Migliora la tua esperienza di gioco con un monitor per il gaming che fa sul serio quanto te. Ecco le caratteristiche da cercare in un monitor per il gaming e la lista dei modelli che ti consigliamo di acquistare. Recensiremo nel dettaglio i migliori schermi per giocare disponibili sul mercato.
Che tu sia un veterano del gaming PC o un casual player che fa qualche partita dopo il lavoro, l’hardware può fare la differenza fra una vittoria e la sconfitta. Per goderti al meglio i più recenti sparatutto in prima persona (detti anche FPS), i giochi sportivi, di corse e tutti gli altri titoli più movimentati, non ti servirà solo una scheda grafica potente, ma anche un monitor che possa rendere l’azione senza scie, sfarfallio, tearing e altri artefatti dovuti al movimento.
Con questa guida, ti aiuteremo a scegliere un display che ti dia una marcia in più, e che sia in grado di offrirti un’esperienza di gioco fluida e coinvolgente. Quali sono i fattori da tenere in conto quando si sceglie un monitor per il gaming? Continua a leggere per scoprirlo.
Potete passare direttamente all’elenco delle opzioni che abbiamo selezionato per voi se volte, ma prima vi daremo tutte le informazioni necessarie, e nel dettaglio, affinché possiate essere dei consumatori informati.
Anche se al momento non avete la necessità di acquistare un monitor nuovo, questo articolo vi fornirà comunque tutte le nozioni necessarie per poter acquistare in futuro il miglior monitor presente sul mercato in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Iniziamo, dunque!
Migliori Monitor da Gaming 2023
Per chi cerca dei consigli rapidi e concisi sui migliori monitor da gaming disponibili, ecco una panoramica generale delle specifiche su cui ci siamo concentrati per selezionare i modelli migliori:
Modelli | Prezzo | Dimensioni / Pannello / Risoluzione | Tempo di Risposta/ Frequenza di aggiornamento | Input lag | Adap.sync |
---|---|---|---|---|---|
ASUS ROG XG43UQ | Dettagli su Amazon | 43 Pollici VA 3840×2160 HDR 1000 | 1ms 144 Hz | Nessun dato | FreeSync Premium Pro HDMI 2.1 |
Samsung Odyssey G9 | Dettagli su Amazon | 49 Pollici VA 5120 x 1440 Curvo (1000R) HDR1000 | 1ms 240Hz | 2.2ms | FreeSync Premium Pro |
GIGABYTE FV43U | Dettagli su Amazon | 43 Pollici VA 3840 x 2160 HDR1000 | 1ms 144 Hz | 12.5 ms | FreeSync Premium Pro HDMI 2.1 |
LG 27GP950-B | Dettagli su Amazon | 27 Pollici Nano IPS 3840×2160 HDR 600 | 4 ms 144Hz | Nessun dato | G-SYNC Ultimate |
Gigabyte M28U / M32U | Gigabyte M28U | M32U | 28 / 32 Pollici IPS 3840 x 2160 | 1ms 144 Hz | 4.3 ms | FreeSync Premium Pro HDMI 2.1 |
LG 34GN850 | Dettagli su Amazon | 34 Pollici Nano IPS (Curvo) 3440 x 1440 (Ultrawide) HDR400 | 1 ms 144 Hz 160 Hz (overclock) | 4.2 ms | AMD FreeSync Premium Pro |
ASUS ROG Swift PG279QM | Dettagli su Amazon | 27 Pollici IPS 2560 x 1440 | 1 ms 240 Hz | 3.1 ms | NVIDIA G-Sync |
ViewSonic Elite XG270QG | Dettagli su Amazon | 27 Pollici IPS 2560×1440 | 4ms G2G 165 Hz | 2.80 ms | NVIDIA G-Sync |
SAMSUNG ODYSSEY G7 | 27 Pollici 32 Pollici | 27/ 32 Pollici VA ( (Curvo) 2560 x 1440 | 1ms 240 Hz | 3.1 ms | AMD FreeSync Premium Pro |
Dell Alienware AW2521H | Dettagli su Amazon | 24.5 Pollici IPS 1920 x 1080 | 1ms 360 Hz | 1.7 ms | NVIDIA G-Sync |
LG UltraGear 27GN850 | Dettagli su Amazon | 27 Pollici 2560×1440 HDR10 | 1ms G2G 144Hz | 2.7 ms | FreeSync Premium Compatible G-Sync |
MSI Optix MAG274QRF-QD | Dettagli su Amazon | 27 Pollici IPS 2560×1440 | 1ms 165 Hz | 3.8 ms | FreeSync Premium Compatible G-Sync |
Asus TUF Gaming VG279QM | Dettagli su Amazon | 27 Pollici IPS 1920x1080 HDR 400 | 1 ms 280 Hz | 2.3 ms | ELMB SYNC Compatible G-Sync |
SAMSUNG ODYSSEY G5 | Dettagli su Amazon | 27 Pollici VA Curvo (1000R) 2560x1440 HDR10 | 1 ms 144Hz | 3.5 ms | FreeSync Premium |
BenQ MOBIUZ EX2710S | Dettagli su Amazon | 27 Pollici IPS 1920 x 1080 | 1 ms 165Hz | 3.41 ms | FreeSync Premium |
Acer EG240Y | Dettagli su Amazon | 24 Pollici IPS 1920×1080 | 1ms 144Hz | Nessun dato | FreeSync Premium |
Samsung Odyssey G3 | Dettagli su Amazon | 24 Pollici VA 1920×1080 | 1ms 144Hz | 5 ms | FreeSync Premium |
MSI Optix G242 | Dettagli su Amazon | 24 Pollici IPS 1920×1080 | 1ms 144Hz | 4.3 ms | Adaptive Sync Compatible G-Sync / Freesync |
BenQ ZOWIE XL2411K | Dettagli su Amazon | 24 Pollici TN 1920×1080 | 1ms 144Hz | 10 ms | Senza supporto |
Quali sono le specifiche a cui prestare attenzione in un monitor da gaming?
Conoscere i vari tipi di schermi disponibili e cosa li contraddistingue
Per prima cosa, parliamo dei vari tipi di pannelli disponibili. Il pannello utilizzato per realizzare un dato monitor ne determinerà diverse specifiche, e questo è un aspetto poco conosciuto quando si parla di monitor in generale!
Se fate parte di quel nutrito gruppo di persone che ad oggi non è ancora in grado di distinguere un monitor TN da un monitor VA e da un monitor IPS, continuate a leggere!
Per informazioni più dettagliate a proposito di riproduzione/gamma dei colori, angoli di visione, refresh rate, ed altre specifiche di cui parleremo in seguito, date un’occhiata anche alle altre sezioni di questo articolo.
Tipi di pannelli – Pannelli TN vs Pannelli VA vs Pannelli IPS – Una visione d’insieme
TN | VA | IPS | |
Refresh rate | Molto veloce | Velocità media | Molto lento in genere |
Input lag | Molto Basso | Molto alto | Medio |
Angolo di visione | Il peggiore | Intermedio | Il migliore |
Qualità dei colori | Il peggiore | Intermedio | Il migliore |
Finalità | Gaming | Polivalente | Professionale |
Prezzo | Economico | Fascia media | Fascia alta |
Risoluzione, dimensioni dello schermo, PPI (Pixels Per Inch – Pixel per pollice) e cosa li lega
La risoluzione di un dato monitor consiste nel numero di pixel che lo compongono. Ad esempio, un monitor con risoluzione 1080p è semplicemente una matrice di pixel larga 1920 pixel e alta 1080 pixel.
Il numero di pixel è strettamente correlato ai dettagli ed alla nitidezza delle immagini, le risoluzioni più elevate pertanto consentono di visualizzare più dettagli e di vedere meglio le immagini.
Tuttavia, la risoluzione di per sé non è in grado di fornire la qualità delle immagini che in genere si può osservare. Bisogna prendere in considerazione anche le dimensioni dello schermo e, di conseguenza, i PPI ovvero i pixel per pollice.
La fedeltà delle immagini e dei colori di uno schermo non si basa solo ed unicamente sulla sua risoluzione. La distanza di visione ed i PPI sono in realtà molto più importanti.
Supponendo di avere una distanza di visione media, il valore ideale di PPI per un buon monitor da PC dovrebbe aggirarsi attorno ai 90 PPI o essere superiore a tale valore.
Di seguito sono state riportate le risoluzioni più comuni e le rispettive dimensioni dello schermo che consentono di raggiungere un PPI pari a 90:
- Risoluzione 1080p con uno schermo da 24”, valori superiori a questi porterebbero ad una perdita della fedeltà delle immagini percepita
- Risoluzione 1440p con uno schermo da 27”, che al momento raggiunge i 108 PPI! Potete salire di dimensioni, fino a 32” per poter avere un PPI pari a 90, senza pertanto riscontrare evidenti perdite nella fedeltà e nella nitidezza delle immagini rispetto a monitor con risoluzione 1080p ed uno schermo da 24”!
- Risoluzione 4K con uno schermo da 32”, che al momento raggiunge i 137 PPI! Questo consente di optare per monitor di dimensioni molto più grandi, anche se i monitor… difficilmente superano i 32”. Dovreste utilizzare una TV da 48” posta alla medesima distanza di visione (cosa difficilmente comoda e pratica) per scendere sotto i 90 PPI.
Tenendo bene a mente questi valori ideali di PPI, abbiamo selezionato quelli che per noi sono i migliori monitor presenti in commercio attualmente. Quasi tutti i monitor che abbiamo scelto per voi hanno risoluzione 1080p (senza considerare quelli da 240 Hz) e presentano uno schermo da 24” o più piccolo, così da prediligere la nitidezza delle immagini.
Tutti i monitor selezionati con risoluzione 1440p e 4K presentano invece uno schermo da 27” o più grande, per essere certi che la fedeltà e la qualità delle immagini non vada sprecata su uno schermo troppo piccolo per chiunque non abbia una visione 30/20 per apprezzarlo.
L’importanza di giocare con risoluzione nativa quando possibile
Avete mai provato a giocare ad un vecchio videogame per GameCube o PS2 sulla vostra nuova TV ed avere l’impressione che la grafica e le immagini fossero peggiori rispetto ai vostri ricordi? Certo, la risoluzione del videogame in questione era di base molto bassa, ma non può essere solo questo, giusto …?
Non siete pazzi: i vecchi videogame in realtà sembrano avere una grafica peggiore sugli schermi di ultima generazione, per lo meno quando non presentano una risoluzione pari alla risoluzione massima dello schermo utilizzato. E questo dipende da qualcosa noto come pixel scaling o ridimensionamento dei pixel.
I vecchi schermi che utilizzano ancora la tecnologia CRT non devono eseguire un decisivo ridimensionamento dei pixel o pixel scaling. Possono visualizzare qualsiasi immagine a qualsiasi risoluzione, entro le loro possibilità, senza artefatti o sfocature evidenti, a condizione che l’immagine originale sia ben definita.
Spiegare la fisica alla base di tutto questo è alquanto complesso, ma il tutto si riduce fondamentalmente a come la tecnologia CRT consente di visualizzare l’immagine, un po’ come fa un proiettore rispetto a come il tutto viene gestito quando si ha a che fare con la tecnologia LCD.
Purtroppo, il passaggio agli schermi LCD ha effettivamente peggiorato le cose. Questo perché ogni pixel presente sullo schermo è diventato un’unità a sé stante, e se di guarda uno schermo nella sua interessa, ogni singolo pixel deve fare qualcosa in ogni singolo istante.
Per poter passare in modo preciso ed accurato da una risoluzione inferiore alla risoluzione nativa, e decisamente superiore, del vostro nuovo monitor, la risoluzione inferiore deve essere di fatto un quarto della risoluzione nativa del vostro schermo.
Pensateci attentamente: i pixel sono quadrati (Pixel Scalling), giusto? Per ottenere un quadrato più grande, bisogna renderlo quattro volte più grande e per fare ciò bisogna aggiungere altri tre quadrati più piccoli, ma di dimensioni identiche al quadrato che si ha e da cui si parte.
Il problema con i videogame quando si ha a una risoluzione sub-nativa su un display LCD è che i quadrati extra che si hanno devono essere riempiti in qualche modo, indipendentemente dal fatto che si disponga o meno delle informazioni su come riempirli.
Ciò significa che sarà possibile giocare con risoluzione 1080p su uno schermo 1080p da 27”, anche se potrebbe risultare leggermente eccessivo, ma non sarà possibile godere di una buona esperienza di gioco a 1080p su uno schermo con risoluzione 1440p da 27” in quanto l’immagine apparirà incredibilmente sfocata dato che il monitor o la GPU dovranno cercare di “indovinare” come riempire gli spazi vuoti presenti e legati al segnale video.
Per poter preservare la migliore qualità dell’immagine, vorrete certamente raggiungere o addirittura superare la risoluzione nativa del vostro monitor.
I monitor con tecnologia CRT non presentano questo problema, ma sfortunatamente … I monitor CRT sono fuori produzione, altrimenti ve ne avremmo consigliato l’acquisto.
Tutto ciò che dovete sapere, al momento, è che mantenere la risoluzione nativa del proprio monitor è la scelta migliore per garantire una certa qualità delle immagini di gioco.
In che modo il refresh rate può incidere sull’esperienza di gioco e come questo può essere correlato con il frame rate
Il refresh rate ed il frame rate sono strettamente correlati tra loro, anche se non sono esattamente la stessa cosa. Nonostante ciò, entrambi questi valori misurano la velocità con cui un’immagine viene aggiornata in un dato secondo.
Fonte dell’immagine: Warcraft 3 Reforged con il corrispondente valore di FPS
Il refresh rate è riportato usando come unità di misura gli Hertz, mentre il frame rate è riportato come valore di output del software utilizzato.
Pensatela come se ci fosse un’associazione del tipo hardware = Hertz e software = frame rate (FPS), in altre parole.
Il refresh rate massimo andrà a determinare il massimo valore di frame rate che il vostro monitor potrà effettivamente generare.
Non importa se avrete un FPS pari a 1000 su un monitor a 60 Hz: continuerete comunque a vedere solo 60 frame al secondo. (E probabilmente avrete anche un vero e proprio screen tearing ed un frame pacing instabile)
Per avere effettivamente un vantaggio nell’utilizzare FPS più elevati bisogna disporre di refresh rate a loro volta più elevati.
Refresh rate più elevati si traducono in una maggiore fluidità delle immagini che viene percepita dall’occhio, e secondo studi condotti da terze parti, questo contribuisce a migliorare le performance stesse dei giocatori.
Il che effettivamente ha senso: se la vostra immagine viene aggiornata solo 60 volte al secondo e se il vostro avversario ha un sistema che aggiorna l’immagine 120 volte al secondo, durante una partita quest’ultimo sarà in grado di vedere certe cose prima di voi, anche se sarò tutta questione di pochi microsecondi.
Il tempo di reazione effettivo del monitor del vostro avversario pertanto risulterà raddoppiato, e questo vale anche per il tempo di reazione stesso del giocatore, se è in grado di tenere il passo con il refresh rate del suo monitor.
Il tutto è legato anche alla velocità con cui si muove il cursore del mouse.
120 Hz in sostanza è la metà di 60 Hz, e quindi la velocità raddoppia.
Questo è un problema da prendere in considerazione quando si parla di videogame, ovviamente…ma quale è effettivamente il refresh rate ideale in queste situazioni?
- 60 Hz – Il valore standard per diversi monitor e videogame. Garantisce una fluidità sufficiente delle immagini tanto da renderlo un valore accettabile.
- 75 Hz – Un leggero potenziamento del valore standard di 60 Hz facilmente raggiungibile mediante un semplice overclocking su diversi monitor da 60 Hz. L’immagine è leggermente più fluida.
- 90-100 Hz – Visto come un valore standard per diversi monitor è anche un valore facilmente raggiungibile mediante overclocking per coloro che dispongono di un monitor da 75 Hz. La fluidità delle immagini è decisamente migliore rispetto a quella osservabile in monitor da 60 Hz – è a questo livello infatti che i più inizieranno a notare differenze a livello di fluidità.
- 120 Hz – Le maggiori differenze si vedranno a questo livello. È refresh rate standard migliore prima di salire di livello e passare a valori pari o superiori a 144 Hz.
- 144 Hz – Un livello intermedio, leggermente superiore ai 120 Hz ed il refresh rate standard attuale.
- 240-300 Hz – Lo standard più recente ed innovativo. In definitiva una differenza marginale, ma evidente per chi ha riflessi pronti ed un’eccellente coordinazione mano-occhio. Molti professionisti di eSports si rifiutano di utilizzare un refresh rate inferiore a questo.
In che modo il response time può incidere sul refresh rate e sull’esperienza di gioco
Prima di tutto, e questo va sottolineato: il response time o tempo di risposta non è l’input lag! Apparentemente possono sembrare la stessa cosa, ed in molti ne sono convinti, ma in realtà non è così.
Con input lag si intende un ritardo tra l’input ricevuto dallo schermo ed il tempo in cui il segnale o il comando dato viene visualizzato effettivamente sullo schermo. Inoltre non è determinato solo ed unicamente dalle specifiche del monitor – anche le vostre periferiche ed i codici di gioco stessi possono incidere in modo significativo sull’input lag.
Pertanto se il response time non è l’input lag … cos’è?
Per prima cosa dobbiamo utilizzare la terminologia corretta e chiamarlo pertanto tempo di risposta dei pixel o pixel response time. Il tempo di risposta dei pixel misura il tempo impiegato da un pixel per passare da un colore all’altro, in genere da una scala di grigi a un’altra (Gray-To-Gray, G2G), in termini di millisecondi.
Quindi…su cosa incide prima di tutto?
Sulla percezione del motion blur! Con un elevato tempo di risposta dei pixel pari o superiore a 5 ms l’immagine apparirà sfocata e macchiata, o nei casi più estremi, sembrerà un’immagine “fantasma”.
Questo ovviamente non è accettabile in alcuna situazione, ma diventa un vero e proprio svantaggio nel momento in cui si gioca ad uno sparatutto a PC, dove la rapidità delle rotazioni delle immagini e delle reazioni sono la norma.
Se il vostro schermo è un insieme di immagini sfocate tutte le volte che dovrete sparare colpi in rapida successione, molto probabilmente non sarete in grado di colpire il bersaglio con precisione. Tempi di risposta bassi riducono il motion blur, e consentono una percezione migliore e più chiara dei movimenti.
Pertanto il tempo di risposta influisce effettivamente sul refresh rate, ma non sull’input lag. Disporre di uno schermo con un elevatissimo refresh rate non ha alcuna importanza se il vostro response time è troppo basso – l’immagine apparirà comunque troppo sfocata ed i frame in più di cui disponete non saranno effettivamente in grado di fare la differenza!
Alcune aziende che producono pannelli VA attuano questa strategia, probabilmente sperando che le specifiche di refresh rate dei loro modelli riportate sulla confezione o sulla scheda del prodotto possano effettivamente trarre in inganno i consumatori meno esperti, inducendoli a pensare che tali specifiche, da sole, siano in grado di offrire qualità e fluidità dei movimenti e nitidezza delle immagini.
Fortunatamente per voi, siamo stati molto attenti a selezionare monitor che sotto questo punto di vista si possono ritenere buoni, se non proprio eccezionali (o perfetti, come nel caso dei monitor con pannelli TN). Tuttavia, solo per darvi un’idea ed un punto di riferimento, ecco illustrata la relazione tra i tempi di risposta e l’effettivo refresh rate di un monitor:
- 1 ms – Funzionerà con qualsiasi refresh rate, in quanto di base è un tempo di risposta perfetto.
- 4-5 ms – Funzionerà bene con qualsiasi refresh rate pari o inferiore a 144 Hz. Con refresh rate più elevati le immagini potrebbero iniziare ad apparire leggermente sfocate tuttavia.
Abbiamo realizzato anche una guida approfondita sui monitor che entra nei dettagli di specifiche quali refresh rate, response time ed input lag – se siete dei giocatori serie ed appassionati, vi consigliamo di darci un’occhiata.
Impostazioni inerenti ad Overdrive/Response Time
Molti monitor da gaming presentano impostazioni di default che consentono di modificare il response time. Queste impostazioni in genere vanno sotto il nome di Overdrive, Response Time, o termini simili.
Pertanto se tutto ciò che a voi importa sono le prestazioni del vostro monitor, dovreste modificare tali impostazioni e settarle su “Alta velocità“, giusto?
Non…necessariamente. Nonostante questo tipo di settaggio funzioni tecnicamente, molto spesso può anche portare ad artefatti, in particolar modo a ciò che è noto nel settore come overshoot, dove i pixel vanno più lontano di quanto dovrebbero quando si cerca di stare al passo con i movimenti, generando così un alone biancastro.
Non solo questo è brutto da vedersi ma può essere anche alquanto fastidioso. In genere, vi consigliamo di attenervi alle impostazioni “Basso” o “Medio” sotto questo punto di vista, anche se il tutto può variare a seconda dei casi! Non abbiate paura di apportare modifiche alle impostazioni!
Per avere maggiori informazioni a proposito delle impostazioni Overdrive, dei loro pro e dei loro contro, cliccate qui.
Precisione dei colori e HDR
Se volete approfondire il concetto di precisione dei colori e tutto ciò ad esso correlato, fate click qui per poter visualizzare, nel nostro articolo sui monitor 4K, la sezione in cui abbiamo trattato questo argomento.
Tuttavia, la maggior parte di queste nozioni non sono rilevanti in termini di esperienza di gioco e videogame, pertanto ci soffermeremo solamente su quelli che dal nostro punto di vista sono le nozioni fondamentali che un gamer dovrebbe avere in termini di HDR e precisione dei colori:
- Gamma di colori Quando si parla di gamma di colori si fa riferimento alla più ampia gamma di colori che il monitor in esame può utilizzare. Più è elevata tale percentuale meglio è, oltre al fatto che lo spazio colore DCI-P3 è migliore rispetto allo spazio colore sRGB. Una percentuale pari o superiore al 90% in entrambi i casi è veramente eccellente.
- Precisione dei colori Con il termine precisione dei colori si fa riferimento all’accuratezza con cui vengono visualizzati i colori all’interno della gamma di colori supportata. In termini di esperienza di gioco, non dovreste preoccuparvi di questi dettagli a meno che l’immagine sullo schermo non abbia qualcosa di strano – in tal caso potrete semplicemente apportare voi stessi delle modifiche a vostro piacimento. I gamer professionisti vorranno di certo mettere mano a queste impostazioni e calibrare, personalizzandoli, i colori.
- HDR, in quanto riguarda i monitor e non la fotografia, fa riferimento alla massima brillantezza dei colori ed al livello di profondità dei neri di una data immagine. Più è elevato il certificato HDR, più ampia diventa questa gamma di valori. La tecnologia HDR è l’ideale per le scene più scure o ad alto contrasto.
Purtroppo nella maggior parte dei PC la tecnologia HDR non è eccellente, anzi in alcuni casi è proprio pessima, in quanto i monitor da PC hanno dimensioni decisamente più ridotte rispetto alle TV 4K per le quali è stato pensato questo standard. Per quanto riguarda i videogame per PC, questo aspetto al momento non dovrebbe suscitare preoccupazioni.
FreeSync, G-Sync, VRR, e come possono influenzare l’esperienza di gioco
FreeSync e G-Sync sono fondamentalmente la medesima cosa, e poiché attualmente hanno fatto in modo di essere entrambi perfettamente compatibili con le più moderne GPU AMD ed NVIDIA, la differenza tra queste due tecnologie non ha più importanza.
(Leggera correzione: FreeSync e G-Sync funzionano perfettamente sia sulle GPU AMD che sulle GPU NVIDIA, ma la tecnologia G-Sync funziona solo sulle GPU AMD se il monitor in esame è in commercio da novembre 2019. Inoltre i monitor con tecnologia “G-Sync COMPATIBLE” sono solo ed unicamente monitor FreeSync.)
Sono entrambe tecnologie VRR (Variable Refresh Rate), e nel loro insieme queste tecnologie vanno sotto il nome di VESA Adaptive Sync. Per spiegare meglio questo concetto, dovremo prima chiarire cosa voglia dire V-Sync.
V-Sync, o Vertical Sync, è una tecnologia usata per sincronizzare i frame di gioco con i refresh, ovvero gli aggiornamenti, dello schermo. Quando viene a mancare la sincronizzazione tra frame e refresh, potreste notare delle line verticali sullo schermo ad indicare un lag o comunque a simboleggiare che c’è qualcosa di strano – questo effetto prende il nome di screen tearing.
È necessario implementare in qualche modo la tecnologia V-Sync per poter prevenire lo screen tearing, ma purtroppo questo ha un costo non indifferente, ovvero un maggiore input lag, ed un calo del frame rate sempre più significativo ogni volta che le prestazioni scendono al di sotto del target V-Sync.
A meno che…
A meno che non sia il monitor stesso a farlo!
FreeSync e G-Sync funzionano esattamente come la tecnologia V-Sync, ma sincronizzano il refresh rate del monitor con quello del videogame, piuttosto che fare l’opposto. Questo previene lo screen tearing, non ha un costo in termini di freme rate se c’è un calo nelle performance, e non ha alcun costo in termini di input lag!
Finché il segnare sta all’interno del range di valori VRR (in genere dai 40 Hz fino al refresh rate massimo del monitor stesso), lo screen tearing sarà praticamente inesistente e le immagini e le scene sembreranno incredibilmente fluide.
Per fortuna, tra i monitor che abbiamo selezionato per voi ed incluso in questo articolo ci sono solo monitor con tecnologia FreeSync o G-Sync (per lo più FreeSync a dire il vero).
In ogni caso, qual è il problema con gli schermi Ultrawide?
Con il termine Ultrawide si fa riferimento a tutti quegli schermi che presentano un aspect ratio pari a 21:9, piuttosto che pari a 16:9, lo standard per tutti gli altri schermi presenti in commercio.
I monitor Ultrawide ultimamente sono diventati particolarmente popolari tra i gamer, in quanto se supportata dai videogame questa funzionalità consente ai gamer di godere di una visione più ampia ed un’esperienza di gioco più immersiva, soprattutto quando si tratta dei propri videogame preferiti.
La maggior parte dei videogame moderni supporta questo tipo di funzionalità, ma alcuni – soprattutto i videogame multiplayer – potrebbero decidere, in modo automatico, di disabilitare l’Ultrawide di default per rendere il gioco ancora più competitivo.
Prima di investire i vostri soldi in un monitor Ultrawide, accertatevi che i vostri videogame preferiti supportino realmente questa funzionalità!
Input video e altre funzioni
Un monitor per il gaming dovrebbe essere equipaggiato con vari input video per permetterti di collegarlo a più PC e console. Le porte HDMI doppie sono l’ideale, dato che tutte le console più importanti usano questo standard, mentre le schede grafiche di fascia alta offrono (oltre a quella HDMI) anche la connettività DisplayPort. (A volte c’è anche il vecchio DVI, ma nelle schede più potenti è sempre meno diffuso.)
Alcuni monitor estremi pensati per gli appassionati, come ad esempio l’Acer Nitro XV3, richiedono di essere connessi con due cavi DisplayPort 1.4b per trasmettere un segnale 4K a 144Hz dal PC al display. Per ora, l’Acer Nitro XV3 è l’unico modello che abbiamo provato ad avere dei requisiti simili quindi, se hai intenzione di acquistare questo monitor in particolare ti consigliamo di controllare che la tua GPU abbia due output DisplayPort 1.4b.
Anche le porte USB sono un’ottima aggiunta, dato che ti permettono di collegare facilmente controller, mouse, chiavette e altre periferiche esterne, e che in molti casi è possibile ricaricare i dispositivi connessi alla porta USB. Se le porte USB sono laterali, è possibile collegare e scollegare le periferiche senza doversi scomodare a raggiungere il retro del monitor. Delle casse con subwoofer integrato miglioreranno la tua esperienza di gioco aiutandoti a risparmiare spazio sulla scrivania, e una base che offre varie opzioni per altezza e inclinazione ti offrirà una maggior ergonomia, l’ideale per le sessioni di gioco più lunghe. Se invece giochi con le cuffie, una porta USB ben posizionata potrebbe essere più importante delle casse integrate centrali.
Per finire, c’è la retroilluminazione RGB. Anche se c’è qualcuno che non sopporta questo genere di cose (chi scrive ritiene che la retroilluminazione tenda a rendere slavate le immagini su schermo), moltissimi giocatori amano coordinare la retroilluminazione del monitor con quella del case, della scheda video o della RAM.
Ecco alcuni programmi che ti permettono di sincronizzare il monitor con il resto dei tuoi componenti RGB: Asus Aura Sync, Acer DisplayWidget, e MSI Mystic Light. Le opzioni più avanzate come GameSense di SteelSeries lavorano in tandem con gli schermi come l’MSI Optix MPG27CQ per mostrare alcune informazioni di gioco (la munizioni e gli HP rimasti, ad esempio) tramite i LED RGB poste sul monitor. Anche se la lista di giochi e app compatibili con GameSense è ancora piuttosto limitata (sono solo sette), questo sistema rimane una prospettiva interessante per un un uso funzionale e non solo estetico dell’RGB.
Quale monitor dovrei comprare, quindi?
Il prezzo di un monitor per il gaming viene determinato dalla dimensione dello schermo, dalla tecnologia del pannello e dalle funzionalità offerte. Puoi accaparrarti uno schermo 24 pollici con pannello TN un tempo di risposta G2G ridotto per circa 200 €, ma non otterrai molto in termini di funzionalità. Se vuoi uno schermo con un refresh rate superiore ai 60Hz e qualche lusso in più come base regolabile, hub USB, input video multipli e tecnologia G-Sync o FreeSync, dovrai sborsare più di 200 €. Un monitor da 27 pollici full optional che includa G-Sync o FreeSync può costare più di 500 €, mentre uno schermo UHD da 34 pollici può arrivare a più di 700 €. Se stai cercando un monitor ultra wide con pannello curvo, preparati a spendere molto di più.
Il Miglior Monitor 240Hz con FreeSync Premium Pro: Il Samsung Odyssey G7
Il Samsung Odyssey G7 è il miglior monitor da gaming, che abbiamo testato fino ad ora, in grado di supportare la tecnologia FreeSync Premium Pro in modo nativo. È un eccellente monitor da gaming ed offre un’ottima qualità delle immagini ed una favolosa gestione dei movimenti per una straordinaria esperienza di gioco. Noi abbiamo testato la versione da 32”, ma in commercio è presenta anche una versione da 27”, pertanto potrete scegliere la versione che preferite e più adatta alle vostre esigenze. La versione di dimensioni maggiori sembra offrire un’esperienza più immersiva, ma presenta la medesima risoluzione da 1440p della versione da 27”, pertanto le immagini potrebbero non apparire così nitide e definite a causa della minore densità dei pixel.
Ha un refresh rate di 240Hz ed un tempo di risposta incredibile, questo porta ad avere delle immagini particolarmente nitide nelle scene in rapido movimento ed una reattività eccezionale. È dotato inoltre della tecnologia Black Frame Insertion che contribuisce a migliorare ulteriormente la chiarezza e la nitidezza delle immagini, ma che non è possibile utilizzare quando è abilitato il VRR. Supporta la tecnologia FreeSync Premium Pro in modo nativo ed è compatibile con la tecnologia G-SYNC così da poter ridurre lo screen tearing, nonostante quest’ultimo funzioni solamente con una connessione DisplayPort. L’input lag è incredibilmente basso, ed aumenta solo leggermente quando viene abilitato il VRR, cosa che la maggior parte delle persone non dovrebbe essere in grado nemmeno di notare.
Purtroppo, ha degli angoli di visione molto stretti, pertanto non è il monitor ideale per i videogame co-op in quanto l’immagine è meno nitida e precisa se vista di lato. È l’ideale invece per giocare in stanze e/o ambienti poco illuminati e bui in quanto è dotato di un pannello VA con un ottimo rapporto di contrasto nativo che consente di visualizzare molto bene i neri profondi. Al contempo però è anche un eccellente monitor da usare in ambienti molto luminosi in quanto gestisce molto bene i riflessi e diventa abbastanza luminoso tanto da contrastare l’abbagliamento. Nel complesso questo è uno dei migliori monitor da gaming che abbiamo testato fino ad ora.
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L’opzione con angoli di visione più ampi: MSI Optix MAG274QRF-QD
Se non amate particolarmente i pannelli VA e preferite monitor con angoli di visione più ampi, vi consigliamo di dare un’occhiata all’MSI Optix MAG274QRF-QD. Anche se questo monitor non è in grado di offrirvi il medesimo refresh rate di 240Hz del Samsung Odyssey G7 LC32G75T, garantisce comunque un’esperienza di gioco eccellente con un refresh rate di 165Hz. L’MSI Optix MAG274QRF-QD è dotato di un pannello IPS con un rapporto di contrasto inferiore rispetto a quello del Samsung. Tuttavia, ciò implica che i suoi angoli di visione siano più ampi e che l’immagine sullo schermo rimanga nitida e precisa anche se si osserva lo schermo di lato. Questo monitor inoltre presenta un’ottima ergonomia, molto utile se si ha la necessità di posizionarlo in punti e con orientamenti differenti. Ha un basso input lag e tempi di risposta rapidi che garantiscono movimenti fluidi. Purtroppo, la sua gamma di colori è eccessivamente saturata, e questo potrebbe rivelarsi un problema se per voi la precisione e l’accuratezza dei colori è importante.
Se volete acquistare un monitor da gaming che supporti la tecnologia FreeSync, non potrete di certo sbagliare puntato sul Samsung grazie anche al suo refresh rate di 240Hz, ma se siete disposti a scendere a compromessi in termini di refresh rate prediligendo angoli di visione più ampi, allora vi consigliamo di optare per l’MSI Optix MAG274QRF-QD.
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Il Miglior Monitor 165Hz con FreeSync : ASUS TUF VG27AQ
Un altro monitor consigliato con supporto FreeSync nativo è l’ASUS TUF VG27AQ. È solido, offre immagini di ottima qualità e ha tutte le caratteristiche che un monitor per il gaming dovrebbe possedere. La base è molto ergonomica e può essere regolata facilmente per adattarsi alle tue necessità. Grazie ad una buona luminosità di picco e a una discreta gestione dei riflessi, questo schermo è adatto a essere usato negli ambienti ben illuminati.
L’ASUS TUF VG27AQ ha un refresh rate nativo di 144Hz che può essere overcloccato a 165Hz per ottenere un’esperienza di gioco più fluida. È anche compatibile con la tecnologia G-SYNC per le schede grafiche NVIDIA. L’input lag è incredibilmente basso, sia con il refresh rate massimo che a 60Hz, e rimane tale anche con il VRR attivo. L’ASUS TUF VG27AQ ha degli eccellenti tempi di risposta a 165Hz e, pur essendo un po’ lento a 60Hz, la teconlogia Black Frame Insertion previene il motion blur. Il pannello IPS ha ampi angoli di visione che rendono questo monitor l’ideale per giocare in co-op.
Purtroppo, il basso rapporto di contrasto fa apparire i neri grigiastri nelle stanze buie. L’ASUS TUF VG27AQ supporta HDR10, ma i contenuti HDR non si discostano molto da quelli SDR a causa del gamut colori non molto ampio. Nonostante questo, la risoluzione 1440p ti offrirà un’esperienza di gioco coinvolgente senza pesare troppo sulla tua scheda grafica. A conti fatti, l’ASUS TUF VG27AQ è uno dei migliori monitor per il gaming che abbiamo provato.
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Monitor 240Hz con Ampi Angoli di Visualizzazione: Gigabyte AORUS FI27Q-X
Se hai bisogno di un monitor con angoli di visione migliori, allora dai un’occhiata al Gigabyte AORUS FI27Q-X. Come il Samsung Odyssey G7 LC32G75T, offre una risoluzione 1440p e frequenze di aggiornamento da 240Hz. Però, lo schermo è piatto, è disponibile solo in 27”, e presenta un pannello IPS con angoli di visualizzazione di gran lunga più ampi. Oltretutto, i tempi di risposta sono persino migliori, rendendo il movimento estremamente fluido. Il lato negativo è che il suo pannello IPS presenta un rapporto dei contrasti da considerarsi mediocre, quindi non è ideale per stanze buie. Il pannello usa un layout BGR subpixel, che è raro sui monitor e più comune per le TV. Ciò non influisce sulla qualità dell’immagine, ma non tutti i programmi possono rendere il testo nel formato BGR, quindi il testo potrebbe apparire sfocato.
Complessivamente, il Samsung e il Gigabyte sono molto simili. Se cerchi migliori prestazioni in ambienti bui, scegli il Samsung. Se cerchi migliori angoli di visualizzazione, allora opta per il Gigabyte.
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Monitor 170Hz con angoli di visione più ampi: Gigabyte M27Q
Gigabyte M27Q è un altro monitor con ampi angoli di visualizzazione. Ha un rapporto di contrasto inferiore rispetto al Samsung Odyssey G7, ma questo è dovuto al fatto che ha un pannello IPS che offre a sua volta degli angoli di visione più ampi, pertanto è una scelta migliore per quanto riguarda i videogame co-op. Ha un refresh rate di 170Hz, un eccellente tempo di risposta, ed un input lag incredibilmente basso, anche con il VRR attivo. Purtroppo non è molto ergonomico, pertanto potrebbe essere difficile posizionarlo in un modo tale da consentire una confortevole visione dello schermo stesso. Cosa importante da tenere bene a mente è il fatto che questo monitor ha un layout subpixel BGR che può portare ad un effetto sfocato del testo in alcune applicazioni, pertanto è un fattore da tenere in considerazione se pensate di utilizzare questo monitor anche per lavoro.
Se siete alla ricerca del miglior monitor da gaming in grado di supportare in modo nativo la tecnologia FreeSync, non potrete di certo sbagliare optando per il Samsung, ma se preferite un monitor con un pannello IPS e degli angoli di visione più ampi, date un’occhiata al Gigabyte.
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Il miglior monitor da gaming con tecnologia G-SYNC: ASUS ROG Swift PG279QM
Il miglior monitor da gaming con tecnologia G-SYNC che abbiamo testato fino ad ora è l’ASUS ROG Swift PG279QM. Si tratta di un eccellente monitor da gaming e, se disponete di una scheda grafica NVIDIA, potrete sfruttare al meglio le sue potenzialità grazie al fatto che questo monitor è in grado di supportare in modo nativo la tecnologia G-SYNC. Anche se disponete di un altro PC o di console di gioco con una scheda grafica AMD, potrete comunque sfruttare senza problemi, su questo monitor, la tecnologia FreeSync. Inoltre, la risoluzione 1440p contribuisce ad offrire immagini chiare e nitide su un ampio schermo da 27”.
L’ASUS ROG Swift PG279QM presenta un refresh rate incredibilmente elevato paria a 240Hz, oltre ad eccellere nella gestione dei movimenti. I tempi di risposta sono molto rapidi a refresh rate massimo, e questo si traduce in una quasi totale assenza di motion blur, anche se nella maggior parte delle transizioni c’è un overshoot. A 60Hz i tempi di risposta sono eccellenti, e questo è dovuto al fatto che raddoppia il numero di fotogrammi con contenuto a 60Hz per offrire movimenti più fluidi. Se si dispone di una scheda grafica NVIDIA, è possibile sfruttare la funzione NVIDIA Reflex Latency Analyzer di cui dispone il monitor per misurare la latenza di input del computer.
Purtroppo, questo monitor non è l’ideale se si è soliti giocare in ambienti bui o poco illuminati. Presenta un basso rapporto di contrasto che fa sembrare grigi i neri e, anche se ha una funzione di local dimming, questa è veramente pessima e causa l’effetto blooming attorno agli oggetti più luminosi. Inoltre l’ASUS ROG Swift PG279QM non è di certo il monitor migliore per giocare a videogame in HDR in quanto la sua luminosità di picco HDR è meramente accettabile. Se per voi questo non è un problema allora, possiamo affermare che l’ASUS ROG Swift PG279QM è senza dubbio il miglior monitor da gaming con tecnologia G-SYNC che ci sia capitato di testare fino ad oggi.
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L’opzione a 360Hz: Dell Alienware AW2521H
Se preferite optare per un monitor con un refresh rate di 360 Hz e pertanto ancora più elevato vi consigliamo di dare un’occhiata al Dell Alienware AW2521H. Questo monitor ha una risoluzione più bassa ed uno schermo più piccolo rispetto all’ASUS ROG Swift PG279QM, pertanto non potrete godere della medesima esperienza di gioco immersiva offerta da quest’ultimo. Nonostante ciò, con un refresh rate di 360Hz, i movimenti sembrano ancora più fluidi e i tempi di risposta a refresh rate massimo sono migliori e senza overshoot. L’input lag è incredibilmente basso in quanto i comandi dati vengono visualizzati sullo schermo quasi istantaneamente. Il Dell Alienware AW2521H è particolarmente ergonomico e presenta ampi angoli di visione, è il monitor ideale per i videogame co-op, anche se ciò implica che abbia un basso rapporto di contrasto. Purtroppo, questo monitor non supporta la tecnologia FreeSync, quindi non è di certo il monitor migliore da acquistare se disponete anche di un altro dispositivo con una scheda grafica AMD.
Se siete dei gamer e puntate ad acquistare il miglior monitor con tecnologia G-SYNC presente in commercio, ASUS è senza subbio il monitor ideale, ma se non avete problemi a scendere a compromessi prediligendo un refresh rate più elevato a discapito della risoluzione dello schermo, allora vi consigliamo di dare un’occhiata al Dell Alienware AW2521H.
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ViewSonic Elite XG270QG
Il ViewSonic Elite XG270QG è un altro fantastico monitor pensato per il gaming con supporto G-SYNC nativo che abbiamo avuto l’opportunità di provare. Offre moltissime funzionalità aggiuntive, incluse casse integrate, retroilluminazione RGB e la possibilità di aggiungere un mirino virtuale. Ci sono anche tre porte USB, l’ideale per ricaricare i tuoi dispositivi mentre giochi.
Grazie al supporto G-SYNC, l’Elite XG270QG ti permetterà di sfruttare al meglio la tua scheda grafica NVIDIA, ed è compatibile anche con FreeSync. Il refresh rate di 144Hz può essere overcloccato a 165Hz, e con la frequenza d’aggiornamento massima i tempi di risposta sono incredibili e producono un motion blur minimo. I tempi di risposta sono davvero ridotti anche a 60Hz, quindi non dovresti imbatterti in artefatti anche durante le scene più movimentate. Pur rimanendo molto basso, l’input lag è superiore a quello degli altri monitor 60Hz per il gaming, ma la maggior parte degli utenti non dovrebbe essere in grado di notare la differenza. Il pannello IPS offre ampi angoli di visione e, grazie a una buona luminosità di picco e a un’ottima gestione dei riflessi, se la cava alla grande negli ambienti ben illuminati.
Purtroppo, l’Elite XG270QG non supporta l’HDR e ha un rapporto di contrasto basso che fa apparire i neri più simili a dei grigi. L’accuratezza dei colori garantita dalle impostazioni di fabbrica è terribile, ma quest’ultima caratteristica potrebbe variare da unità ad unità. Nonostante tutto, questo schermo 1440p a 27 pollici è in grado di offrire un’esperienza di gioco coinvolgente e delle immagini nitide. Se hai una scheda grafica NVIDIA e vuoi uno schermo con supporto G-SYNC nativo, l’Elite XG270QG di ViewSonic è una delle alternative migliori.
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Miglior monitor da gaming 4K: Gigabyte M32U
Il miglior monitor da gaming dotato di risoluzione 4K tra quelli che abbiamo testato è il Gigabyte M32U. Questo è un eccellente monitor da gioco dotato di un grande schermo da 32 pollici che fornisce abbastanza spazio sullo schermo per un’esperienza di gioco coinvolgente. Il monitor porta con sé anche un elevata risoluzione per offrire immagini nitide e testi particolarmente chiari.
Il monitor ha un pannello a 144 Hz, refresh rate ottenibile attraverso l’utilizzo di una connessione DisplayPort. Su HDMI è possibile raggiungere una frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz con risoluzione 4K grazie agli ingressi HDMI 2.1, caratteristica che lo rende come un monitor da gaming ideale per Xbox Series X e PS5. Purtroppo il monitor non supporta la larghezza di banda piena con HDMI 2.1, in quanto quest’ultima risulta limitata a 24 Gbps; per questo motivo tolto il chroma 4:2:0 di PS5 non sarà possibile sfruttare pienamente le caratteristiche delle console. Il movimento sembra particolarmente fluido grazie ai tempi di risposta molto veloci ed il basso input lag offre un’esperienza di gioco particolarmente reattiva, il tutto a patto di aggiornarlo all’ultimo firmware.
Sfortunatamente il monitor non dà il meglio di sé all’interno di stanze buie a causa dello scarso contrasto. Anche se ha una funzione di local dimming per i bordi, il monitor si comporta in maniera terribile per colpa del blooming che va a formarsi intorno agli oggetti luminosi. Anche le prestazioni in HDR non sono eccellenti vista la scarsa luminosità di punta; a prescindere da questo il monitor è ancora uno dei migliori prodotti per il gaming tra quelli che abbiamo testato.
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Alternativa di dimensioni inferiori: Gigabyte M28U
Il Gigabyte M28U è un altro fantastico monitor da gaming 4k che abbiamo testato. È un grande monitor con schermo IPS 4k da 28”, ed è anche uno dei primi monitor sul mercato con porte HDMI 2.1; ciò lo rende una ottima opzione per i giocatori con console di nuova generazione. Supporta le modalità compatibili FreeSync e G-SYNC per offrire un’esperienza di gioco quasi senza tearing, i tempi di risposta sono eccezionali alla frequenza di aggiornamento massima, quindi il movimento risulta chiaro con pochissima sfocatura dietro gli oggetti in rapido movimento e con solo un po’ di overshooting.
Il pannello IPS offre ampi angoli di visualizzazione, il che è ottimo per il gaming in cooperazione. Il suo picco di luminosità è solo decente, quindi i riflessi non dovrebbero essere un problema a meno che non ti trovi in una stanza molto luminosa. Dall’altro lato, il pannello IPS ha anche bassi contrasti, quindi non è la scelta migliore neanche per una stanza buia. C’è una funzione di local dimming, ma è piuttosto tremenda, quindi non consigliamo proprio di usarla. La risoluzione nativa 4k rende il testo estremamente nitido, ed è eccellente per giochi d’atmosfera o RPG.
Sfortunatamente, ha un piccolo svantaggio che potrebbe essere un punto decisivo per alcuni gamer: un lag di input insolitamente alto. Se la maggior parte degli utenti non noterà la differenza, i gamer professionisti che giocano a giochi d’azione veloci potrebbero notarla. Complessivamente, però, è un monitor gaming notevole che dovrebbe piacere alla maggior parte degli utenti.
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L’opzione con larghezza di banda HDMI 2.1 più elevata: LG 27GP950-B
Se preferite optare per un monitor in grado di supportare pienamente la larghezza di banda HDMI 2.1, così che non vi dobbiate preoccupare della compressione, provate a dare un’occhiata all’LG 27GP950-B. Questa sua specifica lo rende un’opzione leggermente più versatile rispetto agli altri monitor presenti in commercio, in quanto funziona benissimo con sorgenti che non supportano la compressione, inclusa la PlayStation 5. Ha uno schermo più piccolo rispetto al Gigabyte M32U, ma ciò implica anche che la densità dei pixel sia più elevata e che pertanto le immagini offerte siano decisamente più nitide e precise. L’LG 27GP950-B offre un’esperienza di gioco impressionante, grazie all’incredibile gestione dei movimenti sia al suo refresh rate massimo che a 60Hz, e presenta un input lag basso di default. Se vi piace giocare anche con videogame per PC, potrete sempre overcloccare il refresh rate di 144Hz a 160Hz abilitando Adaptive Sync. Questo monitor inoltre funziona senza problemi sia con le schede grafiche AMD che con le schede grafiche NVIDIA. Esattamente come per il Gigabyte, le sue prestazioni HDR lasciano molto a desiderare a causa di un basso rapporto di contrasto e ad un pessimo local dimming.
Se volete acquistare il miglior monitor gaming presente in commercio con risoluzione 4K, il Gigabyte è la scelta ideale. Se invece preferite un monitor di dimensioni più contenute, ma con una larghezza di banda HDMI più elevata, vi consigliamo di optare per l’LG 27GP950-B.
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Un altro monitor consigliato per gli eSport: ASUS VG279QM
Un altro ottimo monitor da gaming per gli eSport è il ASUS VG279QM. Questo modello rappresenta un’ottima scelta per il gaming, soprattutto se si considera il refresh rate massimo di 280Hz e la compatibilità G-SYNC e FreeSync. Gli angoli di visione sono ottimi, il che è l’ideale se ci sono spettatori.
Le immagini in movimento sono nitide, e durante le partite è possibile notare solo delle lievissime scie dietro gli oggetti che si spostano più velocemente. L’ottima luminosità di picco in modalità SDR aiuta a combattere i riflessi nelle stanze più illuminate, l’uniformità dei grigi è fantastica e c’è solo un po’ di vignettatura negli angoli. I contenuti HDR hanno una buona luminosità, e l’accuratezza dei colori garantita dalle impostazioni di fabbrica è impressionante. Dal punto di vista dell’ergonomia, l’ASUS VG279QM è impeccabile: potrai regolare la base come preferisci per far adattare il monitor alla configurazione della tua scrivania.
Purtroppo, il pannello IPS con un basso rapporto di contrasto rende questo monitor poco adatto ad essere usato al buio. La risoluzione di soli 1080p non è il massimo per il multitasking, certo, ma è perfetta per gli esport. Pur essendo troppo alto per i giocatori console, l’input lag a 60Hz è comunque notevole per una risoluzione e un refresh rate simili. Nel complesso, l’ASUS VG279QM è un eccellente monitor da gaming con risoluzione 1080p che non può mancare in questa lista. Vi consigliamo di acquistare questo modello se pensate di non riuscire a sfruttare al meglio il refresh rate di 360 Hz del Dell Alienware AW2521H. Tuttavia questo monitor ha un input lag elevato di 60Hz, pertanto non è l’ideale per i videogame da console da 60fps. .
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Il Monitor da Gaming Ultrawide: LG 34GN850-B
Il miglior monitor da gaming con uno schermo ultrawide che abbiamo testato fino ad ora è l’LG 34GN850-B. Il suo aspect ratio di 21:9 e la sua risoluzione 3440×1440 offrono abbastanza spazio per godere di un’esperienza di gioco altamente immersiva e coinvolgente. Questo monitor di buona qualità è ricco di funzionalità di gioco come il supporto VRR, ed il suo refresh rate nativo di 144Hz, overcloccabile a 160Hz.
Uno degli aspetti principali che catturano l’attenzione è il tempo di risposta. Eccezionale a refresh rate massimo, ed estremamente veloce a 60Hz. Supporta in modo nativo la tecnologia FreeSync, è compatibile con la tecnologia G-SYNC ed ha un input lag veramente molto basso. Il suo pannello IPS offre degli angoli di visione abbastanza ampi e la curvatura dello schermo consente di vedere più agevolmente i bordi, soprattutto se siete seduti abbastanza vicini allo schermo stesso. Se lo volete utilizzare in una stanza ben illuminata, questo monitor è in grado di gestire discretamente i riflessi e diventa abbastanza luminoso tanto da poter contrastare l’abbagliamento.
Purtroppo non è particolarmente ergonomico in quanto non consente di regolare in alcun modo la rotazione pertanto potrebbe risultare alquanto difficile posizionarlo in modo tale da avere una buona visibilità. Inoltre ha un basso rapporto di contrasto ed è privo local dimming, quindi i neri sembrano grigi quando l’ambiente è poco illuminato o proprio buio. Offre un’esperienza di gioco HDR abbastanza buona in quanto ha una luminosità di picco HDR accettabile ed una buona gamma di colori HDR. Nel complesso, questo è uno dei migliori monitor da gaming che abbiamo testato fino ad ora, soprattutto se si punta ad uno schermo ultrawide.
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L’alternativa ultrawide: Acer Nitro XV340CK
Il miglior schermo ultrawide pensato per il gaming che abbiamo provato è l’Acer Nitro XV340CK. Grazie a un refresh rate massimo di 144Hz e al supporto per FreeSync e G-SYNC, questo dispositivo è un’ottima scelta per i gamer. Lo schermo 34 pollici e la risoluzione a 1440p ti permetteranno di immergerti nell’azione o di tenere più finestre aperte una accanto all’altra.
I tempi di risposta sono eccellenti con il refresh rate massimo, il che significa che le immagini rimangono nitide anche durante le scene più movimentate. I tempi di risposta rimangono ottimi anche a 60Hz.e la tecnologia Black Frame Insertion riduce il motion blur. L’Acer Nitro XV340CK ha dei buoni angoli di visione, ma purtroppo non ha il pannello curvo: avvicinandoti al monitor potresti notare un peggioramento dell’immagine alle estremità dello schermo. La luminosità di picco è passabile e la gestione dei riflessi buona.
Purtroppo, manca il local dimming, e il pannello IPS ha un rapporto di contrasto basso che fa apparire i neri più simili a grigi. Inoltre, nonostante il supporto HDR, il gamut colori non è abbastanza ampio e le immagini non sono sufficientemente luminose per risaltare. Nonostante questo, il refresh rate alto e il supporto per VRR contribuiscono a rendere il Nitro XV340CK il miglior monitor ultrawide per il gaming che abbiamo testato.
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Il Monitor da Gaming Super-Ultrawide: Il Samsung Odyssey G9
Se preferite optare per uno schermo ancora più grande, date un’occhiata al Samsung Odyssey G9. Non ha angoli di visioni ampi come quelli dell’LG 34GN850-B, ed avendo uno schermo così grande, i bordi potrebbero apparire sfocati se vi sedete troppo vicini. Tuttavia, il Samsung ha un refresh rate più elevato pari a 240Hz ed un aspect ratio di 32:9 che offrono ancora più spazio sullo schermo. Con una risoluzione 5120×1440 ed uno schermo da 49” questo monitor equivale sostanzialmente a mettere uno a fianco all’altro due monitor 1440p da 27”. Per quanto riguarda i videogame, ha degli ottimi tempi di risposta a refresh rate massimo, un basso input lag e supporta il VRR. È dotato inoltre di un pannello VA con un buon contrasto nativo, ed una funzionalità local dimming, che però è veramente pessima e migliora veramente di pochissimo il contrasto.
Se volte il miglior monitor da gaming con schermo ultrawide, puntate sull’LG, ma se preferite optare per uno schermo super ultrawide, date un’occhiata al Samsung.
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L’alternativa super ultrawide con 144Hz: Samsung C49RG90
Con una risoluzione 5120×1440, questo display ha un rapporto d’aspetto di ben 32:9, che equivale a due schermi 1440p da 27 pollici messi uno accanto all’altro. Il pannello VA ha un buon rapporto di contrasto, ma l’uniformità dei neri non è granché e c’è un clouding notevole. Come succede con la maggior parte dei pannelli VA, gli angoli di visione non sono l’ideale, ma per fortuna il pannello curvo attenua il problema. Passando alle prestazioni HDR, il C49RG90 ha un buon gamut colori e un’incredibile luminosità di picco che farà brillare i contenuti in questa modalità. Per quel che riguarda il gioco, i tempi di risposta sono ottimi, l’input lag è basso e c’è il supporto FreeSync Premium Pro nativo con un pannello di 144Hz.
Samsung C49RG9: Il Samsung C49RG9 è il predecessore del Samsung Odyssey G9, ed attualmente è decisamente più economico. Vi consigliamo di optare per questo modello se non avete bisogno di un refresh rate di 240Hz.
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Il miglior monitor economico: Acer Nitro XV240Y
L’Acer Nitro XV240Y Pbmiiprx è il miglior monitor da gaming che potete acquistare ad un ottimo prezzo. È un monitor completo con eccellenti prestazioni di gioco in grado di competere senza troppi problemi con modelli appartenenti ad una fascia di prezzo più elevata. È particolarmente ergonomico con un unico supporto che ruota liberamente e senza problemi consentendovi di ruotare lo schermo di 360°. Come atteso dalla maggior parte dei monitor con pannello IPS, ha degli ottimi angoli di visione, pertanto le immagini restano nitide e dettagliate anche se si osserva il monitor lateralmente.
Con uno schermo da 24” non è in grado di offrire un’esperienza di gioco particolarmente immersiva, ma aumenta comunque la densità dei pixel offrendo pertanto delle immagini più nitide. Inoltre la sua bassa risoluzione va ad incidere meno sulla scheda grafica, permettendole quindi di utilizzare frame rate più elevati. Ha un refresh rate di 165Hz ed un eccellente tempo di risposta per offrire una maggiore fluidità delle immagini nelle scene e con gli oggetti in rapido movimento. La retroilluminazione è completamente priva di flickering, il che aiuta a ridurre notevolmente l’affaticamento degli occhi soprattutto durante le sessioni di gioco più lunghe.
Supporta la tecnologia HDR10, ma esattamente come molti altri monitor di fascia bassa, non offre una vera e propria esperienza HDR in quanto non può visualizzare una ampia gamma di colori, e la sua luminosità di picco HDR è solo accettabile. Inoltre il suo basso rapporto di contrasto fa apparire i neri come dei grigi quando ci si trova in una stanza buia e/o poco illuminata. Questo monitor è anche dotato di altoparlanti integrati, ma purtroppo non dispone di alcuna porta USB. Tuttavia, questo resta comunque uno dei migliori monitor da gaming che abbiamo testato fino ad ora, e soprattutto è alla portata delle tasche di tutti.
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L’alternativa monitor economico: ASUS VG279Q
Il miglior monitor economico che abbiamo avuto l’opportunità di provare è l’ASUS VG279Q. È molto simile all’ASUS TUF VG27AQ, ma costa molto di meno e ha un risoluzione di 1080p. Una risoluzione di questo tipo non è l’ideale per il lavoro, certo, ma è ottima per giocare dato che non peserà troppo sulla tua scheda grafica.
Il refresh rate nativo è di 144Hz e i tempi di risposta sono molto bassi sia con il refresh rate massimo che a 60Hz, quindi la resa dei movimenti è ottima. Il supporto nativo FreeSync e la compatibilità G-SYNC contribuiscono a ridurre l’input lag. Ci sono anche delle casse integrate, quindi non dovrai spendere altri soldi per comprare periferiche esterne. Il pannello IPS offre ampi angoli di visione, gestisce bene i riflessi e, grazie ad un buona luminosità, riesce a contrastare i riverberi nella maggior parte delle condizioni di luce. Per finire, l’accuratezza dei colori predefinita dell’LG 34GN850-B è eccellente, quindi potrebbe non esserci bisogno di ricalibrarlo.
Come è prevedibile per un modello budget-friendly, il VG279Q non supporta l’HDR. Ha anche un rapporto di contrasto basso e un’uniformità dei neri deludente, quindi non se la cava molto bene negli ambienti scarsamente illuminati. Per fortuna, è anche un monitor solido con un’ottima ergonomia che ti consentirà di posizionarlo in modo ottimale. A conti fatti, l’ASUS VG279Q è uno dei miglior monitor per il gaming che abbiamo provato.
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Menzioni d’onore
- LG 27GN950-B: L’LG 27GN950-B è un eccellente monitor 4K da gaming con un refresh rate pari a 144Hz, ma necessita di una scheda grafica in grado di supportare la tecnologia Display Stream Compression per poter raggiungere il suo refresh rate massimo.
- Acer Predator XB273U GXbmiipruzx: L’Acer Predator XB273U GXbmiipruzx ha frequenze di aggiornamento più alte e tempi di risposta migliori del Samsung Odyssey G7, ma è difficile da trovare a causa della sua scarsa disponibilità.
- MSI Optix MAG274QRF-QD: L’MSI Optix MAG274QRF-QD è un’ottima alternativa al Gigabyte M27Q se non apprezzate particolarmente il layout subpixel BGR di quest’ultimo, ma è comunque un monitor molto più costoso. Detto questo, presenta un tempo di risposta decisamente migliore, ed il suo supporto consente una regolazione più ergonomica dello schermo, pertanto per alcuni potrebbe valere la pena spendere quei soldi in più.
- Gigabyte G27Q: Il Gigabyte G27Q è molto simile al Gigabyte M27Q, ma ha un tempo di risposta più lento, un refresh rate più basso e non è dotato di molte funzioni, manca ad esempio di una porta USB-C e del KVM integrato.
- Acer Nitro XV340CK: L’Acer Nitro XV340CK Pbmiipphzx è un’alternativa molto più economica dell’LG 34GN850-B, ma non ha un tempo di risposta così veloce, e la sua bassa luminosità potrebbe essere un problema per alcuni.
- ASUS PG259QN: L’ASUS ROG Swift 360Hz PG259QN è un ottimo monitor da gioco, ma i suoi tempi di risposta non sono così validi come quelli del Dell Alienware AW2521H.
- ASUS TUF Gaming VG34VQL1B: L’ASUS TUF Gaming VG34VQL1B è un’alternativa economica all’LG 34GN850-B con prestazioni migliori se posto in un ambiente poco luminoso o in una stanza buia ed un refresh rate leggermente superiore. Tuttavia, ha un tempo di risposta più lento, con un conseguente effetto smear chiaramente visibile in caso di oggetti in rapido movimento, il che potrebbe infastidire alcuni di voi.
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Alessandro says
Salve, articolo interessante, bravi. Vorrei capire una cosa, Tra un monitor 2k e un monitor 4k impostato però a 2k (a parità di pollici), si vede uguale su entrambi? cioè su quale si vede meglio? avendo densità pixel superiore sul 4k mi viene da pensare che poi abbassando a 2k vedrò peggio di un 2k puro…