Wi-Fi dual-band vs. Wi-Fi tri-band: non si riescono a distinguere il Netgear RAX120 dual-band (a sinistra) e il Netgear RAX200 tri-band tra loro, sia dal punto di vista estetico e, nella maggior parte dei casi, anche in termini di prestazioni Wi-Fi.
Recentemente ho ricevuto tante domande riguardanti i router Wi-Fi dual-band vs. tri- band. Domande simili a “quale prendere se i soldi non sono un problema?”
Perciò, in questo articolo, spiegherò le differenze tra loro come router standalone. Ma se andate fretta, ecco il nocciolo della questione: non è un problema procedere con un router tri-band, in alcuni casi si potrebbe anche affermare che ne occorra uno. Ma il più delle volte, quando si acquista un tri-band, non è una scelta molto saggia per il proprio portafoglio.
Ok, iniziamo con il dual-band.
Wi-Fi dual-band: perché l’abbiamo?
Il dual-band risale allo standard Wi-Fi 802.11n (attualmente chiamato Wi-Fi 4). Le cose erano ancora semplici allora e i router dual-band sono nati perché ne avevamo bisogno.
Effettivamente, il Wi-Fi cominciò con la sola banda di frequenza a 2,4GHz, che era, ed è tutt’ora, enormemente diffusa. Oltre ai dispositivi Wi-Fi, anche i telefoni cordless, i gadget Bluetooth e gli elettrodomestici (come il microonde) utilizzano questa frequenza, oramai diventata satura.
Disponibile per troppi applicativi, la 2,4GHz, in generale, soffre pesantemente di interferenze. Poco dopo la sua introduzione, si è rapidamente dimostrato inaffidabile per il Wi-Fi nelle zone urbane, rimanendo purtroppo in questa maniera.
A quel punto è stata introdotta la 5GHz. Questa banda di frequenza, per la maggior parte, è dedicata all’uso del Wi-Fi e dispone di una velocità wireless molto più elevata.
Per un breve periodo la 5GHz era disponibile nello standard Wi-Fi 802.11a, offerta come soluzione single-band e come controparte alla 2,4GHz, la quale avrebbe potuto sostituirla gradualmente. Ma a causa del suo raggio d’azione più corto, della velocità non così rapida e del fatto che erano presenti ancora molti client solo a 2,4GHz, 5GHz non poteva riuscire a sopravvivere da solo, e nessuno era alla ricerca di un router unicamente a 5GHz.
Per questo motivo, a partire dal Wi-Fi 4, abbiamo sempre avuto la dual-band, ossia La coesistenza di 2,4GHz e 5GHz e quindi un router Wi-Fi dual-band in grado di offrire prestazioni e retro compatibilità accontentando tutta l’utenza.
Tri-band: solamente una questione di larghezza di banda
Per capire l’idea di fondo della tri-band, dobbiamo prima sapere come funziona la larghezza di banda di un router. Prendiamo come esempio l’Asus Blue Cave: un router Gigabit dual-band AC2600.
Gigabit ha le sue porte di rete (quattro LAN e una WAN) fissate a 1 Gbps (1000 Mbps). AC è l’abbreviazione dello standard 802.11ac (o Wi-Fi 5), mentre 2600 è la larghezza di banda massima della velocità del router a 1733Mbps sulla banda a 5GHz e 800Mbps sulla banda a 2.4GHz.
Dato che un client Wi-Fi può connettersi a un router usando una sola banda alla volta, la migliore connessione wireless che è possibile ottenere dal Blue Cave è limitata a 1733Mbps
Ma ciò avviene quando è presente un solo client. Se si hanno due client connessi e attivi al tempo stesso, ognuno riceve solo la metà della larghezza di banda; se invece sono presenti dieci client connessi simultaneamente, ognuno di essi si connetterà a soli 170 Mbps circa; o 17 Mbps se si hanno 100 client. Il concetto risulta piuttosto chiaro. Generalmente un router domestico è in grado ospitare fino a 253 dispostivi.
Nel 2014, i produttori di chip, per aumentare la larghezza di banda, hanno deciso di aggiungere un’altra banda a 5GHz. Un router tri-band dispone del doppio della larghezza di banda sui 5GHz, rispetto a una dual-band come la Blue Cave appena descritta. Ciò, come si può immaginare, è stato molto apprezzato dai fornitori di servizi di rete; dal momento che un numero più alto significa anche un migliore strumento per il marketing.
Larghezza di banda del router: Wi-Fi vs. cablato
E’ utile sottolineare che la velocità wireless prima menzionata è la velocità teorica. Per esperienza, una connessione Wi-Fi a 1733 Mbps, in un contesto reale, viaggia a una velocità sostenuta intorno ai 1000 Mbps.
L’uso della radio per trasmettere dati Wi-Fi è soggetta a interferenze e di conseguenza ha costi di gestione elevati.
Questo è il motivo per cui le connessioni cablate sono generalmente superiori in termini di capacità di trasmissione. Una connessione Gigabit, tramite un cavo di rete, ha una velocità sostenuta di quasi 1000 Mbps.
In altre parole, la velocità di trasmissione di una connessione cablata è all’incirca uguale alla sua velocità massima. Tra le altre cose, i fili interni di un cavo di rete hanno elementi schermati, quindi in grado di funzionare senza impedimenti.
Inoltre, in un router (oppure in uno switch), le porte di rete non condividono la larghezza di banda. Ogni porta è in grado di fornire la sua massima larghezza di banda nominale anche quando tutte le porte sono attive. Perciò, se venissero copiati dei dati da un dispositivo Gigabit ad un altro, la velocità tra di essi risulterebbe di 1 Gbps.
Ma il collegamento in rete cablata ha un grosso svantaggio,bisogna usare i cavi, quindi non è in grado di battere il Wi-Fi.
Wi-Fi dual-band vs. tri-band: la realtà
Il primo router tri-band, secondo quanto risulta, è il Netgear R8000 Nighthawk X6. Ricordo di aver fatto una recensione in passato e di aver faticato a cercare un modo per dimostrare il bisogno della seconda banda a 5GHz.
Ero frustrato ma curioso, perciò ne presi uno per uso personale che conservo ancora oggi. Negli anni seguenti, non sono riuscito a trovare i vantaggi di avere un’altra banda a 5GHz, alla fine ho lasciato perdere mettendo il router in magazzino.
Ed è proprio questa la realtà dei fatti. Nel mondo reale, probabilmente non noterete alcuna differenza tra i router Wi-Fi dual-band e quelli tri-band. La prima ragione è che probabilmente non abbiate comunque molti client attivi.
Clienti collegati vs. clienti attivi
Come già detto in precedenza, la larghezza di banda Wi-Fi di un router viene divisa tra i client attivi, ovvero coloro che inviano o ricevono qualcosa. Si possono avere centinaia di client collegati, ma solamente quelli attivi contano.
Più la connessione Wi-Fi è veloce e più brevemente rimarrà attivo un client: difatti avrà bisogno di meno tempo per finire di trasmettere la stessa quantità di informazioni. Ad esempio, mentre state leggendo questo, è probabile che il vostro computer (o dispositivo mobile) non sia più un client attivo, poiché l’articolo è stato già completamente scaricato. Quindi, in una tipica abitazione, è probabile che avrete solo uno o due client attivi in un determinato momento.
E anche quando si hanno molti utenti attivi, il loro livello di carico sulla connessione Wi-Fi dipenderà anche dalle prestazioni della rete stessa, dalle applicazioni utilizzate e dalla velocità di connessione a Internet.
Livelli W-IFI
I numeri che abbiamo citato nell’esempio del Blue Cave, menzionato precedentemente, sono quelli dei più potenti 4×4 client Wi-Fi 5. Nella maggior parte delle abitazioni, però, è probabile che si utilizzino dispostivi con diversi gradi di velocità e standard Wi-Fi.
Ad esempio, se si utilizza un dispositivo 2×2 Wi-Fi 5, la sua velocità si fermerà a 867 Mbps, anche quando è l’unico client connesso. Se si utilizza un dispostivo 2×2 Wi-Fi 4 questo numero potrà arrivare ad un massimo di 450 Mbps e così via. Inoltre, alcuni client utilizzano la banda a 2.4 GHz senza stressare la frequenza a 5GHz.
Quindi, non tutti i client attivi usano la massima quantità di larghezza di banda disponibile del router, anche quando lavorano al massimo delle loro prestazioni.
Applicazioni
Inoltre, i client Wi-Fi tendono a non lavorare al massimo delle proprie capacità. Il motivo è perché la maggior parte delle applicazioni richiede solo una certa quantità di larghezza di banda. Si può mettere a loro disposizione una maggiore quantità, ma ciò non si tradurrà in una migliore esperienza per l’ utente. È la legge dei rendimenti decrescenti.
Prendete lo streaming di un film come esempio: uno streaming 4K richiede 25 Mbps e non ne utilizzerà di più. La sola banda a 5GHz del router Blue Cave può teoricamente gestire circa 70 client Wi-Fi simultaneamente che trasmettono contenuti 4K in streaming, inoltre si possono aggiungere altri 32 client sulla banda a 2,4GHz; anche se, in un contesto reale, il numero effettivo di possibili client per lo streaming simultaneo è solitamente più basso. In conclusione, qualsiasi router Wi-Fi 5 dual-band è in grado di fornire molto più di quanto un nucleo familiare potrebbe aver bisogno.
Velocità di Internet
La velocità della banda larga è probabilmente il fattore principale che rende il tri-band oltremodo potente. Il motivo per cui usiamo il Wi-Fi è quello di usarlo come un ponte verso Internet. Dato che il Wi-Fi e Internet sono due cose diverse, il Wi-Fi più veloce non si traduce necessariamente in un accesso a Internet più veloce.
Cliccate il pulsante Partire qui sopra e fate subito il test e vi farete un’idea di quanto sia veloce il vostro Internet in questo istante.
Affermiamo che la vostra banda larga è di 150 Mbps, quindi abbastanza decente: se sono presenti dieci dispositivi Wi-Fi che accedono a Internet contemporaneamente, utilizzando la stessa applicazione, a ciascuno di essi verranno assegnati 15 Mbps.
Anche se si dovesse avere un solo client, 150 Mbps sono comunque meno di quanto possa essere veloce il Wi-Fi in generale. Detto ciò, non importa quanta larghezza di banda vogliate aggiungere al vostro Wi-Fi, perchè la velocità di accesso ad internet rimarrebbe invariata.
Il problema è che, probabilmente, la connessione a banda larga si esaurirà prima di doversi preoccupare della propria velocità del Wi-Fi. Di conseguenza, ottenere una maggiore larghezza di banda Wi-Fi non servirà a nulla, solamente a renderti un po’ più povero.
Quando un router tri-band è utile
Ci sono pochi casi in cui un router a tre bande possa rivelarsi utile.
Chiaramente, per prima cosa, è necessario disporre di molti client a 5GHz per poter avere anche solo il pensiero di volere utilizzare un router a tri-band. Dovete assicuratevi di avere almeno uno dei seguenti elementi per rendere l’investimento proficuo.
• Una connessione a banda larga super-veloce: se siete tra i fortunati che hanno una connessione a banda larga di classe Gigabit, allora un router a tri-band sarà utile anche per mantenere l’alta velocità di banda larga a più dispositivi simultaneamente. Anche in questo caso, occorre tenere presente che le applicazioni online non richiedono, in genere, tanta larghezza di banda per funzionare bene (molto meno di 1 Gbps nella maggior parte dei casi). E’ sempre meglio scaricare velocemente in un unico momento un file di grosse dimensioni.
• Configurazione di una rete mesh wi-fi: Si utilizza tale configurazione quando si utilizza una connessione wifi per collegare assieme vari dispositivi in un sistema Wi-Fi mesh. In questo caso, è consigliabile la tri-band. Esiste la possibilità di utilizzare la seconda banda a 5GHz come rete di backhaul (rete di ritorno) dedicata. Tenete presente che la maggior parte dei router tri-band standalone non hanno al loro interno una funzione mesh, quindi agendo solamente come router singolo. Per il momento, solamente i router standalone di Asus e Synology sono in grado di funzionare come parte di un sistema mesh.
• Compatibilità: Questo potrebbe risultare l’uso più comune per un tri-band. È possibile impostare una banda a 5GHz per supportare le velocità massime e l’altra per lavorare in modalità compatibilità per i vecchi dispositivi. Tuttavia, questo è stato utile quando erano in uso gli standard 802.11g assieme a dispositivi ancor più vecchi. Essi, data la loro obsolescenza, sono stati ormai per lo più eliminati. I client Wi-Fi 4 e successivi sono generalmente dotati di tecnologie che permettono loro di lavorare adeguatamente su differenti ambienti, senza rallentarsi vicendevolmente.
• Uso intensivo della rete Wi-Fi locale:
Se si possiede una rete estesa che usa il Wi-Fi, invece di connessioni cablate, è importante per le attività locali (ad esempio i backup di rete,la condivisione di file e l’editing di foto/video) assicurarsi che tutti i client, compresi i desktop, utilizzino la rete Wi-Fi più veloce.
Conclusioni su Dual-band vs Tri-band
Come abbiamo visto, considerando dal punto di vista della tecnologia Wi-Fi, in genere non è necessaria la tri-band per un router standalone. In alcuni casi, un router tri-band può essere di aiuto ma non è un acquisto obbligatorio. Un router dual-band sarà più che sufficiente.
Ma, d’altra parte, non c’è motivo di credere che un tri-band sia un pessimo acquisto. Alla fine è solo una questione economica. Se te lo puoi permettere,consigliamo certamente di acquistarlo. In fin dei conti,è sempre bello spingersi al massimo.
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Cristian says
Ciao Enzo,
mi sapresti consigliare un buon router tri-band e che supporti Wireguard (VPN)?
Grazie,
Cristian
Alej says
Ciao Enzo, vorrei mettermi in contatto con te per dei consigli