Oggi vi aiuteremo a trovare il miglior monitor gaming 4K che soddisfi le vostre esigenze.
Per farlo, vi diremo tutto ciò che potrebbe essere necessario per comprare un monitor, analizzando il tema a fondo. Alla fine di questo articolo sarete dei veri e propri esperti nella tecnologia di visualizzazione, o quantomeno ne saprete abbastanza per fare un acquisto consapevole.
Alla fine di questo articolo inseriremo per vostra comodità anche le quattro scelte che noi preferiamo.
Ma adesso entriamo nei fatti ed andiamo ad abbandonare i luoghi comuni.
Per saltare direttamente ai suggerimenti di monitor>
Cosa ti serve da un Monitor Gaming 4k
Innanzitutto, parliamo di cosa avete effettivamente bisogno.
Se non avete ancora un’idea sul cosa cercare, allora vi risulterà difficile fare la scelta giusta per le vostre necessità. Alcune persone potrebbero istintivamente fare scelte sulla base di ciò che sembra più grande o peggiore, ma questo approccio non è sempre il migliore quando si tratta di tecnologia.
Conoscere le specifiche tecniche, e quindi comprendere correttamente cosa significhino, è infatti di vitale importanza per fare la scelta giusta.
Dimensioni dello schermo e PPI (Pixels Per Inch)
Cominciamo parlando delle dimensioni dello schermo e dei PPI, ovvero dei Pixel per Pollice (Pixels Per Inch)
Visto che questo articolo ha come tema i monitor gaming 4K, assumeremo come ipotesi che la vostra scelta sia ricaduta su un monitor con risoluzione 4K (3840 x 2160 con formato 16:9). Tuttavia, la qualità percepita del monitor 4K cambierà anche secondo le dimensioni del display e della sua distanza da voi.
Supponendo una stessa distanza di visualizzazione, il modo più veloce per definire questo cambiamento si ha attraverso la misurazione dei PPI:
24 Pollici
I PPI di un monitor 4K da 24 pollici sono all’incirca pari a 183; lo stesso monitor, ma con una risoluzione HD/1080p, avrebbe circa 91 PPI. Al di sopra dei 1080p questo dato aumenta fino a circa due volte per quanto riguarda la fedeltà percepita, anche se poi subentra un piccolo problema***
Per la maggior parte degli occhi posti ad una distanza media dal monitor, la differenza sarà difficilmente visibile, se non impercettibile del tutto. Per questo motivo i monitor 4k virano tutti verso i 27 o più pollici, così come le scelte che abbiamo selezionato e che introdurremo più avanti.
Comunque, visto che la maggior parte degli utenti trova i monitor da 22-24 pollici con risoluzione 1080p perfettamente nitidi, possiamo quindi sottolineare un punto particolarmente importante da apprendere: disporre di 90-100 pixel per pollice è fondamentalmente il requisito minimo per poter godere di una buona esperienza con un monitor per PC.
Anche se per il momento ci fermeremo qui per quanto riguarda questo argomento, tratteremo un po’ di più del range minimo di PPI nelle prossime sezioni.
A meno che non abbiate una vista da dieci decimi o che non vi sediate estremamente vicini al vostro monitor 4k, probabilmente la scelta di uno schermo da 24 pollici non sarebbe quella corretta.
Una risoluzione più elevata si adatterà meglio ad un monitor più largo, soprattutto se vi ritrovate limitati dallo spazio dello schermo nello svolgimento delle vostre comuni attività, comprese quelle lavorative.
27 Pollici
I monitor da 27 pollici stanno aumentando velocemente la propria popolarità sia tra professionisti che tra i gamer; con questa dimensione di schermo ed una risoluzione 4K il vostro display disporrà di circa 163 PPI, che è già ben oltre la nostra soglia minima di 90-100.
Sfortunatamente, è sulla risoluzione 1080p che esitano molti utenti; con una tale risoluzione su uno schermo da 27 pollici, infatti, i PPI scendono a soli 81, la soglia intorno alla quale gli utenti cominciano a lamentarsi riguardo alla fedeltà di immagine.
(Per essere più specifici riguardo ai monitor 1080p da 27 pollici, riscontriamo come la fedeltà di immagine vada ad impattare soprattutto la navigazione ed altre attività produttive. Il gaming, in particolare se con risoluzione nativa ed impostazioni elevate, non riporta effetti così negativi.)
A causa della debolezza di 1080p su uno schermo da 27 pollici, l’opzione ben più diffusa è il monitor 1440p (o 2560×1440), soprattutto per schermi ad elevata frequenza di aggiornamento. A 1440p un display da 27 pollici godrà di PPI pari a 108, che superano ampiamente la soglia minima dei 90.
Con uno schermo da 27 pollici godrete ancora di molta libertà di azione prima di forzare i limiti della fedeltà 4K.
Per molti questa opzione costituisce la via di mezzo ideale tra nitidezza e spazio sullo schermo. Passare da 24 a 27 pollici potrebbe non sembrare un grande salto, ma in realtà lo è.
Ad ogni modo, non tutti i monitor di nostra scelta sono dei forti contendenti da 27 pollici: abbiamo incluso anche alcuni monitor da 32 pollici:
32 e più pollici
Con un monitor da 32 pollici un’immagine 4K disporrà di circa 137 PPI. C’è un salto maggiore passando da 24 a 27 pollici, ma comunque l’esito è migliore che su uno schermo 1080p da 24 pollici o su uno 1440p da 27 pollici.
Il divario di PPI rispetto alla nostra raccomandazione minima sta decrescendo (ed anche la differenza tra monitor e TV comincia a diventare evanescente), ma gli utenti 4K ancora possono godere di un ampio divario in confronto ai “plebei”1080p e 1440p.
A 1440p un display da 32 pollici raggiungerà appena i nostri requisiti minimi con 91 PPI.
A 1080p i PPI crollano a 68, che è ben al di sotto dei nostri requisiti minimi. A questo punto il display non è più adeguato per un suo utilizzo su scrivania e per la maggior parte dei lavori professionali, e deve essere adottata una distanza di visualizzazione più ampia per non compromettere la definizione.
Per fortuna gli schermi da 32 pollici servono ancora molto bene gli utenti 4K; consigliamo questa dimensione soprattutto ai professionisti che hanno bisogno di molto spazio su schermo.
Questo display può offrire anche delle esperienze di gioco immersive, ma richiederà più movimenti della testa e delle occhiate che si distolgano completamente del centro dello schermo per non perdere di vista alcune cose come la salute, le munizioni, e i tempi di recupero.
Comunque, per il consumo di media e a fini di lavoro professionale, questa è probabilmente la combinazione perfetta tra dimensione e risoluzione.
PPI @ 1080p | PPI @ 1440p | PPI @ 4K | PPI minimo raccomandato | |
24″ | 91 | 122 | 183 | 90-100 |
27″ | 81 | 109 | 163 | 90-100 |
32″ | 68 | 91 | 137 | 90-100 |
Tipi di Pannelli
Veniamo adesso ai tipi di pannelli. Tecnicamente parlando, infatti, il vostro monitor non è costituito dal solo schermo, ma ci sono anche tutte le componenti che lo mantengono in posizione. L’elemento che avrà l’impatto maggiore su aspetti quali reattività, riproduzione del colore, e fedeltà di immagine, è il pannello che si trova all’interno del vostro monitor.
Sul mercato ci sono tre tipi principali di pannelli, e noi annoteremo pro e contro di ciascuno di essi: TN, VA, e IPS
(Nota: non abbiamo incluso alcun monitor VA tra le nostre quattro selezioni finali; la ragione di questa scelta vi sarà più chiara a breve)
Pannelli TN (Twisted Nematic)
Pro:
- Solitamente i più economici da produrre, quindi si ritrovano a prezzi bassi
- I più bassi tempi di risposta dei pixel e le elevate frequenze di aggiornamento li rendono ideali per il gaming
- Non c’è backlight bleeding
- I pannelli TN di fascia più elevata possono avere una buona gamma e precisione dei colori
Contro:
- Angoli di visuale piuttosto scarsi, e la visualizzazione decentrata causa cambiamento di colore ed altre problematiche
- Gamma e precisione cromatica limitata, soprattutto se a confronto di pannelli VA e IPS
Pannelli VA (Vertical Alignment)
Pro :
- Gamma e precisione dei colori migliori rispetto ai pannelli TN
- Migliori angoli di visuale rispetto ai pannelli TN (di solito)
- Migliori regolazioni locali in confronto ai pannelli IPS, il che rende migliore la visualizzazione di scene più scure
- Tempo di risposta dei pixel e frequenze di aggiornamento buoni
- Non particolarmente più costosi rispetto ad un pannello TN
Contro:
- Tempo di risposta dei pixel più elevato rispetto ai pannelli TN e spesso anche agli IPS
- Gamma e precisione cromatica più scarsa per i pannelli TN, ancora non abbastanza buoni per lavori professionali
- Gli angoli di visuale sono ancora scarsi se comparati alla maggior parte dei pannelli IPS
Pannelli IPS (In-Plane-Switching)
Pro:
- La migliore gamma e precisione cromatica, ideale per utenti professionisti
- Tempo di risposta dei pixel più basso rispetto ai pannelli VA con modelli di fascia alta o con sufficiente “overdrive” applicato
- Le migliori angolazioni di visuale, in particolare con modelli di fascia alta
Contro:
- I tempi di risposta dei pixel restano comunque più elevati rispetto ai pannelli TN, rendendo così le elevatissime frequenze di aggiornamento (come 165 Hz o 240 Hz) peggio di come dovrebbero apparire
- Più risultano costosi da produrre, più saranno cari per l’utente finale
Frequenza di aggiornamento, target comuni e overclocking
La frequenza di aggiornamento calcola il numero di volte che il vostro schermo si “aggiorna” in un secondo, e si misura in Hertz.
È simile ai Fotogrammi al Secondo, o FPS (Frame Per Second), e determina il massimo di FPS che il vostro display può riprodurre. (Se il FPS supera la vostra frequenza di aggiornamento incorrerete o nello screen-tearing o nello scarto di fotogrammi).
Le due misurazioni sono tecnicamente separate, ma strettamente intrecciate allo stesso tempo, soprattutto per i gamer.
Più la vostra frequenza di aggiornamento è elevata (sempre che il vostro tempo di risposta stia al passo, cosa di cui parleremo più tardi), più il vostro movimento risulterà fluido e nitido.
La maggior parte dei contenuti video scorre a 24, 30 o 60 FPS, per cui questi vantaggi sono perlopiù avvertiti dai gamer; ad ogni modo, anche i browser ed altre applicazioni per desktop per professionisti godranno di uno scorrimento più fluido e nitido.
60 Hz
È il target di base per la maggior parte dei monitor sul mercato. Se avete utilizzato un qualsiasi tipo di display prodotto negli ultimi 20 anni, è possibile che questo avesse una frequenza di almeno 60 Hz.
75 Hz
Con i 75 Hz si fa un piccolo salto in avanti, ma non si hanno dei veri segni di miglioramento tangibili. È ancora un target piuttosto popolare per l’overclocking dei monitor, soprattutto se si parte da un pannello a 60 Hz.
120 Hz
Con i 120 Hz, partendo da 60 Hz, si fa il salto dagli esiti più tangibili, tuttavia questo target è stato ben presto superato dai 144 Hz, sia a livello di popolarità che di uso per monitor di fascia elevata.
144 Hz
Fondamentalmente il 75 Hz equivalente al 120 Hz: un miglioramento marginale ma comunque bene accetto. È diventato il target più comune per i display ad elevato aggiornamento sul mercato, ed è solitamente considerato la migliore opzione per pannelli IPS e VA prima che gli elevati tempi di risposta offuschino tutto: ne parleremo meglio dopo.
240 Hz
Il divario tra 60-120 Hz è ben più tangible rispetto al corrispettivo tra 120-240 Hz, ma ai professionisti di eSports ancora piace questa frequenza come target.
Sfortunatamente, la tecnologia di visualizzazione richiesta ad un 240 Hz a 4K non è ancora disponibile al momento della stesura di questo articolo a fine 2019.
Lasciate pure dei commenti qui sotto se, al momento della vostra lettura dell’articolo, i display che corrispondono a queste specifiche non sono disponibili.
Tempo di risposta: cosa è e cosa non è
Veniamo adesso al tempo di risposta, una delle specifiche della tecnologia di visualizzazione più comunemente fraintese e travisate. Come prima cosa, ed anche la più importante, specifichiamo che il tempo di risposta non ha niente a che vedere con la latenza dell’input.
Il tempo di risposta si riferisce al tempo che impiegano i singoli pixel per cambiare colore, e si misura solitamente in GTG, o Grey-to-Grey. In ogni caso, questa definizione ancora non spiega abbastanza bene cosa sia effettivamente.
Fondamentalmente più il tempo di risposta dei pixel è basso, più le vostre immagini appariranno nitide in corso di movimento. Con un tempo di risposta dei pixel più elevato, le immagini in movimento rapido risulteranno più sfuocate e potrebbero anche subire l’“effetto ghosting”.
Questo avviene perché i singoli pixel non riescono a star dietro alla velocità del movimento.
Questo aspetto diventa particolarmente problematico per i gamer, soprattutto coloro che giocano a sparatutto in prima persona, giochi in cui un movimento veloce e scattante è un requisito fondamentale.
Il tempo di risposta ha in un certo senso anche un effetto sulla frequenza di aggiornamento. Se il tempo di risposta dei pixel è troppo elevato per stare al passo con la vostra frequenza di aggiornamento, riscontrerete qualche problema nel godervi la fluidità del movimento e delle immagini a quella frequenza.
Un tempo di risposta reale di 1 m/s è adatto per praticamente ogni frequenza di aggiornamento senza provocare sfocature o effetto ghosting, ma un tempo di risposta di 5/6 m/s risulterà meno chiaro a frequenze di aggiornamento più elevate (come 165 e 240 Hz).
VRR, FreeSync e G-Sync
La tecnologia VVR (Variable Refresh Rate – Refresh Rate Variabile) è utilizzata per sincronizzare i fotogrammi inviati al monitor dalle schede grafiche con la frequenza di aggiornamento del monitor, il tutto eliminando l’eventuale screen-tearing e provvedendo di conseguenza ad un’esperienza più fluida e consistente.
Le due principali tecnologie VVR sul mercato sono FreeSync/VESA Adaptive Sync, che è principalmente sostenuta da AMD.
Non si richiede della tecnologia extra integrata all’interno del monitor, ma soltanto delle implementazioni a norma HDMI e DisplayPort. Con Nvidia GTX GPUs (serie 10 o più recenti) potrete usare FreeSync con una scheda grafica Nvidia.
L’equivalente, di proprietà di Nvidia, è G-Sync, che tuttavia richiede degli hardware specializzati nel monitor; questo aspetto comporta un aumento dei prezzi e vi sono spesso incluse altre funzionalità come un supporto HDR potenziato.
Oltre a ciò, non vi è possibilità di compatibilità con schede grafiche AMD, quindi, se state pensando di utilizzare AMD, è meglio cercare un display FreeSync.
Questa tecnologia è eccezionale per i gamer perché minimizza lo screen tearing senza aumentare l’input lag. (Tecniche più datate come V-Sync rimuovono comunque lo screen tearing, ma aumentano di conseguenza l’input lag).
Per gli utenti professionisti non farà particolarmente la differenza in un caso o in un altro. Tutte le applicazioni non a schermo intero sono automaticamente sottoposte al Triplo Buffering su Windows, che provvede anch’esso all’eliminazione di screen tearing.
Colore a 8-Bit, colore a 10-Bit, Gamut e Accuratezza
Innanzitutto, procediamo spiegando la differenza tra colore a 8-Bit e a 10-Bit. Essenzialmente, una profondità di 8-Bit può visualizzare 16,7 milioni di colori … mentre una di 10-Bit può mostrare l’enormità di 1,07 miliardi di colori.
Per lavori che dipendono dal colore, una profondità di colore a 10 bit è una necessità.
Per abilitare il colore a 10 bit su un monitor, è necessario aprire il pannello di controllo della scheda grafica. Come spiegheremo in maggior dettaglio in seguito, la tecnologia di visualizzazione corrente si limita ad utilizzare una profondità di colore di 8 bit a frequenze di aggiornamento superiori a 60 Hz.
Tuttavia, fortunatamente per gli appassionati di videogame, alcuni prodotti hanno una profondità di 10-Bit. Vale quasi sempre la pena accontentarsi di 8 bit per una frequenza di aggiornamento di 120 o di 144 Hz .
Per i professionisti, però … vale sempre la pena mantenere i colori a 10-Bit.
Fino a poco tempo fa, il supporto Nvidia per il colore a 10 bit era limitato alle GPU Quadro. Oggi con i driver più recenti, anche le schede dei consumatori di AMD e Nvidia supportano colori a 10-Bit; tuttavia potrebbe essere necessaria una GPU serie RTX per utilizzare questa funzionalità sull’hardware Nvidia.
Ora considereremo il gamut dei colori e l’accuratezza.
Il gamut del colore è la più ampia gamma di colori che il display è in grado di mostrare. Per un uso professionale, idealmente ci vogliono il 100% di copertura sRGB e almeno il 90% della copertura DCI-P3.
La gamma definita dal modello sRGB è lo standard utilizzato dalla maggior parte delle applicazioni e dei componenti elettronici realizzati nell’ultimo decennio, mentre il DCI-P3 è la sua controparte di lusso per i dispositivi di prossima generazione che hanno l’ampia gamma di colori gamut.
Esistono anche altri due standard, Adobe RGB e NTSC. Entrambi superano la copertura sRGB e si riferiscono, rispettivamente, ai materiali stampati e alla gamma di colori della televisione.
Nel campo professionale, Adobe RGB e DCI-P3 sono generalmente i due parametri più importanti.
L’accuratezza del colore è strettamente legata al gamut di colori e si riferisce a … beh, alla precisione. Di solito, una migliore accuratezza del colore richiede che l’utente calibri il dispositivo dopo averlo ricevuto, tuttavia alcuni produttori cercano di pre-calibrare il display prima della spedizione.
Per gli appassionati dei videogiochi, la gamma dei colori e l’accuratezza non sono troppo importanti finché le immagini non iniziano ad apparire … strane. Per i professionisti, tuttavia, sia l’accuratezza che il gamut sono fondamentali.
Se il monitor non viene fornito con una calibrazione certificata dalla fabbrica, è consigliabile calibrarlo personalmente per garantire la migliore precisione del colore quando viene utilizzato.
HDR: Sì o No?
Al momento i monitor HDR per PC non se la passano molto bene. Gli schermi HDR da televisore, invece, se la stanno cavando meglio e l’unica semplice ragione connessa con l’hardware è la dimensione.
Nel contesto delle tecnologie di visualizzazione (l’HDR è diverso nel caso della fotografia), l’HDR si riferisce essenzialmente alla massima luminosità e “oscurità” di un’immagine. L’HDR richiede un sistema di illuminazione avanzato per il monitor che consente a diverse sezioni dello schermo di diventare ultra-luminose o super-scure senza interferire l’una con l’altra.
Questo si traduce nella percezione di “una luminosità più luminosa ed un’oscurità più scura” nei display HDR di lusso.
Sfortunatamente, questo è molto difficile da realizzare in monitor relativamente piccoli. Inoltre, non ha neppure alcun impatto sulla gamut o sull’accuratezza dei colori.
A meno che non si voglia creare un video HDR, non c’è nessun bisogno di un monitor compatibile HDR, né come professionista o né come giocatore. I monitor HDR appaiono più belli di quanto non farebbero senza questa tecnologia, ma la miglior soluzione per i display HDR è una televisione più grande.
Standard HDMI e DisplayPort a 4K
È interessante notare che 4K è dove si iniziano a vedere i limiti dell’attuale generazione della tecnologia di visualizzazione. Anche con cavi DisplayPort 1.4 a larghezza di banda superiore, non è possibile, per i cavi e i connettori attuali, raggiungere 120 o 144 Hz di frequenza di aggiornamento mantenendo allo stesso tempo il colore a 10-bit e l’HDR.
Fino a quando DisplayPort 2.0 e HDMI 2.1 non saranno disponibili sul mercato, questi limiti sono importanti da tenere a mente.
Per i giocatori, la riduzione del colore a 8-Bit nei giochi non dovrebbe comportare un deterioramento particolarmente rilevante della qualità dell’immagine, soprattutto perché una frequenza di 120/144 Hz fornirà in cambio un’esperienza più fluida.
Per i professionisti, è più consigliabile mantenere la frequenza di aggiornamento a 60 Hz e godersi l’intera gamma di colori di cui si ha bisogno per il svolgere un lavoro di precisione.
Gioco, risoluzione e ridimensionamento
In ultimo, ma non perché meno importante, consideriamo i videogiochi. In particolare, i videogiochi in 4K e le sfide che ne derivano.
Al momento di questa stesura, esistono poche o nessuna GPU in grado di spingere i giochi moderni a impostazioni ultra e a 4K e a 144 Hz. Con l’avvento di tecnologie come il ray-tracing in tempo reale, questo obiettivo sembra non essere raggiungibile per qualche tempo.
Tuttavia, ciò non significa si debba rinunciare a giocare a 4K. Sinceramente, la risoluzione dovrebbe essere sempre la priorità assoluta ogni volta che le impostazioni del gioco vengono modificate, specialmente se si vuol giocare in modo competitivo. Avere una visione chiara e nitida dell’ambiente circostante fornisce un contributo sostanziale in questi casi.
Prima di ridurre la risoluzione o le impostazioni principali (ombre, qualità delle trame, qualità del modello), è necessario ridurre la post-elaborazione come anti-aliasing o le impostazioni relative alle particelle.
Si dovrebbe iniziare a regolare la risoluzione solo quando le altre impostazioni sono già al minimo della tollerabilità.
Il ridimensionamento del display è comunque una cosa strana. Di fatto, i display moderni differiscono sostanzialmente da quelli precedenti come i CRT (tubi catodici). Possono solo funzionare veramente nella loro risoluzione originale. Come esempio useremo i monitor 1440p.
Inviare un segnale 1440p a un monitor 1440p, non provoca nessun problema.
Ma inviare un segnale 1080p a un monitor 1440p, darà un risultato effettivamente peggiore su un monitor 1440p rispetto ad un monitor 1080p della stessa dimensione. Questo perché i pixel sono minuscoli quadrati e non è possibile ridimensionare un’immagine con 1,5 pixel (un pixel e mezzo).
Il risultato è una maggiore sfocatura, dovuta alla presenza di pixel intermedi creati per adattare la nuova immagine.
Quindi, come si collega questa spiegazione ai monitor 4K?
In poche parole, significa che le migliori risoluzioni di gioco su un monitor 4K saranno 1080p (ridimensionamento perfetto 2:1), 1800p (imperfetto-ma-ancora-migliore-ridimensionamento di 1440p) e l’originale 4K.
Immagini a 1440p possono risultare migliori di quelle a 1080p su un monitor 4K, a seconda di come il monitor gestisce le immagini non native, ma in genere è consigliabile attenersi ad una delle tre risoluzioni sopra elencate.
Prima di passare alla modifica della risoluzione di gioco, assicurati che il gioco possieda già un’opzione “Risoluzione 3D” o “Scala di risoluzione”.
Se un gioco ha una o più di queste opzioni, significa che è possibile utilizzare una soluzione di ridimensionamento all’interno del gioco, il che generalmente fornisce risultati migliori di quelle offerte di solito da un monitor. Manterrà anche il tuo HUD e altri elementi statici alla risoluzione originale, mantenendoli integri.
Le nostre scelte
Abbiamo toccato praticamente ogni argomento.
Ora è il momento di svelare nostre scelte:
Value Gaming – Monitor IPS da 27 pollici LG 27UD58-B
Il primo è l’LG-27UD58-B, che è di fatto il monitor 4K da gaming. Ha un prezzo al di sotto di $300, un bellissimo pannello IPS e vanta una gamut sRGB al 99%, perfetto per i videogiochi.
La sua valutazione Adobe RGB è approssimativamente solo del 75%, ma è alquanto discreta per l’uso professionale.
Offre una precisione del colore eccezionale per l’uso comune, ha il supporto FreeSync sia per il GPU Nvidia che per l’AMD ed ha una bassa latenza di input.
A meno che tu non sia il più esigente professionista o giocatore, questo monitor è in grado di soddisfare tutte le necessità di base, ad un prezzo decisamente conveniente.
A meno che tu non voglia una frequenza di aggiornamento di 120 o di 144 Hz a 4K, nel qual caso … sarà necessario un investimento molto più importante.
Inoltre, il supporto è un pò scadente. È un pò come cercare il pelo nell’uovo, ma tenerne conto può valerne la pena.
Vuoi invece un pannello TN? L’acquisto del BenQ EL2870U vale il leggero incremento nel prezzo.
Valore Professionale – Monitor IPS da 27 pollici LG 27UK650-W
L’LG 27UK650-W è essenzialmente una versione migliorata della nostra scelta a basso costo per gli appassionati dei videogiochi; da parte sua offre alcuni vantaggi che valgono l’aumento del prezzo.
La gamma e la precisione dei colori sono leggermente migliorate, ed a questo si aggiunge un supporto HDR decente. Sfortunatamente, secondo la graduatoria del prodotto, il supporto HDR è ancora scadente.
A parte questo, la maggior parte delle funzionalità – bassa latenza di input, FreeSync, ecc. – sono presenti.
Le differenze principali consistono nei miglioramenti della qualità strutturale complessiva, nonché nell’aggiunta delle funzionalità che ne permettono l’inclinazione e la rotazione.
Lo schermo eccellente ed il prezzo contenuto rendono questo prodotto la scelta ideale per i professionisti che non possono permettersi di spendere $1000 per un monitor. A coloro che possono … consigliamo di dare un’occhiata alla nostra scelta per un monitor professionale di lusso qui di seguito.
Nel caso in cui si abbiano dei fondi in più, da investire in un ottimo monitor per compiti visivamente impegnativi: – Il benQ PD2700U è la scelta giusta!
Soluzioni di gioco di lusso – Monitor IPS Acer Predator X27 da 27 pollici
La nostra scelta per le soluzioni di gioco di lusso è l’Acer Predator X27, che è essenzialmente il miglior monitor per il gaming. Supporta 4K a 144 Hz e vanta una copertura del 98% della gamut di colori Adobe RGB, che è uno dei migliori punteggi sul mercato.
Il suo profilo di colore all’arrivo è piuttosto scadente, ma dopo la calibrazione può facilmente diventare uno dei monitor più precisi sul mercato.
Sono presenti tutte le funzionalità di gioco necessarie e possibili, inclusa un’implementazione HDR abbastanza consistente. In generale, la visualizzazione HDR risulterà sempre migliore su un televisore di grandi dimensioni e di alta qualità; tuttavia, questa è la direzione giusta per poter avere HDR sul PC.
Professionale di lusso – Monitor IPS da 32 pollici ASUS PA329Q
L’ultimo, ma sicuramente non il meno importante, è l’ASUS PA329Q, che è la nostra scelta professionale di lusso.
Raggiunge il 99,5% della gamut di colori Adobe RGB e viene calibrato per un’elevata precisione del colore. È anche un enorme monitor di 32 pollici, che, possibilmente, offre lo spazio di lavoro più grande ed elegante per i professionisti. (almeno fino a quando non si inizi ad utilizzare più monitor)
Alla grandezza, nitidezza e precisione del pannello si aggiungono una qualità della struttura alquanto robusta e diverse opzioni di orientabilità. E’ possibile regolarne l’altezza, l’orientamento completo fino a 90 gradi, l’inclinazione e la rotazione.
Tuttavia, non supporta l’HDR. Avendo bisogno del supporto HDR come parte del tuo flusso di lavoro, è consigliabile scegliere l’opzione di lusso per il gioco assicurandosi di calibrarne i parametri prima di iniziare a usarlo.
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