Perchéé i valori del Moving Picture Response Time (MPRT) possono essere fuorvianti ed ambigui ed in quali circostanze si abusa di un tempo di risposta MPRT di 1 ms
Il Moving Picture Response Time (MPRT) è un valore, risultato di un test specifico, che viene utilizzato sempre più frequentemente negli ultimi tempi durante i monitoraggi di marketing, ed ha raggiunto un’importanza tale per cui, dal nostro punto di vista, ha tutte le caratteristiche per iniziare a fuorviare ed a trarre in inganno i consumatori, se tale valore e ciò che comporta non vengono interpretati correttamente. In alcuni casi, gli stessi produttori abusano del valore di MRPT, pertanto è importante che gli acquirenti siano perfettamente consapevoli di quali possono essere quelle situazioni in cui questo tempo di risposta può essere utilizzato in modo fuorviante.
Come si misura il tempo di risposta MPRT?
Il MPRT esprime il livello di sfocatura percepita dall’utente quando si utilizza un determinato schermo. I pannelli tradizionali devono avere delle caratteristiche particolari che prendono in considerazione in particolar modo la velocità dei pixel del pannello stesso (il “tempo di risposta” G2G) ed il “refresh rate” del frame utilizzato. Se tra tali specifiche dello schermo rientrano anche i valori del MPRT, vuol dire che si vanno a prendere in considerazione anche il movimento degli occhi ed il monitoraggio dei contenuti in movimento su un’unità di visualizzazione con tecnologia sample-and-hold, come LCD.
Da cosa può essere influenzato il valore del MPRT?
Per un normale schermo LCD, che non presenta alcuna particolare tecnologia di retroilluminazione pensata appositamente per ridurre nello specifico l’effetto motion blur percepito, il fattore che incide preferenzialmente sul valore di MPRT è il refresh rate. I tempi di risposta dei pixel, se particolarmente lunghi, potrebbero contribuire ad allungare, anche se di poco, il tempo di risposta MPRT, nonostante tale valore sia generalmente influenzato quasi esclusivamente dal refresh rate attivo. Su uno schermo con un refresh rate di 60 Hz il tempo di risposta MPRT è pari a 16,67 ms (ovvero, la velocità con cui un nuovo fotogramma viene inviato allo schermo è pari a 1000 ms/60 Hz = 16,67 ms). Su uno schermo con un refresh rate di 120 Hz il tempo di risposta MPRT risulta essere dimezzato e pari a 8.33ms. Su uno schermo con un refresh rate di 144Hz il tempo di risposta MPRT dovrebbe pertanto essere pari a 6.94ms, mentre su uno schermo con un refresh rate di 240Hz il tempo di risposta MPRT dovrebbe essere pari a 4.16ms. Questo è l’attuale limite che caratterizza gli schermi LCD presenti al momento in commercio, quindi un tempo di risposta MPRT di 4,16 ms è veramente il valore minimo raggiungibile da tali schermi senza ricorrere ad eventuali accorgimenti. Da dove provengono, dunque, i tempi di risposta super-bassi di cui si parla così spesso e noti anche come gli “MPRT di 1ms”?…
Factoring nella retroilluminazione per la Blur Reduction
Ad oggi, il valore più comune del tempo di risposta MPRT utilizzato da chi progetta e realizza schermi è pari a 1ms. Per ottenere un MPRT di 1 ms, uno schermo LCD basato sulla tecnologia attuale deve essere dotato di una sorta di retroilluminazione per la Blur Reduction, altrimenti tale valore non sarebbe raggiungibile. Questa particolare retroilluminazione viene utilizzata per rimuovere la persistenza dell’immagine percepita e l’effetto blurring che si riscontrano su uno schermo sample-and-hold come questo avvalendosi dello strobing attivare o disattivare la retroilluminazione stroboscopica. Ciò rende molto più semplice tracciare di oggetti in movimento, offrendo immagini più chiare e nitide con un effetto di motion blur nettamente inferiore. Senza una retroilluminazione per la Blur Reduction avreste bisogno di 1000 fps, a 1000 Hz e con tempi di risposta dei pixel affidabili e pari a 1ms, per ottenere un vero e proprio tempo di risposta MPRT di 1ms su uno schermo LCD, cosa che ovviamente, al momento, non è possibile.
Vedrete spesso questo specifico valore del tempo di risposta, MPRT di 1 ms, associato a schermi che presentano quella caratteristica retroilluminazione che, teoricamente, dovrebbe essere indice del fatto che quel particolare prodotto è dotato di una retroilluminazione per la Blur Reduction. Non è sempre così, però, in quanto, purtroppo, è sempre più frequente l’utilizzo improprio ed ingannevole da parte dei produttori della dicitura “MPRT di 1 ms o 1ms MPRT” soprattutto nel caso di dispositivi che non sono nemmeno dotati di una retroilluminazione stroboscopica per la Blur Reduction!
Altra nota importante è il fatto che solo perché uno schermo potrebbe disporre di una retroilluminazione per la Blur Reduction non implica necessariamente che possa effettivamente essere raggiunto e registrato un tempo di risposta MPRT di 1 ms, dato che ciò è correlato a diversi fattori come lo strobe timing, la strobe length, il refresh rate ecc. Uno schermo di questo tipo dovrebbe essere comunque in grado di offrire, in linea generale, un’esperienza in termini di tempo di risposta MPRT migliore rispetto ad uno schermo senza retroilluminazione stroboscopica, anche se non sempre si ha un vero e proprio MPRT di 1 ms. Anche se la dicitura “MPRT di 1 ms sembra ormai essersi insinuata nel mercato attuale degli schermi e dei monitor come uno specchietto per le allodole in grado di attirare l’attenzione dell’acquirente su un qualsiasi schermo che dispone di una retroilluminazione per la Blur Reduction, indipendentemente dal fatto che quel MPRT di 1ms venga effettivamente raggiunto o meno. Il problema però è quando vengono menzionati valori di “MPRT” molto bassi, ciò normalmente è indice del fatto che quello specifico schermo è dotato di una retroilluminazione per la Blur Reduction, quanto questa poi possa essere utile è tutta un’altra cosa.
Il problema di ricorrere solamente al valore di MPRT per indicare il tempo di risposta
Nonostante un tempo di risposta di MPRT di 1 ms potrebbe essere una specifica utilizzata da un produttore per pubblicizzare il proprio schermo e presentarlo al meglio ai consumatori sottolineando proprio quel “1 ms”, non è sempre chiaro come quello specifico schermo sia in grado di funzionare senza abilitare quella particolare funzione. In diverse circostanze, come ad esempio quando si ricorre al VRR per la tecnologia G-Sync/FreeSync, non è infatti possibile utilizzare la retroilluminazione per la Blur Reduction. È importante valutare attentamente le prestazioni dello schermo quando la funzione di retroilluminazione stroboscopica non è attivata. Il più delle volte il tempo di risposta di uno schermo di misura in modo tradizionale ricorrendo al valore del tempo di risposta “G2G”, un valore più diffuso e sicuramente più semplice da capire per il consumatore, che risulta essere uno strumento molto utile per confrontare tra loro i diversi schermi LCD presenti in commercio. È molto difficile capire come mettere a confronto tra loro due schermi quando uno presenta una retroilluminazione per la Blur Reduction e un valore di MPRT di 1 ms, e l’altro non presenta questa tecnologia, ma ha un valore del tempo di risposta G2G di 4 ms, ad esempio.
Se i valori del tempo di risposta MPRT dovessero iniziare ad essere utilizzati dai produttori, ci piacerebbe che sulle confezioni dei vari prodotti continuassero ad essere riportati anche i valori del classico tempo di risposta “G2G” al fine di dare la possibilità ai consumatori di confrontare effettivamente tra loro vari modelli, tra cui anche modelli che non dispongono di una retroilluminazione per il Blur Reduction. Siamo consapevoli del fatto che i valori dei tempi di risposta G2G risultano essere alquanto discutibili, soprattutto nel mondo reale, ma è meglio fornire ai consumatori un mezzo che consenta loro di mettere effettivamente a confronto tra loro diversi schermi senza confondere troppo le acque ricorrendo a valori di MPRT che spesso risultano essere di fatto inutili ed ingannevoli.
Questo valore potrebbe costituire un vero e proprio problema, e questo è possibile dimostrarlo con un esempio. Immaginate di avere a disposizione un pannello VA con tempi di risposta molto lunghi, che se usato normalmente o per giocare a videogame compatibili con il VRR offre delle immagini sfocate, motion blur e delle prestazioni discutibili. Se aggiungendo una retroilluminazione stroboscopica per il Blur Reduction questo pannello potrebbe offrire dei tempi di risposta molto più rapidi, raggiungendo anche un valore di MPRT di 1ms. Ipotizzate inoltre di disporre anche di uno schermo con pannello TN ideale per giocare ai videogame e per vedere film in cui manca una retroilluminazione per il Blur Reduction, ma che è comunque in grado di offrire tempi di risposta G2G affidabili di 2ms, uno schermo pertanto decisamente più adatto per giocare normalmente ai videogame o per un’esperienza di gioco VRR. Mettendo a confronto questi due schermi è possibile giungere alla conclusione che non è essenziale disporre di uno schermo in grado di offrire un tempo di risposta MPRT di 1 ms (o simile) solo perché dotato di una retroilluminazione per il Blur Reduction per poter avere tra le mani uno schermo di buona qualità.
Uso improprio del valore del tempo di risposta MPRT di 1 ms
Negli ultimi tempi abbiamo notato che sono sempre più gli schermi presenti in commercio che vengono pubblicizzati andando in particolar modo a sottolineare il fatto che offrono un tempo di risposta MPRT di 1 ms, quando in realtà non sembrano nemmeno presentare una retroilluminazione stroboscopica per il Blur Reduction. Siamo andati ad analizzare le funzionalità e le specifiche del nuovo AOC AGON AG353UCG, il cui rilascio è stato annunciato di recente, che non sembra presentare una funzione per il Blur Reduction all’interno del suo menu OSD. È possibile però che tale funzione sia stata aggiunta prima dell’avvio ufficiale della produzione finale del monitor, pertanto dovremo semplicemente attendere per poter verificare questa ipotesi. Riteniamo infatti che questo sia proprio un punto da tenere sotto osservazione.
Come già accennato poco sopra, fare ricorso a questo valore del tempo di risposta di 1 ms può creare non poche difficoltà anche nel caso in cui viene utilizzata una retroilluminazione stroboscopica. Ci sono problemi anche solo nel fornire il valore del tempo di risposta MPRT quando si cercano di valutare le prestazioni di uno schermo, senza prendere in considerazione l’effettiva presenza, o meno, della retroilluminazione stroboscopica. Ma almeno quegli schermi che presentano una retroilluminazione per il Blur Reduction sono in grado di raggiungere effettivamente il valore di MPRT promesso, se non pienamente, almeno in parte per lo meno. L’utilizzo di un tempo di risposta MPRT di 1 ms per esaltare le caratteristiche di uno schermo, quando questo non dispone nemmeno di una retroilluminazione stroboscopica per il Blur Reduction è semplicemente fuorviante ed irrealistico, i produttori pertanto dovrebbero evitare di ricorrere a questi mezzi per attirare l’attenzione dei compratori. Del resto non potremmo fare a meno che criticare e valutare negativamente uno schermo se per descriverne le proprietà vengono utilizzati dei valori palesemente fuorvianti, proprio per trarci in inganno. Non è possibile raggiungere un valore di questo tipo senza uno schermo da 1000 fps/1000 Hz/G2G di 1 ms se non si utilizza una retroilluminazione stroboscopica, quindi non possiamo essere certi su cosa i produttori si sono basati per poter riportare sulla confezione dei loro prodotti un tempo di risposta MPRT di 1 ms.
Leggi di più:
Miglior Monitor Gaming
PCtempo è supportato dai lettori. Se acquistate tramite i link presenti sul nostro sito, potremmo guadagnare qualcosina grazie alle commissioni di affiliazione. Per saperne di più.
Corsino Emanuele says
salve, circa 7 mesi fa ho acquistato un monitor ROG Swift PG32UQ non conoscevo la differenza tra MPRT e G2G mi sono affidato alle carateristiche tecniche descritte ,le quali pur in assenza di una retro illuminazione Blur Redaction riportavano un MPRT a 1ms , successivamente mi sono reso conto attraverso dei test svolti con l’utilizzo di “ufo test” che la velocità di aggiornamento del mio monitor non era mai al di sotto di 6.4ms.
Secondo voi esistono i presupposti per richiedere un rimborso ad Asus, e in caso fosse possibile a chi dovrei rivolgermi?
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluiti.