Senza alcun dubbio, il futuro dei display è a 4K, una risoluzione altissima. Le immagini riprodotte da questi monitor sono indubbiamente bellissime, ma all’inizio del 2021 questa tecnologia può ancora causare problemi sia hardware che software. Per poter godere di queste nuove risoluzioni è necessario non solo comprare un monitor nuovo, ma anche cambiare la scheda video, fare in modo che il proprio PC supporti nuove interfacce per la trasmissione di dati… e, infine, incrociare le dita e sperare che tutti i software che usi di solito siano compatibili!
La qualità delle immagini visualizzate sui monitor 4K o 5K è impressionante: i dettagli sono nitidi, e le gradazioni dei colori sono delicate e morbide. In pratica è cominciata una nuova era! Ma ormai siamo all’inizio del 2021, e quest’immagine idilliaca è ancora rovinata da due grosse macchie. Credo che questi problemi verranno risolti presto, ma nel frattempo cercherò di aiutarti ad evitare queste due grosse trappole, e anche qualche brutta delusione…
Cosa sono gli standard UHD (Ultra-high definition): 4K, 5K, 6K e retina?
Lo standard UHD (4K, 5K, 5K, 6K o perfino quello dei display Retina di Apple) può contare su un numero altissimo di pixel, che garantiscono una risoluzione incredibile! In poche parole, ora i produttori riescono ad inserire in un pannello un numero di pixel quattro volte superiore rispetto a prima, dato che i pixel sono diventati quattro volte più piccoli e quindi praticamente invisibili.
Quello a sinistra è uno schermo Full HD, quello a destra è 4K. I display 4K hanno il doppio dei pixel orizzontali!
UHD (4K, 5K, 6K) è un nuovo standard?
Al giorno d’oggi, i display possono essere Full HD da 1920 x 1200 (o a volte da 1920 x 1080), QHD da 2560 x 1440, oppure WQHD da 3440 x 1440 pixel (formato panoramico 21:9). Quando parliamo di UHD, o Ultra-high definition (da 4K, 5K e presto anche 6K con il nuovo Apple Pro Display XDR), parliamo di uno schermo con quasi 4000 pixel orizzontali (nel formato non panoramico). Una delle risoluzioni più diffuse è 3840 x 2160 (i pixel orizzontali sono il doppio di quelli di uno schermo Full HD).
Qual è il 4K “reale”? – Lo standard 4K definisce uno schermo con 4096 pixel orizzontali, ma ormai nell’uso comune lo stesso termine viene usato anche per riferirsi agli schermi che invece ne hanno “solo” 3840. Questa differenza può sembrare poco rilevante, ma invece non lo è affatto, visto che alcune schede video riesco a gestire perfettamente il 4K a 3840 pixel orizzontali, ma non il 4K “reale” da 4096 pixel. Quindi, se hai bisogno di una nuova scheda video e stai valutando l’idea di acquistare un monitor 4K “reali”, fa’ attenzione. Mi riferisco in particolare ad alcuni monitor Eizo di fascia alta.
Ad ogni modo, visto che ad occhio nudo è impossibile notare la differenza, è comune che ci si riferisca ai monitor da 3840 pixel orizzontali chiamandoli 4K. La maggior parte dei monitor ha un rapporto d’aspetto di 16:10 o 16:9, quindi lo schermo potrà avere una risoluzione di 3840 x 2160 o 4096 x 2160 pixel. In altre parole, ad una distanza di circa 60cm il passo fra un pixel e l’altro è praticamente invisibile, e non è più possibile distinguere i singoli pixel. L’immagine visualizzata non verrà rovinata dalla griglia dello schermo.
Una nota “storica”: All’inizio, il 4K è stato ideato per il mercato degli schermi televisivi, visto che questi schermi sempre più grandi avevano bisogno di risoluzioni sempre maggiori. Perfino su uno schermo 4K di 65 pollici la risoluzione è di “soli” 25 ppi. Per non distinguere il passo fra un pixel e l’altro bisogna mantenersi ben lontani dallo schermo! Questo potrebbe andare bene per uno schermo televisivo, ma in questo articolo ci stiamo occupando di monitor per computer, cioè di schermi che per la maggior parte del tempo rimangono a circa 60cm dai nostri occhi, e sui quali non verranno visualizzate solo delle immagini…
Considerando queste cifre, è ovvio che il 4K risulta essere eccessivo per i “piccoli” schermi dei nostri computer, mentre potrebbe venire migliorato ulteriormente per quel che riguarda gli schermi TV (e infatti si parla già di 8K…). Ma il settore non riesce a definire più standard allo stesso tempo, quindi ai monitor per i computer viene applicato lo stesso standard usato per gli schermi televisivi.
E non senza conseguenze…
La risoluzione dei display UHD (4K, 5K o perfino 6K)
Più pixel avrà il tuo schermo, più sarà difficile individuarli ad una distanza “ragionevole”. Il passo definisce la distanza fisica fra il centro di due pixel, quindi più ridotta sarà questa distanza, meno visibili saranno i pixel. Al giorno d’oggi si parla più di risoluzione che di passo, cioè si tiene conto del numero di pixel contenuti in un pollice. Sulla maggior parte degli schermi da 24 pollici Full HD, i vecchissimi 72 ppi usati per la risoluzione dei documenti destinati alla stampa sono diventati 94 ppi. I pixel sono diventati molto discreti, certo… ma sono ancora ben visibili. Ecco alcune delle risoluzioni più comuni:
- Uno schermo 23″ Full HD, per esempio, ha un passo di 0,30 mm e una risoluzione di 96 ppi.
- Uno schermo 24” Full HD/ 1920 x 1200 o 30”’ QHD / 2560 x 1440 ha un passo di 0,27mm e una risoluzione 94 ppi.
- In uno schemo 25” QHD / 2560 x 1440, il passo è di soli 0,22 mm e la risoluzione sale a 118 ppi.
- In uno schermo 29£ panoramico QHD / 2560 x 1080 o 34” panoramico WQHD / 3440 x 1440, il passo è di 0,27mm e la risoluzione è quindi di 95 ppi.
Va aggiunto che l’occhio umano non riesce a percepire la differenza nel livello di dettaglio a 240 ppi su una pagina A4 tenuta a 30/40 cm di distanza. La distanza media che ci separa dai nostri schermi è almeno il doppio, cioè di circa 70 cm. Nelle condizioni appena descritte, quindi, i pixel di uno schermo da 120ppi dovrebbero essere praticamente invisibili. Quali sono le risoluzioni che il 4K permette di ottenere?
- Uno schermo 24 pollici 4K (3840 x 2160) ha un passo di 0,14 mm e 188 ppi. Abbiamo abbondantemente superato i 120 ppi che sono necessari per rendere i pixel invisibili ad una distanza di quasi 70 cm.
- Uno schermo 30 pollici 4K (3840 x 2160) ha un passo di 0,18 mm e140 ppi, che sono ancora più che sufficienti per essere invisibili alla stessa distanza.
Più alta è la risoluzione, più i gradienti saranno “morbidi” e progressivi..
L’UHD e i 4K permettono quindi di ottenere delle risoluzioni pazzesche! Le immagini saranno quindi piacevoli da guardare, è innegabile, ma bisogna ammettere che le risoluzioni che sono ideali per uno schermo televisivo potrebbero risultare un po’ eccessive per il monitor di un computer, che teniamo molto più vicino agli occhi.
Le conseguenze dell’UHD: la riproduzione dei dettagli delle foto, dei video e… dei testi
Siamo tutti d’accordo sul fatto che i monitor ad alta risoluzione per computer sono molto piacevoli da usare (per non parlare poi dei display degli smartphone, che tendono ad avere risoluzioni ancora più alte) perché i pixel non sono più visibili. Per fare un esempio, il modo in cui una foto viene riprodotta su schermo è sempre più simile ad una stampa fotografica. Anche il modo in cui vengono visualizzati i video è superlativo, specialmente sugli schermi OLED con neri profondissimi.
Eppure ci sono alcuni problemi software o hardware che potrebbero rovinarti l’esperienza!
4K e la visualizzazione dei dettagli in Photoshop
Chi si occupa di fotografia dovrà modificare leggermente il proprio metodo di lavoro, visto che quando l’immagine è visualizzata al 100% – lo zoom che “ieri” ci permetteva di osservare i dettagli di un’immagine per finalizzarla e ritoccarla con precisione – su uno schermo 4K risulta essere molto meno ingrandita in proporzione, e tutti i ritocchi andranno fatti usando nuovi valori. In breve, ora sarà necessario zoomare un’immagine al 200% o perfino al 300% per poter disporre dei giusti punti di riferimento e di un livello di dettaglio sufficiente. Ovviamente si tratta solo di farci l’abitudine, visto che all’inizio non ti sembrerà affatto naturale zoomare un’immagine al 300%!
Nota: Detto questo, bisogna ricordare che dipende tutto da quale sistema operativo e da quale versione di Photoshop usi, visto che a volte sarà possibile impostare un ingrandimento dei menu e delle finestre dei vari software che permetterà a questi elementi di occupare la stessa dimensione relativa che occuperebbero su uno schermo della stessa dimensione fisica ma non 4K.
Altre importanti conseguenze del 4K: la dimensione dei testi e delle finestre
Al contrario di quello che accade con gli schermi televisivi o con i monitor pensati per il gioco, gli schermi usati dai professionisti della fotografia non devono riprodurre solo splendide immagini, ma anche testi, barre strumenti e le finestre di vari software.
E questo cambia tutto!
Visto che il software è stato “pensato” per essere visualizzato su schermi con risoluzione Full HD o QHD (con un passo medio di 0,27 mm), la dimensione dei testi è quella più adatta per essere visualizzata a circa 60/70 cm di distanza. Ora che gli stessi software vengono visualizzati su schermi 4K (e senza usare i vari trucchetti inclusi nel sistema operativo o nei vari software) i testi dei menu risultano essere troppo piccoli e spesso illeggibili!
Ecco come vengono visualizzati i menu di Photoshop CC 2018, in modalità Auto o 200% e del100%. Con CC 2017, la modalità Auto (o 200%) era ancora più grande, e quella 100% un po’ più piccola. Photoshop CC 2020 migliora ulteriormente il modo in cui vengono visualizzati i testi.
Controlleremo la situazione alla inizio del 2021…
Il 4K offre tanti vantaggi, ma non tutti i software si sono adattati a questa novità. Detto questo, all’inizio del 2019 pensavo che questo problema sarebbe stato risolto del tutto entro la fine dell’anno. Ormai siamo nel 2021, ma c’è ancora molta strada da fare!
1 – Sistemi operativi:
Mac OS (a partire dalla versione 10.11 El Capitan) e Windows 10 sono compatibili con il 4K. Questi sistemi operativi offrono quindi la possibilità di configurare la percentuale di ingrandimento dei testi nelle impostazioni dello schermo. Quindi, almeno per quel che riguarda questi sistemi operativi, la situazione è risolta.
MacOS è compatibile con i monitor 4K a partire dalla versione “El Capitan”. Windows è compatibile con il 4K a partire da Windows 10.
a) Windows 10 – Su Windows 10, la dimensione dei testi può essere modificata andando su: “Impostazioni > Sistema > Schermo”:
Microsoft avrebbe potuto ampliare ulteriormente le possibilità di personalizzazione, visto che il cursore non ha un movimento di tipo continuo ma si muove “a scatti” del 25%. Bisogna aggiungere anche che questa impostazione funziona anche sugli schermi non 4K, al contrario di quanto accade con Mac OS.
b) Mac OS (a partire da El Capitan – 10.11 o High Sierra 10.13): “Preferenze di sistema > Monitor“
Mac OS dà accesso a questa funzione solo se si sta usando uno schermo Retina, 4K o 5K. Per fare un esempio, questa opzione non è disponibile sugli schermi QHD da 24 o 25 pollici (2560 x 1440), che ne avrebbero sicuramente un gran bisogno!
Potrai quindi goderti un display estremamente sottile – molto bello sul Surface Pro 4 di Microsoft, per fare un esempio – ma le barre strumenti occuperanno le dimensioni “usuali” e saranno perfettamente leggibili, così come i testi.
Il 4K e i sistemi operativi : Per sfruttare al meglio i 4K, e cioè per riuscire a visualizzare testi e barre degli strumenti della giusta dimensione, è quindi essenziale usare un sistema operativo aggiornato.
2 – Software (Photoshop, ecc…) :
All’inizio del 2021 la situazione è ancora piuttosto incerta, ma ci sono dei grandi miglioramenti! Photoshop CC ha cominciato ad offrire la possibilità di impostare la percentuale di ingrandimento dal 2016, ma questa impostazione è diventata definitiva solo con l’ultima versione del 2019! Con la versione CC 2017, i testi potevano essere sia troppo grandi che troppo piccoli. Quindi sia su Mac che su Windows, è possibile aumentare le dimensioni delle finestre e dei testi di Photoshop su uno schermo 4K andando su “Preferenze > Interfaccia > Testo” menu.
Le opzioni per l’interfaccia di Photoshop CC 2018 e 2019. Non mi è possibile selezionare alcuni voci perché sto usando uno schermo Full HD. Le opzioni disponibili sono “Auto”, 100% o 200% Se hai uno schermo 4K, passa a Photoshop CC 2019.
La cosa più dolorosa, che può capitare perfino con software di produttori come Adobe, è trovare delle incompatibilità piuttosto gravi all’interno di software che appartengono alla stessa suite.
Per quanto riguarda X-Rite i1Profiler, a partire dalla versione 1.8.1 rilasciata a ottobre 2018, c’è stato qualche miglioramento. C’è voluto un bel po’!
Il 4K e i software: anche in questo caso è assolutamente necessario aggiornare i tuoi software preferiti e… tenere le dita incrociate! Per quel che riguarda Photoshop, l’unica opzione è passare alla versione del 2018 o del 2019. In conclusione, il 4K non è compatibile con i computer obsoleti e le versioni non-cloud di Photoshop, e inoltre presenta ancora molti problemi di compatibilità che rendono impossibile consigliarlo senza riserve.
3 – 4K e le multi-risoluzioni: Aggiornamenti!
Almeno su MacOS (ho controllato usando Mac Pro con due D700 + MacOS Moraje + due schermi Full HD e uno schermo 4K) è possibile usare contemporaneamente più schermi di risoluzioni diverse, scegliendo una specifica percentuale di ingrandimento del testo su ciascun monitor 4K rilevato. Il menu per impostare il livello di ingrandimento non sarà disponibile sugli altri schermi.
Il menu con le preferenze per il monitor di MacOS sono disponibili solo per i display 4K. Sugli schermi non 4K verrà visualizzato il menu “classico”.
In Conclusione…
I miei consigli: Nel 2021, per passare al 4K dovrai aver installato almeno Windows 10 o Mac OS El Capitan, dovrai aver installato le versioni più recenti di tutti i tuoi software preferiti (ma dovrai anche incrociare le dita e sperare che siano stati resi compatibili con il 4K) e dovrai acquistare una scheda video recente in grado di supportare un monitor 4K a 60 Hz. Molte schede video meno recenti sono comunque in grado di supportare il 4K, ma solo a 30 Hz, quindi vedere video, immagini in in movimento o spostare il puntatore velocemente sarà poco piacevole. Per finire, è meglio rinunciare ad usare più schermi, a meno che non siano tutti schermi 4K. Per farla breve, è difficile consigliare di passare al 4K ad occhi chiusi, visto che avrai comunque bisogno di un sacco di fortuna per far funzionare tutto il software e l’hardware come si deve.
- 22 pollici Full HD: 1920 x 1080 definizione Full HD ideale – il passo fra i pixel è quasi invisibile, ma i testi sono minuscoli! Un’opzione interessante per i videografi o i videogiocatori. Nessun costo addizionale.
- 23/24 pollici Full HD: risoluzione di 1920 x 1080 o 1920 x 1200 – il passo fra i pixel è visibile (ma questo dipende anche dal trattamento anti-riflesso del pannello, e dal 2016 sono stati fatti grandi passi in avanti) ma la dimensione del testo e il livello di dettaglio delle immagini sono buoni.
- 24 pollici 4K: la definizione è tale da rendere necessario un sistema operativo recente (almeno Windows 10 o Mac OS El Capitan) e dovrai controllare se i tuoi software preferiti sono compatibili con il 4K. Il costo è notevolmente più alto, visto che i monitor 4K hanno prezzi più alti e che spesso dovrai acquistare anche una scheda video compatibile con i 60Hz a 4K.
- 25 pollici QHD: 2560 x 1440 – Il passo è quasi invisibile (115 ppi) ma i testi e i dettagli risulteranno essere troppo piccoli, a meno che non sia disponibile una qualche soluzione a livello software in grado di ingrandire almeno il testo. Questi schermi sono perfetti per i videogiocatori e i videografi che non vogliono passare a 4K, e che quindi non devono cambiare scheda grafica e possono usare uno schermo 4K come schermo secondario.
- 27 pollici Full HD: (1920 x 1200) Non lo consiglio, visto che trovo il passo fin troppo visibile ad una distanza di poco meno di 70 cm.
- 27 pollici QHD: Preferisco la risoluzione 2560 x 1440, ma i testi sono troppo piccoli (così come i dettagli). Non sono un estimatore di questo formato! Nonostante questo, non ci sono grossi problemi con la compatibilità.
- Sugli schemi WQHD panoramici da 29 pollici, o 2560 x 1080 pixel, i testi vengono visualizzati come su un classico schermo da 23 pollici.
- 30 pollici QHD: 2560 x 1440 – Lo stesso passo di uno schermo 24 pollici/1920 x 1200 la dimensione dei testi e i dettagli di Photoshop sono buoni, soprattutto con i sistemi operativi e i software meno recenti. Il 4K potrebbe diventare il nuovo standard per le schede video, che dovranno avere un’uscita Display Port di ultima generazione (1.2) per poter far funzionare tutto a dovere, e dovremo accettare che i dettagli delle nostro foto saranno meno visibili, a meno che l’immagine non venga zoomata più del 100%! Credo quindi che uno schermo da 30 pollici a 2560 x 1440 sia quindi un ottimo compromesso per chi lavora con la fotografia.
- Schermi WQHD panoramici da 34 pollici: non è molto diverso da un monitor da 27 pollici.
- Anche per gli schermi da 38 e 49 pollici la situazione è più o meno la stessa.
- Immagini molto dettagliate che non sono eccessivamente ingrandite,
- Un sacco di spazio per le tue barre strumenti (se non ti disturba visualizzare testi più piccoli),
- Confrontare un’immagine ingrandita al 100% con una stampa è più facile,
- Con un ingrandimento del 100% c’è più spazio per eseguire modifiche, ma…
- L’UHD è ancora un’opzione piuttosto costosa perché…
- Un monitor UHD ha un costo più alto,
- Dovrai acquistare una scheda video recente con un refresh rate di 60 Hz e che supporta gli standard più recenti (HDMI 2.0, DisplayPort o almeno MiniDisplay 1.2),
- In alcuni software i testi sono comunque troppo piccoli, e c’è ancora qualche bug,
- Non c’è la possibilità di usare più monitor con risoluzioni diverse,
- Avrai bisogno di un ingrandimento del 300% per raggiungere il “solito” livello di dettaglio su Photoshop.
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gian paolo says
grazie.. finalmente una spiegazione dettagliata sulle varie risoluzioni.. io ho un MacBook Pro del 2018 e avendo la possibilità di cambiare la grandezza dei caratteri penso che mi prenderò un monitor 4k da 27″.. sperando di non aver problemi con la visualizazzione di Final Cut Pro…