Questa CPU funziona bene, ma le velocità di picco che raggiunge comportano un’elevata richiesta energetica ed un elevata produzione di calore.
Le CPU per PC desktop Intel Serie K sono quelle su cui gli appassionati focalizzano solitamente le loro attenzione essendo di fatto delle CPU in grado di sfruttare al meglio le potenzialità dei nuovi processori Intel offrendo le migliori prestazioni quando denaro, calore e potenza richiesta non sono un problema. Ma la maggior parte delle persone tenderà ad optare per le versioni più economiche e non overcloccabili di questi processori, a prescindere dal fatto che si abbia a che fare con un PC da ufficio, un PC da gaming economico o una workstation economica e per uso domestico per il video editing.
Oggi diamo un’occhiata all’Intel Core i7-12700, una CPU a 12 core e 20 thread che viene venduta al dettaglio per circa 320 € (o 300 € nella versione senza grafica integrata). Parliamo comunque di circa 70-95 € in meno rispetto alla versione Core i7-12700K overcloccabile, senza ovviamente tener conto di quanto effettivamente potreste risparmiare acquistando una scheda madre H670 o B660 più economica piuttosto che una più costosa Z690.
Ci hanno colpito molto le prestazioni dell’Intel Core i7-12700, ma abbiamo opinioni contrastanti a proposito della sua efficienza energetica, come ci era già successo quando, lo scorso anno, abbiamo testato alcune CPU Intel Serie K. La buona notizia è che chi progetta, realizza e vende PC per uso domestico può decidere a suo piacimento se massimizzare le prestazioni o dare priorità all’efficienza energetica e ad una minor produzione di calore. Utilizzando le impostazioni per la gestione del risparmio energetico consigliate da Intel, ovvero le impostazioni predefinite dei limiti di potenza, l’i7-12700 può effettivamente comportarsi abbastanza bene. Sappiate comunque che le impostazioni inerenti ai limiti di potenza predefiniti settati dalla maggior parte dei produttori di schede madri sono solite dare priorità alle prestazioni anche se portano il PC desktop a produrre molto più calore ed a richiedere molta più energia.
Le impostazioni di risparmio energetico o dei limiti di potenza della CPU Intel
Gran parte di questa recensione sarà incentrata su come funzionano i limiti di potenza della CPU Intel, pertanto iniziamo prima di tutto definendo quali sono i termini da utilizzare in questo contesto. Questo sarà molto importante per chiunque è da un po’ di anni che non assembla un PC, oltre che per chi non lo ha mai fatto.
Negli ultimi 10 anni Intel e AMD si sono fronteggiate nella dura battaglia per stipare un numero sempre più crescente di core nei loro processori desktop mainstream. Prendendo ad esempio Intel, i suoi processori i7 sono passati da 4, a 6, a 8 core tra la 7a e la 9a generazione, e di recente è stato introdotto anche un processore i9 ancora più potente con 10 core. Questi chip sono stati tutti realizzati utilizzando iterazioni leggermente modificate dell’architettura della CPU Skylake e iterazioni leggermente modificate della tecnologia del processo di produzione a 14 nm.
Ciò ha portato ad una maggiore richiesta energetica e quando i chip funzionano a pieno regime, il consumo energetico effettivo della CPU è sostanzialmente superiore al TDP di 65 W, valore che Intel riportato per anni nel proprio elenco di CPU per PC desktop.
Va menzionato a suo credito il fatto che, con i chip di 12a generazione, Intel è passata dal “TDP” ai valori Processor Base Power (PL1) e Maximum Turbo Power (PL2). PL1 coincide più o meno con quello che era il TDP di una volta – il livello di potenza e capacità di raffreddamento che una CPU dovrebbe richiedere per funzionare secondo le sue specifiche quando è sotto carico sostenuto per più di un paio di minuti alla volta. Il valore di PL2 corrisponde con il reale valore associato al consumo energetico massimo o al massimo consumo di potenza di picco, quello che si riscontra quando si svolgono attività per brevi periodi di tempo o si eseguono applicazioni come browser Web e giochi che non richiedono il 100% delle prestazioni della CPU il 100% delle volte.
Il problema è che i valori PL1 e PL2 sono più valori suggeriti piuttosto che dei veri e propri requisiti, offrendo pertanto la possibilità a chi produce schede madri di impostare limiti di potenza differenti volendo. Per le schede che richiedono più potenza, ciò implica solitamente aumentare entrambi questi valori a livelli inimmaginabili o rimuovere completamente i limiti di potenza al fine di ottenere prestazioni migliori. La scheda Gigabyte Z690 che abbiamo utilizzato in alcuni test presenta dei limiti di potenza predefiniti impostati su oltre 4.000 W. Una CPU che richiede così tanta energia, ovviamente, scaverebbe un buco enorme e profondissimo sulla crosta terrestre, ma il punto è che il processore può effettivamente utilizzare tutta questa potenza e la scheda madre può sopportare senza problemi tale sforzo a meno che non raggiunga i propri limiti in termini di calore.
Il lato positivo di disporre di limiti PL1 e PL2 flessibili e che possono essere direttamente configurati dall’utente è che tali limiti permettono di eseguire in modo efficiente una sorta di “overclocking” delle CPU che non appartengono alla Serie K e che vengono eseguite su schede madri che non appartengono alla Serie Z. I risultati del nostro test di benchmark mostrano chiaramente che ci sono considerevoli vantaggi nell’aumentare i limiti di potenza predefiniti dell’Intel Core i7-12700K, spostando le sue prestazioni da “prestazioni che possono competere con quelle dell’AMD Ryzen 7 5800X” a “prestazioni che surclassano quelle dell’AMD Ryzen 7 5800X”.
Il problema è che più è elevata la potenza richiesta e più è il calore che viene generato, è necessario pertanto disporre di un sistema di raffreddamento migliore o lasciare che la propria CPU lavori a temperature più elevate, anche se ciò ne promuove l’usura, portandovi dunque a doverla sostituire prima del previsto. In alcuni casi, le prestazioni potrebbero risentirne un po’ in quanto una maggiore produzione di calore porta al throttling termico. E i vantaggi ottenuti in termini di prestazioni non sono realmente in proporzione rispetto all’energia in più che state utilizzando. Nei test che abbiamo condotto, nei casi in cui il throttling termico non è un problema, l’Intel Core i7-12700 ha utilizzato circa il doppio della potenza per fornire prestazioni migliorate del 25-40%.
Questo è effettivamente un miglioramento significativo della velocità, anche se però ha un costo.
Testare l’Intel Corei7-12700
Ecco, nel dettaglio, le configurazioni hardware dei sistemi che abbiamo utilizzato per testare le prestazioni di questa CPU:
- Intel Core i7-12700 (8 P-core, 4 E-core) in una scheda madre Asus Prime B660-Plus D4, con 64GB di RAM DDR4 a 3200 MHz forniti da Crucial e una GeForce RTX 3070 FTW3 fornita da EVGA. I test sono stati eseguiti alle impostazioni predefinite dei limiti di potenza di Intel e dopo aver abilitato la funzione di aumento delle prestazioni (modalità Prestazione) di Asus.
- Lo stesso sistema, ma con una CPU Core i5-12400 (6 P-core).
- Un AMD Ryzen 5800X (8 P-core) in una scheda madre Asus TUF Gaming B550M-Plus, con 16GB di RAM DDR4 a 3200MHz. I test sono stati eseguiti alle impostazioni predefinite dei limiti di potenza di AMD.
- Un AMD Ryzen 5700G (8 P-core) in una scheda madre ROG Crosshair VIII Dark Hero fornita da Asus, con gli stessi 64GB di RAM DDR4 a 3200 MHz forniti da Crucial e una GeForce RTX 3070 FTW3 fornita da EVGA del nostro sistema di test Intel.
E alcune precisazioni per quanto riguarda i test prima di passare ad analizzare i risultati ottenuti:
- Tutti i sistemi utilizzano lo stesso alimentatore Supernova 850 P6 fornito da EVGA e lo stesso dissipatore di calore Vetroo V5 a torre. Abbiamo eseguito i test utilizzando il dissipatore di calore Laminar utilizzato da Intel per tutte le sue CPU, ma riporteremo i risultati di questi test in un altro articolo.
- Poiché il sistema Ryzen 5800X era in prestito, non abbiamo avuto la possibilità di installare la stessa GPU o eseguire i medesimi test per il consumo energetico. Ma i numeri, in questo caso, dovrebbero rispecchiare accuratamente le prestazioni.
- Per i chip Intel di 12a generazione, abbiamo inoltre eseguito i medesimi test utilizzando una scheda Z690 Aorus Pro fornita da Gigabyte, con 64 GB di DDR5 a 4800 MHz fornite da Crucial. Ma per rendere il grafico più facilmente leggibile, abbiamo escluso tali risultati in questa sede. Per i test che siamo soliti eseguire, dal nostro punto di vista, non vi erano molte differenze tra le RAM DDR4 e le RAM DDR5. Questo piccolo divario si nonostante l’analisi dettagliata di Tom’s Hardware vada ad approfondire quelle che sono le circostanze in cui una RAM DDR5 può effettivamente offrire un notevole vantaggio in termini di prestazioni.
Abbiamo messo a confronto l’Intel Core i7-12700 da 310 € con l’Intel Core i5-12400 da 190 € un’opzione CPU per PC decisamente più economica, ma comunque abbastanza buona per un PC da gaming, oltre a due CPU della concorrenza: l’AMD Ryzen 7 5800X e l’AMD Ryzen 7 5700G. L’AMD Ryzen 7 5800X a 8 core e 16 thread è la CPU AMD che riesca, più di altre, a fare concorrenza all’Intel Core i7-12700.
L’AMD Ryzen 7 5800G a 8 core e 16 thread è leggermente più economica e lenta rispetto all”AMD Ryzen 7 5800X, ma ha l’enorme vantaggio di essere dotata della migliore GPU integrata attualmente disponibile in un processore per PC desktop. Tenendo conto dell’attuale carenza di GPU adeguate, se state assemblando un PC da zero, sappiate che la maggior parte degli esperti è a favore dell’utilizzo della grafica Radeon integrata dell’AMD Ryzen 7 5800G per il tempo necessario, fino a che non si ha la possibilità di acquistare, o di trovare effettivamente, una GPU dedicata. Sarà possibile giocare alla maggior parte dei videogame utilizzando l’iGPU, inoltre, nel momento in cui non avrete più bisogno dell’iGPU, avrete pur sempre a disposizione un processore di buona qualità da associare alla vostra scheda grafica.
Nei test che abbiamo condotto, abbiamo fatto del nostro meglio per catturare le prestazioni del processore quando è limitato ai limiti di potenza predefiniti stabiliti da Intel e quando la sua potenza non è limitata e il throttling termico non è un problema (approfondiremo maggiormente la questione del throttling termico in un altro articolo inerenti ai sistemi di raffreddamento per CPU Laminar forniti da Intel con i chip Alder Lake). Nelle schede madri, le impostazioni per l’aumento automatico della potenza basate su BIOS di Asus per l’Intel Core i7-12700 presentano il PL1 settato su 165 W ed il PL2 settato su 241 W, valori sufficientemente adatti per massimizzare le prestazioni della CPU nel test condotto. Per una questione di coerenza, abbiamo utilizzato gli stessi valori di PL1 e PL2 anche quando abbiamo testato schede madri non Asus.
Prima di tutto, diamo un’occhiata ai risultati ottenuti mettendo a confronto Intel con Intel. Nei benchmark a thread singolo e nei videogame, l’Intel Core i7-12700 offre un modesto aumento delle prestazioni dal 7 al 10% rispetto all’Intel Core i5-12400. Che l’i5 possa fornire il 90% delle prestazioni nei test condotti, a un prezzo due terzi (o anche meno) inferiore rispetto a quello dell’i7 è senza dubbio uno dei motivi principali per i quali questa CPU è così popolare tra gli Youtuber che assemblano PC.
Il divario tra i5 e i7 è sempre più importante fino a diventare abissale nei test multi-thread come la test suite Cinebench o il nostro test di codifica video Handbrake. L’Intel Core i7 ha due P-core extra, un po’ di velocità di clock aggiuntiva e un cluster di 4 E-core rispetto all’i5, e con l’innalzamento dei suoi limiti di potenza, può offrire prestazioni che sono di fatto il doppio rispetto a quelle dell’Intel Core i5.
Parlando di limiti di potenza, se state utilizzando l’Intel Core i7-12700 principalmente per lo streaming e per giocare ai videogame, dovreste eseguire il processore mantenendo intatto il valore di fabbrica PL1 di 65 W. I benchmark 3D e a thread singolo si muovono a malapena, rimanendo per lo più entro il margine di errore. Il chip pertanto potrà funzionare senza problemi mantenendo temperature più basse e consumando meno energia pur non risentendone in termini di velocità e prestazioni, ed anche sotto il massimo sforzo, continuerà a raggiungere temperature relativamente basse tanto da consentire al dissipatore di calore Laminar della CPU Intel di gestire il lavoro, senza costi aggiuntivi.
Solo se state sfruttando costantemente tutti i core della CPU svolgendo lavori di codifica, transcodifica o rendering multi-thread, dovreste prendere in considerazione la possibilità di aumentare i limiti di potenza. Nei test che abbiamo condotto fino a questo momento, i chip Intel Alder Lake a 4 e 6 core non traggono molti benefici dalla modifica di tali limiti di potenza, dato che si trovano più che a loro agio nel lavorare entro i limiti di potenza prestabiliti da Intel. Ma l’Intel Core i7-12700 ne trae invece enorme vantaggio, con prestazioni migliori del 25-40% (a seconda del test condotto) in cambio di un maggiore consumo energetico di cui abbiamo già accennato in precedenza.
Durante il nostro test di codifica video Handbrake, il sistema è arrivato appena sopra la soglia dei 130 W impostato ai suoi limiti di potenza predefiniti. Alzare tali limiti, modificando le impostazioni, ha portato la richiesta energetica ad un valore compreso tra 260 e 270 W. Avrete inoltre bisogno di un dissipatore di calore a torre, va benissimo anche un dissipatore come il nostro Vetroo da 25 €, oppure un dissipatore di calore AiO di qualità migliore per prevenire il throttling termico del sistema.
Mettiamo ora a confronto Intel con le CPU AMD. L’AMD Ryzen 7 5800X è leggermente inferiore rispetto all’Intel Core i7-12700 sotto ogni punto di vista, in particolar modo nel momento in cui vengono alzati i limiti di potenza dell’Intel Core i7-12700. Durante il nostro test di codifica video Handbrake, il chip Ryzen è stato in grado di tenere il passo con l’Intel Core i7-12700 quando quest’ultimo era impostato sul suo livello di potenza predefinito, ma ha mangiato la polvere quando si è andati ad alzare questo limite di potenza. L’AMD Ryzen 7 5700G, d’altra parte, resta comunque più veloce rispetto ad un chip a 6 core come l’Intel Core i5-12400, anche se comunque non riesce a tenere il passo con l’AMD Ryzen 7 5800X, oltre ad essere su un livello nettamente inferiore rispetto all’Intel Core i7-12700. Anche in questo caso è bene prendere in considerazione la possibilità di optare per l’AMD Ryzen 7 5700G se si ha intenzione, inizialmente, di sfruttare la sua grafica integrata, e passare solo in un secondo momento ad una GPU dedicata.
Una buona e flessibile CPU (se avete la possibilità di acquistarne una)
L’Intel Core i7-12700, come la maggior parte dei chip della linea Intel Alder Lake per PC desktop, fa finalmente uscire Intel dall’impasse in cui è rimasta per anni nel settore dei PC desktop. Dopo diversi anni in cui le prestazioni delle CPU derivate dalle CPU Skylake sono aumentate di poco seppur gradualmente – alle quali sono seguiti chip per PC desktop di 11a generazione performanti, ma ad elevato consumo di energia – è bello vedere finalmente una CPU Intel in grado di offrire buone prestazioni all’interno di limiti di potenza predefiniti (nonostante sia ancora necessario modificare le impostazioni ed alzare tali limiti di potenza per poter ottenere il massimo delle prestazioni da questa CPU ).
Il problema principale con questo processore è legato al fatto che, attualmente, è difficilissimo trovarlo in commercio, e pertanto acquistarlo, soprattutto ad un prezzo abbordabile. Amazon attualmente vende l’i7-12700F senza grafica integrata a 295 €, ed è sicuramente un prezzo da prendere in considerazione, ma più il costo di questa CPU si avvicina alle 400 €, come su Amazon o su altri siti, più ha senso attendere che l’Intel Core i7-12700KF (330 €, nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo) o l’Intel Core i7-12700K (375 €) vengano venduti ad un prezzo conveniente. Se volete una CPU che sappia offrire le migliori prestazioni del momento a prescindere dal costo in termini di consumo energetico, potreste anche acquistare uno di quei processori sbloccati che si trovano in commercio e sfruttare le loro frequenze di base leggermente più elevate.
Se volete invece un processore con cui poter giocare e lavorare senza problemi, senza generare troppo calore o richiedere troppa potenza, l’Intel Core i7-12700 è la CPU che fa al caso vostro, con prestazioni veramente eccezionali e quei core extra che vi offrono lo spazio sufficiente per codificare alcuni video in streaming mentre giocate ai videogame o state sfruttando la CPU per dei lavori di rendering alquanto “pesanti”. È senza dubbio preferibile optare per questo cip piuttosto che per gli attuali chip a 8 core di AMD, bisogna comunque tener conto che AMD, entro breve, rilascerà una versione rivisitata del suo Ryzen 7 5800X e una nuovissima linea basata su Zen 4, che uscirà più avanti nel corso dell’anno. Il vantaggio, in termini di prestazioni che Intel ha attualmente, potrebbero dunque rivelarsi solo temporaneo, soprattutto se l’azienda non riesce a risolvere i problemi di produzione attuali.
Il “buono”
- Una CPU veloce con molti core a un buon prezzo (se ovviamente riuscite a trovarla ad un buon prezzo)
- La compatibilità con le RAM DDR4 o le RAM DDR5 può agevolare l’upgrade del PC che volete fare se disponete già di RAM adatte e le volete riutilizzare
- È possibile ottenere ottime prestazioni anche disponendo di schede madri B660 di fascia media – non c’è bisogno di andare necessariamente fuori budget ed optare per una costosa scheda madre Z690
- Più veloce delle CPU Ryzen della concorrenza
Il “brutto”
- Poter godere delle prestazioni migliori che questa CPU è in grado di offrire vuol dire aumentare esponenzialmente il consumo energetico e la produzione di calore (e avrete inoltre bisogno di un dissipatore di calore della CPU decisamente migliore rispetto a quello in dotazione)
- Eccessiva per molti sistemi di gioco, in particolare modo per chi presta attenzione al prezzo
- Il mix di P-core ed E-core implica dover eseguire Windows 11 (o una delle versioni di Linux più recenti) per godere di prestazioni ottimali, a prescindere dal fatto che siate pronti o meno a passare a questo nuovo sistema operativo.
Il “cattivo”
- Più difficile da trovare in commercio e pertanto da acquistare rispetto alle CPU della Serie K
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