Il PG329Q di Asus offre caratteristiche tecniche e un design da urlo per soddisfare le esigenze dei gamer che si affidano al marchio ROG Swift per avere un comparto grafico fantastico. Il monitor ha uno schermo 2560 x 1440, e la tecnologia Fast IPS lo rende adatto sia al gaming competitivo che ad un’esperienza più immersiva. Per gli standard di oggi, è un monitor QHD piuttosto costoso, ma ti spiegheremo perché il PG329Q vale ogni singolo centesimo.
Design e funzionalità
Il design dell’Asus PG329Q ha i tratti distintivi dei monitor ROG Swift, ma c’è anche qualche novità, simile a quelle che noterai sui modelli più recenti come Asus PG259QN. Questo modello ha una finitura opaca anche sulla base, quindi stavolta mancano i dettagli arancione chiaro. Il display è bezel-free su tre lati, e quando lo usi ti sembrerà più grande di quanto non è in realtà.
Due cose che dovrai tenere a mente prima di acquistare l’Asus PG329Q sono le sue dimensioni notevoli e lo spazio necessario per posizionarlo. Per poterlo sistemare sulla tua scrivania avrai bisogno di una profondità di quasi 30 cm e di più di 75 cm di larghezza. Questo monitor occupa meno spazio di un ultrawide e non dovrebbe rappresentare un problema per la maggior parte degli utenti, ma coloro che hanno dei diffusori da scaffale ingombranti o persino delle casse come le Razer Nommo, potrebbero aver bisogno di una scrivania più grande.
La qualità è eccellente, come d’altronde ci si aspetta da un monitor ROG Swift. Si vede subito che Asus non ha risparmiato sulla qualità dei materiali usati, e la qualità del processo di produzione è stata costante. Non ci sono problemi estetici, e il monitor sembra robusto e resistente.
Sulla parte posteriore del monitor troverai anche il logo ROG RGB a forma di occhio, che è compatibile con l’ecosistema Aura Sync. È abbastanza luminoso da illuminare la parete retrostante al monitor, ma è posizionata in modo strano, in alto. Anche se questi extra fanno sempre piacere, sarebbe stato meglio avere un’illuminazione funzionale oltre che piacevole da vedere.
Asus non ha modificato il layout dei controlli, quindi il PG329Q sarà facile da usare sia per i neofiti che per chi è già familiare con il brand. Il joystick ti permetterà di accedere a buona parte delle impostazioni, ma ci sono anche delle scorciatoie per alcune funzioni specifiche come i filtri per le immagini. Ad essere, solo un telecomando potrebbe far meglio, ma perché scomodarsi a sistemare qualcosa che non è rotto?
Il supporto incluso nell’Asus PG329Q è molto versatile: trovare l’angolo di visione ideale sarà molto semplice. La base è un po’ ingrombante, ma la sua forma piatta è più conveniente in termini di spazio rispetto a quelle rialzate con proiettore LED. L’ampiezza dei bracci della base conferisce al monitor una stabilità eccellente, quindi è difficile considerare la loro dimensione un difetto. L’Asus PG329Q non ha il modulo G-Sync , quindi ha più porte di un monitor ROG Swift tradizionale. La parte posteriore del monitor include una DisplayPort 1.2 e due porte HDMI 2.0 per permetterti di collegare il tuo PC e fino a due console. Ci sono anche tre porte USB e un jack da 3.5mm jack, che dovrebbero essere più che sufficienti per un uso quotidiano.
Il PG329Q non ha le casse integrate, ma questo non è un problema, dato che in genere gli altoparlanti dei monitor di questo marchio non sono un granché. Avremmo preferito che includesse delle casse di buon livello come quelle dei monitor della linea MX, ma questo è un difetto poco rilevante dato che è probabile che la maggior parte degli utenti per i quali questo monitor è pensato usi le cuffie.
Display e prestazioni
L’Asus PG329Q vanta una pannello Fast IPS da 32 pollici con una risoluzione di 2560 x 1440, un refresh rate massimo di 175Hz e un tempo di risposta di 1ms. La retroilluminazione raggiunge i 600 cd/m2 ma, come nella maggior parte dei pannelli IPS, il rapporto di contrasto è di 1000:1. Questo modello è certificato HDR 600: il miglioramento nella qualità delle immagini sarà quindi più visibile rispetto a quello che avresti con uno dei molti monitor ROG Swift HDR 400.
L’Asus PG329Q è un monitor 1440p, quindi le sue immagini sono prevedibilmente più definite di quelle di uno schermo 1080p ma, viste le sue dimensioni, la densità di pixel è inferiore a quella delle alternative a 27 pollici. Ricorda però che con questo monitor avrai più pixel, quindi la grafica dei giochi ti apparirà comunque più nitida e meno “pixelosa”. Uno schermo 4K sarebbe sicuramente migliore, ma sarebbe più gravoso per la GPU.
L’Asus PG329Q offre dei colori vibranti grazie a un’ampia copertura dei gamut, che raggiunge il 155% di sRGB e il 115% circa di DCI-P3. Nonostante questo, l’accuratezza dei colori risente di una saturazione eccessiva: il deltaE medio è di 4,52, il che significa che un occhio esperto potrebbe notare degli errori nei colori.
Se hai bisogno di colori più accurati, puoi passare alla modalità sRGB con un dE medio molto più basso di 1,79. In questa modalità la copertura del gamut sRGB scenderà al 96%, un valore comunque accettabile per lavorare sui contenuti web. Fare qualche modifica alle impostazioni di default non migliora di molto la situazione, ma usando un buon colorimetro è possibile ottenere un dE di 0,5.
La più grande debolezza dell’Asus PG329Q è il rapporto di contrasto limitato, che con la retroilluminazione al 50% è di 990:1. Il monitor può raggiungere i 1520:1 in HDR, ma i benefici sono limitati. Le zone di dimming sono ampie e poco numerose, quindi le prestazioni di questo monitor sono piuttosto lontane da quelle di un modello FALD come l’Asus PG27UQ.
L’uniformità del pannello del nostro Asus PG329Q è fantastica, dato che il backlight bleeding è quasi impercettibile. È visibile solo quando sullo schermo c’è un’immagine completamente nera, ma il problema non ti infastidirà mentre giochi o lavori al PC. Ricorda però che, trattandosi di un monitor IPS, potrebbero esserci delle unità peggiori a causa di difetti di fabbricazione.
L’Asus PG329Q è abbastanza veloce per quel che riguarda i tempi di risposta pixel e le transizioni, quindi il blurring e lo smudging sono minimi. Impostando l’overdrive variabile al livello tre otterrai un equilibrio ottimale, ma se la persistenza è notevole puoi salire a quattro. Questo livello aggiungerà un po’ di overshoot ma, a meno che tu non abbia l’occhio allenato, non è molto evidente.
Puoi spingere oltre l’Asus PG329Q usando la funzionalità ELMB, che in altre parole è il backlight strobing. La cosa fantastica di questa funzionalità è che non blocca la sincronizzazione adattiva, permettendoti quindi di fare affidamento su questa tecnologia evitare il tearing e lo stuttering. Nonostante questo, crediamo che la maggior parte degli utenti non la attiveranno, dato che riduce drasticamente la retroilluminazione e che non è adatta ad un ambiente ben illuminato.
L’Asus PG329Q è un monitor G-Sync compatibile senza il modulo FPGA dedicato, quindi è compatibile anche con FreeSync e le GPU AMD. Questa dualità è sempre un’ottima notizia per un gamer, dato che un monitor di questo tipo non ti vincolerà ad un marchio quando sarà il momento di cambiare GPU. L’input lag è inferiore ai 3ms a 175Hz, quindi durante le tue sessioni di gaming non dovrai preoccuparti dei ritardi e di scene fuori sincrono.
Le nostre considerazioni sull’Asus PG329Q
L’Asus PG329Q è un monitor ben progettato pensato per i meticolosi fan del brand che desiderano avere le prestazioni migliori. Il pannello IPS di questo monitor brilla soprattutto per l’accuratezza dei colori, e ci ha fatto molto piacere vedere che, al contrario dei suoi predecessori, non è compatibile solo con G-Sync. È anche uno dei monitor QHD più veloci in circolazione se si parla di input lag e tempi di risposta pixel.
Nonstante questo, c’è qualche limite da tenere a mente prima di acquistare un Asus PG329Q. Con le impostazioni di default l’accuratezza dei colori è mediocre, e se devi lavorare con i colori ti conviene usare un colorimetro. Questo monitor è una scelta eccellente, ma il suo problema principale è il prezzo, che è paragonabile a quello di opzioni a 240Hz come il Samsung Odyssey G7, che peraltro ha un framerate più alto.
Pro:
- Design piacevole con RGB
- Eccellente copertura del gamut
- Input lag basso e niente scie
- Compatibile con FreeSync e G-Sync
Contro:
- Costoso
- L’accuratezza di default ha bisogno di qualche miglioramento
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