Per chi lavora da remoto ed ha la necessità di acquistare un monitor a tale scopo, la soluzione ideale potrebbe essere un monitor USB-C. In linea generale, un monitor USB-C consentirà di visualizzare video ad elevata risoluzione, oltre ad offrire un’eccellente compatibilità e numerosi altri vantaggi rispetto a quei monitor che dispongono di diversi tipi di porte.
Se volete lavorare in smart working da casa o da un altro luogo, è possibile che un monitor per PC sarà uno degli acquisti essenziali che vi ritroverete a fare a tale scopo. Potreste pertanto dover scegliere tra un monitor USB-C e tutte le alte possibili alternative disponibili in commercio. Questo potrebbe scoraggiarvi un po’, non solo per la vasta scelta ma perché potreste non sapere concretamente cosa voglia dire USB-C.
La tecnologia USB-C è una tecnologia ancora relativamente nuova e, se sono passati anni dall’ultima volta che avete acquistato un monitor, questo potrebbe essere la prima volta che vi trovate di fronte ad un monitor compatibile con l’USB-C. In questo articolo, vi daremo tutte le informazioni necessarie sulle porte e sui cavi USB-C, illustrandovi al contempo la differenza tra la tecnologia USB-C e le tecnologie precedenti, ponendo l’accento anche sui vantaggi di tale tecnologia.
Cos’è un monitor USB-C?
Molto semplicemente, un monitor USB-C è un qualsiasi monitor per PC che utilizza le specifiche USB Type-C sia per l’alimentazione che per la connessione ad altri dispositivi. Questo implica che il monitor sarà dotato di porte USB-C integrate e che pertanto sarà compatibile con qualsiasi cavo USB Type-C, rendendo possibile, oltre che semplice, sostituire tale cavo nel tempo, qualora se ne avesse la necessità.
La specifica USB-C è stata introdotta per la prima volta nel 2014 e negli anni è stata sempre più utilizzata. Si tratta di un sistema di connettori a 24 pin spesso utilizzato per i monitor e per altri dispositivi che fino a poco tempo fa di avvalevano di tecnologie alternative, tra cui USB Tipo-A, USB Tipo-B, HDMI e jack audio da 3,5 mm.
Parlando di differenze fisiche riferendoci sempre a tecnologie simili a queste e presenti sul mercato, il connettore presente su un cavo USB Type-C è relativamente piccolo e completamente simmetrico. Di conseguenza, può essere inserito in una porta USB-C indipendentemente da quale sia effettivamente il lato rivolto verso l’alto ed il lato rivolto verso il basso, offrendo pertanto una maggiore praticità.
Quali sono i vantaggi dei monitor USB-C?
Nonostante vi siano diversi vantaggi associati ai monitor USB-C, uno dei principali è senza dubbio il fatto che la tecnologia USB-C può essere utilizzata per audio digitale, video digitale, trasferimento di dati ed alimentazione. Nella maggior parte dei casi, questo contribuisce ad eliminare la necessità di poter disporre di cavi aggiuntivi, portando ad avere una postazione di lavoro più ordinata e funzionale oltre che facile da utilizzare. Questo è in netto contrasto con ciò che accade per altri tipi di monitor, che consentono di utilizzare due, tre o anche quattro cavi differenti contemporaneamente.
La tecnologia USB-C è anche significativamente più potente delle tecnologie precedentemente utilizzate ed è orientata verso un rapido trasferimento dei dati. Tali vantaggi possono risultare di fondamentale importanza per diversi tipi di lavori, in quanto consentono di collegare il monitor a più dispositivi e visualizzarne i contenuti senza subire alcun tipo di perdita in termini di qualità dell’immagine o di qualità di riproduzione.
Inoltre, come messo in evidenza su TechAdvisor, USB Type-C sta diventando, in modo graduale, lo standard universale e un numero sempre più elevato di dispositivi, comprese le varie versioni di Apple MacBook Air e MacBook Pro successive al 2015, presentano solo ed unicamente porte USB-C. Questo rende i monitor USB Type-C un ottimo acquisto anche per il futuro poiché il fatto che le principali aziende tecnologiche, come Apple, abbiano investito così pesantemente nell’utilizzo di questa tecnologia implica che la stessa probabilmente verrà supportata per molto tempo a venire.
Possibili utilizzi per chi lavora da remoto
Per chi lavora da remoto, uno dei vantaggi principali che può offrire un monitor USB Type-C è strettamente correlato alla compatibilità sopra menzionata. Le porte USB-C sono ampiamente utilizzate oltre ad essere anche delle porte bidirezionali, che pertanto possono sia ricevere che fornire energia. La combinazione di queste caratteristiche consente di collegare diversi dispositivi con un unico cavo, cavo che può essere rimosso da un dispositivo e collegato a un altro in pochi secondi.
Pertanto, per fare un esempio realistico, potrete collegare il vostro computer al monitor ma cambiare facilmente il cavo in modo tale che il monitor possa essere collegato ad uno smartphone o ad un tablet. Fatto questo potrete visualizzare i contenuti di quel dispositivo in alta qualità, senza un ritardo apprezzabile, su uno schermo molto più grande. Questo può rivelarsi particolarmente utile quando si tratta di visualizzare ad esempio presentazioni PowerPoint o documenti che presentano dimensioni del testo ridotte.
Se necessiterete inoltre di ricaricare il vostro smartphone o il tablet e non avrete a portata di mano un caricabatterie, potrete tranquillamente collegare il vostro dispositivo al monitor. In questo caso verrà pertanto utilizzato l’alimentatore del monitor per fornire la carica al dispositivo e tale multifunzionalità può essere di vitale importanza per tutti coloro che lavorano da remoto e necessitano pertanto di mantenere la propria postazione di lavoro pulita ed ordinata.
Considerazioni finali sui monitor USB-C per lo smart working
Nonostante non sia ancora possibile identificare uno standard completamente universale per porte e connettori, la tecnologia USB-C è quanto di più vicino possibile ci sia al momento. Il livello di compatibilità offerto rende un monitor USB Type-C un ottimo acquisto per tutti coloro che lavorano in smart working da casa proprio per l’enorme flessibilità offerta, inclusa la possibilità di utilizzare un singolo cavo USB-C per collegare, in modo affidabile, il monitor a più dispositivi diversi nel corso di una giornata lavorativa.
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