Se puntate alla TV con le immagini migliori che si possa acquistare al momento, dovete puntare senza alcun dubbio su una TV OLED. Con neri perfetti, angoli di visione superiori, rapporti di contrasto infiniti e una migliore qualità del movimento rispetto a quella che potete trovare nelle altre TV presenti in commercio, le TV OLED possono essere ritenute superiori anche alle migliori TV LCD del momento, nonostante in genere presentino un prezzo decisamente superiore (anche se questo divario di prezzo tra i due modelli si sta poco per volta riducendo). Tra le TV disponibili al momento in commercio vi consigliamo di optare per l’LG C1 in quanto ha un ottimo rapporto qualità-prezzo soprattutto se si prendono in considerazione le sue prestazioni ed è dotato di tutte le funzionalità più recenti.
LG C1
Il miglior rapporto qualità-prezzo soprattutto per le prestazioni
L’LG C1 offre fantastiche immagini 4K HDR e prestazioni quasi paragonabili a quelle delle TV OLED di fascia alta, ma ad un prezzo decisamente inferiore.
La TV OLED LG C1 4K offre un’eccellente qualità dell’immagine sia in HD che in 4K, anche per quanto riguarda i videogame. Supporta i principali standard di alta gamma dinamica, così da ottenere la migliore immagine possibile da fonti HDR ed è dotata di tutte le funzionalità HDMI 2.1 necessarie per migliorare la qualità del suono e di gioco. La piattaforma smart-TV WebOS è facile da usare e offre l’accesso a tutti i principali servizi di streaming video e audio. L’LG C1 è disponibile nelle versioni da 48”ad 83” e ha un design estremamente sottile e accattivante, inoltre la modalità Filmmaker di cui è dotato rende molto semplice per chiunque riuscire ad ottenere immagini particolarmente accurate. Oltre ad essere più luminoso dell’LG CX dello scorso anno (la nostra prima scelta fino all’uscita dell’LG C1), l’LG C1 è dotato anche di una nuova modalità Game Optimizer, che raggruppa tutti i controlli di gioco e le funzionalità aggiornate in un unico posto così da poter rendere migliore l’esperienza di gioco. I modelli OLED più costosi di LG e Sony offrono una luminosità dell’immagine ed una elaborazione video decisamente migliori, ma molti possibili compratori potrebbero non ritenere tali caratteristiche sufficienti per giustificare un costo così elevato.
Nel caso siate disposti ad accettare sacrifici in termini di prestazioni e caratteristiche per avere belle immagini OLED ad un prezzo accessibile, il consiglio migliore che possiamo dare è quello dell l’LG OLED55BX. Nei test che abbiamo realizzato abbiamo notato immagini nitide, con video HDR dotati di luci brillanti e colori ricchi. Purtroppo la luminosità di picco di questo televisore non è stata in grado di competere con la qualità di quella del LG C1 e identico discorso si può fare per elaborazione video e fluidità dei movimenti. Nel complesso, però, l’OLED55BX è un televisore fantastico venduto a un prezzo stracciato (per un OLED).
Il Sony Bravia XR Master Series A90J offre la migliore qualità d’immagine che abbiamo visto da un TV OLED o da qualsiasi altro televisore fino ad oggi.
Per dissipare in maniera migliore il calore, Sony ha deciso di aggiungere un foglio di alluminio al pannello OLED; questo cambiamento ha permesso all’azienda di aumentare ancora di più la luminosità del pannello per un risultato finale notevolissimo. Il risultato, infatti, è quello di un televisore in grado di mostrare a schermo una luminosità e una brillantezza senza paragoni, con immagini che letteralmente bucano lo schermo per qualità. Questa luminosità extra permette all’A90J di mostrare a schermo dettagli impensabili per altri televisore permette ai filmati HDR di sembrare ancora più realistici, con colori luminosi per far risaltare nuvole, montagne e fiume. L’A90J è disponibile in tre modelli diversi (55, 65 e 83 pollici) e ha due porte HDMI 2.1 con piena larghezza di banda, rendendo il dispositivo perfetto per l’utilizzo in coppia con una console recente. Sony ha anche aggiornato l’interfaccia utente del dispositivo integrando Google TV (la nostra piattaforma di streaming media preferita) al posto di Android TV. Purtroppo il Sony A90J è significativamente più costoso dell’LG C1 e, inutile nascondere che, l’aumento prestazionale, potrebbe non essere abbastanza per giustificare l’aumento di prezzo agli occhi degli acquirenti, escludendo gli appassionati.
Per quale motivo potreste voler acquistare una TV OLED
Oggi esistono fondamentalmente due tipologie di tecnologie per gli schermi TV: la tecnologia LCD e la tecnologia OLED. Un televisore OLED è la soluzione ideale per i videofili che puntano sempre ad avere la migliore qualità delle immagini possibile e per ottenerla sono disposti a pagare anche un prezzo più elevato. La tecnologia con cui sono realizzati gli schermi OLED è fondamentalmente costituita da diodi organici a emissione di luce, che emettono la propria luce e che pertanto non hanno bisogno di retroilluminazione per creare un’immagine vivida e luminosa. Poiché ogni pixel può spegnersi o accendersi completamente tra un frame e l’altro, i televisori OLED sono in grado di offrire neri profondi, e questo consente alla TV di produrre dei contrasti decisamente migliori rispetto a quelli che possono offrire i più noti schermi LCD presenti in commercio. Tuttavia, la tecnologia OLED continua ad essere proibitiva in termini di costi per la maggior parte degli acquirenti: potrete benissimo aspettarvi di pagare 400 € erotti in più per una TV OLED rispetto a quanto paghereste una TV LCD ad alte prestazioni e di dimensioni simili, oltre al fatto che in commercio potrete trovare tutta una serie di altre opzioni LCD alternative ad un costo inferiore, ma comunque di buona qualità ed in grado di supportare gli standard 4K HDR.
Se siete alla ricerca di una TV OLED con dimensioni superiori ai 65”, preparatevi a pagare almeno il 20% in più rispetto a quanto fareste acquistando una TV LCD di fascia alta con le medesime caratteristiche. Le TV OLED hanno dimensioni anche superiori agli 88”, ma quella che per questa categoria di schermi viene ritenuta una dimensione semi-economica sono gli 83”. Il costo delle TV OLED che vanno dai 65” ai 77” è in continuo calo, ma in commercio si trovano tantissime soluzioni LCD molto più convenienti e sempre da 75”. Se volete avere uno schermo di dimensioni superiori sappiate che un proiettore home theater 4K di fascia alta in grado di produrre un’immagine da 120” costa circa il doppio di un televisore OLED da 77”. L’aspetto negativo quando si utilizzano i proiettori è che si ha sempre bisogno di un certo spazio per lo schermo oltre al fatto che è sempre importante essere in grado di controllare i livelli di luce nell’ambiente in cui lo si installa, pertanto non sono certamente la soluzione ideale da installare in soggiorno o in salotto.
Le TV LCD di fascia alta molto spesso possono rivelarsi essere più luminose rispetto alle TV OLED, pertanto se volete installare la TV in una stanza con molte finestre, ma senza tende dovreste probabilmente optare per una TV LCD e non per una TV OLED. Nella maggior parte dei casi durante i test che abbiamo condotto sulle TV OLED, abbiamo riscontrato che non vi erano problemi di visibilità dello schermo. Gli schermi OLED sono più luminosi dei televisori al plasma e delle vecchie TV CRT (tubo catodico), utilizzati dal 1930 fino all’avvento dei televisori a schermo piatto, che in breve tempo hanno preso il sopravvento. Una TV OLED in linea generale può essere installata in qualsiasi tipo di stanza, anche se nei test che abbiamo condotto abbiamo riscontrato che la presenza di lucernari può causare qualche problema per il modo in cui la luce viene riflessa sullo schermo OLED a causa della particolare angolazione che ha.
Per ulteriori dettagli, continuate a leggere per apprendere quali sono le principali differenze tra gli schermi OLED e gli schermi LCD.
La nostra scelta: la Serie C1 di LG
La Serie C1 di LG include i seguenti modelli:
- OLED48C1 (da 48”)
- OLED55C1 (da 55”)
La serie C1 di LG è la serie che dal nostro punto di vista include le migliori TV OLED del 2022 in quanto questi schermi sono in grado di offrire delle immagini eccellenti e tutta una serie di funzionalità ideali per le novità che verranno introdotte in futuro ad un prezzo decisamente inferiore rispetto alla concorrenza. L’LG C1 ha preservato tutte le specifiche che avevamo apprezzato nell’LG CX dello scorso anno (quella che dal nostro punto di vista era la TV migliore del 2022) avendo comunque uno schermo decisamente più luminoso, e facendo risaltare pertanto i video ad alta gamma dinamica. Questa TV supporta tutti i principali standard HDR (inclusa la tecnologia Dolby Vision) ed offre delle immagini eccezionali sia con i video ad alta definizione che con quelli a definizione standard. Anche i videofili, che puntano sempre ad avere immagini precise ed accurate, non potranno che innamorarsi dell’LG C1 e dell’ampia gamma di opzioni di calibrazione di cui è dotato, anche se, grazie alla modalità Filmmaker, che regola le impostazioni della TV in modo automatico settandola sulle migliori opzioni possibili per i film, potrebbe non essere necessario pagare qualcosa in più per godere di quel tipo di calibrazione.
Nei test che abbiamo condotto abbiamo voluto anche valutare la qualità dell’immagine in modalità Filmmaker dell’LG C1, la sua modalità ISF Expert per i video SDR e la sua modalità Cinema per i video HDR. Nel complesso, le immagini riprodotte dall’LG C1 erano veramente eccezionali, essendo molto luminose, ricche di dettagli e con colori realistici che le rendono ancora più meravigliose. Testando il nostro modello di prova da 65” abbiamo registrato una luminosità superiore ai 750 nit in modalità Cinema e una luminosità pari a 600 nit in modalità Filmmaker, dei valori più che sufficienti per far risaltare i punti luce HDR sullo schermo. Nonostante la modalità Filmmaker possa essere ritenuta la modalità più accurata da un punto di vista tecnico, per quanto riguarda l’LG C1, in termini di impostazioni predefinite, ci siamo ritrovati a preferire la modalità Cinema, decisamente più luminosa, quando dovevamo riprodurre video HDR, in quanto era in grado di offrire immagini decisamente più dettagliate soprattutto a livello dei punti luce, nonostante prima della calibrazione l’immagine non risultasse essere così accurata. (LG a quanto sembra sta lavorando a un aggiornamento del firmware per migliorare le prestazioni della modalità Filmmaker.) Dopo la calibrazione, siamo riusciti ad ottenere una precisione e un’accuratezza delle immagini nella modalità Cinema come non ci era capitato con nessun’altra TV (parleremo più nel dettaglio di questa cosa in seguito). L’LG C1 non è in grado di offrire la medesima luminosità del Sony A90J, ma presenta senza dubbio una maggiore precisione nei dettagli a livello delle zone in ombra nelle immagini ed una maggiore precisione ed accuratezza generale post-calibrazione.
-Messo a diretto confronto con le nostre TV LCD preferite, l’LG C1 OLED è stato in grado di riprodurre immagini con un rapporto di contrasto ed un angolo di visione decisamente superiori. Le aree nere dell’immagine apparivano perfettamente nere senza quel tipico fenomeno dello schiacciamento delle ombre a cui si poteva assistere nelle vecchie TV OLED in SDR. (Lo schiacciamento delle ombre si verifica nel momento in cui quei dettagli più scuri che si trovano nelle zone in ombra, e che dovrebbero essere comunque distinguibili nonostante l’oscurità, appaiono come un unico blocco nero.) Inoltre, le immagini in 4K erano nitide e molto realistiche, ed i contenuti HDR sembravano veramente fantastici, con punti luce che risaltavano e sembravano uscire dallo schermo. Il fatto che l’LG C1 sia dotato di un supporto per un’ampia gamma di colori consente di visualizzare colori che altri televisori non sono in grado di riprodurre. Il risultato finale è un’immagine notevole e veramente realistica, nel complesso un enorme passo avanti rispetto alla riproduzione delle immagini offerta da quelli che possono essere ritenuti i televisori LCD più performanti.
Il telecomando Magic Remote di LG supporta sia il controllo vocale che di movimento ed è dotato di pulsanti dedicati per i principali servizi di streaming del momento come Amazon Prime Video, Disney + e Netflix.
LG supporta gli standard Dolby Vision, HDR10, Technicolor, HGiG e HLG HDR. L’unico formato che non supporta è l’HDR10 +, anche se si tratta comunque di un formato non essenziale, dato che tutti i contenuti HDR10 + sono disponibili anche in HDR10 o in Dolby Vision – e poiché il formato HDR10 + offre i maggiori vantaggi in termini di prestazioni in una TV con luminosità di picco inferiore a 500 nit, non andrebbe a dare vantaggi significativi all’immagine, già di base molto più luminosa, che questo modello di LG è in grado di offrire. L’HGiG è una modalità HDR progettata per le console per videogame e si propone di garantire che tutti i minimi dettagli, nei videogame HDR, siano perfettamente visibili, senza che vi siano punti luce o d’ombra schiacciati.
L’LG C1 ha una frequenza di aggiornamento di 120 Hz in grado di offrire movimenti fluidi e puliti. Questo modello inoltre è dotato di una particolare modalità Black Frame Insertion progettata proprio per ridurre al minimo il motion blur, e dotata di impostazioni Basse, Medie e Alte che regolano il periodo di tempo in cui i fotogrammi neri appaiono tra i fotogrammi del video; periodi di tempo più lunghi rendono i movimenti più chiari e nitidi, ma riducono l’emissione di luce. Nei test che abbiamo condotto, quando siamo andati ad analizzare la situazione con gli sport SDR, la modalità Bassa ha funzionato meravigliosamente e l’immagine è rimasta abbastanza luminosa da poter apprezzarne comunque i dettagli, mostrando un cambiamento trascurabile a livello della sua luminosità complessiva. Le modalità Media ed Alta rendevano l’immagine più scura di quanto preferissimo ed alcuni di voi potrebbero notare uno sfarfallio delle immagini utilizzando tali modalità. La modalità automatica passa da una modalità Bassa ad una modalità Media a seconda dei contenuti dell’immagine cercando al contempo di bilanciare l’emissione di luce e la nitidezza dei movimenti. È possibile abilitare questa modalità anche per i video HDR, anche se vi sconsigliamo di farlo dato che tende ad incidere negativamente sulla luminosità dell’immagine.
Nei modelli OLED rilasciati quest’anno, LG ha anche aggiunto un nuovo preset Cinematic Motion, che si propone di migliorare la qualità dei movimenti senza applicare l’evidente “effetto soap opera” ai film. Quando abbiamo guardato alcuni film ed alcune serie di Netflix con questo preset, abbiamo notato che i movimenti – in particolare le panoramiche ed altre inquadrature che in genere tendono a risentire negativamente dei bassi frame rate del film – sembravano molto più fluidi senza apparire artificiosi. Occasionalmente ci è capitato di osservare uno smoothing artificiale delle immagini, anche se per lo più era molto difficile da identificare e riconoscere. Il preset è senza alcun dubbio una valida via di mezzo per tutti coloro che ritengono che la qualità delle immagini di un film sembri essere troppo instabile su uno schermo OLED a causa dei tempi di risposta quasi istantanei che caratterizzano questo tipo di tecnologia, ma che non gradiscono nemmeno il risultato che si ottiene con l’interpolazione dei movimenti.
LG ha fatto inoltre un buon lavoro nel continuo miglioramento dell’elaborazione dei video, in particolar modo per quanto riguarda l’elaborazione Smooth Gradation, che aiuta a rimuovere le bande visibili (o i passaggi irregolari tra le parti scure e chiare dell’immagine) per rendere più puliti i contenuti in streaming a bit rate più bassi.
Tutte e quattro le porte HDMI dell’LG C1 presentano funzionalità HDMI 2.1, a differenza delle TV di altri marchi che in genere, nei modelli più moderni, presentano solo una o due porte ad alta larghezza di banda. L’LG C1 è dotato anche della funzionalità eARC per l’audio lossless delle console per videogame o dei lettori Blu-ray e supporta tutte le funzionalità per videogame su HDMI 2.1, inclusa l’Auto Low Latency Mode e il Variable Refresh Rate. Le porte HDMI 2.1 presenti sull’LG C1 supportano una larghezza di banda di 40 Gbps, di cui discuteremo in seguito nel paragrafo “Difetti che non possono essere ritenuti dei fattori determinanti”.
L’LG C1 consente di visualizzare senza problemi i videogame esattamente come permette di visualizzare film e programmi TV. Nei televisori 2022, è stata introdotta una nuova modalità Game Optimizer che consente di regolare più nel dettaglio le luci e le ombre per poter vedere meglio i nemici, ciò rende le immagini leggermente meno accurate, ma si tratta comunque di un buon compromesso in quanto agevola le sessioni di gioco. LG ha inoltre introdotto una nuova Game Dashboard in grado di offrire tutte le informazioni necessarie sulla modalità di gioco corrente, incluso il refresh rate, se è attivata la modalità Low Latency Mode e quale modalità si sta utilizzando per le immagini – il che rende decisamente molto più semplice modificare tutte le impostazioni e assicurarsi che siano configurate correttamente senza dover navigare nel menu della TV per cercare di reperire queste informazioni.
Oltre al supporto HDMI 2.1, che rende questa TV compatibile con tutte le più recenti funzionalità di gioco offerte da Xbox Series X e PlayStation 5, l’LG C1 supporta le tecnologie GSync di Nvidia e FreeSync di AMD se volete collegarlo ad una PC ed utilizzare lo standard Variable Refresh Rate per giocare. L’LG C1 inoltre è una delle pochissime TV (e anche tutte le altre sono comunque TV LG) che supporta i videogame Dolby Vision a 120 Hz, attualmente supportati anche dall’Xbox Series X. Nei test che abbiamo condotto, l’input lag dell’LG C1 era molto basso, come del resto abbiamo riscontrato su qualsiasi altra TV che abbiamo testato, arrivando anche a 13 ms per i contenuti a 60 Hz e a soli 7 ms per i contenuti a 120 Hz. In quanto il minimo assoluto registrato, grazie al nostro sistema di misurazione Murideo Seven-G, in termini di tempo di ritardo con uno schermo a 120 Hz sembra essere paria a circa 4,2 ms, lo stesso LG C1 aggiunge solo circa 3 ms di ritardo, non ve ne renderete nemmeno conto pertanto. LG tra le funzionalità offerte presenta anche un leggero Pixel Shift e l’oscuramento degli elementi statici (come alcuni elementi presenti nei videogame o i loghi dei canali) per ridurre la possibilità che si abbia un effetto burn-in a livello della grafica video nell’immagine riprodotta, un problema che di base riteniamo sia improbabile che si manifesti quando viene fatto un utilizzo classico di questa TV.
Il sistema di streaming WebOS dell’LG C1 offre un accesso immediato a tutti i più popolari servizi audio e video. Non presenta una vasta selezione di contenuti come avviene in genere per altre piattaforme di streaming, ma supporta tutti i principali servizi, tra cui Amazon Prime Video, Disney +, Google Play Movies, Hulu, Netflix, Vudu e YouTube. (Se siete soliti utilizzare regolarmente servizi che non vengono supportati da WebOS, potrete sempre avere un dispositivo autonomo di streaming multimediale ad un prezzo contenuto). L’interfaccia WebOS consente di impostare facilmente i vostri servizi preferiti per avere un accesso più immediato agli stessi, e Google Assistant integrato in associazione con la tecnologia AI ThinQ di LG, vi consentirà di ricercare contenuti e regolare le impostazioni di controllo usando la vostra voce ed il microfono integrato nel telecomando.
Per chi vuole pagare qualcosina in più per portarsi a casa una TV calibrata in modo professionale così che possa funzionare al meglio a prescindere dal tipo di video, l’LG C1 presenta anche dei controlli di calibrazione più avanzati. È possibile infatti calibrare questo schermo per SDR, HDR e Dolby Vision e memorizzare le differenti impostazioni per ciascuno di questi. Al contrario, i modelli OLED di Sony presentano delle impostazioni condivise per SDR e HDR e non offrono il medesimo livello di accesso ai controlli di calibrazione che invece sono in grado di offrire i modelli OLED di LG. Le TV OLED di LG del 2021 presentano inoltre la calibrazione LUT diretta; grazie a questa funzionalità è possibile avere dei risultati più accurati in termini di calibrazione rispetto a quelli che si possono ottenere con una calibrazione standard. Calman, per il 2021 ha completamente aggiornato il suo processo di calibrazione LUT e, nei test che abbiamo condotto sull’LG C1, abbiamo ottenuto l’immagine TV più accurata che ci sia mai capitato di rilevare. Inoltre, i televisori LG offrono ai calibratori la possibilità di creare curve di tono personalizzate, che consentono di spremere il proprio OLED fino all’ultimo bit in termini di prestazioni. Potete inoltre impostare la modalità Game in modo tale che sia più accurata; la maggior parte delle altre TV presenti in commercio è dotata ancora di una modalità Game notevolmente colorata di blu, e ciò obbliga a scegliere tra la qualità dell’immagine e la reattività.
L’LG C1 ha un design sottile e accattivante ed è facile da montare a parete in quanto utilizza fori di montaggio VESA standard. Se si utilizza il supporto incluso nella confezione, risulta essere molto più semplice nascondere i cavi così che la postazione in cui è stato installato l’LG C1 risulti essere ordinata e pulita. Se volete optare per un’installazione a parete che offra un aspetto più pulito ed ordinato al tutto, il modello più costoso dell’LG C1 sarà completamente a filo del muro oltre ad essere dotato di una staffa di montaggio a parete anziché di una base di supporto.
L’LG C1 è disponibile nella più ampia varietà di dimensioni rispetto a qualsiasi altra linea di TV OLED, quindi è molto probabile che riuscirete a trovare lo schermo adatto alle vostre esigenze tra i modelli di questa serie. Il fatto che recentemente siano state aggiunte versioni che vanno dai 48” agli 83” fanno sì che l’LG C1 si possa adattare senza problemi sia a stanze piccole che molto grandi, tenendo comunque conto del fatto che tutti i modelli, a prescindere dalle dimensioni, dovrebbero offrire prestazioni molto simili tra loro.
Infine, apprezziamo particolarmente il fatto che LG abbia deciso di fornire ai propri televisori degli aggiornamenti del firmware in grado di dotarli di nuove funzionalità e di un supporto più ampio per i nuovi formati. È bello sapere che c’è un’azienda che ha così a cuore i propri prodotti ed i propri clienti tanto da fornire questo tipo di supporto per migliorare i suoi televisori anche dopo il loro rilascio in commercio.
Difetti che non possono essere ritenuti dei fattori determinanti
In modalità Filmmaker, l’LG C1 ha mostrato un po’di schiacciamento delle ombre per quanto riguarda i contenuti HDR, rendendo i dettagli più piccoli alquanto difficili da vedere nelle scene più scure. Nelle impostazioni predefinite della modalità Cinema, una delle modalità dedicata alle immagini, quando stavamo guardando contemporaneamente Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 sia sull’LG C1 che sul Sony A90J, posti l’uno accanto all’altro, ci siamo resi conto che potevamo scorgere dettagli più definiti nelle scene più scure con il Sony, ma dopo aver calibrato la modalità Cinema dell’LC C1 non è più stato possibile riscontrare questo problema.
La qualità del suono della TV OLED LG C1 potrebbe essere migliore, ma questo alla fine vale un po’ per tutte le TV a schermo piatto. Ci aspettiamo che la maggior parte delle persone abbinerà un televisore in questa fascia di prezzo con un ricevitore AV (o un amplificatore AV) e una combo surround-sound o almeno una buona soundbar. Grazie al fatto che l’LG C1 è dotato di un supporto per eARC, è possibile inviare audio non compresso di altissima qualità, inclusi audio Dolby Atmos e file audio DTS: X, tramite la porta HDMI ARC a un ricevitore o ad una soundbar compatibile.
Nel 2021 LG ha aggiornato il suo telecomando Magic Remote, modificandone il design e rendendolo pertanto più semplice da utilizzare. Al momento non è ancora possibile disabilitare il cursore sullo schermo, se preferite utilizzare invece il pad direzionale, oltre al fatto che il telecomando non è retroilluminato.
Le porte HDMI 2.1 dell’LG C1 offrono una larghezza di banda di 40 Gbps, mentre il Sony A90J è dotato di ingressi HDMI in grado di offrire un bit rate completo di 48 Gbps. L’unico caso in cui tale differenza potrebbe rivelarsi effettivamente importante è con i contenuti 4K 120 Hz, che possono essere inviati all’LG C1 solo a una profondità di colore di 10 bit per pixel invece di 12 bit per pixel. Dato che non ci aspettiamo che schermi in grado di offrire un bit rate di 48 Gbps siano poi così comuni e poiché non sappiamo se sarete in grado di notare delle differenze su un pannello OLED a 10 bit, non riteniamo una limitazione di questo tipo un problema di fondamentale importanza.
La nostra scelta in termini di aggiornamenti: Sony Bravia XR Master Series A90J
La Serie Sony Bravia XR Master A90J include i seguenti modelli:
- XR-55A90J (55’’)
- XR-65A90J (65’’)
La Serie Bravia XR Master A90J della Sony offre quello che dopo anni può essere ritenuto il primo vero upgrade a livello della qualità delle immagini per quanto riguarda i pannelli OLED, oltre ad essere, dal nostro punto di vista, la TV OLED più bella esteticamente che ci sia mai capitato di testare. Grazie all’upgrade del design del pannello, il modello da 65” che abbiamo utilizzato per i nostri test è risultato essere decisamente più luminoso rispetto a qualsiasi altra Tv OLED che ci sia mai capitato di testare, i punti luce risultavano essere ricchi di dettagli e risaltavano di più rispetto a quanto accade in genere con le TV della concorrenza. L’A90J è inoltre dotato di due ingressi HDMI 2.1 che supportano la maggior parte delle funzionalità necessarie per i sistemi di gioco più recenti e di una nuova interfaccia Google TV per i contenuti streaming.
Nei test che abbiamo condotto, il Sony A90J ha registrato una luminosità di quasi 800 nit a livello dei punti luce HDR dopo la calibrazione – a differenza dei 560 nit registrati con il vecchio Sony A8H, dei 750 nit dell’LG C1 – pertanto questo schermo è in grado di offrire una luminosità più elevata e dei punti luce più realistici rispetto agli altri schermi. Nonostante le TV OLED sembrino sempre garantire immagini ricche di dettagli e molto dinamiche grazie alla loro capacità di produrre dei veri propri neri, nei test che abbiamo condotto l’immagine offerta dall’A90J sembrava bucare lo schermo rispetto alle immagini offerte dai modelli LG, in quanto i suoi punti luce HDR erano decisamente più luminosi e le immagini erano molto più dettagliate. Anche se i valori registrati sembravano essere molto vicini a quelli dell’LG C1, in base alla nostra esperienza possiamo affermare che a livello dei punti luce HDR il Sony A90J presentava una luminosità notevolmente superiore, offrendo pertanto un maggiore impatto visivo, con delle aree luminose che presentavano oltretutto una migliore saturazione dei colori.
Inoltre, i contenuti non HDR di base più luminosi come gli sport sembrano regolarmente molto più luminosi se visualizzati sull’A90J in quanto questo schermo è in grado di emettere più luce per quanto riguarda le immagini a tutto campo rispetto alle altre TV OLED presenti in commercio. Non è ancora in grado di raggiungere una luminosità paragonabile a quella dei migliori schermi LCD, ma grazie alla sua capacità di rendere i neri dei veri e propri neri, offre un rapporto di contrasto migliore. Il foglio di alluminio posto sul pannello OLED consente all’A90J di dissipare il calore più velocemente, pertanto, nonostante questo schermo offra una maggiore luminosità, la possibilità di mantenere l’immagine o di avere un effetto burn-in la si può ritenere paragonabile a quella di un qualsiasi altro schermo OLED che ci sia capitato di testare fino ad ora. Questa TV della Sony è in grado di offrire una migliore precisione nei dettagli a livello delle zone d’ombra rispetto a quanto fanno altre TV OLED della concorrenza (incluso l’LG C1), pertanto non si ha lo schiacciamento o il dithering delle ombre, presenti invece in altri modelli.
Per i gamer, sappiate che due delle quattro porte HDMI di cui è dotata questa TV supportano segnali a 48 Gbps a larghezza di banda completa; abbiamo giocato su Xbox Series X a 4K 120 Hz senza problemi. L’Auto Low Latency Mode ha funzionato correttamente e non abbiamo assistito alla progressiva perdita della qualità dell’immagine che gli schermi LCD della Sony hanno mostrato nel 2020 quando abbiamo fornito loro segnali in 4K a 120 Hz. L’input lag di questa TV era buono, e andava da 8 ms con un segnale SDR 1080p 120 Hz fino a 37 ms con un segnale HDR 4K 60 Hz, ma non era comunque un input lag basso come quello registrato per l’LG C1; la maggior parte delle persone non sarebbe comunque in grado di notare questa differenza, ma di certo i gamer più esperti che giocano ai videogame con un ritmo sostenuto potrebbero senza dubbio notarla. Il Variable Refresh Rate al momento non è supportato, ma Sony ha promesso di introdurlo nell’arco di quest’anno durante uno dei futuri aggiornamenti del firmware. L’A90J inoltre non supporta le linee guida HGiG HDR, che di fatto stanno diventando lo standard per i videogame HDR anche perché assicurano che, durante una sessione di gioco con un videogame HDR, non si vadano a perdere i dettagli nei momenti più importanti del gioco, pertanto i gamer più seri potrebbero decidere di optare, proprio per questo motivo, per l’LG C1.
Il Sony A90J è dotato di un telecomando moderno ed elegante con pulsanti diretti per i principali servizi di streaming e un microfono per il controllo vocale.
Google TV sostituisce la precedente interfaccia Smart TV Android di Sony. Google TV è la nostra piattaforma di streaming preferita, in quanto offre un’ampia selezione di contenuti e rende più semplice tenere traccia dei propri programmi preferiti sui diversi servizi. L’interfaccia è veloce e reattiva e non rende più necessario disporre di un dispositivo di streaming esterno.
Il design dell’A90J è il migliore tra tutte le TV OLED che abbiamo testato ed usato fino ad ora. I piedini sono posizionati alle estremità, pertanto la TV può poggiare senza problemi su una superficie piana conferendo a quell’area un aspetto pulito ed ordinato, ma al contempo può essere posta anche in una posizione leggermente rialzata così da fare spazio ad una soundbar, se necessario. Il modello da 83” presenta inoltre una posizione centrale per i piedini così da facilitare il montaggio dello stesso su un supporto multimediale. La qualità audio è migliore di quella delle altre TV OLED presenti in commercio e ciò è dovuto principalmente alla tecnologia Acoustic Surface di Sony, che utilizza l’intero schermo come altoparlante.
L’aspetto più negativo dell’A90J è il prezzo. I modelli da 55” e da 65” hanno un prezzo di listino superiore dell’80% a quello dell’LG C1 e del 33% al quello delle nuove TV OLED LG C1 del 2021. La versione da 83” ha un prezzo che si aggira attorno all’incredibile cifra di 7500 €, ma si tratta anche dell’unica TV OLED da 83” ad alta luminosità che è possibile acquistare nel 2021. Nel complesso, state pagando per una TV di fascia super alta per poter avere una maggiore luminosità ed una migliore elaborazione video, ma a differenza delle precedenti TV OLED di fascia alta di Sony, quest’anno possiamo vedere chiaramente che c’è stato un miglioramento.
La nostra scelta in termini di budget: LG BX OLED TV
L’LG BX è l’ultima TV OLED 4K entry-level di LG ed è disponibile nelle versioni da 55” e da 65”, conserva inoltre la maggior parte delle funzionalità presenti nei modelli della serie LG CX di fascia media, ma con un processore meno potente, l’α7 Gen3 con AI.
L’LG BX presenta tutte le funzionalità di cui erano dotati i modelli dello scorso anno come il supporto per il 4K Ultra HD (3840 x 2160) con un’ampia gamma di colori (DCI-P3 / Rec.2020) e un’alta gamma dinamica (HDR10, Hybrid Log-Gamma e Dolby Vision). Purtroppo, LG si rifiuta ancora di supportare il formato di metadati dinamici HDR10 +, ma ha aggiunto il Dolby Vision IQ. Questo utilizza un sensore di luce integrato nella TV per misurare i livelli di luce dell’ambiente in cui la TV andando così a regolare di conseguenza la mappatura dinamica dei toni Dolby Vision.
LG supporta anche la modalità Filmmaker, che offre agli utenti una modalità facile da selezionare, progettata per poter garantire che il tipo di visione pensato da chi ha realizzato determinati contenuti venga effettivamente rispettata. Questa modalità può essere attivata automaticamente o selezionata manualmente, a seconda delle proprie preferenze. Questo modello è dotato anche di due modalità ISF per il giorno e la notte, oltre a supportare il software di auto-calibrazione Calman.
L’LG BX supporta le funzionalità intelligenti di AI ThinQ e presenta Amazon Alexa e Google Assistant integrati. La piattaforma intelligente WebOS quest’anno offre anche Disney + e Apple TV +, rendendo questo modello ancora più completo dal punto di vista dei servizi di streaming video offerti.
Per i gamer, sappiate che vi sono due ingressi HDMI 2.1 con supporto VRR, ALLM, 4K/120Hz e che l’input lag è estremamente basso. La novità di quest’anno è la compatibilità con la tecnologia G-SYNC di Nvidia per un’esperienza di gioco a PC priva di screen tearing o altri artefatti visivi che possono distrarre durante una sessione di gioco. L’LG BX dispone anche della modalità HGiG (HDR Gaming Interest Group) che consente ai gamer di godere di immagini di alta qualità che rispecchiano quelle che i creatori di videogame e gli sviluppatori intendono offrire quando si gioca a videogame HDR su console.
Dal punto di vista dell’audio, questo modello è ancora dotato di un supporto per Dolby Atmos, ma potrete collegarlo anche a degli altoparlanti Bluetooth che potrete utilizzare come canali posteriori. Tuttavia, l’LG BX non è dotato di alcun supporto per l’audio DTS.
Quindi l’LG BX è paragonabile all’LG CX ed all’LG GX? A questa dimanda non si può semplicemente rispondere sì o no, pertanto cercheremo di rispondere andando ad analizzare i dati ottenuti dai nostri test e mettendoli a confronto.
Nella stanza in cui conduciamo i nostri test abbiamo messo l’LG BX e l’LG GX l’uno accanto all’altro. L’LG GX e l’LG CX utilizzano i medesimi pannelli e gli stessi processori pertanto il risultato in termini di qualità delle immagini che possono offrire è molto simile, tuttavia hanno un design alquanto differente. Presi da soli e visti da punto di vista di un’utente che non è ossessionato dai pixel e che valuta costantemente la qualità dell’immagine, l’LG BX e l’LG GX sembrano molto simili in termini di qualità delle immagini quando ne si fa un uso quotidiano. Le cose cambiano invece con la visione di certi film e nei test condotti in parallelo avendo gli schermi uno di fianco all’altro, l’LG GX riproduce molto meglio i colori e presenta delle prestazioni in termini di riproduzione dei neri leggermente superiori a quelle dell’LG BX. Anche la velocità del menu e dell’interfaccia utente è più superiore per quanto riguarda l’LG GX, come risultano essere migliori anche i 4 ingressi HDMI 2.1. Sotto altri punti di vista, apparentemente non vi sono ulteriori differenze tra questi due modelli in termini di funzionalità o prestazioni.
Alla fine si riduce tutto al fatto che necessitiate o meno di più di 2 ingressi HDMI 2.1 e se volete godere dei vantaggi di una visione più nitida in un ambiente poco illuminato con una riproduzione dei neri e dei colori leggermente migliore, a fonte delle poche centinaia di euro di differenza che ci sono tra l’LG BX e l’LG CX.
L’LG BX è stato sicuramente realizzato prendendo a modello le TV dello scorso anno, ed integrandole con alcune utili funzionalità, oltre a dotarlo di una qualità delle immagini e di determinate caratteristiche che lo rendono simile ai modelli di fascia alta del 2020. L’LG BX rimane un’ottima scelta per chi è alla ricerca di una TV OLED entry-level ricca di utili funzionalità, in grado di offrire di default immagini più precise ed accurate e dotata di due porte HDMI 2.1 per adattarsi perfettamente all’ultima tecnologia introdotta in termini di console di gioco.
OLED contro LCD
La differenza chiave tra televisori LCD (dotati quindi di display a cristalli liquidi) e i televisori OLED (dotati, invece, di diodi organici ad emissione di luce) sta nella maniera in cui vengono create le immagini a schermo. I televisori LCD funzionano facendo passare l’elettricità all’interno di una particolare sostanza (i cristalli liquidi) incastrata tra due strati di vetro, controllata da una lunga serie di elettrodi. Poiché questi elettrodi non riescono mai a spegnere del tutto la sopracitata sostanza, il nero assicurato da questi schermi non è puro come dovrebbe. I televisori OLED, invece, sono dotati di pixel che sono in grado di emettere in maniera autonoma la luce e, quindi, capaci anche di emettere il nero puro.
Sulla carta la differenza tra nero puro e nero impuro può sembrare piccola ma, ad occhio, si nota in maniera importante. La qualità del nero che un televisore è in grado di riprodurre può far risaltare gli oggetti colorati o luminosi a schermo in maniera maggiore. Specie nei contenuti con standard HDR gli OLED vincono la sfida sui loro vicini LCD, poiché i pixel riescono a brillare maggiormente a seconda della tecnologia impiegata.
L’angolo di visione dei televisori OLED è maggiore rispetto ai televisori LCD. La maggior parte dei televisori a cristalli liquidi mostra significativi cambiamenti di colore e luminosità nel momento in cui ci si sposta di 20 gradi rispetto al centro dell’angolo di visione; uno sfasamento di 20 gradi nell’angolo di visione, invece, non generano differenze nella fruizione di uno schermo OLED. Per questo motivo gli schermi OLED sono maggiormente indicati se stiamo guardando uno schermo in molte persone: l’ampio angolo di visione permette a tutti gli spettatori, anche quelli presenti ai lati, di usufruire dei contenuti senza artefatti.
Mentre i TV LCD possono soffrire di motion blur a causa del tempo che i pixel impegnano a cambiare colore, i dispositivi OLED possono vantare un tempo di risposta quasi istantaneo. Se stai guardando sport o altri contenuti ad alto tasso di dinamismo con la tecnologia OLED potrai godere di maggiormente chiare e dettagliate. Nonostante qualche inciampo, al giorno d’oggi un televisore OLED ma si comporta meglio di un televisore LCD con i contenuti dinamici.
I TV OLED possono essere molto più sottili dei TV LCD perché non hanno bisogno dell’ulteriore strato di retroilluminazione LED o fluorescente per far risaltare le immagini.
Un televisore OLED è più luminoso di un display al plasma o di un display a tubo catodico (CRT) ma non riesce a competere con l’LCD per la luminosità in ottime condizioni di luce. Se hai una stanza con molte finestre aperte che lasciano entrare la luce del sole tutto il tempo il TV OLED potrebbe non essere l’opzione migliore. I migliori modelli OLED che abbiamo testato possono arrivare a 800 nit di luminosità con una luminosità del bianco a tutto schermo vicina ai 200 nit. Al confronto molti TV LCD riescono ad emettere più di 500 nit di luminosità a prescindere dal contenuto che stanno visualizzando mentre i migliori possono fornire più di 2.000 nit in caso di luci HDR, in modo che possano sopraffare più facilmente le eventuale condizioni di luce della stanza.
Anche se il rischio di burn-in dell’immagine è basso, visualizzando contenuti statici per lunghi periodi di tempo è potenzialmente possibile danneggiare uno schermo OLED, cosa che invece accade ancora meno spesso con gli LCD. Se si lascia il televisore sulla stessa stazione con un logo per diverse ore al giorno (o se si gioca ogni giorno allo stesso videogioco con elementi statici sullo schermo), ad esempio, c’è la possibilità che il televisore OLED inizi a soffrire di burn-in. I televisori OLED possono avere tecnologie per praticare il pixel orbiting o per aggiornare lo schermo automaticamente, al fine di prevenire questo fenomeno ma ciò potrebbe non sempre bastare. Per la maggior parte delle persone che guardano una varietà di contenuti il burn-in non è effettivamente un problema ma i risultati di un evento del genere possono essere permanenti sullo schermo. Rtings.com ha eseguito test a lungo termine per scoprire l’incidenza del fenomeno e, negli scenari peggiori, c’è stato modo di riscontrare loghi o elementi rimasti a schermo tenendo elementi statici accesi per oltre 20 ore al giorno.
In teoria la speranza di vita di un televisore OLED non è ampia come quella di un televisore LCD. All’atto pratico, guardando il televisore per poche ore al giorno le differenze si fanno impercettibili; a prescindere dal televisore acquistato è probabile che le tecnologie utilizzate vengano superate dall’avanzamento tecnologico piuttosto che si arrivi a fine ciclo vitale. LG dichiara che la durata di vita dei suoi pannelli OLED è di circa 100.000 ore, ovvero 10 ore al giorno per 30 anni.
Alcuni pannelli OLED hanno problemi di uniformità di colore se visualizzano contenuti quasi neri (5% di luminosità) dove si possono vedere bande verticali, ma spesso questo effetto è visibile solo su modelli di prova, non all’interno di contenuti reali. Anche se l’effetto non è qualcosa che abbiamo visto di persona mentre guardavamo un film, alcuni proprietari di OLED hanno dichiarato di averlo notato sui loro televisori, e sembra che alcune tipologie di persone lo trovino più fastidioso rispetto ad altre.
Definizione delle caratteristiche di un TV:
High Dynamic Range (HDR): L’high dynamic range è una tipologia di intervallo dinamico che permette a un televisore di visualizzare pixel molto più luminosi mantenendo neri profondi a patto di avere dei contenuti creati ad hoc. In passato questi contenuti si limitavano ad avere picchi di luminosità pari a 100 nits ma, con il migliorarsi delle tecnologie, al giorno d’oggi è possibile avere picchi di 1500 nits (vedi sotto). Questa caratteristica migliora drasticamente il contrasto di un televisore e fornisce un’immagine più dinamica dove gli oggetti luminosi (il sole, il fuoco, un siluro fotonico) riescono davvero a bucare lo schermo.
Wide Color Gamut (WCG): i display con tecnologia WCG sono capaci di visualizzare una maggiore gamma di colori rispetto ai display sprovvisti. Dando in pasto a questi display blu-ray ultra HD o contenuti in streaming con qualità paragonabile sarà possibile osservare colori precedentemente impossibili su televisori e tecnologie precedenti. Questo standard permette la realizzazione di immagini molto più realistiche, in grado di portare in casa un esperienza più vicina a quella del cinema.
HDMI 2.1: La versione più recente delle specifiche HDMI, chiamata appunto HDMI 2.1, usa lo stesso connettore e gli stessi cavi delle versioni precedenti a riesce a supportare immagini con risoluzione fino a 8K a frame rate maggiori, includendo nel mentre più colori grazie alla maggiore gamma dinamica. Lo standard HDMI 2.1 aggiunge anche il supporto a funzioni come il VRR (frequenza di aggiornamento variabile), la modalità automatica per la bassa latenza nei videogiochi, l’enhanced Audio Return Channel (eARC) per una migliore qualità del suono con ricevitori e soundbar, i metadati dinamici per migliorare le prestazioni HDR e lo switch rapido degli ingressi. Un televisore che supporta l’HDMI 2.1 a piena banda e tutte le sue caratteristiche è quanto di più aggiornato ci sia ora in commercio.
24p: Con poche eccezioni i film che si proiettano al cinema vengono riprodotti a 24 fotogrammi al secondo (da qui viene il termine 24p); questa scelta da a tali prodotti l’aspetto “cinematografico”. Oggi tutte le TV ora supportano i contenuti a 24p ma alcuni modelli lo fanno meglio di altri.
Judder: Questo termine si riferisce a un fenomeno che può verificarsi quando il contenuto di un film a 24 frame per secondo appare su di uno schermo con una frequenza di aggiornamento di 60 Hz. Per far corrispondere 24 fotogrammi alla frequenza d’aggiornamento classica i display fanno apparire metà dei fotogrammi due volte e l’altra metà tre volte. Questi elementi possono provocare un tremolio dell’immagine a schermo chiamata, per l’appunto, judder che è molto evidente se si guardano riprese realizzate con la tecnica del panning. Alcuni display a 120 Hz riescono a contenere questo effetto ripetendo ogni fotogramma del film cinque volte, mentre alcuni pannelli a 60 Hz riescono a funzionare anche a 48 Hz per mostrare ogni fotogramma due volte.
Nit: Il termine nit, chiamato anche candela per metro quadro (cd/m2), è un unità di misura per la luminosità che può venir prodotta da un televisore. In precedenza i televisori potevano produrre dai 200 a 300 nits mentre il contenuto SDR (lo standard precedente all’HDR) era classificato e masterizzato usando il valore 100 nits come standard.
Attraverso l’HDR il contenuto può essere masterizzato con 1.000, 4.000 o 10.000 nits come riferimento. In questo modo più nits un televisore può visualizzare a schermo, più accuratamente può rappresentare le luci in HDR senza doverne ridurre la luminosità o senza doverle tagliare.
Cosa aspettare come prodotti futuri?
L’LG G1 usa un nuovo tipo di pannello chiamato “OLED evo”. Questo pannello viene definito dall’azienda come capace di offrire una migliore luminosità rispetto ai modelli esistenti grazie all’uso di un nuovo elemento luminoso; speriamo di riuscire a provarne uno presto per vedere come si confronta nelle prestazioni con l’LG C1 e il Sony A90J. Questo televisore viene fornito solo con un supporto a parete (i piedi costano 100$) per mantenerne il design sottile, quanto più piatto possibile contro il muro.
La concorrenza
Il 2020 LG CX è stata la nostra prima scelta consiglia e, al giorno d’oggi, rimane un grande televisore; Nonostante ciò il C1 è risultato notevolmente più luminoso nei nostri test. Se li trovi a prezzi simili quando fai compere ti consigliamo di scegliere il C1.
Il Sony A80J, che ha un prezzo più basso dell’A90J, è disponibile in dimensioni da 55, 65 e 77 pollici. Non ha il backplane in alluminio dell’A90J, ma è dotato del nuovo Cognitive Processor dell’azienda per il video, possiede le tecnologie Acoustic Surface per migliorare il comparto audio, l’interfaccia Google TV e il supporto multi posizione.
Il vecchio Sony A8H è disponibile nei formati da 55 e 65 pollici e, nella modalità custom picture, offre immagini incredibilmente realistiche vantando una grande elaborazione del segnale video. Tuttavia questo modello è quello meno luminoso tra i vari OLED in commercio ed è privo di diverse tra le caratteristiche più avanzate. I suoi ingressi HDMI 2.1 supportano soltanto le funzioni eARC quindi parliamo di porte con banda disponibile pari a 18Gbps, prive di modalità automatiche per la bassa latenza, supporto al VRR o al 4K con frame rate elevato.
Il 2020 LG GX è disponibile in dimensioni da 55, 65 e 77 pollici ed è progettato per essere montato a filo muro. Esso viene fornito con la staffa per il montaggio a parete all’interno della scatola; i piedi d’appoggio, infatti, sono opzionali e vanno comprati a parte. Il prodotto Include un sintonizzatore per ATSC 3.0, il futuro standard di trasmissione HDTV e 4K. Se vi piacciono i televisori sottili da montare a filo muro questo prodotto è molto attraente, ma i più recenti modelli C1 e G1 risultano più luminosi e offrono miglioramenti nell’elaborazione video rispetto ai modelli 2020.
Quando è montato a parete, il 2020 LG WX OLED è ancora più sottile del GX, ma è indissolubilmente da accompagnare a una soundbar. I modelli G1 e GX, molto più economici, sembrano quasi altrettanto buoni sulla parete e non ti obbligano ad utilizzare una soundbar per il comparto audio.
I modelli ZX OLED di LG sono gli unici televisori OLED 8K al momento acquistabili, disponibili soltanto nelle misure da 77 e 88 pollici. Abbiamo guardato il modello da 88 pollici e, nonostante sia un grandissimo televisore, ha un cartellino del prezzo così salato che è irraggiungibile per la maggioranza delle persone.
Prima dell’arrivo del Sony A90J il Panasonic HZ2000 era il miglior televisore OLED disponibile. Grazie al suo sistema di alimentazione e al sistema di raffreddamento personalizzato questo modello è in grado di portare il pannello a livelli di luminosità di picco più elevati rispetto ai pari modelli. Con i suoi nuovi prodotti, però, Sony ha recuperato terreno. Purtroppo l’HZ2000 non è disponibile in molte dimensioni e manca della maggior parte delle caratteristiche HDMI 2.1, supportando solo eARC e la modalità automatica a bassa latenza.
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