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WIFI

Wi-Fi 6E: una migliore connessione wireless ma a distanze ravvicinate

12 Maggio 2021 di Enzo Lascia un commento

Sono mesi ormai che siamo bombardati da tutte le accattivanti notizie inerenti al nuovo Wi-Fi 6E – l’estensione dello standard Wi-Fi 6. Speriamo siate consapevoli del fatto che la maggior parte delle notizie che avete sentito o letto facevano tutte parte della campagna di marketing che è stata appositamente messa a punto.

In effetti, il Wi-Fi 6E non è poi un granché rispetto a quanto è stato dichiarato ai quattro venti. Non fraintendeteci! Si tratta di certo di una miglioria interessante e molto utile all’estensione di banda Wi-Fi, ma non ai livelli che potreste immaginare.

Chiarito questo punto. Cerchiamo di guardare in faccia la realtà. (E tenetevi stretti quegli euro in più che avete guadagnato, per il momento)

Wi-Fi 6E

Il Netgear RAXE500 e l’Asus GT-AXE11000 sono primi due router Wi-Fi 6E immessi sul mercato e che ad oggi è possibile acquistare.

Cos’è esattamente il Wi-Fi 6E? È una nuova autostrada!

In poche parole, il Wi-Fi 6E è un’estensione del Wi-Fi 6 che opera nella nuova banda di frequenza a 6 GHz invece delle più tradizionali bande a 2,4 GHz o a 5 GHz, in circolazione da più di un decennio.

Oltre a questo, il Wi-Fi 6E ha tutte le caratteristiche del Wi-Fi 6, tra cui l’accesso multiplo a divisione di frequenza ortogonale (OFDMA) e il Target Wake Time (TWT).

(OFDMA e TWT aiutano a migliorare rispettivamente l’efficienza complessiva del Wi-Fi e la durata della batteria dei dispositivi mobile a differenza dei precedenti standard Wi-Fi 5.)

In termini di velocità, il Wi-Fi 6E ha la medesima velocità del Wi-Fi 6. In genere, avrete 600 Mbps al secondo con una larghezza di canale di 80 MHz o 1200 Mbps al secondo con una larghezza di canale di 160 MHz.

Quindi, potreste chiedervi: perché abbiamo bisogno del Wi-Fi 6E?

I vantaggi del Wi-Fi 6E: è tutta una questione di larghezza di canale

Non abbiamo realmente bisogno del Wi-Fi 6E. Lo vogliamo. Ma facciamo un passo indietro. Per capire meglio il Wi-Fi 6E, dobbiamo prima di tutto comprendere il motivo per il quale l’attuale banda a 5 GHz del Wi-Fi 6 non è sufficiente.

Il problema della DFS ed i client misti

Il Wi-Fi trasmette i dati tramite dei canali, misurati in Megahertz (MHz). Se una banda Wi-Fi (5 GHz, 2,4 GHz o 6 GHz) può essere vista come un’autostrada, i canali sono le sue corsie. Più ampia è l’autostrada più spazio è necessario e potenzialmente più elevate devono essere le velocità con cui è possibile percorrerla.

E per offrire le massime prestazioni, il Wi-Fi 6 deve operare ad una larghezza del canale pari a 160 MHz, attualmente la larghezza più ampia a disposizione.

Proprio come un’autostrada, per poter avere a disposizione una corsia più ampia, è necessario unire tra loro due corsie più strette. In genere, un canale a 40 MHz è costituito da due canali da 20 MHz contigui, un canale a 80 MHz è costituito da due canali da 40 MHz contigui e due canali da 80 MHz contigui si combinano tra loro dando un unico canale da 160 MHz.

(Di conseguenza, un canale da 160 MHz è costituito da otto canali da 20 MHz contigui.)

Come potete immaginare, lo spazio si esaurisce molto rapidamente, e sulla banda a 5 GHz, possiamo avere circa due canali a 160 MHz. Ecco il problema principale: non tutti i canali a 5 GHz vengono utilizzati esclusivamente per il Wi-Fi. (È come se una strada non fosse solo per le auto, ma anche per le biciclette e altri tipi di veicoli.)

In effetti, alcuni canali sono riservati ad altre applicazioni più importanti, tra cui i radar, che hanno la priorità. Un’emittente Wi-Fi passa automaticamente su un altro canale disponibile, possibilmente più stretto, se sono presenti segnali radar. (Esattamente come quando un pedone si deve spostare dalla pista ciclabile perché questa sta per essere occupata da un ciclista.)

Per questo motivo, questi canali che vengono condivisi prendono il nome di Dynamic Frequency Selection o DFS. Quando viene effettuato il cambio di un canale DFS, i client vengono temporaneamente disconnessi dalla rete Wi-Fi.

Ed ecco il punto fondamentale: su una banda a 5GHz, non è possibile avere un canale a 160MHz senza utilizzare la DFS – questo perché non vi sono sufficienti sottocanali contigui tra loro e non DFS per formare una larghezza di canale pari a 160MHz.

(È come voler guidare un Airbus 380 su un’autostrada, dovrete utilizzare tutte le corsie disponibili e probabilmente anche le corsie d’emergenza per creare un’unica “corsia” percorribile per consentire questa cosa.)

In altre parole, i canali da 5 GHz a 160 MHz sono completamente o parzialmente canali DFS, come potete vedere anche nel diagramma sottostante.

Wi-Fi 6E

La banda a 6 GHz è molto più ampia di quelle a 5 GHz e di quella a 2,4 GHz e non ha bisogno di utilizzare canali DFS, canali che le bande a 5 GHz sono costrette ad utilizzare per poter offrire prestazioni a 160 MHz.

Di conseguenza, quando si vive a 15 km da un aeroporto o da una stazione meteorologica e dai suoi radar, il router Wi-Fi 6 probabilmente non è poi così “affidabile” come si vorrebbe: ogni tanto si verrà disconnessi dalla rete. Questo è un problema quando si gioca online o si stanno facendo delle videoconferenze.

Anche se questo non vi da particolarmente fastidio, tenete presente anche il fatto che molti client Wi-Fi esistenti utilizzano solo canali 40MHz o 20MHz. Pertanto tutte le reti Wi-Fi domestiche devono lottare costantemente tra compatibilità e prestazioni.

Extra: Wi-Fi 6E rispetto ad altri standard Wi-Fi

Nome Standard Disponibili commercialmente Velocità massima a flusso singolo Canali operativi Bande di frequenza Stato
N/A 802.11b 1999 11Mbps 20MHz 2.4GHz Obsoleto
N/A 802.11a 2000 54Mbps 20MHz 5GHz Obsoleto
N/A 802.11g 2003 54Mbps 20MHz 2.4GHz Obsoleto
Wi-Fi 4 802.11n ou Wireless N 2009 150Mbps 20/40MHz 2,4 GHz et 5 GHz Datato
Wi-Fi 5 802.11ac 2012 433Mbps 20/40/80MHz 5GHz Comune
N/A 802.11ad 2015 Multi-Gigabit 2.16GHz 60 GHz Bande di frequenza
Wi-Fi 6 802.11ax 2019 1200Mbps 20/40/80/160MHz 2,4 GHz et 5 GHz Uso Limitato / Obsoleto
Wi-Fi 6E 802.11ax à 6 GHz 2021 1200Mbps 20/40/80/160MHz 6GHz Recentissimo

Wi-Fi Standard in sintesi

Banda a 6 GHz alla riscossa

Il Wi-Fi 6E affronta il problema della carenza dello spettro e di questa situazione di stallo utilizzando una banda di frequenza completamente nuova, la banda a 6GHz. Questo consente all’hardware di coprire un ampio spazio Wi-Fi esclusivo in linea d’aria, che include sette canali da 160 MHz o quattordici canali da 80 MHz.

Di conseguenza, i dispositivi Wi-Fi 6E potranno funzionare senza problemi non dovendo soddisfare i vecchi standard Wi-Fi o le normative sullo spettro.

In altre parole, con il Wi-Fi 6E, i vostri dispositivi non dovranno più preoccuparsi di larghezze di canale di 20 MHz, di 40 MHz o persino di 80 MHz. (Sarà come avere a disposizione una nuovissima autostrada con corsie speciali ottimizzate per l’alta velocità.)

Inoltre, non dovrete preoccuparvi delle potenziali e sporadiche disconnessioni, anche se di breve durata, dovute ai segnali radar.

(E in base alla nostra esperienza personale, finora, i client Wi-Fi 6E – attualmente ce ne sono solo un paio – possono effettivamente connettersi facilmente alle massime velocità negoziate e supportare velocità di trasmissione impressionanti. Potete apprendere maggiori nozioni inerenti a questo argomento leggendo la nostra recensione inerente ai router Wi-Fi 6E.)


Quindi, ricapitolando, se una banda Wi-Fi è come un’autostrada, allora i canali sono le sue corsie, e possiamo fare questa semplice analogia:

  • La 2.4GHz è come una strada che presenta solo corsie molto strette ideali per le biciclette.
  • Il 5GHz è un’autostrada che presenta corsie per biciclette, auto, autobus e camion.
  • Il 6GHz (Wi-Fi 6E) è come una stazione ferroviaria con solo ed unicamente binari speciali ad alta velocità.

E questo ci porta a quelli che sono i principali difetti del Wi-Fi 6E.

I difetti del Wi-Fi 6E: ce ne è più di uno

Sì, questa è la parte in cui “ritorniamo con i piedi per terra”. Il Wi-Fi 6E presenta anche tutta una serie di difetti. Non è sicuramente l’eccellenza tra i Wi-Fi.

Wi-Fi 6E vs Wi-Fi 6: è necessario un nuovo hardware

Per utilizzare la nuova banda a 6GHz, avrete bisogno di un’emittente come un router, e di un client – come un telefono, un notebook o un adattatore per desktop – che lo supporti. Nessuna apparecchiatura per il Wi-Fi attualmente esistente, includendo in questa categoria anche gli ultimi router Wi-Fi 6, è in grado di funzionare con questa nuova banda. (Ciò equivale a dire che non è possibile guidare un’auto o andare in bicicletta sui binari del treno.)

(Inizialmente, circolavano voci inerenti al fatto che alcuni router Wi-Fi 6 di nuova generazione fossero già dotati di hardware predisposti per il Wi-Fi 6E, attivabile mediante eventuali aggiornamenti del firmware. Tuttavia, giunti alla fine del 2020, si è appreso che si trattava semplicemente di fake news.)

Questo difetto è paragonabile a quello che si è verificato quando c’è stato il passaggio dalla banda singola (2,4 GHz) alla doppia banda (2,4 GHz + 5 GHz), nel 2009 con il Wi-Fi 4.

Extra: il Wi-Fi 6E introduce un nuovo tipo di apparecchiature a tre bande

Esattamente come per i router a doppia banda, che risultano essere compatibili anche con le versioni di Wi-Fi precedenti, potete aspettarvi che qualsiasi router moderno compatibile con il Wi-Fi 6E abbia anche una banda a 5 GHz e probabilmente una banda a 2,4 GHz, integrate. In altre parole, sarà un router a tre bande.

Sì, esistono emittenti con tre bande – come l’Asus GT-AX11000, il Netgear RAX200 o il TP-Link AX11000 – ma tutti hanno una banda a 2,4 GHz e due bande a 5 GHz, principalmente per poter risolvere il problema della larghezza di banda.

In altre parole, i tradizionali emittenti a tre bande per gli standard Wi-Fi 5 o Wi-Fi 6 hanno una banda a 5Ghz in più. Un emittente Wi-Fi 6E ha la necessità che tutte e tre le bande (2,4 Ghz +5 GHz +6 GHz) siano compatibili con i dispositivi attualmente esistenti ma anche con i dispositivi futuri.

(Pensateci. In futuro potremmo avere anche dei router a quattro bande – router che supporteranno il Wi-Fi 6E con l’aggiunta di una banda a 5 GHz o a 6 GHz.)

Poiché una connessione Wi-Fi avviene con una singola banda per volta, fino alla fine del 2020, necessitavamo di client a doppia banda (2,4 GHz + 5 GHz). Con la disponibilità della banda a 6 GHz, i nuovi ricevitori Wi-Fi, ma anche quelli che verranno realizzati in futuro, saranno probabilmente dei client a tra bande (2,4 GHz + 5 GHz + 6 GHz).

(In effetti, tutti i client Wi-Fi 6E – riportati più avanti – con cui abbiamo lavorato presentano questa configurazione a tre bande.)

Questo può essere spiegato con il fatto che la banda a 6GHz deve essere effettivamente adottata, chi fornisce supporti per la connessione Wi-Fi deve offrire dispositivi compatibili con la larghezza di banda, indipendentemente dalle frequenze Wi-Fi disponibili in un dato momento. E per poter raggiungere questo obiettivo non si può fare altro che incorporare più bande all’interno dell’hardware.

Il secondo difetto principale del Wi-Fi 6E: Ha un raggio d’azione molto più ridotto

Frequenze più elevate comportano sempre raggi di trasmissione radio più brevi. Le stazioni radio FM e AM trasmettono con frequenze molto più basse rispetto a quelle del Wi-Fi.

La banda a 5GHz ha chiaramente un raggio d’azione più breve rispetto a quello della banda a 2,4 GHz. Pertanto, come ci si può aspettare, il raggio d’azione della banda a 6GHz sarà inferiore rispetto a quello della banda a 5GHz.

Naturalmente, questo presuppone che la banda a 6GHz utilizzerà il medesimo livello di potenza (dBm) di quello utilizzato delle bande attualmente esistenti in quanto una maggiore potenza può compensare la frequenza più elevata.

Per il momento, il livello di potenza del Wi-Fi 6E è ancora top secret, ma esattamente come nel caso della banda a 5GHz, potete aspettarvi che anche la banda a 6GHz verrà regolata – non coprirà lo spettro o la libertà in termini di potenza che i venditori ed i consumatori vorrebbero. (E questa è un’ottima cosa!)

In base alla nostra esperienza, il Wi-Fi 6E non ha nulla di cui andare fiero in termini di raggio d’azione.

Per il momento possiamo affermare che il 6GHz presenta un raggio d’azione paria al 70% del raggio d’azione del 5GHz in uno spazio aperto. Se si vanno a posizionare i ricevitori dietro ad un muro, la percentuale si riduce al 60% o addirittura al 50%.

In effetti, i 6 GHz non sono in grado di attraversare molto bene gli oggetti spessi. Ecco perché non vedremo mai la banda a 2.4GHz, che ha il raggio d’azione migliore, ridursi velocemente o del tutto.

Questo raggio d’azione così breve non è un grosso problema per chi vive in una piccola abitazione che magari ha anche un open space. Tuttavia, il 6GHz non sarà di certo la scelta ideale come banda di backhaul per un sistema mesh che interessa ambienti molto più ampi.

l'Intel AX210NGW

Questo è il primo modulo Wi-Fi 6E presente in commercio, l’Intel AX210NGW. Naturalmente, si tratta di un adattatore a tre bande che può funzionare a 2,4 GHz, a 5 GHz o a 6 GHz in qualsiasi momento

Costi elevati

Infine, un altro aspetto negativo del Wi-Fi 6E è il prezzo.

Gli hardware a tre bande ed a quattro bande richiedono l’utilizzo di più materiali e pertanto saranno di conseguenza più costosi. Anche in questo caso, dovete tenere presente il fatto che avete comunque bisogno di un emettitore che di un client che supportino lo stesso standard per godervi al meglio il vostro Wi-Fi 6E.

(I nuovi router Wi-Fi 6E che abbiamo menzionato in questo articolo rientrano tra i router Wi-Fi più costosi, con prezzi che si aggirano attorno ai 450 € per singolo emettitore.)

Quando sarà possibile toccare con mano un vero hardware Wi-Fi 6E?

In questo esatto momento, se volete. Ma non ne vale la pena. Non ancora per lo meno.

In effetti, il passaggio al Wi-Fi 6E è stato impressionante. La Wi-Fi Alliance ha introdotto per la prima volta il Wi-Fi 6E all’inizio del 2020. Nell’aprile dello stesso anno, l’FCC ha approvato l’uso dello spettro a 6 GHz per il Wi-Fi.

All’inizio del 2021, la Wi-Fi Alliance ha dato il via al programma di certificazione per il Wi-Fi 6E. Questo non implica il fatto che tutte le varianti hardware disponibili in commercio siano state immediatamente certificate e di certo non lo sono state. Ma ora è possibile trovare questi dispositivi disponibili in commercio. La certificazione è solo una questione di firmware.

Al momento, per quanto riguarda gli emettitori, in commercio si possono trovare l’Asus GT-AXE11000 e il Netgear RAXE500. Entrambi hanno ottenuto degli ottimi risultati nei primi test condotti, anche in quei test che prendono in considerazione il supporto per la banda 6GHz. Entro poco tempo, troverete in commercio molti più router di marche differenti.

Dal punto di vista dei client, anche in questo caso, l’unica opzione ufficialmente riconosciuta e disponibile al momento è il Samsung S21 Ultra. Questo smartphone utilizza il chip mobile BCM4389 di Broadcom ed ha dato degli ottimi risultati nei test che abbiamo condotto.

Inoltre, è possibile anche aggiornare un computer con sistema operativo Windows utilizzando il chip Intel AX210. In questo caso, l’adattatore Wi-Fi 6E è stato aggiunto o è mancante.


Extra: Il curioso caso del chip Intel AX210 Wi-Fi 6E

Sia Intel che Microsoft hanno deciso di non supportare completamente la banda a 6GHz – anche se si prevede che la supporteranno completamente entro la fine del 2021 – pertanto il chip Wi-Fi 6E AX210 non è ancora dotato di driver software ufficiali.

Ci sono però dei “trucchetti” che consentono di utilizzare senza problemi il Wi-Fi 6E su Windows 10 hackerando il registro di sistema, ma vi consigliamo di non ricorrere a queste pratiche. La pazienza è una virtù d’altronde.

L’unico modo, in questo momento, per far funzionare e pertanto utilizzare il chip AX210, anche se ancora non può essere fatto benissimo, è registrarsi al programma gratuito Windows Insider e installare l’ultima versione non definitiva di Windows 10. Ma è veramente un lavoro eccessivo per ottenere un qualcosa che in ogni caso non farebbe alcuna differenza per voi – il Wi-Fi 6E del resto ha la stessa velocità del Wi-Fi 6.

Di questo passo, tuttavia, il Wi-Fi 6E sarà presto – entro la fine del 2021 – adottato e certificato dalle principali aziende coinvolte. E solo allora si potranno vedere in commercio più client.

Detto questo, è possibile affermare, anche se con qualche riserva, che sarà possibile utilizzare il Wi-Fi 6E nel 2021. Il modo in cui sarà possibile utilizzare e pertanto godere di un’esperienza completa con il Wi-Fi 6Esi dipende da diversi fattori, tra cui i driver firmware e software su entrambi i fronti (emettitori e client).

Riassumendo

In breve, il Wi-Fi 6E equivale in termini di velocità al Wi-Fi 6, con velocità costantemente elevate ma a distanza ravvicinata e sfruttando una nuova banda di frequenza a 6 GHz.

Il Wi-Fi 6E non può essere definito migliore (o peggio) rispetto al Wi-Fi 6. È solo un’opzione aggiuntiva, applicabile a determinate situazioni.

Questo nuovo standard wireless presenta delle opzioni limitate. Realisticamente, bisognerà attendere il 2022 affinché il Wi-Fi 6E possa effettivamente rivestire un ruolo significativo nel quotidiano di ognuno di noi.

Quando si parla di Wi-Fi, la connessione viene fatta sempre e comunque nel momento in cui serve e non importa avere a disposizione la versione più recente e migliore sotto questo punto di vista. Non bisogna dimenticare inoltre che le bande ad oggi esistenti a 2,4 GHz e 5GHz continueranno a venire utilizzate ancora per molto tempo.

Pensateci, la banda a 5GHz viene utilizzata da più di dieci anni e la banda a 2.4GHz non accenna nemmeno al pensionamento – e non lo farà mai. Per la banda a 6GHz sarà la stessa cosa. È semplicemente una banda aggiuntiva che non si propone di sostituire le altre bande. Pertanto non c’è alcuna fretta nel sostituire i propri dispositivi per poterla utilizzare.

(È come dire che non abbandoneremo mai la classica bicicletta anche se i veicoli elettrici sono diventati la moda del momento. Questi mezzi rimarranno sempre tutti disponibili per soddisfare le diverse esigenze di ognuno di noi.)

Ecco una cosa interessante: poiché sempre più dispositivi supportano le nuove bande a 6 GHz, le altre due bande (2.4Ghz e 5GHz) saranno meno intasate. Ne consegue che l’introduzione del Wi-Fi 6E è un vantaggio sia per le attrezzature ed i dispositivi nuovi che per i vecchi.

Detto questo, non attendete con ansia il Wi-Fi 6E. Procedete come avete sempre fatto ed acquistate l’attrezzatura ed i dispositivi che vi servono in base alle vostre esigenze del momento, senza pensare al futuro.

Non guasta mai dare ad un nuovo standard il tempo sufficiente per poter maturare completamente prima di procedere con un nuovo upgrade. Questo è tutto se avete bisogno di tenervi aggiornati in modo proattivo.

Leggi di più:
I Router WiFi Spiegati e Come Scegliere Quello Perfetto Per Sé
Il Miglior Router WIFI
Il Miglior Ripetitore WiFi
I Migliori Sistemi Mesh Wi-Fi 6

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Come Creare Correttamente una Rete Domestica Wi-Fi – La Guida Definitiva

6 Maggio 2021 di Enzo Lascia un commento

Un classico router

Un classico router per una rete domestica Wi-Fi. Nota la porta WAN (Internet, in blu).

Questo articolo aiuterà praticamente chiunque, anche coloro che non sono particolarmente esperti di rete, a configurare una rete domestica Wi-Fi da zero. Se non hai mai lavorato su un router prima d’ora, o non sai nemmeno cosa sia un router, sei nel posto giusto.

Conosci invece molte cose? Questo articolo può comunque risultarti interessante e divertente.

Una piccola avvertenza: questo articolo è molto lungo, quindi prenditi un po’ di tempo per la sua lettura.

Le basi di una rete domestica: cablata vs Wi-Fi

In generale, una rete domestica include componenti cablate e wireless. Puoi vedere le prime, come le porte di rete e i cavi. Per le seconde, il Wi-Fi, dovrai usare un po’ di immaginazione.

[Per saperne di più…] su di noiCome Creare Correttamente una Rete Domestica Wi-Fi – La Guida Definitiva

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Non Riesci a Connetterti o Perdi Spesso il Segnale Wi-Fi? Ecco Come Potresti Risolvere

5 Maggio 2021 di Enzo Lascia un commento

Se sperimenti delle perdite di segnale Wi-Fi o delle disconnessioni, o se non riesci a connetterti a un dispositivo specifico della tua rete, quest’articolo è per te.

Ti spiegherò come funzionano le varie cose e ti guiderò attraverso alcuni trucchetti che probabilmente miglioreranno la situazione (Suggerimento: usa l’indice qui sotto per passare direttamente ai passi da intraprendere).

“Probabilmente” perché è possibile che, nel tuo caso, il problema non sia risolvibile. Semplicemente, la connessione wireless è fatta così.

[Per saperne di più…] su di noiNon Riesci a Connetterti o Perdi Spesso il Segnale Wi-Fi? Ecco Come Potresti Risolvere

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I Router WiFi Spiegati e Come Scegliere Quello Perfetto Per Sé

27 Aprile 2021 di Enzo Lascia un commento

Router WiFi

Il primo passo per sapere come scegliere il miglior router Wi-Fi per la vostra casa sta nello scoprire cosa possa e non possa fare un router.

Questo articolo ha come obiettivo l’orientarvi nella direzione giusta, per aiutarvi a capire come scegliere il miglior router Wi-Fi per il vostro caso. Ho già scritto vari articoli su questo tema (ne troverete i link in corso di lettura), ma c’è un motivo preciso per cui ho deciso di scrivere questo. E sappiate che non è breve.

Uno sguardo più da vicino ai router Wi-Fi domestici

Per scegliere il router Wi-Fi corretto, dovrete innanzitutto capire le sua capacità e i suoi limiti. Se c’è una cosa che tutti i router hanno in comune è la funzione primaria di creare una rete locale affinché più dispositivi possano funzionare insieme.

Larghezza di banda della rete: Connessione cablata vs Wi-Fi, e il numero di dispositivi che un router domestico può supportare

Teoricamente, un router domestico può ospitare 254 dispositivi, compreso se stesso.

(Questo perché le sotto-reti di IPv4 si esauriscono con 255 con un indirizzo usato per uno scopo particolare. Ma sono dei dettagli inutilmente troppo tecnici, non credete?).

[Per saperne di più…] su di noiI Router WiFi Spiegati e Come Scegliere Quello Perfetto Per Sé

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Sei connesso al Wi-Fi, Ma nessun accesso ad internet in Windows 10? Ecco la soluzione!

27 Aprile 2021 di Enzo 1 commento

Ti siedi e vuoi metterti a lavoro sul tuo computer Windows 10, ed è allora che lo vedi. Sull’icona della tua connessione ad internet appare il temuto triangolo giallo, annunciando che non hai accesso ad internet.

Come sistemare questo frustrante errore di Windows? Ecco i passi che dovresti seguire per risolvere questo problema e tornare online.

Come sistemare gli errori “Nessun Accesso ad Internet”

Per prima cosa, elenchiamo velocemente i passaggi necessari a risolvere il problema “connesso, nessun accesso ad internet”. In seguito approfondiremo ciascun passaggio.

  1. Verifica se anche altri dispositivi non possono connettersi
  2. Riavvia il tuo PC
  3. Riavvia il tuo modem e il router
  4. Avvia la risoluzione dei problemi di rete di Windows
  5. Controlla le impostazioni del tuo indirizzo IP
  6. Controlla lo stato del tuo ISP
  7. Prova ad immettere qualche comando nel Prompt dei Comandi
  8. Disattiva i software di sicurezza
  9. Aggiorna i tuoi driver wireless
  10. 1Resetta la tua rete

Cosa Significa Questo Errore?

Prima di continuare, dovremmo spiegare cosa succede esattamente sulla tua rete quando vedi questo errore. Per fare ciò, è necessario spiegare alcuni fondamenti di reti domestiche.

I dispositivi wireless,come per esempio un portatile, si collegano al tuo router. Il router è un apparecchio che gestisce le connessioni fra i dispositivi della tua casa. Il tuo router si collega a sua volta ad un modem, un dispositivo che fa da ponte fra il traffico sulla tua rete domestica ed internet.

Quando vedi l’errore “Connesso, Nessun Accesso a internet” o altri errori simili sul tuo computer, significa che il tuo PC è connesso correttamente al router ma non può connettersi ad internet. Al contrario, se appaiono i messaggi “ Internet non disponibile”o “Nessuna connessione ad internet”, significa che il tuo computer non è collegato ad un router.

Tutto questo serve a darti un’idea di qual è il problema, come vedremo più sotto.

Primo Passaggio: Verifica Se Anche gli Altri Dispositivi Non Riescono a Connettersi.

Prima di cercare di risolvere il problema, è importante determinare se il tuo PC sia l’unico dispositivo che non ha accesso ad internet. Prendi il tuo telefono o un altro computer che è connesso al Wi-Fi e controlla che sia connesso correttamente ad internet.

Su Android, vedrai un’icona a forma di X sul simbolo del Wi-Fi e potrai notare sei connesso con la tua rete dati. Gli utenti iPhone e iPad possono andare su Impostazioni > Wi-Fi e controllare se c’è un messaggio “Nessuna connessione a internet”.

[Per saperne di più…] su di noiSei connesso al Wi-Fi, Ma nessun accesso ad internet in Windows 10? Ecco la soluzione!

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WiFi: Tutto quello che devi sapere sul Wi-Fi di casa

27 Aprile 2021 di Enzo Lascia un commento

Wi-Fi di casa

Il Wi-Fi, il nome comune degli standard di rete 802.11xx, è un’invenzione rivoluzionaria che ci ha liberato di metri di cavi in giro per casa. Prova a immaginare come potresti usare il tuo smartphone o tablet senza il Wi-Fi: difficile, vero?

In poche parole, il Wi-Fi è un’alternativa ai cavi di rete che consente ai dispositivi di connettersi a una rete in modalità wireless, cioè senza fili. Ma il mondo del Wi-Fi può essere piuttosto complicato da decifrare: è facile perdersi tra i numerosi standard di velocità, bande wireless, caratteristiche disponibili, eccetera.

Questo post ti aiuterà a capirne di più: proveremo a spiegare in dettaglio questa tecnologia senza perderci in termini eccessivamente tecnici, ma allo stesso tempo dandoti una panoramica completa.

Come funziona il Wi-Fi?

Il Wi-Fi utilizza le frequenze radio per trasmettere dati. È lo stesso principio di tutte le altre tecnologie che utilizzano le onde radio, compresa la radio stessa.

Le stazioni radio AM e FM utilizzano frequenze misurate in Kilohertz (kHz) e Megahertz (MHz). Il Wi-Fi, invece, utilizza frequenze molto più elevate, misurate in Gigahertz (GHz). In particolare, utilizza prevalentemente le bande di frequenza 2,4GHz e 5GHz.

Che cosa sono gli Hertz?

Per sapere in cosa consiste questa unità di misura, è più semplice capire cosa costituisce un Hertz.

In termini più semplici, gli Hertz sono il numero di creste di onda radio, o cicli d’onda, ovvero la successione di massimi e minimi dell’onda stessa, che si ripetono in 1 secondo.

Hertz

Lancia un sasso in uno stagno in cui l’acqua è immobile, e conta il numero di volte al secondo che l’onda generata raggiunge il suo massimo mentre si propaga verso l’esterno. Se il risultato è uno, allora è un Hertz; due significa che si hanno due Hertz, e così via.

Cosa sono le frequenze radio del Wi-Fi

Come avrai notato, il Wi-Fi utilizza frequenze molto alte, 2,4GHz (o 2.400.000.000 Hz) e 5GHz (5.000.000.000 Hz).

In poche parole, più alta è la frequenza, più vicina è la distanza tra due creste d’onda consecutive, il che si traduce in una lunghezza d’onda più corta che l’onda stessa può percorrere. Tuttavia, questo significa anche che l’onda può trasmettere più informazioni.

Il modo in cui manipoliamo le frequenze si traduce in svariati tipi di Wi-Fi, noti come standard.

Gli standard di Wi-Fi domestico

Non si può utilizzare qualsiasi frequenza: le frequenze utilizzabili sono regolamentate. Ed è cosa buona e giusta, perché per comunicare informazioni via radio serve che queste siano uniformate con procedure standardizzate.

Gli standard Wi-Fi, quindi, sono spettri specifici, determinati dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE). Ogni volta che uno spettro è disponibile per uso pubblico, abbiamo un nuovo standard Wi-Fi.

Dal 1999 a questa parte ci sono stati sei standard: 802.11b, 802.11a, 802.11g, 802.11n, 802.11ac e 802.11ax.

Gli standard più recenti sono sempre più veloci di quelli più vecchi, ma sono anche retrocompatibili. Di conseguenza, è quasi sempre possibile utilizzare insieme dispositivi Wi-Fi di generazioni diverse.

Nuove denominazioni: 802.11ax è ora Wi-Fi 6

Il 3 ottobre 2018, la Wi-Fi Alliance, un’organizzazione formata da alcune industrie leader nel settore che promuove la tecnologia Wi-Fi e fornisce certificazioni di conformità ai prodotti che la utilizzano, ha introdotto nuove denominazioni per questi standard Wi-Fi, utilizzando i numeri. Di conseguenza, 802.11ax si chiama adesso Wi-Fi 6 (perché è la sesta generazione di Wi-Fi), 802.11ac si chiama Wi-Fi 5, e via dicendo. Maggiori informazioni sulla tabella sottostante:

Gli standard Wi-Fi in breve

Nome Standard Sul mercato dal Velocità in stream singolo (con la larghezza di canale più alta) Canali operativi Bande di frequenza Stato
N/A 802.11b 1999 11Mbps 20 MHz 2.4 GHz obsoleto
N/A 802.11a 2000 54Mbps 20 MHz 5 GHz obsoleto
N/A 802.11g 2003 54Mbps 20 MHz 2.4 GHz obsoleto
Wi-Fi 4 802.11n o Wireless N 2009 150Mbps 20 Mhz / 40 MHz 2,4 GHz e 5 GHz Quasi fuori moda
Wi-Fi 5 802.11ac 2012 433Mbps 20 HMhz / 40 MHz / 80 MHz 5 GHz Mainstream
N/A 802.11ad 2015 Fino a 7 Gbps 2.16 GHz 60 GHz Uso limitato
Wi-Fi 6 802.11ax 2019 1200Mbps 20 HMhz / 40 MHz / 80 MHz / 160 MHz 2,4 GHz e 5 GHz Più recente
Wi-Fi 6E 802.11ax a 6 GHz 2020 1200Mbps 80 MHz / 160 MHz 6 Ghz In arrivo

Un paio di considerazioni sulle velocità del Wi-Fi

  • Le velocità Wi-Fi qui menzionate sono le velocità massime teoriche, che non sempre corrispondono a quelle effettive.
  • Le velocità effettive del Wi-Fi variano molto e sono sempre significativamente inferiori a causa di interferenze, della distanza dal router, della compatibilità dei dispositivi e dall’overhead.
  • Nell’utilizzo reale, si usufruisce generalmente di circa due terzi delle velocità massime, nel migliore dei casi.
  • La velocità di una connessione Wi-Fi è data dalla parte più debole. Ad esempio, se si utilizza un client Wi-Fi 5 con un router Wi-Fi 4, la connessione tra i due sarà quella dello standard Wi-Fi 4.

Questa nuova convenzione di denominazione è un cambiamento gradito e semplifica notevolmente la comprensione da parte degli utenti: non c’è più bisogno di chiedersi se sia meglio ac, n o ax, ed è logicamente intuitivo che un numero maggiore di Wi-Fi significhi uno standard più nuovo e più veloce.

Secondo la Wi-Fi Alliance, in futuro, quando tutti i fornitori adotteranno le nuove denominazioni, il dispositivo Wi-Fi indicherà anche la generazione di Wi-Fi disponibile (4, 5 o 6). Di conseguenza, se in un luogo ci saranno più reti Wi-Fi di diversi standard Wi-Fi, sarà possibile scegliere quella che meglio si adatta al proprio dispositivo. Tieni a mente che questo non significa necessariamente che avrai un Internet più veloce, perché il Wi-Fi e Internet sono due cose diverse.

I primi tre standard sono lenti e ormai obsoleti, per cui ci concentreremo solo su quelli a partire da Wi-Fi 4.

Wi-Fi 4 (802.11n)

Conosciuto anche come Wireless-N, è disponibile in un massimo di tre stream e un singolo stream è in grado di operare a 150Mbps. Maggiori informazioni sugli stream Wi-Fi qui sotto.

Insieme a questo standard sono arrivate due innovazioni fondamentali per il Wi-Fi:

  • Dual-band: per la prima volta, sono diventate disponibili le emittenti Wi-Fi dual-band, ovvero i router e i punti di accesso che operano sia in banda 2,4GHz che in banda 5GHz.
  • Designazioni di velocità combinate: per differenziare i dispositivi, i fornitori di rete hanno iniziato a usare le denominazioni in N. Ad esempio, un router dual-band dual-stream (2×2) Wi-Fi 4 viene chiamato un router N600. Il numero che segue N è la velocità massima combinata di entrambe le bande. Allo stesso modo, un router a tre stream (3×3) è ora un router N900.

Tieni presente che, indipendentemente dal numero di bande supportate da un router o da un client, una connessione Wi-Fi avviene in una sola banda alla volta. Anche in questo caso, trovi informazioni ulteriori sulle bande Wi-Fi qui sotto.

Wi-Fi 5 (802.11ac)

Questo standard funziona solo sulla banda a 5GHz; la velocità base in stream singolo è di circa 433Mbps e può lavorare fino a quattro stream alla volta (4×4), quindi fino a circa 1733Mbps (4 x 433Mbps) di velocità.

Sulla banda 5GHz, lo standard è retrocompatibile con il Wi-Fi 4 (802.11n). Inoltre, un router/access point Wi-Fi 5 include sempre un access point Wi-Fi 4 sulla banda a 2,4 Ghz. Qualsiasi emittente Wi-Fi 5, quindi, supporta tutti i client Wi-Fi esistenti.

Insieme a Wi-Fi 5 sono arrivati nuovi sviluppi significativi:

Router tri-band: router con una banda a 2.4Ghz e due bande a 5GHz che lavorano simultaneamente. La banda aggiuntiva a 5GHz significa che questi router possono supportare più client su questa banda prima di rallentare.

Denominazioni AC

Analogamente alle denominazioni N di cui sopra, i fornitori di rete ora combinano le velocità di tutte le bande, con e senza arrotondamento dei numeri, in nuovi nomi per i router Wi-Fi 5.

Per questo motivo, troverai molte variabili possibili: ad esempio, AC1900 (dual-band 3×3 router 3×3 con 1300Mbps su 5GHZ e 600Mbps su 2,4 GHz), AC2500 (dual-band 4×4 router), AC3200 (tri-band 3×3 router con 1300Mbps su ciascuna delle due bande 5GHz e 600Mbps su 2,4 GHz) e così via.

Tieni presente che i numeri che seguono AC non sono la velocità massima di una singola connessione, ma la larghezza di banda totale di tutte le bande. È come chiamare una ipotetica macchina volante, che può viaggiare su strada a 100km/h all’ora e volare a 200 km/h, un veicolo a 300 km/h per ora. È una denominazione fuorviante, perché l’auto non può viaggiare su strada e volare contemporaneamente: ma i venditori in rete amano usare questa nomenclatura come uno stratagemma di marketing.

802.11ad

Introdotto per la prima volta nel 2009 come WiGig, questo standard è stato inizialmente considerato a sé stante e non è entrato a far parte del mondo Wi-Fi fino al 2013.

802.11ad funziona a 60 GHz e ha una velocità wireless estrema fino a 7 Gbps. Tuttavia, secondo la nostra esperienza, ha un raggio d’azione estremamente limitato, di pochi metri circa. Inoltre, non può assolutamente attraversare pareti o oggetti, il che lo rende poco pratico come standard di rete wireless. Alla luce di queste considerazioni, viene usato soprattutto come soluzione di docking per un laptop: un modo rapido per collegare dispositivi a distanza ravvicinata, nello stesso ambiente. A causa di questa grande carenza, questo standard non è stato adottato da molti utenti.

Un router 802.11ad include sempre un punto di accesso 802.11ac e 802.11n per poter funzionare con i client Wi-Fi esistenti. Ma, visti i grandi limiti di questo standard, non vale la pena concentrarvisi troppo.

Wi-Fi 6 (802.11ax)

802.11ax è la nuova generazione di Wi-Fi ed è entrato in commercio all’inizio del 2019 con i primi router. Probabilmente dovremo aspettare qualche anno prima che il Wi-Fi 6 raggiunga l’attuale livello di popolarità del Wi-Fi 5 (802.11ac).

Leggi di più:
I Migliori Router WiFi 6
Dovresti eseguire l’aggiornamento a Router Wifi 6?

Questo nuovo standard è da 4 a 10 volte più veloce del Wi-Fi 5, a seconda della configurazione. Con il Wi-Fi 6, è possibile avere connessioni Wi-Fi notevolmente più veloci di 1Gbps, che è la velocità di una connessione Gigabit cablata.

Scopri di più in questo post sulla velocità e la copertura del Wi-Fi 6. Prima, però, ci sono due cose importanti che dovresti sapere a riguardo:

OFDMA – Più efficienza

Wi-Fi 6 utilizza una nuova tecnologia chiamata Orthogonal Frequency-Division Multiple Access (OFDMA), una versione multiutente dello schema di modulazione digitale Orthogonal frequency-division multiplexing (OFDM). In particolare, questa tecnica divide ogni canale in svariati sotto-canali di frequenze diverse. Queste frequenze “mini” si sovrappongono l’una sull’altra per fornire un’efficienza molto migliore.

Puoi pensare a OFDMA come a una versione migliorata di MU-MIMO. (Maggiori informazioni su MIMO e MU-MIMO qui sotto). Se in una situazione di vita quotidiana MU-MIMO è come avere più baristi dietro il bancone di un bar (invece di uno solo, come in MIMO), OFDMA fa uno step ulteriore, utilizzando baristi robotizzati, di cui ognuno può servire numerosi clienti alla volta.

Target wake time e migliore durata della batteria

Il Wi-Fi 6 promette inoltre di migliorare ulteriormente la durata della batteria rispetto al Wi-Fi 5 (802.11ac), anche perché richiede meno tempo per trasmettere la stessa quantità di dati. Il dettaglio più significativo, tuttavia, è che ciò è dovuto all’effetto di una nuova funzione chiamata wake time scheduling o Target Wake Time (TWT).

Questa funzione consente agli adattatori Wi-Fi di andare rapidamente in sleep mode quando sono inattivi (anche per un tempo molto breve) e di svegliarsi automaticamente quando necessario. È come avere un’auto che spegne automaticamente il motore al semaforo rosso e si avvia automaticamente quando si preme sull’acceleratore.

Come tutti i precedenti standard Wi-Fi, il Wi-Fi 6 è retrocompatibile con tutti i client Wi-Fi esistenti. Tuttavia, per godere dei suoi vantaggi bisogna che sia l’emittente (router o punto di accesso) che il ricevitore (client o adattatore) supportino questo standard.

Hardware Wi-Fi

Per avere una connessione Wi-Fi, abbiamo bisogno di un’emittente di segnale e di un ricevitore, ovvero l’effettivo hardware coinvolto in una connessione Wi-Fi.

In genere, l’emittente è sempre un punto di accesso (AP, dall’inglese Access Point). Tuttavia, più spesso ci si imbatte in router Wi-Fi, cioè un router standard che ha uno o più AP integrati. Tutti i router domestici al giorno d’oggi sono presumibilmente router Wi-Fi.

Il ricevitore è un adattatore Wi-Fi. Nella maggior parte dei casi, non si vede un adattatore vero e proprio, perché è nascosto all’interno del dispositivo (laptop o smartphone) che si sta utilizzando. Ma se hai un computer che non ha un Wi-Fi integrato (o un Wi-Fi dello standard desiderato), puoi facilmente acquistare un adattatore Wi-Fi USB o PCIe separato.

Un dispositivo, sia esso un computer o uno smartphone, con un adattatore Wi-Fi integrato si chiama client Wi-Fi.

Bande Wi-Fi

Sono le frequenze radio su cui viaggiano i segnali Wi-Fi tra un AP e un cliente. Ci sono tre bande Wi-Fi: 2.4GHz, 5GHz e 60GHz.

Più alto è il numero, migliore è la velocità, ma minore è la copertura. La copertura della banda 60GHz è così scarsa che ha pochissime applicazioni nel mondo reale, come menzionato nel caso di 802.11ad di cui sopra.

La banda a 2,4GHz è la più popolare, ma è utilizzata anche dai dispositivi non Wi-Fi, come i telefoni cordless o i telecomandi TV: di conseguenza, le sue velocità nel mondo reale risentono fortemente delle interferenze e di altri fattori. Viene quindi usata soprattutto come backup, dove la copertura è più importante della velocità; generalmente, secondo la nostra esperienza, questa banda ha un raggio d’azione effettivo di circa 175 piedi (53 m), ed è anche abbastanza veloce da funzionare perfettamente per la maggior parte delle connessioni Internet domestiche.

Detto questo, la banda a 5GHz è perfetto punto di incontro dove si ottiene sia l’alta velocità che il lungo raggio, di circa 150 piedi (46 m).

Dual-band: un’emittente dual-band ha due punti di accesso, che convenzionalmente includono un AP a 2,4GHz e un AP a 5GHz. Un client dual-band, allo stesso modo, ha due ricevitori wireless, uno su ogni banda.

Tieni presente che “dual” non significa che vedi due unità hardware, ma un punto di accesso fisico (o un router o adattatore) che può supportare entrambe le bande.

La maggior parte delle emittenti (router e punti d’accesso) sono ormai emittenti dual-band simultanei, il che significa che possono lavorare su entrambe le bande contemporaneamente. Fino a qualche anno fa, prevalevano invece emittenti dual-band selezionabili che operavano su una banda alla volta.

Tutti i ricevitori (adattatori o clienti), dual-band o meno, possono collegarsi ad un’emittente solo su una banda alla volta.

Tri-band: valido solo per le emittenti, significa che un’emittente ha tre punti di accesso, uno di 2,4GHz e due di 5GHz, e tutti possono funzionare contemporaneamente. Un router tri-band può quindi servire più client contemporaneamente rispetto ad un router dual-band, prima di rallentare.

Leggi di più:
Wi-Fi Dual band vs. Wi-Fi Tri-band e l’urgente Domanda sulla Larghezza di Banda.

Canali Wi-Fi

I canali Wi-Fi sono, in parole povere, piccole parti di ogni banda Wi-Fi, come corsie di un’autostrada. Una connessione Wi-Fi deve utilizzare un determinato canale in un determinato momento, e i canali determinano quanto è veloce un collegamento. È come avere una pista ciclabile, più lenta di una corsia per le auto ma più veloce del marciapiede per i pedoni.

Canali Wi-Fi

Come funzionano i canali in diversi standard Wi-Fi.

I canali sono misurati in megahertz (MHz). Ci sono quattro livelli: 20MHz, 40MHz, 80MHz e 160MHz. Più alto è il numero, più ampi sono i canali, che si traducono in velocità più elevate. Un canale più largo occuperà lo spazio di più canali più stretti.

Generalmente, il Wi-Fi 4 (802.11n) funziona solo con i primi due, mentre il Wi-Fi 5 usa in prevalenza le larghezze di banda dei canali a 40MHz e 80MHz. È importante notare che molte emittenti Wi-Fi 5 supportano i 160MHz, ma pochissimi client Wi-Fi 5 lo fanno. La larghezza di banda del canale a 160MHz è la chiave per la velocità wireless super-veloce del Wi-Fi 6, ma non tutti i dispositivi Wi-Fi 6 lo supportano, per motivi diversi. Detto questo, gli 80MHz sono la larghezza di banda del canale più popolare.

Canali 160MHz vs 160MHz (80+80)

Un canale puro a 160MHz comprende uno spazio continuo. La modalità 80+80 160MHz è quando l’hardware combina due canali non continui a 80MHz in un unico canale.

Sovrapposizione dei canali

I canali sovrapposti sono quelli che possono essere utilizzati da più tipi di traffico – come una corsia per le auto, che può essere usata anche dalle bici – e tendono ad essere più suscettibili alle interferenze. I canali non sovrapposti, invece, sono come le corsie esplicitamente destinate a un solo tipo di traffico, come una ferrovia, o una corsia per gli autobus.

Canali con selezione dinamica della frequenza (DFS)

Disponibili solo sulla banda 5 GHz, i canali DFS – che vanno dal canale 52 al canale 144 – sono canali speciali che condividono lo spazio aereo con i segnali radar.

Normalmente questi canali funzionano come qualsiasi altro canale; tuttavia, quando viene rilevato un radar sul canale utilizzato dal router, cosa che tende ad accadere spesso se si vive entro qualche decina di chilometri di distanza da un aeroporto, il router sposta i suoi segnali sul successivo canale DFS non occupato. Durante questo processo, si perde brevemente il segnale Wi-Fi.

Un’altra cosa da notare è che non tutti i client supportano il DFS e non possono quindi connettersi alla banda a 5 GHz del router. Per questo motivo, è generalmente più sicuro utilizzare canali non DFS.

Stream Wi-Fi

Gli stream Wi-Fi – spesso chiamati flussi spaziali o flussi di dati – sono il modo in cui il segnale Wi-Fi viaggia. Uno stream determina la velocità di base di una banda di frequenza in uno standard Wi-Fi. Più flussi una banda è in grado di gestire, maggiore è la sua velocità.

Prendi ad esempio il Wi-Fi 4 (802.11n). Ha una velocità di base di 150 megabit al secondo (Mbps) per singolo stream a 5GHz. Se hai un dispositivo dual-stream (2×2), otterrai 300Mbps di velocità Wi-Fi. Allo stesso modo, una configurazione 3×3 è di 450Mbps.

In una connessione Wi-Fi, la quantità di stream utilizzati è il numero più basso tra le due parti. Ad esempio, se si utilizza un router 3×3 con un client 2×2, si avrà una connessione 2×2.

Grazie a vari miglioramenti, la velocità di base di un singolo stream Wi-Fi è diventata più veloce, ma il concetto di stream multipli rimane lo stesso. Inoltre, i nuovi standard Wi-Fi tendono a gestire più stream. Ad esempio, mentre il Wi-Fi 4 arriva a tre stream (3×3), il Wi-Fi 5 può gestirne quattro (4×4). Il prossimo Wi-Fi 6 avrà probabilmente ancora più stream.

Bande, canali e stream a confronto

Per riassumere, ecco una semplice analogia: le connessioni Wi-Fi sono come il traffico su un ponte multipiano. Ogni piano è una banda Wi-Fi; ogni corsia (comprese le ferrovie e i marciapiedi) su un piano è un canale Wi-Fi, e i mezzi di trasporto che viaggiano nel traffico (auto, autobus, treni, biciclette, ecc.) in un dato momento sono gli stream Wi-Fi.

Una connessione Wi-Fi avviene su un singolo canale (corsia) alla volta, ma più canali ci sono (che aumentano con il numero di bande), più opzioni hanno i dispositivi hardware per offrire una migliore velocità.

MU-MIMO

Il MU-MIMO è ora una caratteristica standard nella maggior parte dei router Wi-Fi.

Funzionalità Wi-Fi

Ci sono alcune funzionalità di potenziamento del Wi-Fi molto popolari: WPS, il Beamforming, MIMO e MU-MIMO.

WPS

WPS sta per Wi-Fi Protected Setup ed è un modo rapido per consentire ad un client di connettersi a una rete Wi-Fi. Si preme un pulsante sull’emittente e poi sul client e, dopo meno di un minuto di attesa, i due dispositivi sono connessi.

Il WPS risparmia il fastidio di dover digitare la password Wi-Fi manualmente, ma in alcuni casi potrebbe comportare rischi per la sicurezza.

Beamforming

Il beamforming è una funzionalità comune ai router Wi-Fi 5 (802.11ac). L’emittente concentra automaticamente i propri segnali nella specifica direzione di un ricevitore per aumentare l’efficienza e, quindi, la velocità.

MIMO

MIMO è l’acronimo di multiple-input e multiple-output. Consente ad una coppia di un emittente e un ricevitore di gestire più flussi di dati (stream) alla volta. Più stream ci sono, più veloce è la connessione.

Questa funzionalità è uscita inizialmente con il Wi-Fi 4 (802.11n) e funziona su entrambe le bande di frequenza 2.4GHz e 5GHz. In anni più recenti, il MIMO è spesso indicato come MIMO a singolo utente o SU-MIMO (single-user MIMO), in seguito all’introduzione del MU-MIMO, o MIMO multi-utente.

MU-MIMO

Questa funzionalità fa parte di Wi-Fi 5 Wave 2 – una versione potenziata di 802.11ac. MU-MIMO consente a più dispositivi di ricevere diversi flussi di dati contemporaneamente.

In particolare, in una rete MIMO, l’emittente gestisce un solo client Wi-Fi alla volta, in una logica del “chi prima arriva meglio alloggia”. Quindi, se ci sono più client connessi, questi devono rimanere in linea e ricevere a turno i pacchetti di dati. È come quando c’è un solo barista al bar.

Al contrario, in una rete MU-MIMO, l’emittente può servire fino a quattro (forse anche di più in futuro) client Wi-Fi contemporaneamente; è come avere diversi baristi dietro il bancone.

Detto questo, è importante notare che anche in una rete MIMO un router può passare da un client all’altro abbastanza velocemente, e la maggior parte delle volte non si verifica alcun ritardo o rallentamento.

Di conseguenza, a meno che non tu abbia necessità di molti, diciamo più di dieci, client attivi contemporaneamente, non apprezzerai i vantaggi di MU-MIMO. Inoltre, questa feature funziona solo in downlink (cioè sul traffico dati dal router al dispositivo, e non viceversa) e solo sulla banda a 5GHz.

In generale, però, non ci sono controindicazioni su MU-MIMO, e la maggior parte dei router e dei punti di accesso oggi in commercio lo supportano.

Wave 1 vs Wave 2

Potresti aver sentito parlare di Wi-Fi Wave 1 e Wave 2. Si tratta di due generazioni di Wi-Fi che insieme presentano tutti gli aspetti sopra citati del Wi-Fi, e si applicano solo al Wi-Fi 5 (80211ac) e al Wi-Fi 4 (802.11n).

Wave 1 (generazione 1) è il protocollo uscito con il Wi-Fi 4 e ha queste caratteristiche:

  • Fino a tre stream (3×3)
  • Canali a 80MHz più ampi
  • MIMO

Quando è arrivato il Wi-Fi 5, ha inizialmente utilizzato le caratteristiche di Wave 1, per poi passare a Wave 2. Detto questo, Wave 2 (generazione 2) ha le seguenti caratteristiche:

  • Fino a quattro stream (4×4)
  • Canali ancora più ampi a 160MHz
  • MU-MIMO

In breve, Wave 2 è più veloce e più efficiente di Wave 1. Tuttavia, i dispositivi di entrambe le onde sono compatibili tra loro.

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