I notebook che presentano uno schermo relativamente grande, al giorno d’oggi, sono un’ottima alternativa ai PC desktop sia per lavorare che per giocare ai videogame. Ecco tutto ciò che vi serve sapere per scegliere il notebook da 17 Pollici , per lavoro o da gaming, più adatto a voi, con un breve elenco dei migliori dispositivi attualmente in commercio in base ai test che abbiamo condotto.
Se amate avere sempre tutto sotto controllo, soprattutto sullo schermo del vostro PC, avete bisogno di un notebook che si adatti alle vostre esigenze. Desiderate un notebook (la parola “notebook” non è proprio il termine ideale da utilizzare quando ci si riferisce a dispositivi portatili così ingombranti) che non solo possa andare a sostituire perfettamente il vostro PC desktop, ma che vi offra anche una panoramica completa dello spazio di lavoro sullo schermo o del campo di gioco, quando giocate ai videogame? Se si, allora dovrete optare per un notebook da 17”, ovvero un notebook che, nel mondo dei dispositivi portatili, presenta lo schermo più grande in assoluto attualmente disponibile.
Quasi tutti i notebook da 17” sono dotati di uno schermo che, tecnicamente, misura, in diagonale, 17,3 Pollici (esattamente come, in genere, i notebook da 15” hanno uno schermo che, in diagonale misura 15,6”). Questo è sufficiente per apprezzare al meglio una risoluzione Full HD o da 1080p (1.920 x 1.080 pixel) oppure per risoluzioni ancora più elevate come il 4K (3.840 x 2.160), risoluzioni non proprio adatte ed eccessive se si dispone di uno schermo più piccolo.
17 Pollici: conviene veramente optare per uno schermo così grande?
Uno degli aspetti negativi di optare per un notebook da 17” è il fatto che una dimensione dello schermo così elevata incide notevolmente sulle dimensioni del dispositivo che diventa più ingombrante rispetto ai modelli dallo schermo più piccolo, e va a richiedere una borsa, uno zaino o un trolley per notebook specifici rispetto a quelli che si trovano solitamente in commercio e pensati per dispositivi di dimensioni più contenute. Inoltre un notebook di queste dimensioni di fatto risulta essere troppo pesante ed ingombrante per essere trasportato tutti i giorni da casa all’ufficio o dall’ufficio alla sala conferenze.
I più leggeri tra i notebook da 17 pollici, con una sola e significativa eccezione, pesano poco meno di 3 kg. (A fare eccezione è l’LG Gram 17 il cui peso è inferiore a 1,5 kg). I notebook da 17 pollici più pesanti, che sono inevitabilmente notebook da gaming, superano senza problemi i 4,5 kg e, in alcuni casi, questo valore non tiene conto dei due alimentatori di cui sono dotati. Pensate ad un notebook come al tavolino pieghevole che si trova sugli aerei? Scordatevelo. Questi notebook sono più simili ad un bagaglio a mano.
Dal vostro punto di vista, quindi, dovreste scendere a troppi compromessi per poter disporre di uno schermo di ottime dimensioni? Questi maxi-notebook possono essere visti solo come dei raccoglitori portatili di grandi dimensioni?
No – sono anche leader indiscussi in termini di prestazioni. Il loro chassis ospita i processori e le schede grafiche più potenti presenti in commercio, i migliori ed i più efficienti sistemi di raffreddamento, una memoria invidiabile e più unità a stato solido (SSD) o dischi rigidi per disporre di un ampio spazio di archiviazione. Hanno spazio sufficiente per tutte le porte di cui potreste aver bisogno, così come delle tastiere grandi e spaziose simili a quelle dei PC desktop e complete di tastierino numerico.
I notebook Jumbo non sono dispositivi adatti a chi viaggia spesso, ma soddisfano comunque le esigenze di una vasta gamma di persone. Diamo ora un’occhiata alle loro specifiche, alle loro potenzialità e a quali caratteristiche è bene prestare attenzione quando si vuole acquistare uno di questi notebook.
Lavoro o gioco: per che cosa si vuole utilizzare un notebook?
Alcuni notebook da 17” sono PC generici ideali per chi desidera avere un dispositivo portatile con un grande schermo. La maggior parte delle persone, consapevoli di ciò che vogliono in un notebook, rientra di fatto in due categorie, diametralmente opposte tra loro: c’è infatti chi vuole una workstation portatile e chi vuole invece un notebook da gaming.
Sia le workstation portatile che i notebook da gaming possono supportare senza problemi il lavoro svolto quotidianamente al PC da diversi utenti: lavoro d’ufficio, invio di e-mail e utilizzo di programmi quali Word, Excel, Outlook, Chrome, Slack e così via. Ma per le workstation portatili è un gioco da ragazzi supportare applicazioni e programmi di questo tipo. Sono dotate infatti di certificazioni ISV (Independent Software Vendor o Fornitore di Software Indipendente) in grado di garantire compatibilità ed un utilizzo ottimale di programmi adatti per svolgere lavori molto più difficili e complessi: progettazione assistita da calcolatore (Computer-aided design o CAD), modellazione ed animazione 3D, rendering avanzati, elaborazioni di un elevato set di dati scientifici o di ingegneria, editing di video complessi e creazione di mondi per la realtà virtuale. Per poter supportare tutte queste attività si affidano alla potenza di CPU e GPU all’avanguardia.
Ad eccezione del fatto che la potenza della CPU è un po’ meno importante, mentre la potenza della GPU è di fondamentale importanza, lo stesso ragionamento lo si può fare anche per i notebook da gaming (vi invitiamo a dare un’occhiata anche alla nostra guida agli acquisti ed all’elenco dei modelli che vale la pena prendere in considerazione, dal nostro punto di vista). I notebook da gaming sono progettati per riprodurre i videogame più recenti e migliori ad alta velocità – almeno 60 fotogrammi al secondo, il doppio della velocità necessaria per un gameplay minimamente fluido – con tutti i dettagli e la qualità delle immagini elevati a livello 11. Lo stuttering o lo screen tearing non saranno sufficienti. Anche un piccolo ritardo può rivelarsi fatale durante un fragfest.
A prescindere dal tipo di notebook da 17 pollici che state prendendo in considerazione, probabilmente la caratteristica principale che le workstation portatile ed i notebook da gaming hanno in comune e che vi attira così tanto è una sola: la dimensione del loro schermo. Vediamo dunque analizzare questa specifica un po’ più nei dettagli.
Il pannello dello schermo: quali caratteristiche deve avere?
Tra i notebook da 17 pollici, le workstation ed i notebook da gaming acquistano ancora più valore se dotati di uno schermo con il giusto pannello. Un’ottima soluzione di base è senza dubbio i pannelli IPS (In-plane switching) o i pannelli IGZO (Indium gallium zinc oxide o ossido di zinco indio gallio), in grado di offrire dei colori e dei contrasti più definiti, oltre a degli angoli di visione decentrati più ampi. Gli schermi touch screen non sono particolarmente diffusi tra i notebook da 17 pollici, in quanto sia i gamer che i professionisti che optano per la versione workstation preferiscono il controllo pixel per pixel che solo un mouse è in grado di offrire.
I gamer spesso optano per schermi con una risoluzione limitata a 1080p per motivi legati ai frame rate elevati; per giocare ad una certa velocità con risoluzione 4K è necessario disporre di un processore grafico (GPU) top di gamma dal costo non indifferente come ad esempio le GPU Nvidia GeForce RTX 2080 Super, GeForce RTX 3070 o GeForce RTX 3080. Al contrario, chi utilizza una workstation necessita molto spesso di disporre di una risoluzione elevata così da poter replicare il più fedelmente possibile la medesima qualità grafica di un PC desktop con più monitor o per eseguire l’editing di video 4K. Alcune workstation portatili eccellono anche nell’associare perfettamente ciò che si visualizza sullo schermo con l’output del lavoro finito, offrendo la possibilità di scegliere tra lo spazio colore sRGB del web, lo spazio colore Adobe RGB di stampa e lo spazio colore DCI-P3 del cinema. Alcuni dei modelli più recenti di Asus e Gigabyte sono inoltre dotati della convalida Pantone per l’elevata precisione dei colori che sono in grado di offrire.
Per saperne di più:
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La maggior parte degli schermi classici LCD per notebook ha un refresh rate di 60Hz, quindi l’immagine viene aggiornata 60 volte in un secondo sullo schermo. Questo refresh rate va benissimo per l’occhio umano – i programmi TV hanno un refresh rate di 30 Hz mentre la maggior parte dei film hanno un refresh rate di 24 Hz – e per oltre il 90% delle applicazioni e degli utenti. Ma non è sufficiente per i veri appassionati di videogame che hanno investito parecchi dei loro risparmi nell’acquisto di chip grafici in grado di riprodurre più di 60 fotogrammi al secondo. È da qui che è nata l’idea di mettere a disposizione degli utenti dei notebook da gaming dotati di quelli che sono noti come schermi “high refresh rate” da 120Hz, 144Hz, 240Hz o anche 300Hz. In questo universo a parte i possibili acquirenti potranno trovare anche alcuni schermi in grado di supportare la tecnologia G-Sync di Nvidia, in grado di sincronizzare immediatamente il refresh rate dello schermo con l’output della GPU per delle immagini più nitide ed un gameplay più fluido.
Il cuore pulsante sotto il case: CPU, memoria e spazio di archiviazione
Quando si parla di CPU, i processori Intel associati a processori grafici di buona qualità come GeForce, Quadro, Radeon o Radeon Pro sono al primo posto in classifica seguiti subito dopo dai chip AMD Ryzen 5 e AMD Ryzen 7 per notebook con la loro grafica integrata. I notebook da gaming da 17” in genere presentano un processore Intel Core i7, di 10° o 11° generazione (la generazione del processore viene indicata rispettivamente dai numeri 10.000 o 11.000) con almeno 6 core. Questi sono noti come processori Intel Serie H, per poterli distinguere dalle CPU Intel Serie U solitamente presenti nei notebook più sottili e leggeri. I potenti – e decisamente costosi – chip Core i9 sono i migliori in assoluto in questo settore. Le CPU Intel Serie H di 11° generazione (“Tiger Lake-H”) dovrebbero dominare sempre più il mercato, ora, alla fine del 2021, essendo una costante negli ultimi notebook messi in commercio.
Per le workstation portatili, i Core i7 e Core i9 sono affiancati dai processori Intel Xeon, che offrono supporto per la memoria per server ECC (Error Correction Code). Nonostante non sia così utilizzato per le applicazioni ISV, la capacità del codice ECC di rilevare e correggere errori di memoria a bit singolo è un enorme vantaggio se si utilizza un PC per svolgere lavori di tipo scientifico, architettonico o finanziario i quali in genere non tollerano assolutamente la minima alterazione dei dati.
La classica RAM non ECC soddisferà senza problemi le esigenze della maggior parte degli utenti, tuttavia. 8 GB di memoria sono il minimo indispensabile per un notebook da gaming, anche se è preferibile disporre di 16 GB di memoria. (Andare oltre i 16 GB di memoria non è essenziale, a meno che non abbiate soldi da buttare). Le workstation necessitano di più RAM, 16 GB sono il minimo indispensabile in genere, ma non è raro che siano dotate anche di 32 GB di RAM; molti modelli supportano senza problemi anche 64 GB o 128 GB di RAM. Nel caso di una workstation portatile, vi consigliamo prima di tutto di informarvi e prendere nota dei requisiti minimi, in termini di RAM, delle applicazioni che prevedete di utilizzare così da valutare al meglio di quanta memoria avete bisogno e dei relativi costi.
Per quanto riguarda l’archiviazione, verificate che siano presenti una o due unità a stato solido M.2, spesso unite da uno o due dischi rigidi da 2,5” – l’SSD per il sistema operativo e le applicazioni che più utilizzate, il disco rigido con più spazio di archiviazione per i videogame ed i dati. La maggior parte dei notebook che prestano attenzione alle prestazioni utilizza standard PCI Express (PCIe) leggermente più veloci anziché unità a stato solido SATA. Associato alle unità SSD PCIe, potreste vedere spesso l’acronimo “NVMe” (Non-Volatile Memory Express), così come alcuni moniker proprietari, come le unità Z Turbo Drive delle workstation portatili di HP. Entrambi possono essere utili per individuare gli SSD più veloci. (Consultate la nostra guida ai migliori SSD NVMe PCI Express.)
500 GB di spazio di archiviazione (per un sistema solo SSD) è il minimo accettabile; un SSD da 1 TB o da 1,5 TB sono i più diffusi, ma ci sono anche alcune workstation che vantano uno spazio di archiviazione fino a 3 TB o a 4 TB. Se il problema è il budget, un SSD con uno spazio di archiviazione inferiore (diciamo 256 GB o 500 GB) come unità di partenza, associato a un disco rigido con uno spazio di archiviazione decisamente superiore, potrebbe essere un ottimo compromesso. Un notebook da 17” è probabilmente uno dei pochissimi notebook che ha spazio sufficiente per presentare entrambe queste unità di archiviazione. Alcuni notebook da 17” potrebbero addirittura avere uno scomparto vuoto che può essere utilizzato per installare un’unità aftermarket da 2,5” o un SSD M.2. Questa potrebbe essere una soluzione più economica.
Scegliere una GPU in base alle proprie priorità: lavoro o gioco?
Le schede grafiche delle workstation portatili si distinguono in due categorie: le Nvidia Quadro, Quadro RTX e RTX Serie A (molto più comuni) e le AMD Radeon Pro (meno comuni). Il silicio con cui sono realizzate è ottimizzato per poter supportare operazioni differenti rispetto alle loro rispettive controparti GeForce e Radeon per i notebook da gaming, oltre che per l’hard-charging, il rendering o la costante esecuzione di operazioni.
Anche dal punto di vista delle prestazioni di gioco, Nvidia è particolarmente rinomata nel mercato delle GPU per notebook. La sua architettura “Ampere”, che caratterizza le sue recenti GPU GeForce RTX Serie 30, è stata introdotta per la prima volta nelle schede video per PC desktop, come ad esempio nella GeForce RTX 3080. Nel mercato dei notebook da gaming, tra i notebook di fascia alta, queste GPU, riconoscibili per la sigla “GeForce RTX” rispetto alla scritta “GeForce GTX” che presentano le GPU precedenti, stanno poco per volta andando a sostituire le GPU che si basano sull’architettura “Touring” delle Nvidia GeForce GTX Serie 20, anche se in commercio non è insolito trovare alcuni notebook che presentano ancora questa tecnologia.
La storia delle workstation portatili e dei notebook da gaming è nota un po’ a tutti ormai: numeri di serie più alti e prezzi più elevati coincidono con velocità e frame rate più elevati. Offrono inoltre supporto per funzionalità quali la realtà virtuale (VR), anche se le GPU per notebook da gaming di fascia media e alta come la GeForce RTX 1660 Ti (Turing) e le sue versioni successive, e tutti gli attuali chip GeForce RTX, supportano la riproduzione e l’esplorazione dei mondi di VR, mentre le loro controparti per workstation portatili di fascia alta come le GPU della serie Quadro P5000 supportano la progettazione e la realizzazione dei mondi di VR.
Le GPU per notebook da gaming di Nvidia nel 2021 hanno subito un’importante evoluzione. Prima dell’immissione in commercio delle GPU per notebook Nvidia RTX Serie 30 basate sull’architettura ed Nvidia RTX serie 20 basate sull’architettura Touring, la progressione era semplice: si è passati dalla GeForce GTX 1050 alla GeForce GTX 1050 Ti, per poi passare alla GeForce GTX 1060 ed al top di gamma di quel momento ovvero le GeForce GTX 1070 e le GeForce GTX 1080. Le ultime tre GPU sono state poi sostituite dalle GeForce RTX 2060, RTX 2070 e RTX 2080 (e dalle versioni “RTX Super” leggermente più veloci delle GeForce RTX 2070 e delle GeForce RTX 2080), che attualmente stanno lasciando il posto alle GeForce RTX 3050, RTX 3050 Ti, RTX 3060, RTX 3070 e RTX 3080. Solo la GPU GeForce RTX 3080 è di fatto in grado di soddisfare le esigenze degli appassionati che vogliono giocare con gli ultimi videogame messi in commercio con risoluzione 4K con le impostazioni per la qualità dell’immagine personalizzate e portate al massimo, mentre i chip GTX e RTX di livello inferiore sono stati pensati e progettati per i gamer che dispongono di schermi Full HD (1.920 x 1.080 pixel). Le GPU GeForce RTX 2070, GeForce RTX 3060 e GeForce RTX 3070, nel mentre, invece, si trovano a cavallo tra il mondo degli schermi Full HD ed il mondo degli schermi con risoluzione 4K.
Le GPU attuali sono le versioni per notebook delle GPU GeForce GTX 1650, GTX 1650 Ti e GTX 1660 Ti. (Non esiste una versione per notebook della GeForce GTX 1660). Al momento della pubblicazione di questo articolo, nuovi dispositivi con GPU GeForce RTX 3050 e GeForce RTX 3050 Ti stanno per essere messi in commercio; si tratta di fatto di notebook che presentano per la prima volta GPU GeForce RTX di fascia bassa. Tutte queste GPU sono andate a sostituire la GeForce GTX 1050, la GeForce GTX 1050 Ti e la GeForce GTX 1060. Di fatto state guardando un notebook di ultima generazione se quello di fronte a voi è un notebook dotato di una GPU GTX 1600 o RTX 3050.
Con il tempo sono stati realizzati anche alcuni notebook da gaming di dimensioni considerevoli ed alquanto pesanti che presentavano non una, ma ben due GPU GeForce, per una velocità sorprendente, grazie alla tecnologia Nvidia multi-GPU SLI (o alla tecnologia di ultima generazione NVLink). Ma costavano una fortuna e la durata della loro batteria era veramente imbarazzante, senza tener conto del fatto che non tutti i videogame supportano e traggono vantaggio da una configurazione a doppia GPU. Questi notebook al momento vengono considerati antiquati ed obsoleti. Le GPU per notebook Radeon RX di AMD sono state utilizzate in diversi dispositivi negli ultimi tempi, ma solitamente vengono utilizzate su notebook da 15” e non da 17”. Di fatto Nvidia detiene attualmente il monopolio delle GPU per notebook.
Quindi, quale notebook da 17” è meglio acquistare?
Vi abbiamo dato tutte le informazioni necessarie per poter compiere una scelta informata, ora dipende tutto alle vostre necessità ed alle vostre preferenze personali. La tastiera, ad esempio: alcuni notebook da gaming presentano tastiere con una retroilluminazione RGB colorata e personalizzabile e dispongono di tasti macro per memorizzare i comandi o le sequenze di tasti utilizzate più frequentemente nelle scene di combattimento, mentre i touchpad o gli stick di puntamento di alcune workstation portatili dispongono di un mouse con un terzo tasto (centrale) spesso utilizzato in CAD e applicazioni simili. Dal nostro punto di vista inoltre non dovreste acquistare un notebook da 17”, a prescindere che sia da gaming o una workstation, che non abbia almeno una porta Thunderbolt 3 o una porta Thunderbolt 4, che combini le funzionalità delle USB di Tipo C e delle DisplayPort con un supporto collegabile a margherita per una Docking Station o un sistema di archiviazione esterno.
In ogni caso, siete pronti per acquistare il notebook da 17” dei vostri sogni. Controllate prima di tutto le recensioni che abbiamo raccolto per voi e buona fortuna: con un po’ di impegno potrete ottenere sicuramente il notebook che avete sempre desiderato. Andrete senza dubbio alla grande. Inoltre, i vostri occhi non potranno che essere grati della vostra scelta.
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