Avete ancora un disco rigido con piatti che girano nel vostro computer portatile o fisso? È giunto il momento che vi uniate alla generazione flash. Eccovi tutto ciò che dovete sapere per acquistare il giusto disco a stato solido (SSD), ed in più troverete anche le nostre scelte tra le unità M.2, NVME e 2,5 pollici.
Miglior SSD: Consigli Rapidi per l’Acquisto
Quando prendete in considerazione un SSD, valutate i seguenti elementi:
- Scegliete un’interfaccia compatibile (M.2 PCIe, SATA, Scheda add-in): Date un’occhiata al vostro manuale utente o a database come Crucial Memory Finder per individuare che tipo di SSD supporti il vostro computer.
- 256GB a 512GB: Non pensate nemmeno ad un SSD al di sotto dei 256 GB. Per la maggior parte degli utenti una capacità di 512 GB fornisce un buon equilibrio tra prezzo e capacità. Le unità da 1 TB, tuttavia, stanno diventando notevolmente più economiche, ed anche quelle da 2 TB adesso sono accessibili.
- SATA è il più lento: SATA non è veloce come un M.2 PCIe, o una scheda add-in PCIe, ma la maggior parte dei computer fissi e portatili accetta le unità SATA 2,5 pollici, e molti che effettuano le più comuni attività da utente non noterebbero comunque la differenza tra una buona unità SATA recente ed un modello più veloce PCIe.
L’elenco dei migliori SSD del 2023
Di seguito troverete unità SATA e NVMe standard, divise in due elenchi a secondo dell’ordine con cui sono state recensite. Le ultime unità recensite sono ai primi posti.
NVMe e SATA sono due diversi tipi di interfacce per l’archiviazione interna – potrete avere maggiori informazioni a tal proposito leggendo questo articolo su tutto ciò che dovreste sapere a proposito degli SSD.
I migliori SSD NVMe del 2023
Un must have per un computer dalle eccellenti prestazioni
Gli SSD NVMe di ultima generazione più veloci richiedono un host che disponga di uno slot M.2. La maggior parte dei computer rilasciati negli ultimi cinque anni dispone di questo slot integrato, ma è possibile eseguire un upgrade e dotare di tale slot quasi tutti i PC desktop mediante un adattatore PCIe.
Samsung 980: un interessante NVMe SSD di ottima qualità
- Prestazioni eccellenti
- Conveniente
- Funzionalità eccezionali e software molto utile
- Garanzia di 5 anni
- Non disponibile con capacità superiore a 1 TB
- Resistenza relativamente bassa
Se il vostro sistema non è in grado di sfruttare le unità NVMe PCIe 4.0 di ultima generazione, non dovrete per forza di cose spendere soldi in più per poterne acquistare una. In alternativa potrete infatti optare per il Samsung 980 SSD appena rilasciato. Si tratta infatti della versione PCIe 3.0 del Samsung 980 Pro SSD con interfaccia PCIe 4.0.
Questo dispositivo costituisce più o meno una continuazione di ciò che Samsung aveva già offerto, in questo settore, con il rilascio del Samsung 970 Evo e del Samsung 970 Pro. Potrete disporre sempre di notevoli velocità, in particolar modo di velocità di lettura sequenziali di 3.500 MB /s e di velocità di scrittura sequenziali di 3.000 MB/s. Anche le velocità di lettura e scrittura casuali saranno considerevoli. E, nonostante non si tratti di un enorme miglioramento rispetto al Samsung 970 Evo, Samsung afferma che in questo modello è riuscita a migliorare l’efficienza energetica del 32% e a ridurre l’emissione di calore del 50%. Un aspetto positivo che caratterizza questa nuova unità è senza dubbio il prezzo, veramente bassissimo, dato che nella sua versione da 1 TB costa solo 110 €.
Nonostante il Samsung 980 NVMe SSD non possa di certo essere considerato l’SSD NVME più veloce presente in commercio, rientra comunque tra le migliori unità di Samsung. Ed è anche abbastanza veloce. Se siete alla ricerca di un’unità da 1TB, prendete seriamente in considerazione questo modello. Molto probabilmente non finirete per rimpiangere questa scelta.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Samsung 980 PRO: il primo SSD NVMe PCIe 4.0
- Supporta l’interfaccia PCIe 4.0, offre prestazioni eccellenti
- Prezzo ragionevole
- Retrocompatibile con PCIe 3.0
- Software Samsung Magician con diverse impostazioni e funzionalità molto utili
- Garanzia di 5 anni
- Risultati dimezzati durante i test di resistenza rispetto a quelli del Samsung 970 PRO
- Non disponibile con capacità superiore a 2 TB
Samsung ce l’ha finalmente fatta. Questo marchio può essere considerato il leader nel settore per lo più per quanto concerne gli SSD, in particolar modo perché progetta da sé la propria NAND flash e la propria cache DRAM. Il Samsung 980 Pro è stato inoltre in grado di portare le cose su tutto un altro livello in quanto è indice indiscusso del fatto che Samsung ha invaso il mondo delle interfacce PCIe 4.0. Questo nuovo SSD PCIe è un ottimo upgrade del già eccellente Samsung 970 PRO. Nei test che abbiamo condotto, l’unità si è comportata molto bene con entrambi gli standard e, fino ad oggi, si è rivelato l’SSD più veloce in assoluto se utilizzato con la prima interfaccia. È senza ombra di dubbio in cima alla nostra lista dei migliori SSD del momento e supera di gran lunga l’SSD menzionato per primo in questo elenco, offrendo agli utenti 1 TB di spazio di archiviazione, una velocità di lettura pari a 7.000 MB/s ed una velocità di scrittura pari a 5.000 MB/s.
La parte migliore? Il Samsung 980 Pro è in grado di offrire tutto questo a poco più di 180 €. Non si tratta di certo del prezzo più economico a parità di GB, ma le unità con un prezzo più contenuto offriranno comunque velocità inferiori rispetto a quelle del Samsung 980 Pro. Questa sarà senza alcun dubbio l’unità che vorrete avere a disposizione per giocare ai vostri videogame preferiti sul vostro PC in futuro in quanto è in grado di sfruttare l’API DirectStorage di Microsoft per trasferire molto velocemente le risorse di gioco direttamente sulla memoria della vostra scheda grafica o per offrire uno spazio di archiviazione aggiuntivo per la vostra PS5.
Nonostante la riduzione della resistenza sia sicuramente una grande delusione, il guadagno in termini di prestazioni da solo compensa ampiamente questo difetto. E il suo prezzo alla portata di tutti è veramente una piacevole sorpresa. Se il computer supporta l’interfaccia PCIe 4.0, questo nuovo SSD può rivelarsi un must have per tutti coloro che dispongono anche di una scheda madre predisposta per l’interfaccia PCIe 4.0. Compratelo subito!
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
WD Black SN850: Migliore Alternativa SSD M.2
- Supporto PCIe 4.0, prestazioni eccellenti
- Prestazioni competitive
- Ampia cache SLC dinamica
- PCB Nero
- Pacchetto software
- Garanzia di 5 anni
- Si surriscalda in caso di caricamenti pesanti
- Elevato consumo nello stato inattivo nei banchi di prova su desktop Non supporta crittografia AES 256-bit
Con delle prestazioni randomizzate così veloci, un profilo più stabile di scrittura, ed efficienza più elevata, il 980 PRO di Samsung ha conquistato il nostro titolo di NVMe PCIe 4.0 x4 di nuova generazione, ma il Black SN850 di WD occupa un secondo posto di tutto rispetto. A seconda del vostro budget, non potete sbagliare scegliendo uno dei due per il vostro gaming di alto livello o per la vostra stazione di lavoro.
Il Black SN850 di WD è abbinato al nuovo controller SSD 16nm WD Black G2 PCIe 4.0 x4 NVMe 1.4 della compagnia, il che rappresenta un miglioramento sostanziale nella struttura degli SSD della compagnia. Il Black SN850 di WD può supportare velocità fino a 7/5.3 Gbps e fornire delle prestazioni randomizzate molto reattive, permettendo all’SSD di seguire da vicino la nostra prima scelta. Tuttavia, tutto ciò va a scapito dell’elevato consumo allo stato inattivo dimostrato con il banco di prova su desktop. A differenza del Samsung 980 PRO, il Black SN850 manca anche di crittografia AES 256-bit.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Seagate IronWolf 510: un NVMe per server NAS che funziona molto bene come SSD super veloce per PC
- Resistenza estremamente elevata
- Eccellenti prestazioni nel mondo reale
- Capacità elevata
- 2 anni di servizi di salvataggio dati inclusi nel prezzo
- Garanzia di 5 anni
- Le velocità di scrittura potrebbero essere migliorate
- Relativamente costoso
- Nessuna versione SATA
Il Seagate IronWolf 510 SSD può essere visto per lo più come un dispositivo di archiviazione aziendale piuttosto che pensato per un consumatore standard. E se lo si guarda come un’unità specifica per server NAS, di certo non è propriamente adatto per gli utenti che ne andranno a fare un uso domestico, e questo in parte perché vi sono pochissimi server di livello consumer in grado di gestire e supportare gli SSD NVMe.
In effetti, la maggior parte dei server NAS domestici utilizza come spazio di archiviazione classici dischi rigidi o SSD SATA – come Seagate IronWolf 110 o WD SA500. Quei pochi server in grado di supportare l’interfaccia NVMe la utilizzano solo per memorizzare le cache.
L’ SSD NVMe IronWolf 510, tuttavia, non è un’esclusiva dei server NAS e essere utilizzato senza problemi anche per altre applicazioni, tra cui come unità di avvio di un normale computer. E non importa dove e come lo usate, poterete comunque beneficiare dei vantaggi che ha da offrire come le sue eccellenti prestazioni e l’elevatissima resistenza, oltre al fatto che la sua eccezionale durata nel tempo lo rende la soluzione ideale per qualsiasi computer domestico, soprattutto per tutti coloro che necessitano di scrivere molto.
Disponibile in più versioni che vanno dai 240 GB ai 1.92 GB con un costo medio che si aggira sui 30 centesimi per gigabyte, l’IronWolf 510 SSD non può essere di certo considerato l’SSD NVMe più conveniente presente in commercio. Ma se avete bisogno di un buon SSD, resistente e progettato per durare nel tempo facendone un uso costante ed intenso, questo SSD è senza dubbio quello che fa al caso vostro.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Samsung 970 EVO Plus: l’unità a stato solido NVMe PCIe 3.0 più popolare
- Prestazioni veloci a prezzi convenienti
- Elevata resistenza
- Facile da usare e con molte funzionalità
- Non è in grado di gestire scritture sequenziali sostenute ad alta velocità
Samsung si è veramente superata con il 970 EVO Plus, offrendo prestazioni che eguagliano (se addirittura non superano) quelle del Samsung 970 PRO, ma a costi contenuti. Il Samsung 970 EVO Plus si basa sull’ultima memoria flash V-NAND a 96 strati di Samsung e, grazie a questa serie che parte da prezzi più che convenienti per un’unità di archiviazione da 256 GB, abbiamo a che fare con un SSD particolarmente accattivante e che invoglia all’acquisto.
Le velocità di lettura e scrittura sono rispettivamente pari a 3.500 MB/s ed a 3.300 MB/s. È un SSD veloce, ma di certo non così veloce come gli SSD PCIe 4.0. Avremmo potuto mettere al posto di questo SSD, il Sabrent Rocket 4 Plus per occupare più facilmente questa posizione nel nostro elenco, però Samsung è in grado di offrire SSD con prestazioni migliori e velocità più elevate, ma più convenienti come il suo 970 EVO Plus, un SSD più che sufficiente per la maggior parte delle build di PC del momento.
Numerose funzionalità e specifiche presenti nel 970 EVO Plus si riscontrano anche in altri SSD Samsung NVMe, tra cui la garanzia di cinque anni, la resistenza e la durata complessiva nel tempo dell’unità stessa. Questa piccola unità differisce per lo più dalle altre in termini di prestazioni, se volete avere a disposizione le velocità di scrittura più elevate che il mercato ha da offrire, allora questo SSD è la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
L’unico aspetto negativo del 970 EVO Plus è il fatto che richieda uno slot M.2, slot che non tutti potrebbero avere a disposizione. Le schede madri attuali in genere hanno uno slot M.2 in più – e lo stesso vale anche per i notebook – ma dovrete accertarvi di disporre effettivamente di questo slot prima di procedere all’acquisto di questo velocissimo SSD.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
WD Blue SN550: un SSD NVMe veloce e conveniente
- Conveniente
- Ottime prestazioni per un uso generico
- Software della dashboard molto utile
- Elevata resistenza
- Capacità massima pari a 1 TB
- Prestazioni relativamente basse nello svolgere compiti ed attività impegnative
- Nessuna crittografia hardware
Il nuovo WD Blue SN550 è un importante upgrade del suo predecessore, l’economica unità a stato solido (Solid State Drive) SN500. Questo nuovo dispositivo di archiviazione interna ha il doppio della larghezza di banda ed una capacità massima di 1 TB. Tuttavia, dal punto di vista delle prestazioni, è generalmente un gradino più in basso rispetto agli altri SSD che presentano specifiche simili. Ma questa unità compensa ampiamente questo difetto essendo una delle unità NVMe più convenienti sul mercato in grado di utilizzare 4 corsie PCIe, in particolar modo per quanto riguarda la versione da 1TB, che ha un costo per gigabyte di circa 8 centesimi.
Il Blue SN550 di WD è uno degli SSD NVMe dalle prestazioni più solide e più a basso costo attualmente disponibili. Anche se possiede una piccola cache di scrittura SLC, quando lo martellate con scritture pesanti le sue prestazioni più lente restano comunque accettabili. Nel corso del nostro test sul modello da 1TB è riuscito persino a rispondere più velocemente ai programmi e alla maggior parte dei carichi di lavoro rispetto al WD Black SN750, incluso il caricamento dei vostri giochi preferiti.
Fondamentalmente, l’SN550 rimane un SSD entry-level. Offre prestazioni relativamente limitate ed è molto lento in un contesto particolarmente esigente. Ma per un uso domestico, è senza alcun dubbio una piccola unità interna super veloce.
Quindi, se state cercando un SSD NVMe adatto per un uso domestico, il nuovo WD Blue SN550 è senza alcun dubbio la soluzione che fa per voi. Tuttavia, se avete bisogno di un SSD per un computer che esegue processi di archiviazione ad alta intensità, come un server, optate per un SSD di livello superiore e pertanto più costoso, come il WD Black o il Samsung 980 Pro.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
I miglior SSD SATA del 2023: un semplice aggiornamento
L’interfaccia standard SATA è molto più lenta dell’interfaccia NVMe menzionata poco sopra, ma resta comunque un’interfaccia decisamente più veloce rispetto a qualsiasi disco rigido tradizionale.
Un SSD SATA può essere usato senza problemi al posto di un qualsiasi normale disco rigido e, pertanto, consentirà di eseguire un upgrade facile, veloce e soddisfacente di qualsiasi computer che funziona ancora con un disco rigido.
Samsung SSD 870 EVO: in teoria la migliore unità SATA fino ad oggi
- Prestazioni SATA di prim’ordine
- Software molto utile con un eccellente set di funzionalità
- Relativamente conveniente
- Garanzia di 5 anni
- Elevata resistenza
- Non disponibile con capacità pari a 8 TB
- Non disponibile nella versione con interfaccia M.2
Come suggerisce il nome, l’unità a stato solido (SSD) Samsung 870 EVO è la versione aggiornata del Samsung 860 EVO. Lo è veramente a tutti gli effetti, in quanto condivide con il suo predecessore componenti hardware molto simili, ma è decisamente molto più veloci.
In realtà, questa nuova unità interna è più simile a una versione aggiornata e migliorata del Samsung 870 QVO. I due SSD infatti sono molto simili tra loro soprattutto a livello di prestazioni. Inoltre, il Samsung 870 EVO ha dimostrato di essere decisamente più potente essendo in grado di gestire operazioni che durano nel tempo senza alcun rallentamento e senza intaccare le sue prestazioni.
Per andare al sodo, questo SSD è un’eccellente unità, ideale per tutti coloro che vogliono massimizzare le prestazioni SATA e disporre di un sacco di spazio di archiviazione. Nella maggior parte dei casi, potrete ottenere prestazioni migliori solo passando ad un’unità NVMe.
Questo, oltre ad una resistenza relativamente elevata e ad un prezzo abbordabile, rendono ancora più semplice consigliare l’acquisto del Samsung 870 EVO. Compratene subito uno!
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Samsung SSD 870 QVO: un notevole upgrade di un’unità SATA ideale per un computer economico
- Conveniente
- Prestazioni eccellenti per un uso quotidiano
- Software molto utile
- Disponibile con una capacità fino a 8 TB
- La velocità di scrittura sequenziale è lenta nelle attività molto lunghe e che richiedono tempo
- Resistenza relativamente bassa
- Non disponibile nella versione con interfaccia M.2
Il Samsung SSD 870 QVO è un importante upgrade del vecchio Samsung 860 QVO. L’unità è ora disponibile con uno spazio di archiviazione massimo pari a 8 TB. È inoltre dotata di una cache di scrittura decisamente superiore, che le permette di superare il più grande difetto del modello precedente, ovvero la ridotta velocità di scrittura registrata nelle operazioni più lunghe. Nonostante le sue velocità non siano così impressionanti come quelle registrate negli SSD NVMe PCIe della medesima fascia di prezzo, il prezzo per gigabyte del Samsung 870 QVO è veramente accattivante. Se volete avere a vostra disposizione un SSD con un ampio spazio di archiviazione, questa è sicuramente l’opzione che fa al caso vostro.
In quanto unità QLC a 4 bit, il nuovo Samsung SSD 870 QVO ricorda moltissimo il suo predecessore, il Samsung 860 QVO, in senso buono ovviamente. Grazie all’aumento della quantità di cache TurboWrite, il nuovo SSD è in grado di offrire delle prestazioni eccellenti nelle attività quotidiane. È possibile che non vi siate resi conto che questo SSD presenta anche qualche problema per quanto riguarda le sue prestazioni di scrittura sequenziale in caso di caricamenti molto pesanti.
Se il vostro computer non dispone di uno slot M.2, dovreste veramente prendere in considerazione l’acquisto di questo nuovo SSD. Mentre se il vostro computer utilizza un’unità NVMe, questo SSD si potrà rivelare comunque un’ottima unità di archiviazione secondaria per eseguire backup e per archiviare dati.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
WD Red SA500: un SSD SATA NAS versatile, ottimo anche per i PC
- Conveniente e con una lunga garanzia
- Prestazioni eccellenti
- Fattori di forma 2,5 ” e M.2
- Capacità elevata
- Resistenza relativamente bassa rispetto alle unità della concorrenza
- Nessuna versione NVMe, supporto per il montaggio da 2,5 ” a 3,5 ” non incluso
Il WD Red SA500 SSD è il principale rivale del Seagate IronWolf 110 marchiato Western Digital. La nuova unità a stato solido incentrata sui server NAS si è rivelata decisamente più veloce della sua diretta rivale nei test che abbiamo condotto. E caratteristica ancora più importante, ha un prezzo decisamente più basso. Oltre ad essere molto versatile, essendo disponibile sia con il fattore di forma 2,5 pollici che con il fattore di forma M.2.
Il nuovo WD Red SSD non è perfetto, tuttavia, in quanto dai test condotti è risultato avere una resistenza significativamente inferiore rispetto al Seagate. Ma questa è solo una piccola lacuna. Se utilizzate i server NAS per quelle poche applicazioni che richiedono un’elevata resistenza, il Seagate IronWolf 110 potrebbe essere più adatto alle vostre esigenze. In caso contrario, WD Red SA500 è un’ottima scelta sia da utilizzare con i server NAS che come unità sostitutiva per il computer.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Seagate IronWolf 110: un SSD SATA standard dall’elevata resistenza
- Resistenza estremamente elevata
- Prestazioni veloci
- Garanzia estesa e facile da usare
- Un po’ caro
- Emette troppo calore
- Non disponibile nella versione con interfaccia M.2 o NVMe
Il Seagate IronWolf 110 è un’unità a stato solido (SSD) SATA standard, ma è molto diversa da tutti gli altri SSD che abbiamo usato fino ad ora. È in assoluto il primo SSD progettato esplicitamente per i server NAS (Network-Attached Storage). Poiché i server generalmente funzionano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, il principale vantaggio offerto da questo nuovo SSD è la sua estesa durata nel tempo. È un SSD di livello aziendale con una resistenza estremamente elevata – la quantità di dati che potrete scrivere prima che l’unità si esaurisca è veramente elevatissima.
I dischi rigidi realizzati per server NAS, come Seagate IronWolf o WD RED, sono generalmente noti come dispositivi di archiviazione di lunga durata, ma con prestazioni e velocità molto contenute. L’SSD Seagate IronWolf 110 va contro tendenza invece. Nonostante le sue ridotte dimensioni è in grado di offrire la massima durata nel tempo, e di essere uno degli SSD SATA standard più veloci presenti in commercio.
Al contempo però, questa non è di certo l’unità più conveniente tra gli SSD di livello consumer, con un costo per gigabyte che va dai 20 ai 28 centesimi, a seconda di quale, delle cinque versioni disponibili (240 GB, 480 GB, 960 GB, 1,92 TB e 3,84 TB), si sta prendendo in considerazione. Quindi, non è un SSD alla portata di tutti. Ma se volete ottenere il massimo dal vostro server NAS, vi consigliamo senza dubbio di optare per l’SSD Seagate IronWolf 110. E anche se non puntate al meglio, sappiate che in ogni caso il fatto che questo SSD funzioni con qualsiasi computer lo rende una scelta ottimale.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
Micron Crucial BX500: l’SSD sostitutivo a basso costo per un computer economico
- Economico
- Prestazioni molto buone e resistenza apprezzabile
- Software e funzionalità molto utili
- Nessuna crittografia, specifiche bare-bone
- Garanzia breve di soli 3 anni
- Non disponibile con capacità superiore a 960 GB
Con il rilascio del Crucial BX500, Micron non intendeva stupire nessuno. Tuttavia, questo nuovo SSD vince a mani basse grazie alla combinazione di un prezzo conveniente associato ad ottime performance ed utili funzionalità, soprattutto se si acquista l’ultima versione da 960 GB.
Questa unità stravolge il concetto di SSD economico. Potrete avere a disposizione un SSD da 960 GB, l’ultima versione messa in commercio, a soli 90 € o a soli 11 centesimi per gigabyte. Il Crucial BX500 è disponibile anche nelle versioni da 480 GB, 240 GB e 120 GB dal prezzo decisamente inferiore alla controparte da quasi 1 TB. In genere, il Crucial BX500 costa circa 4-8 € in meno rispetto ad altri SSD SATA entry-level.
E non possiamo parlare affatto di una truffa in questo caso. Le sue prestazioni, anche se di certo non possono essere definite le migliori che il mercato ha da offrire, hanno superato le nostre aspettative, offrendoci un’unità decisamente molto più veloce di qualsiasi disco rigido. Il Crucial BX500 è anche abbastanza resistente ed è fatto per durare a lungo. Detto questo, se avete un computer che utilizza ancora un normale disco rigido, aggiornatelo acquistando un Crucial BX500, non ve ne pentirete.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
SSD Schede Add-in
Queste unità sono delle schede add-in, così come le schede video e audio, quindi funzionano soltanto sui computer fissi che hanno uno slot PCIe 3.0 x4, x8, o x16 in più. Comunque, visto che sono più larghe rispetto agli altri fattori di forma, dispongono dello spazio per più di un chip ed anche di un raffreddamento migliore, il che rende queste unità solitamente le più veloci attualmente disponibili.
WD Black AN1500 – Migliore SSD con Scheda RGB add-in
- Design attraente
- Prestazioni competitive
- Garanzia di 5 anni
- Suite software
- Non è così veloce come gli SSD native di 4Gen
- Richiede fino a 8 corsie PCIe per prestazioni complete
- Consumi elevati
- Si surriscalda, ma non troppo
- Costoso
Il Black AN1500 di WD è uno speciale SSD NVMe che combina due degli SSD SN730 NVMe della compagnia e li abbina a RAID 0 con un controller RAID di livello aziendale. L’unità fornisce le velocità dell’interfaccia PCIe di 4Gen ai sistemi che supportano soltanto PCIe 3Gen.
L’unità fornisce fino a 6.4/4.1 Gbps in prestazioni sequenziali di lettura/scrittura, il che costituisce delle prestazioni PCIe simili a quelle di 4Gen con interfaccia PCIe 3.0 X8 (tranne che per i sistemi che non supportano PCIe 4Gen). Ad ogni modo, anche se l’unità fornisce delle prestazioni incredibili, consuma molto ed è piuttosto costosa. Per fortuna le valutazioni di resistenza non limitano la copertura della garanzia; ovviamente c’è anche un’illuminazione RGB ben implementata.
>> Maggiori Informazioni e Recensioni Clienti Utenti su Amazon <<
I migliori SSD del 2023: prestazioni SATA vs NVMe
Quando si valutano e recensiscono le unità a stato solido, in genere vengono prese in considerazione solo unità dello stesso tipo (SATA o NVMe) che poi possono essere messe a confronto. Poiché in questo elenco viene fatta menzione di entrambe le tipologie di SSD presenti in commercio, tuttavia, troverete riportati di seguito i grafici con le prestazioni di tutte le unità menzionate. Quindi, potrete osservare come le unità SATA possono essere accatastate in un angolino a parte se messe a confronto con le loro controparti NVMe.
Prestazioni sequenziali (copia)
Questo grafico mostra le velocità delle unità a stato solido quando deve essere copiata una grande quantità di dati da una posizione all’altra. Vengono prese in considerazioni attività generiche di trasferimento dei dati, ad esempio quando si desidera eseguire il backup dei dati o il ripristino dei dati utilizzando un backup.
Prestazioni di accesso casuale
Le prestazioni di accesso casuale mostrano come un’unità a stato solido influenzi le prestazioni complessive del computer sul quale è stata installata. Ciò interessa attività quali l’avvio di un’applicazione o la modifica di un file dati di grandi dimensioni.
Ora avete di certo capito quale è l’unità che fa al caso vostro. Scoprite pertanto come passare da un disco rigido a un SSD o eseguire un upgrade ad un SSD NVMe sul vostro computer con sistema operativo Windows 10.
Come Scegliere l’SSD Corretto
Le unità a stato solido (SSD) hanno fatto dei grandi passi in avanti negli ultimi anni: un balzo in velocità e in capacità, ed un ampio passo indietro in termini di prezzo.
La tecnologia, precedentemente riservata ai clienti di aziende e ad un élite delle prestazioni PC, è diventata di comune utilizzo grazie ai computer fissi e portatili che adesso hanno come principale sede di archiviazione gli SSD piuttosto che i dischi duri. L’aggiunta di un SSD ad un computer vecchio quale nuova unità di avvio resta un grande upgrade a livello qualità-prezzo. Se ancora vi affidate al metallo che gira, qui troverete uno dei modi più facili per ottenere un immediato ed innegabile potenziamento della velocità.
Detto ciò, anche se quasi tutti gli SSD sono molto più veloci rispetto a qualsiasi disco rigido, gli SSD non sono stati creati tutti assolutamente alla stessa maniera. Le interfacce SSD si sono molto evolute recentemente, e gli SSD stessi stanno assumendo diverse forme e tecnologie di base.
Questa guida vi aiuterà nel destreggiarvi tra le diverse confuse tecnologie associate agli SSD, ed anche nell’imparare ciò che c’è da sapere riguardo a prezzo, velocità, durabilità, durata della garanzia, ed ancora altro.
State Effettuando l’Upgrade di un Computer Portatile o di uno Fisso?
Innanzitutto, affrontiamo un po’il tema della differenza tra SSD esterni ed interni; gran parte di ciò che dovete sapere già è chiaro a livello terminologico. “Interno” significa che l’unità va all’interno del computer portatile o fisso, mentre un’unità “esterna” si collega al computer via cavo. È comunque utile conoscere alcune sfumature riguardo alle velocità di ognuno di questi tipi.
Gli SSD esterni sono delle unità con una propria custodia stand-alone che si collegano al computer fisso o portatile tramite un cavo USB o (più raramente) attraverso un cavo Thunderbolt 3. La maggior parte sono pensati per essere portatili, ed alcuni sono piccoli a sufficienza da poter essere attaccati ad un portachiavi. In media (a causa delle limitazioni dell’attuale tecnologia bus), l’estremità superiore dello spettro di velocità sequenziali che dovreste aspettarvi con porte Thunderbolt 3 o USB 3.2 Gen 2×2 è nell’intervallo dei 2.500 megabyte al secondo (MBps) per quanto riguarda la velocità di lettura e 2.000 MBps per quanto riguarda la velocità di scrittura.
Gli SSD interni sono più complessi, e ne vedrete in tre forme principali:
- Unità 2,5 pollici, che usano quasi esclusivamente l’interfaccia Serial ATA per connettersi al vostro sistema.
- Unità M.2, che sono delle piccole chiavette di memoria a stato solido e componenti elettronici che si adattano ai piccoli slot della scheda madre per computer portatili e fissi.
- SSD Add-in (AIB), che si inseriscono in uno slot PCI Express nella scheda madre di un computer fisso. Alcuni SSD AIB sono delle unità M.2 su una “carta di supporto”.
Ciascuna di queste tre forme fisiche possiede delle fondamentali diversità. Le unità M.2 e gli SSD AIB trasferiscono i dati tra l’unità e il computer attraverso uno dei due tipi di bus: lo stesso bus Serial ATA usato dalle unità da 2,5 pollici, o il bus PCI-Express, i cui percorsi possono essere utilizzati anche da altri hardware, come le schede grafiche.
Quando comprate un SSD interno per effettuare un upgrade o per potenziare un sistema che possedete, iniziate con il comprendere cosa il vostro sistema effettivamente accetti: soltanto un’unità SATA 2,5 pollici? Possiede uno slot M.2? Che lunghezza di unità M.2 può accettare, ed usando quale tipo di bus? Se state effettuando l’upgrade di un computer portatile, nella maggior parte dei casi avrete la possibilità di sostituire l’unità interna, ma non di aggiungerne un’altra. Se non ottenete in anticipo questa informazione dal web, o dal produttore, dovrete (nella maggior parte dei casi) aprire il vostro computer portatile per vedere se innanzitutto abbiate una memoria espandibile (se ovviamente potete aprirlo). Per gli upgrade di computer portatili solitamente avete meno flessibilità rispetto ad un computer fisso; la vostra unica opzione potrebbe essere comprare un’unità con una capacità più ampia rispetto all’attuale, visto che probabilmente disporrete soltanto di uno slot M.2 o di un supporto unità 2,5 pollici.
Nel caso di un computer fisso, l’SSD corretto da comprare dipende molto di più da cosa facciate e da quale sia il vostro obiettivo. Se state costruendo un computer da zero, allora vorrete decisamente un SSD interno M.2 o SATA 2,5 pollici per potenziare la vostra unità. Un’unità SATA 2,5 pollici potrebbe aver senso solo se steste effettuando l’upgrade o costruendo da un hardware più vecchio; quasi tutte le nuove schede madri hanno almeno uno slot M.2 di qualche tipo, e queste unità fanno risparmiare molto spazio nelle build PC compatte. Se volete installare un SSD ed utilizzarlo come unità secondaria, probabilmente potrete scegliere tra unità da 2,5 pollici o unità M.2, soprattutto se si tratta di un’unità di backup o che utilizzerete per i videogame. Dotate di uno spazio di archiviazione di 4 TB o anche più, le unità SATA da 2,5 pollici in genere sono molto più economiche rispetto alle loro controparti, le unità M.2. Ad esempio, il nuovo Samsung 870 EVO è un SSD che si basa sull’interfaccia SATA ed al dettaglio ha un costo pari a 420 €, mentre il Sabrent Rocket Q da 4TB, un SSD che si basa sull’interfaccia M.2, ha un prezzo che si aggira attorno ai 670 €. In questi casi, conviene optare per un SSD SATA in grado di mantenere delle buone velocità di lettura e scrittura casuali in 4K, consentendovi di risparmiare un po’ di euro, euro che potreste utilizzare in un secondo momento per l’upgrade di altre parti del vostro PC.
Se invece steste semplicemente rimpiazzando il disco duro quale unità di avvio, adorerete il potenziamento di velocità, ve lo garantiamo.
Di quale Fattore di Forma SSD Avete Bisogno?
Vi abbiamo presentato le unità M.2 e 2,5 pollici, ma ora entriamo di più nei dettagli.
SSD 2,5 pollici: L’Unità di Base
L’SSD Serial ATA 2,5 pollici è il tipo più comune di unità interna a stato solido che incontrerete. È stata una delle prime implementazioni per i consumatori della tecnologia SSD, e rimane tutt’ora ampiamente utilizzata, soprattutto per effettuare l’upgrade di vecchi computer. Anche se le unità elettroniche sono molto più piccole di 2,5 pollici, la sua custodia sarà un po’ più ampia (in realtà di 2,75 pollici a differenza di quanto suggerisce il nome), quindi si adatterà alla stessa staffa di montaggio, nel caso di portatili o computer fissi, utilizzata dal disco rigido da 2,5 pollici. Questo aspetto rende questi SSD la scelta preferibile per effettuare l’upgrade di un’unità di avvio basata su piatto di un computer portatile più vecchio. E quasi tutti i computer fissi di oggi hanno degli alloggiamenti da 2,5 pollici, o comunque vi lasceranno avviare un’unità da 2,5 pollici in un alloggiamento per disco rigido da 3,5 pollici.
Se state effettuando l’upgrade di un computer più vecchio, vorrete anche tener conto dello spessore di un SSD da 2,5 pollici. Quasi tutti gli SSD di oggi sono conformi ad uno spessore di 7 mm, ma i computer più vecchi con dischi rigidi SATA potrebbero avere degli alloggiamenti per unità con tollerabilità fino ai 9,5 mm. Alcuni produttori di SSD mettono insieme alla propria unità anche una cornice per occupare lo spazio, così da trattenere l’unità di 7 mm dal vagare per un alloggiamento più spazioso. Si tratta di un’eventualità tuttavia meno comune oggi rispetto agli anni passati.
Unità M.2: Velocisti in Forma di Gomma da Masticare
Gli slot M.2 sono sempre più comuni nelle schede madri dei nuovi computer fissi e praticamente universali nell’ambito dei computer portatili di ultimo modello. Le unità a stato solido M-2 sono le unità 2,5 pollici ridotte alla loro essenza, estremamente minimali in termini di design ed implementazione. Sono anche le più complesse da comprendere prima dell’acquisto.
Innanzitutto, consideriamo il tipo di bus. Le unità M.2 dispongono di bus SATA e di bus PCI Express, e l’unità, per funzionare, necessita di uno slot compatibile. Alcuni slot M.2 supportano entrambi i bus in un unico slot, ma nessuna unità ne può supportarne più di uno; assicuratevi quindi che l’SSD che comprate corrisponda al tipo di bus disponibile sullo slot in questione.
Ci sono anche diverse lunghezze di unità M.2. Materialmente parlando, la taglia più comune di SSD M.2 delle cinque disponibili è conosciuta come Tipo-2280, larga 22 millimetri e lunga 80. Tutti gli SSD che vedrete per un upgrade del proprio PC da parte del consumatore sono larghi 22 mm, mentre la lunghezza varia dai 30 ai 110 mm. La maggior parte di queste unità è semplicemente una scheda di circuiti con memoria flash e chip di controllo, ma alcune unità M.2 (soprattutto quelle del tipo PCI Express 4.0) adesso sono dotate in alto di dissipatori relativamente larghi per mantenerle fredde.
Se l’unità M.2 che state osservando possedesse su di sé uno di questi grandi, speciali, dissipatori, assicuratevi che la scheda madre del vostro computer fisso disponga dello spazio necessario alla sua mole. Alcune schede madri possiedono uno slot M.2 proprio accanto allo slot di espansione ideale che usereste per la vostra scheda grafica, per esempio, e l’hardware potrebbe entrare in collisione. Il design dei computer portatili solitamente non tollera affatto questo alto dissipatore.
Che Tipo di Bus di SSD Dovrei Comprare?
Entriamo adesso più nel merito del tipo di bus. Più spesso accade che non avrete possibilità di scelta sul tipo di bus di cui avete bisogno; vi servirà comunque un po’ di background per capire ciò che già avete e cosa dovreste comprare.
SATA: Il Vecchio Standard
Il Serial ATA è sia un tipo di bus che un’interfaccia fisica. La SATA è stata la prima interfaccia che i consumatori di SSD hanno connesso alle schede madri, come i dischi duri che le hanno precedute. È tuttora la principale interfaccia dotata di cavo che vedrete per unità a stato solido 2,5 pollici.
L’interfaccia SATA è in grado di leggere e scrivere in sequenza un massimo teorico di 600 MBps (idealmente), che scende un po’ per i processi generali. La maggior parte dei nostri test ha dimostrato che l’unità media va da circa 500 MBps a 550 MBps. Sempre parlando dello svolgimento di attività sequenziali, vi è una minima differenza al giorno d’oggi tra la migliore unità SATA ed un’unità più classica e di media categoria.
Tuttavia, deve essere comunque presa in considerazione la questione delle velocità di lettura e scrittura casuali in 4K. Queste velocità riflettono la velocità con cui l’unità SSD si comporta nello svolgimento delle attività quotidiane, come ad esempio l’avvio di Windows 10, l’esecuzione di videogame, il caricamento dei livelli in questi videogame o il lavorare con applicazioni come Adobe Photoshop.
Per la maggior parte dei giocatori e degli utenti classici, le velocità di lettura/scrittura casuali in 4K saranno fondamentali per stabilire quanto si “percepisce” veloce un’unità e dovrebbero essere le specifiche più importanti da prendere in considerazione se vorrete utilizzare il prossimo SSD SATA che acquisterete come un’unità di avvio o uno spazio per l’archiviazione di backup per i vostri videogame preferiti o per i vostri progetti creativi.
Gli SSD basati sull’interfaccia SATA, come il Samsung SSD 870 EVO, non presentano velocità di lettura e scrittura casuali in 4K così pessime, l’interfaccia SATA non è ancora del tutto fuori dai giochi, in quanto offre prestazioni nel caricamento di videogame ed applicazioni alla pari con …
PCI Express: Dove Va la Velocità
L’implementazione originale dell’interfaccia PCI Express per gli SSD aveva assunto la forma di schede che occupavano uno degli slot PCIe su una scheda madre per computer fissi; potete ancora trovare dei supporti per schede che vi lasciano inserire unità M.2 in slot standard PCIe. Oggigiorno, tuttavia, gli SSD PCI Express più popolari si montano su uno slot M.2, e quindi, come già detto precedentemente, prima di passare all’acquisto dovreste accertarvi che il vostro slot M.2 (sempre se ne avete uno) supporti le unità PCIe. Alcuni, infatti, supportano solo PCIe, ed altri supportano entrambi.
Un altro grattacapo sul bus PCIe: alcune unità ed alcuni slot supportano un protocollo di trasferimento più recente conosciuto come NVMe (Non-Volatile Memory Express). Il NVMe è uno standard che è stato ideato pensando all’archiviazione flash, a differenza del più vecchio AHCI che è stato creato per dischi rigidi costituiti da piatti. In breve, se volete l’SSD di più pronto utilizzo per il consumatore, sceglietene uno che abbia NVMe nel nome. Dovrete anche accertarvi che sia l’unità che lo slot supportino NVMe; alcune delle prime implementazioni M.2 PCIe supportano PCIe, ma non NVMe.
Gli SSD NVMe PCIe 3.0 per diversi anni sono stati gli SSD standard, ma con il rilascio dei processori Ryzen di terza e quarta generazione di AMD (ed il fatto che il supporto per lo standard PCI Express 4.0, nel 2021, sia diventato disponibile sulle piattaforme con chipset Intel serie 500 e processori “Rocket Lake” di 11a generazione), PCIe 4.0 sta stabilendo nuovi record per quanto riguarda le velocità sequenziali massime per lo storage consumer. In commercio, in questo momento, potrete trovare tre versioni delle unità PCI Express: PCIe 3.0 x2, PCIe 3.0 x4 e PCIe 4.0 x16 (dove la “x” in questi schemi di denominazione fa riferimento al numero di corsie che l’unità ha a disposizione per trasferire i dati). In genere si tende ad optare per un’unità più classica ovvero un’unità PCIe 3.0 x4, dovreste prendere in considerazione la versione PCIe 4.0 solo se disponete di un desktop con processore AMD Ryzen e chipset X570, B550 o TRX40, o di un processore Intel di 11a generazione più una scheda madre che supporta esplicitamente lo standard PCIe 4.0. (Vi consigliamo di controllare attentamente le specifiche inerenti al supporto dell’interfaccia PCI Express 4.0 prima di procedere con l’acquisto.)
Anche l’interfaccia PCIe 3.0 è significativamente più veloce rispetto all’interfaccia SATA nelle esecuzioni sequenziali, ed è destinata a diventare ancora più veloce nei prossimi anni, man mano che l’interfaccia PCIe 4.0 diventerà più popolare. Stiamo parlando solo di velocità sequenziali, ma la velocità con cui un’unità può copiare una cartella ed incollarla da un’altra parte non è tutto ciò che conta al giorno d’oggi …
Di Quale Capacità Hai Bisogno, e Quale È il Costo per Gigabyte?
Ok, adesso avete compreso tipo di bus, interfaccia, e fattore di forma dell’unità di cui avete bisogno. Il prossimo elemento da considerare quando valutate l’acquisto di un SSD è la capacità dell’unità. Un macchinario Windows o macOS non dovrebbe aver bisogno di un’unità superiore ai 250 o 500 GB come principale unità di avvio, ma i gamer e i creatori di contenuti necessiteranno di almeno 1TB per archiviare facilmente abbastanza giochi e video 4K. Su un computer fisso potrebbero anche voler prendere in considerazione la possibilità di scaricare la propria libreria di giochi o i dischi di memoria video su dei dischi rigidi più economici e spaziosi.
Detto ciò, giochi come Call of Duty: Modern Warfare richiedono più di 100 GB di spazio soltanto per un titolo, e quindi l’unità potrebbe ritrovarsi piena più velocemente di quanto lo sia orientare un tiro da cecchino. Di questi tempi, se state cercando soltanto un’unità (o magari dovete, come nel caso di un computer portatile), la capacità consigliata per gamer è di 2 TB, mentre i creatori di contenuti hardcore che hanno a che fare con filmati RAW 8K avranno bisogno di molto, molto di più (un file RAW 8K di un’ora occuperà 7,92 terabyte di spazio).
Tuttavia, le unità grandi non sono così economiche (soprattutto se stiamo parlando di SSD più che di dischi rigidi), per cui conoscere il valore di un SSD e quanto questo costi per gigabyte è un altro importante elemento da soppesare per il vostro prossimo upgrade. Sia che si tratti di 128 GB o di 4 TB (o davvero di qualsiasi altra capacità), il costo per gigabyte vi fornirà un buon punto di partenza per confrontare le diverse unità e valutare se vi sia un riscontro a livello di valore sulla base delle funzionalità e del rating di durabilità.
In media, un SSD interno può costare dai 9-10 centesimi per gigabyte (esempio: il Mushkin Source 2,5 pollici SATA con 1 TB costa poco più di 90$) fino ai 62 centesimi per gigabyte come nel caso del costoso Sony SV-GS48 specificatamente per i creatori di filmati. Una regola generale è che le unità più piccole (tutto ciò che è al di sotto dei 240 GB) avranno un prezzo per gigabyte più elevato, e diventano più economiche salendo alle capacità di 500 GB, 1 TB, 2 TB. A volte, comunque, un’unità da 2 o 4 TB potrebbe avere un prezzo premium per giga rispetto ai modelli aventi capacità inferiore.
Il numero di “strati” in un SSD è stato una forza trainante nell’abbassamento dei prezzi degli ultimi anni. Gli SSD (e i moduli di memoria flash da cui sono prodotti) hanno vissuto molte innovazioni negli ultimi dieci anni, ed una di queste tecnologie è conosciuta come 3D NAND. Il nome si riferisce al processo di fabbricazione, durante il quale le celle, invece che essere disposte esclusivamente su un piano orizzontale, possono essere sovrapposte l’un l’altra in strati. Più strati ci sono, più capacità di archiviazione rientrerà in uno spazio più ristretto, e quindi minori saranno i costi materiali.
In questo momento, le principali cinque Flash NAND 3D sono quelle a 32 strati, a 64 strati, a 96 strati, a 128 strati e a 176 strati, anche se quest’ultimo non è ancora presente in commercio, ma è stato solo annunciato, pertanto non vi sono delle unità che lo hanno effettivamente testato e messo alla prova. Il disporre di più strati non necessariamente fornisce un bonus a livello di prestazioni, ma in genere permette un prezzo minore tra unità aventi la stessa capacità.
Infine, il prezzo di un SSD può anche dipendere dall’elemento di memoria “metodo” utilizzato per archiviare i dati. I quattro tipi diversi, che archiviano rispettivamente da 1 a 4 bit per cella, sono: cella single-level (SLC), multi-level (MLC), triple-level (TLC), e quad-level (QLC). SLC è il tipo più veloce e duraturo dei quattro, ma è anche il più caro e difficile da trovare al di fuori del mondo aziendale. MLC è meno duraturo ed un po’lento, ma ad un prezzo più ragionevole, e TLC e QLC sono quelli più diffusi, essendo meno “duraturi” ma anche i più economici. (Parleremo di più della resistenza delle unità a breve)
Quanto è Veloce l’SSD che Sto Osservando?
Quando un produttore di SSD pubblicizza la velocità di una specifica unità, solitamente riporterà uno o due cose: le velocità teoriche massime in sequenza lettura/scrittura (espresse in megabyte per secondo), o le velocità teoriche massime casuali, o 4K (come in blocchi di quattro kilobyte), di lettura/scrittura (espresse in I0PS, o operazioni input/output per secondo). In pratica, comunque gli esiti 4K di lettura/scrittura possono essere espressi anche in MBps.
Le velocità sequenziali di scrittura sono generalmente (ma non sempre) connesse agli esiti che potete aspettarvi mentre trasferite dei grandi file singoli (pensate al caso di filmati in alta risoluzione o all’immagine del disco ottico ISO), mentre gli esiti 4K di lettura/scrittura riflettono più delle cose come i tempi di caricamento di un gioco o quanto velocemente il vostro sistema operativo riesca a scaricare dei file.
La velocità massima sequenziale di lettura che è teoricamente possibile per un’unità SATA è di 600 MBps, anche se, come detto in precedenza, non abbiamo visto nessuna unità raggiungere questo limite anche in condizioni ideali di test. La massima velocità teorica sequenziale di lettura per unità PCI 3.0 x4 è molto più elevata (3940 MBps), anche se la più veloce che abbiamo riscontrato in fase di test è stata raggiunta dall’SSD Samsung 870 EVO, che ha superato il valore di 3372 MBps del Crystal DiskMark 6.
Infine, come accennato in precedenza, c’è anche l’interfaccia PCI Express 4.0, che richiede (al momento) una scheda madre per desktop AMD Ryzen con chipset X570 o B550 (o una Ryzen Threadripper con scheda madre TRX40) o una nuova scheda madre Intel serie 500 con chipset “Rocket Lake” di 11a generazione. Le unità a stato solido PCIe 4.0 x16 hanno una velocità massima di lettura sequenziale di 31500 MBps, anche se le uniche persone che possono aver notato (o anche aver testato) questo tipo di rendimento in via continuativa sono coloro che trasferiscono file enormi tra le due unità PCIe 4.0 M.2 installate sulla stessa scheda madre (altrimenti l’unità di origine o di destinazione diventerebbe una strettoia). In realtà, 7000 MBps è un limite realistico, ma questo vale solo negli SSD di ultima generazione come il Samsung SSD 980 Pro o l’SSD MSI PCIe 4.0 che uscirà a breve.
I dati riportati nelle recensioni fatte da terzi, come PCTEMPO, e non i numeri riportati sulla confezione o nelle descrizioni dei produttori, sono gli unici veri valori affidabili inerenti alle velocità di un SSD. Nel test condotto sulle unità PCIe 4.0 (in particolare tramite un’analisi approfondita dei dati riportati su PCMark 10), abbiamo riscontrato che i valori delle velocità sequenziali forniti dai produttori erano veramente molto elevati, ma questi, molto spesso, non ci dicono effettivamente come funzionerà un’unità quando si trova nella situazione in cui deve gestire scenari reali come l’avvio di Windows 10, l’avvio di videogame come Overwatch o l’avvio di programmi come Adobe Photoshop e Adobe Premiere.
In questi test, le unità di ogni tipo di bus, da PCIe 4.0 fino a SATA 3.0, possono rivaleggiare con le altre, e alle migliori tra loro, come l’SSD SATA Samsung 870 EVO (4TB e 1TB), può essere assegnato il punteggio massimo rispetto ad altre unità che sono molto più costose a parità di gigabyte. Se volete godere delle migliori prestazioni quando giocate, utilizzate qualche applicazione o se semplicemente volete ottenere le migliori prestazioni dal vostro sistema operativo, ma al minor costo possibile in base alle offerte del mercato, sappiate che in commercio ci sono ancora unità SATA paragonabili, se non migliori, delle loro loro dirette rivali, le unità M.2, per quanto riguarda le specifiche principali.
Detto questo, se avete a disposizione uno slot M.2 e volete acquistare un SSD da 2 TB, o con una capacità inferiore, il prezzo di queste unità sarà molto simile a prescindere che si tratti di unità SATA o M.2. Le velocità sequenziali di queste unità sono molto più elevate, il che è fondamentale quando si vogliono spostare dei file (o ad esempio si vuole fare il backup quotidiano del proprio PC), pertanto se riuscite a trovare un’unità M.2 allo stesso prezzo di un’unità SATA, vi consigliamo di optare per la prima. Molto spesso comunque, soprattutto se dovrete effettuare un upgrade del vostro notebook, avrete a disposizione un’unica opzione.
E per Quanto Riguarda la Garanzia degli SSD ed il Rating di Durabilità?
Quando si parla di SSD, con il termine Terabyte scritte (TBW) si va ad indicare il momento in cui, dopo una certa quantità di dati scritti nell’unità, le sue celle di memoria si “esauriscono”, il che significa che lo spazio disponibile sull’unità si ridurrà man mano le celle restanti non andranno a compensare le celle che, in quanto compromesse, dovranno essere disattivate. Il rating di TBW di un’unità solitamente si aggira tra i 100 e i 3500 TBW, a seconda del produttore, della capacità, e dell’uso, ma solitamente si tratta di un dato che non avrà un impatto per gli utenti giornalieri.
Detto questo, coloro che comprano un SSD per usi professionali, come la produzione di filmati, l’hosting di server, o qualsiasi altra cosa che implichi un trasferimento giornaliero di file di dimensioni enormi di centinaia di gigabyte, vorranno scegliere un’unità che riesca a sostenere quel genere di punizione per mesi, persino anni, fino alla fine.
Questo dato rientra nel periodo di garanzia di un’unità, che (a parte per pochi casi sporadici) sarà sempre valida per un periodo compreso tra i tre e i cinque anni, o finché non avrete raggiunto le specifiche di TBW. I produttori hanno dei modi per leggere un’unità così da determinare quanti terabyte siano stati sovrascritti nel corso della sua vita; quindi, prima di presentare una qualsiasi richiesta di garanzia, accertatevi di non aver già oltrepassato il vostro TBW prima della scadenza del periodo di garanzia.
Il Software ed il Tipo di Controller Sono Importanti?
I controller sono un elemento degli SSD a cui si interesseranno soltanto i super appassionati di informatica, ma in ogni caso sono importanti. Il controller è un modulo sull’SSD che essenzialmente agisce da processore e controllore del traffico per l’unità, traducendo le istruzioni del firmware in funzioni, come gli strumenti di correzione codice errore (ECC) e di diagnostica SMART, e modulando anche quanto in generale l’SSD abbia buone prestazioni.
È possibile trovare dei punti in comune tra unità che usano controller simili (come i controller Phison utilizzati da molte unità OEMs). Alcuni produttori di SSD usano controller di terze parti, mentre altri i propri. Potreste vedere citato il modello di controller nei documenti con le specifiche dell’unità o in recensioni, ma sappiate che per gli acquirenti occasionali si tratta veramente di informazioni di dettaglio. Nei recenti test che abbiamo condotto su unità come il Samsung 980 Pro, il Samsung 870 EVO e il Crucial P5, è iniziata a emergere una certa tendenza, la quale suggerirebbe che le aziende che utilizzano i propri controller potrebbero essere in grado di realizzare unità dalle eccellenti prestazioni, offrendo anche una qualità ed un valore maggiori. Ma vi consigliamo comunque di consultare i risultati di tali test prima di fare qualsiasi ipotesi basata su un tipo di controller.
Il software è un’altra considerazione di acquisto che sarà approfondita soltanto dai nerd dell’archiviazione, ma a prescindere da quale compagnia scegliate, ogni pannello di controllo per la gestione di un software SSD dovrebbe perlomeno avere un’opzione di cancellazione sicura, un modulo di aggiornamento del firmware, ed un qualche tipo di strumento di spostamento che vi permetta di trasferire i dati da un’unità all’altra in tutta sicurezza. La maggior parte delle unità più diffuse vi garantirà queste opzioni.
SSD Interni Anomali: U.2, mSATA, HHHL
Se avete scorso questa guida all’acquisto, e possedete una particolare porta o slot di cui non abbiamo ancora trattato, allora probabilmente avete una di queste due porte anomale installate nel vostro sistema: U.2 o mSATA.
L’U.2 è piuttosto rara da trovarsi in PC per consumatori, poiché è principalmente pensata per utenti aziendali. Un’unità U.2 come la Intel SSD 750 Series si connette ad una porta U.2 sulla scheda madre attraverso un cavo speciale, o si connette ad uno slot PCI Express M.2 facendo uso di un adattatore particolare. A meno che voi non abbiate una porta U.2 sulla scheda madre del computer fisso che desiderate usare, potete ignorare queste unità.
mSATA, abbreviazione di mini-SATA, è un predecessore del fattore di forma M.2.. È stata principalmente integrata in computer portatili, anche se alcune schede madri di computer fissi più vecchi potrebbero presentare uno slot mSATA. Con l’mSATA gli slot e le unità usano soltanto il bus SATA, a differenza del supporto SATA dell’M.2 e del PCIe. L’mSATA è un punto morto per qualsiasi desiderio e scopo, ma potreste incontrarlo nel caso in cui abbiate un computer fisso o portatile un po’ più vecchio.
Infine abbiamo anche l’SSD su una scheda di espansione PCI Express, simile ad una piccola scheda grafica. La maggior parte presenta il fattore di forma HHHL (half-height half-length, metà altezza metà lunghezza), che consente loro di adattarsi a PC compatti e ribassati, e di inserirsi nelle stesse porte PCIe in cui inserireste ogni altra scheda di espansione. Vorreste optare per una di queste soltanto nel caso in cui abbiate un PC fisso che manca di slot M.2 o di porta/supporto unità SATA.
Pronti per i Nostri Consigli?
Le unità a disco rigido hanno le più varie forme e dimensioni, e sono inserite per pressoché ogni scopo. Sia che necessitiate di un’unità la cui caratteristica principale sia il basso costo, sia che necessitiate di un’unità in grado di caricare un film in 4K in meno di mezzo secondo, c’è un SSD apposito in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Prima di entrare nel merito della lista delle migliori unità che abbiamo recentemente testato, dovremmo menzionare il fatto che, anche se questa è una carrellata dei migliori SSD interni, di questi tempi quasi ogni unità può diventare un’unità USB esterna con l’aiuto di custodie SSD, che sono spesso più che custodie durature in plastica o in metallo. Potete acquistare custodie per ogni tipo di SSD: SATA 2,5 pollici, SATA M.2, o PCIe M.2.Assicuratevi soltanto che la custodia supporti forma e tipo di bus dell’unità che desiderate “esternizzare”. Ovviamente, potete anche acquistare un SSD già prodotto come unità esterna.
Detto questo passiamo alle nostre scelte, che si estendono tra unità 2,5 pollici e M.2 di entrambi i tipi di bus.
PCtempo è supportato dai lettori. Se acquistate tramite i link presenti sul nostro sito, potremmo guadagnare qualcosina grazie alle commissioni di affiliazione. Per saperne di più.
Lascia un commento