del suono sono 2 i motivi che possiamo addurre per scegliere questo speaker rispetto alle altre opzioni. Il primo motivo è la presenza di Trueplay, un protocollo che (se si dispone di un dispositivo iOS) sintonizza automaticamente il diffusore sull’acustica della stanza. L’altro invece è dato dall’ecosistema Sonos: una famiglia di questi prodotti se collegati tra loro offre atmosfere da sogno.
7. Sonos Beam (Gen 2)
Sempre più persone si avvicinano all’audio home theater in questi giorni visti anche i prezzi ragionevoli di alcune soluzioni e scegliere un prodotto con funzioni smart permette di ottenere due piccioni con una fava. Sonos Beam è una soundbar compatibile con Alexa, Google Assistant e AirPlay ed è compatibile anche con tecnologie surround come Dolby Atmos. Tra gli speaker di questo elenco è sicuramente il più costoso ma potrebbe anche essere l’unico davvero degno di finire nel vostro salotto.
8. Apple HomePod mini
Anche se sembra che Apple stia lavorando su altri tipi di HomePod, per ora l’HomePod mini rimane l’unica vera scelta per chi vuole uno speaker dedicato a Siri. Ricordate anche che è inevitabilmente legato alle piattaforme Apple, al punto che è necessario possedere un iPhone o un iPad per poterlo correttamente configurare e se siete fan di Spotify, beh, meglio lasciare perdere.
Il suono, comunque, è decisamente migliore di quanto le sue ridotte dimensioni lascino supporre. Se avete già diversi prodotti Apple a casa, avendo investito nell’ecosistema, i vantaggi tangibili sono diversi. È possibile collegare un paio di Apple HomePod mini ad un Apple TV 4K o utilizzarne uno come HUB HomeKit per mantenere le automazioni anche offline, consentendo comunque il controllo della casa in remoto. È uno dei primi smart speaker a supportare Thread: questo elemento da solo può drasticamente migliorare l’esperienza della smart home se lo si collega con altri accessori compatibili con HomeKit. In effetti, questo o una Apple TV 4K dotata di Thread potrebbero essere praticamente obbligatori per i nuovi utenti di HomeKit.
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