Scegliete la potenza! Per circa 1000€ avete la possibilità di scegliere tra vari notebook gaming forti e veloci. Date un’occhiata ai migliori notebook economici per gaming equipaggiati con GeForce e Radeon che abbiamo testato nei nostri laboratori. Abbiamo riunito tutti i consigli d’acquisto di cui avete bisogno per fare un vero affare.
Come Scegliere il Notebook Gaming Economico Giusto
Come definite le caratteristiche di un “vero” notebook per gaming? Non consideriamo alcun computer come un vero apparecchio per gaming a meno che non possieda un apposito chip grafico (ovvero una “GPU”), diversamente alle caratteristiche grafiche integrate nel processore principale di un PC. Per noi, e per i venditori di notebook, quello è il vero discrimine che differenzia un computer per gaming da un aspirante tale.
Ad ogni modo, a seconda dei giochi a cui vi dedicate e da quanto siete esigenti, a volte un notebook non deve aspirare a chissà cosa. Fino a un certo punto, quasi ogni notebook recente può funzionare come computer per gaming. I notebook attuali per un uso generale con CPU i5 e i7 con Intel Core di 9°, 10° o 11° generazione possono eseguire i giochi base in maniera accettabile con qualche ripristino della risoluzione dello schermo e delle impostazioni per i dettagli di grafica. Questi chip hanno delle modeste accelerazioni grafiche integrate, ed è tutto ciò di cui avete bisogno per giocare in maniera occasionale o sul web. I giocatori di Plants vs Zombies sono serviti. Le migliori CPU “Tiger Lake” di 11a generazione hanno cambiato un po’ le cose in quanto hanno migliorato notevolmente la grafica integrata e possono eseguire videogame reali con impostazioni basse e/o moderate. Alla fine, però, anche queste CPU restano comunque ben al di sotto delle prestazioni di una buona GPU.
Ad ogni modo, una Vera GPU È Ciò Che Fa la Differenza
Partiamo dal presupposto che vogliate fare qualcosa in più che raccogliere patate, sparare piselli o giocare a impostazioni basse – avete un account Steam e non volete altro che giocare agli ultimi titoli di classe AAA in tutto il loro splendore. ad esempio l’ultima versione della serie Battlefield, l’ultimo Tom Clancy, o la nuova versione di Tomb Raider o di Far Cry. O forse volete giocare agli ultimi giochi online di grande tendenza, come Fortnite, Apex Legends, Valorant, con la più elevata frequenza di fotogrammi che il pannello del vostro notebook possa supportare. Ecco dove entra in gioco il chip grafico dedicato; è il punto di partenza per ottenere una vera esperienza di gaming su un notebook.
Se siete davvero intenzionati, e volete giocare a tutti i vostri giochi con delle impostazioni di dettaglio molto elevate e alla migliore risoluzione di schermo possibile (per la maggior parte dei notebook si tratta di 1920×1080 pixel, supponendo che giochiate utilizzando lo schermo del notebook e non uno esterno). Dovrete quindi sborsare un po’ di soldi, soprattutto se volete che quel notebook resti idoneo per il gaming con quelle impostazioni per più di un paio di anni. I prodotti di gamma elevata e con garanzia di futuro richiedono schede grafiche di fascia alta: L’Nvidia GeForce RTX 2070 Super o l’Nvidia GeForce RTX 2080 Super sono le ultime e migliori schede grafiche di Nvidia rilasciate alla fine del 2020, mentre le RTX 3070 e 3080 sono state lanciate sui notebook all’inizio del 2021. Poter disporre di una di queste GPU vuol dire affrontare una spesa non indifferente, che con i prezzi attuali si aggira attorno ai 1200 € e più, decisamente sopra al prezzo di vendita consigliato. È più probabile riuscire a trovare le Nvidia GeForce GTX Serie 16 o la nuova famiglia RTX 3050 ad un buon prezzo – potrete avere maggiori dettagli a tal proposito nella sezione GPU riportata di seguito.
Consolatevi, i tempi sono cambiati. Ora non avrete necessariamente bisogno di una GPU di fascia alta (nel 2022, le rappresentanti di in questa categoria sono le GPU Nvidia GeForce RTX) per avere delle buone prestazioni di gioco. Scendendo un po’ a compromessi, potrete godere di una esperienza di gioco di tutto rispetto a 1080p su dispositivi che comunque restano di livello inferiore rispetto a quelli che dispongono di una GeForce RTX, con modelli che si aggirano sui 650 €. Ci sono anche alcuni notebook con GPU GeForce RTX 2060 a partire da 800 € (potrete avere maggiori dettagli consultando la sezione GPU riportata di seguito). I notebook da gaming economici sono diventati ormai una categoria consolidata, non costituiscono più un’eccezione, e sono stati accolti e scelti dai principali giocatori. Abbiamo testato modelli di Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, e MSI.
Eccome come capire le loro componenti e ottenere il massimo dalla vostra spesa.
Notebook Gaming Economici: Cosa Cercare, Parte per Parte
Il nostro primo assaggio di consiglio? Se il gaming è il vostro obiettivo principale e il vostro budget si ferma al massimo intorno ai 1000€, acquistate la migliore GPU che potete per la spesa che vi è consentita e lasciate che le cose seguano da lì. Potrebbe andare a scapito di un’altra specifica o due, come, diciamo, una memoria un po’ inferiore o un processore Core i5 invece di un i7.
Detto questo, i notebook non possono essere oggetto di upgrade, a parte per il loro principale sistema di memoria (RAM, da non confondere con la memoria grafica) e, in alcuni casi, anche per l’archiviazione. Rimarrete bloccati per quanto riguarda lo schermo, il chip grafico e il processore che acquisterete in quel momento, così valutate questi aspetti con grande attenzione. Se potete essere un po’ più elastici con il budget per ottenere delle componenti di livello più elevato, otterrete i giusti frutti in termini della durata d’utilizzo.
Il Processore: Sì, È Importante, Ma Non Eccedete
Alcuni dei giochi di oggi, soprattutto nelle categorie MMORPG e real-time-strategy (RTS), tendono a colpire il processore. I nuovi notebook gaming non possiedono più processori dual-core, e per una buona ragione: alcuni giochi top di gamma richiedono come minimo CPU quad-core.
Detto ciò, una CPU Core i7 o Core i9 al massimo è meno importante per il gaming che per le attività intense del processore come l’editing di video e il lavoro di produzione di file multimediali. Con le CPU Intel di 10a generazione che al momento dominano nel settore dei notebook da gaming economici, otterrete delle ottime prestazioni anche dalle CPU Core i5. Un processore Core i7 appartenente alla medesima generazione in realtà corrisponde ad un processore molto potente a 6 o a 8 core che, dal nostro punto di vista, sarebbe eccessivo per i gamer occasionali che dovendo rispettare un certo budget devono tener conto dei costi. Quindi, in conclusione: scegliete un chip Core i5 o i7 quad-core se potete, perché un six-core è troppo.
Attualmente, i processori per portatili Intel “Comet Lake” di 10a generazione stanno facendo posto ai processori Intel “Tiger Lake” di 11a generazione nei notebook del 2021. I processori Tiger Lake-H sono stati utilizzati anche nei notebook da gaming di fascia alta, ma non si sono ancora fatti strada tra i notebook da gaming da 800 €. Spesso è possibile configurare i notebook da 1000€ in modo tale che presentino questi processori, anche se in questo caso il notebook va ad acquisire valore e pertanto il suo prezzo dovrà obbligatoriamente salire e superare agli 800 €. Nel mentre, molti di questi monitor da gaming utilizzano ancora i processori Intel Comet Lake-H; anche i notebook da gaming più economici presenteranno processori appartenenti alla Serie H piuttosto che processori Intel “Tiger Lake” meno potenti (destinati in generale agli Ultrabook sottili), in quanto più adatti per i videogame.
Nel frattempo, sul fronte AMD, le cose si stanno muovendo. In precedenza, i processori e le GPU AMD si trovavano raramente nei notebook di fascia media e alta, ma si adattavano bene ai notebook economici (perché di solito le componenti erano più economiche tanto per cominciare). Anche allora, non c’erano troppi computer con chip AMD. Ciò ha iniziato a cambiare nel 2020 a tutti i livelli di prezzo con il rilascio di chip per notebook basati sulla microarchitettura della compagnia Zen 2. Esattamente come i processori Zen 2 su PC desktop, questi processori “Renoir” basati sull’architettura Zen 2 hanno lanciato il guanto di sfida nel 2020 contro Intel per il predominio sui notebook. Il primo processore che abbiamo testato è stato il Ryzen 9 4900HS, che si è rivelato un processore di ottima qualità e dalle performance eccezionali. Si tratta di un chip di fascia alta, quindi meno rilevante in questo caso, ma ci sono altre CPU della serie Ryzen 5 e della serie Ryzen 7 che si possono trovare nei notebook più economici, come la Ryzen 7 4800H presente nell’Dell G5 15 SE (2020).
AMD ha continuato ad alzare la posta in gioco nel 2021 con il rilascio delle CPU per notebook Ryzen 5000 basate sull’architettura Zen 3. Finora abbiamo testato un solo laptop che presentava un processore di questo tipo e non ci hanno affatto stupito le ottime prestazioni ottenute. Nel 2022 sicuramente ci saranno sempre più notebook che vanteranno una di queste CPU.
Memoria di Sistema: In Questo Campo, Optate per Otto
Con un budget di circa 1000€, 8GB è il minimo a cui dovreste mirare per quanto riguarda la RAM (non abbiamo visto una memoria di sistema principale con meno di 8GB in un dispositivo con grafica dedicata da alcuni anni ormai). La maggior parte dei notebook a meno di 1000€ con grafica dedicata non andranno oltre, ma 8GB è una quantità perfettamente sufficiente per un uso più moderato e mainstream. Alcuni notebook economici riescono a far rientrare 16 GB di memoria di questi tempi, ma sono ancora un’eccezione tra gli 8 GB che si trovano di norma in questa fascia di prezzo.
Se la RAM del notebook possa subire un upgrade in seguito, e quale sia la soglia relativa, sono altri aspetti da indagare. Detto questo, anche se potete fare un upgrade della memoria, il notebook potrebbe avere dei moduli di memoria che occupano entrambi gli slot, il che vorrebbe dire doverli sostituirli entrambi in caso di eventuale upgrade futuro. È meglio prendere direttamente ciò di cui avete bisogno.
Archiviazione: gli SSD Regnano Sovrani, Ma un Mix È Meglio
Vedrete sia unità rigide classiche che unità a stato solido (SSD) più veloci (ma con capacità inferiore) in computer ad un prezzo inferiore ai 1000€. Alcuni modelli da 15,6” possono offrire un’unità di avvio SSD di capacità ridotta insieme ad un disco rigido piatto come unità di archiviazione secondaria, anche se questo si ritrova più di frequente nei notebook da 17” (la maggior parte dei notebook gaming al di sotto dei 1000 euro sarà un 15,6”).
Scegliete per questo un approccio a doppia unità se lo trovate e ve lo potete permettere. L’SSD più piccolo sarà la sede del sistema operativo e di alcuni dei vostri giochi preferiti, mentre l’unità più ampia e economica alloggerà i giochi restanti e altri programmi che non hanno bisogno di tempi di caricamento veloci (è infatti possibile dividere la vostra libreria giochi di Steam tra le unità). Alcuni notebook da gaming economici danno la possibilità di aggiungere, se necessario, una seconda unità, in quanto dispongono di un alloggiamento interno vuoto da 2,5 pollici. Questa potrebbe essere la soluzione più economica, in quanto i dischi rigidi da 2,5 pollici con capacità considerevoli possono costare decisamente meno di 80 €.
In un notebook gaming, un SSD e un’unità rigida offrono il meglio di entrambi i mondi di archiviazione. È particolarmente consigliato visto quanto sono diventati pesanti alcune installazioni di giochi moderni, rilanciandovi oltre 100 GB piuttosto spesso. Il vostro SSD piccolo si riempirà velocemente. In termini di prestazioni del gioco, il sottosistema di archiviazione influenzerà i suoi tempi di caricamento e i cambi di livello in fase di gioco. Può essere particolarmente importante in MMORPG, in cui ambienti ampi vengono caricati in tempo reale. Per questo, è auspicabile avere almeno un qualche tipo di archiviazione veloce su base SSD. Ai nostri occhi dovreste optare soltanto per un’unità di avvio SSD in questo caso. La differenza nelle prestazioni che “si sente” tra un’unità rigida e un’unità di avvio SSD è troppo grande da poterla ignorare (Guardate le nostre scelte per gli SSD più veloci).
Le unità ottiche sono ormai quasi estinte sui modelli per gaming con schermi di qualsiasi dimensione. Anche se avete molti giochi su disco, sappiate che potete sempre utilizzare un’unità esterna USB DVD/CD in caso di necessità, che costa all’incirca una ventina di euro.
Dettagli del Display, Prima Parte: Dimensioni e Risoluzione
Dovreste tenere in considerazione quattro specifiche quando guardate un qualche pannello display di un notebook per il gaming: le dimensioni dello schermo, la risoluzione nativa, la frequenza di aggiornamento e il tipo di pannello.
Come abbiamo sottolineato in precedenza, 15,6” è solitamente la norma relativamente alle dimensioni dello schermo della maggior parte dei notebook per gaming a meno di 1000€. Questa dimensione è un buon compromesso che va oltre il semplice costo. A volte il gaming sul più grande schermo possibile (e con poche eccezioni si tratta della categoria da 17”) è l’opzione da scegliere. Tuttavia, se avete già provato ad utilizzare uno di questi dispositivi, o avete acquistato una custodia che possa contenere sia il notebook che il suo enorme alimentatore, potreste avere dei ripensamenti. Molti di questi notebook pesano quasi 4 kg o più, e i più leggeri non rientrano certo tra i più economici della categoria.
Un notebook gaming da 15” non sarà ancora l’ideale per i tragitti quotidiani, ma la maggior parte di essi è molto più gestibile rispetto ai cugini più grandi. In più, gli impianti gaming da 15” di oggi sono più adatti all’uso nella moda notebook (ovvero hanno una spina di alimentazione CA) rispetto a quelli degli anni passati. Abbiamo visto alcuni riscontri con sei o più ore di vita della batteria, anche se nel caso dell’uso per attività di produttività quotidiana o riproduzione di video. Il gaming taglierà quel totale in maniera considerevole.
Per quanto riguarda la risoluzione nativa dello schermo, 1920×1080 pollici (comunemente chiamata 1080p) adesso è la norma per i dispositivi più mainstream per il gaming a basso prezzo. Maggiori sono i pixel di cui avete bisogno, più potenza grafica sarà necessaria, e un saggio produttore di notebook gaming non equipaggerà un computer con uno schermo la cui risoluzione nativa non potrà ottenere giustizia dalla GPU. La scarsità di schermi più che HD nei notebook gaming non è quindi casuale. Non soltanto questi schermi costano di più e consumano più batteria, ma i chip grafici che si trovano nei prodotti gaming al di sotto dei 1000€ non riusciranno ad alimentare il gioco in maniera ottimale (ad ogni modo gli schermi con risoluzioni più elevate di 1080p tendono a sembrare piccoli e concentrati se di 15”).
Dettagli del Display, Seconda Parte: Frequenza di Aggiornamento e Tipo di Pannello
Come nel caso della risoluzione nativa, dovreste anche prendere nota della frequenza di aggiornamento del pannello anche se, di questi tempi, è probabile che sia sempre la stessa nei modelli più economici, ovvero 60 Hz.
Se la frequenza di aggiornamento (che si misura in Hertz, o Hz) viene reclamata come una caratteristica su un dato notebook, ciò vuol dire che è probabile sia più elevata rispetto alla norma. La maggior parte degli schermi dei notebook, compresi quelli di quasi tutti i modelli più economici, rimane sui 60 Hz, il che vuol dire che l’immagine viene ridisegnata sullo schermo 60 volte al secondo e quindi gli schermi possono mostrare fino a 60 fotogrammi al secondo (fps) di una prestazione in fase di gioco. In altre parole, anche se la vostra scheda grafica può riprodurre 90 fps durante un dato gioco, ne vedrete soltanto 60. Alcuni schermi di notebook attuali, comunque, possono anche avere delle frequenze di 75 Hz, 120 Hz, 144 Hz o più. Queste frequenza di aggiornamento elevate possono essere vantaggiose per alcuni giochi dal ritmo estremamente elevato, in particolare quelli che si giocano in maniera competitiva online, tra cui quelli più intensi come CS:GO, DOTA 2, Overwatch, e anche i più recenti Fortnite, Apex Legends e Call of Duty: Warzone nexus.
Comunque, a meno che non stiate cercando di diventare un gamer professionista o di entrare in una classifica globale di un determinato gioco popolare, uno schermo da 60 Hz sarà sufficiente. Dopotutto, quasi tutti i gamer sono ancora “bloccati” con display da 60 Hz. I pannelli che presentano un elevato refresh rate non sono di certo la norma nei notebook più economiche, ma vale la pena sapere che esistono e che al momento sono presenti anche in alcuni modelli al di sotto degli 800 €.
Un’altra specifica da prendere in considerazione è il tipo di pannello. Vorrete optare per un pannello IPS (in-plane switching) se possibile, visto che in genere offrono i migliori colori e angoli di visualizzazioni decentrati. Alcuni gamer sono soddisfatti con i più economici pannelli TN (twisted nematic), che vi forniscono degli angoli di visualizzazione più stretti ma, visto che probabilmente vi siederete direttamente di fronte allo schermo, non sarà un problema. I pannelli TN possono offrire dei tempi di risposta leggermente più veloci.
Un’ultima considerazione riguardo al touch. Nonostante l’innegabile praticità del touch screen su Windows 10, questa specifica non è comune sui dispositivi gaming, e non conosciamo nessun modello gaming basato su GeForce o Radeon RX che abbia anche il touch screen al di sotto della fascia da 1000€.
Processori Grafici: Ecco su Cosa Spendere
Il chip grafico dedicato è la colonna vertebrale di ogni computer per gaming. Nel caso dei dispositivi più economici, la linea GeForce GTX di Nvidia domina il mercato, e gli ultimi chip al momento della stesura di questo articolo fanno parte della serie GeForce GTX 1600 della compagnia, o della famiglia “Turing”, che è stata lanciata nell’aprile del 2019 nelle versioni notebook di GeForce GTX 1650 e GTX 1660 Ti. Il GTX 1650 Ti ha raggiunto la famiglia nell’aprile 2020, inserendosi tra questi due.
Comunque, a causa di alcuni cambiamenti recenti nello stack di Nvidia, a questo prezzo non si parla solo di GTX. Quando Nvidia ha lanciato il GTX 1650 Ti (e le sopra menzionate GPU RTX Super top di gamma) per notebook nell’aprile del 2020, ha anche abbassato il prezzo di partenza per i notebook con la sua GPU RTX 2060 ad appena 999€. RTX 2060 potrà trovarsi solo su notebook in cima al range di prezzo “economico” (intorno ai 1000€) e, in ogni caso, su modelli specifici. Comunque, questa politica ha praticamente portato la linea RTX e la sue classiche capacità di ray-tracing in questa categoria dal prezzo inferiore. Questo vuol dire che il gaming ad impostazioni elevate (o anche massime, a seconda del gioco) è più conseguibile che mai su notebook che non sono di fascia elevata.
Nel frattempo, questa primavera, Nvidia ha rilasciato le nuove e popolarissime GPU GeForce RTX 3050 e GeForce RTX 3050 Ti per i notebook da gaming. Finora, non si è riscontrata la presenza di queste GPU in modelli sotto gli 800 €, ma in commercio abbiamo comunque visto alcuni notebook basati sulla GeForce RTX 3050 a partire da circa 900-1000 €.
Fino al 2019 il chip di base da scegliere per il gaming era il “Pascal” GeForce GTX 1050, che solitamente si trovava in modelli il cui prezzo partiva da 700-800€. La scheda grafica GeForce GTX 1050 è in grado di eseguire la maggior parte dei videogame del momento con risoluzione 1080p ed impostazioni medio-alte e non sarà più presente nei notebook moderni. GeForce GTX 1650 attualmente è la principale scheda grafica presente nei notebook da gaming più economici sul mercato in quanto offre delle prestazioni semplicemente migliori.
Se avete un po’ più di budget a disposizione, GTX 1650 Ti vi fornirà maggior confort oltre 30 fps (e forse fino a 60 fps, a seconda del gioco), mentre il GTX 1660 Ti ha delle prestazioni genuine da 60 fps. Troverete queste specifiche in notebook da 800-1200€, a seconda delle altre componenti che le affiancano. Le schede grafiche GTX 1650 e GTX 1660 Ti (e la più recente GTX 1650 Ti) attualmente dominano completamente nelle fasce più economiche. La vecchia GTX 1060 si annovera ancora tra le schede grafiche di base per poter utilizzare su un notebook un visore per la realtà virtuale (VR). Ma sappiate che al momento la GTX 1660 Ti occupa il medesimo posto della GTX 1060 in termini di realtà virtuale, anche se è in grado di offrire prestazioni migliori. Aspettatevi sicuramente che, durante il 2022, la linea di GPU RTX 3050 inizierà a farsi largo a gomitate per poter prendere il posto che riveste attualmente la GTX 1660 Ti.
Come già accennato, l’RTX 2060 la si può trovare in alcuni notebook da 800 €, alquanto allettante per chi dispone di un budget limitato. Il ray tracing è una tecnologia di rendering avanzata che solo le GPU con il moniker RTX sono in grado di supportare grazie ad un hardware adatto. L’schede grafiche di fascia alta, ovvero l’RTX 2070, l’RTX 3070 e l’RTX 3080, sono le migliori nel supporto e nell’esecuzione del ray tracing, che andrà a ridurre in modo significativo i frame rate, ma anche l’RTX 2060 (e presumibilmente anche l’RTX 3050, man mano che vengono utilizzate in notebook più economici) è in grado di supportare questa tecnologia. Questo vale in particolar modo con il DLSS 2.0 attivo, una tecnologia sviluppata da Nvidia che aiuta a migliorare le prestazioni in alcuni videogame. Poter ottenere questi risultati su notebook economici o comunque a budget contenuto è veramente impressionante e rende sempre più evidente come tali notebook siano effettivamente un valido acquisto, anche se l’RTX al momento non è una costante e dipende dal prezzo di ogni modello.
È importante sottolineare il fatto che, a differenza delle generazioni precedenti, le GPU per notebook Pascal e Turing non si discostano poi molto dalle loro controparti desktop. Le GPU desktop sono ancora leggermente migliori, e le GPU notebook appartenenti alle generazioni precedenti possono offrire solo il 70-80% delle prestazioni desktop. I processori Turing e Pascal per notebook offrono prestazioni quasi equivalenti alle loro controparti desktop, nel caso in cui vengano implementate in notebook con una CPU complementare e progettati e realizzati in modo tale da venire incontro alle esigenze termiche di una GPU. (La maggior parte dei notebook moderni lo fa) Le GPU “Ampere” RTX Serie 30, tuttavia, differiscono nuovamente dalle loro controparti desktop. Come accennato, il prezzo di queste GPU, al momento non le rende rilevanti in questa categoria di notebook economici, e non lo saranno comunque per un bel po’ di tempo.
Le GPU “Ampere” RTX Serie 30, tuttavia, differiscono dalle loro controparti desktop. Come accennato, il prezzo di queste GPU, al momento non le rende rilevanti in questa categoria di notebook economici, e non lo saranno comunque per un bel po’ di tempo.
Per confondere le acque, nel 2017 Nvidia ha introdotto una tecnologia chiamata Max-Q Design che comprime un chip GeForce leggermente depotenziato in notebook più fini e leggeri rispetto a come sarebbero altrimenti, a scapito di una perdita del 10-15% delle prestazioni del chip. Visto che Max-Q tende ad essere implementato in dispositivi fini e di fascia alta, raramente lo si ritrova nel gruppo al di sotto del tetto di 1000€. È comunque bene sapere che cosa sia, nel caso in cui vediate questo termine mentre siete in giro a fare acquisti (pochi modelli appena al di sopra della nostra soglia di prezzo incorporano questa tecnologia). Potreste essere interessati alla gamma con Max-Q nel caso in cui la massima portabilità del computer (una caratteristica che non è solitamente associata ai notebook gaming) fosse importante per voi.
Per quanto riguarda AMD, diretto competitore di Nvidia, le sue schede grafiche dedicate sono molto poco comuni nei notebook da gaming economici (o a budget contenuto), anche se il processore Ryzen ha sempre più successo rispetto a quello Intel. Detto questo, i recenti sforzi compiuti da AMD nel settore delle GPU stanno dando i loro frutti rispetto al passato. Il Radeon RX 5500M e il Radeon RX 5600M sono stati utilizzati in alcuni dei notebook di ultima generazione che abbiamo testato, e vorrete sicuramente leggere le recensioni inerenti a questi portatili per poter vedere e capire effettivamente come possono risaltare queste nuove GPU Radeon. (Non abbiamo recensito abbastanza GPU Radeon ed abbastanza notebook per il momento per poter trarne delle conclusioni definitive.) Le GPU della Serie Radeon RX 6000M, introdotte di recente, molto probabilmente non rivestiranno per un bel po’ di tempo, e forse mai, un ruolo importante nei notebook economici.
Non Dimenticate la Tastiera: Illuminazione e Layout
Una delle caratteristiche tipiche che differenziano un notebook gaming è una tastiera colorata e dotata di retroilluminazione. Le tastiere possono variare da modello a modello, con retroilluminazioni più elaborate che vanno a braccetto con prezzi più elevati e livelli generalmente altrettanto più elevati in merito alle altre componenti.
Quasi tutti i notebook gaming economici impiegheranno una retroilluminazione a colore singolo (di solito rosso o bianco) per mantenere più bassi i prezzi. Il livello più avanzato prevede un’illuminazione programmabile per zona, con tre o quattro blocchi della tastiera indipendentemente personalizzabili con colori diversi, ma è difficile trovare questa caratteristica nei notebook più economici. Le tastiere con illuminazione programmabile per tasti individuali sono una prerogativa esclusiva dei notebook di fascia alta.
Inoltre, date un’occhiata al layout dei tasti. I modelli con gruppi isolati di tasti chiavi o tasti WASD ben definiti ottengono dei punti bonus nella nostra recensione. Oltre a ciò, visto che la maggior parte dei notebook economici per gaming sono modelli da 15,6”, cercate un pad numerico dedicato alla destra della principale zona dei tasti, se preferite averne uno (o meno). Alcuni notebook di questa taglia ne avranno uno, altri no (un notebook da 17” lo avrà quasi certamente).
Il Miglior Notebook Gaming Economico
1, MSI Alpha 15 A3DD
Il portatile gaming AMD Alpha 15 di MSI combina processore Ryzen 7 e grafica Radeon RX 5500M in un’alternativa allettante ed accessibile in un mercato dominato da Intel e Nvidia. La sua APU Ryzen 7 3750H APU e la GPU Radeon RX 5500M consentono all’Alpha 15 di eseguire tutti i giochi attuali in maniera completamente fluida. In linea generale, l’Alpha 15 è un portatile per gaming 1080p che può eseguire dei giochi con grafica medio-alta. In alcuni casi, l’Alpha 15 può andare oltre questo livello, ma solo per giochi poco esigenti. Complessivamente, l’RX 5500M si pone tra il GeForce GTX 1650 e il GeForce GTX 1660 Ti Max-Q.
Fondamentalmente, l’MSI Alpha 15 A3DDK è un buon portatile per gaming di categoria media. Comunque, ha delle debolezze che MSI deve ancora correggere, se mai sarà possibile.
L’Alpha 15 è caratterizzato anche da un relativo consumo elevato di energia, sia dal punto di vista del caricamento che quando a riposo. Di conseguenza, l’autonomia dalla batteria da 51 Wh non è particolarmente buona. MSI dovrebbe prestare ulteriore attenzione alla gestione della batteria, secondo il nostro parere. Il portatile è anche rumoroso, soprattutto con il profilo di prestazioni che abbiamo usato durante i nostri test. Se non avete necessariamente bisogno di prestazioni al massimo, allora potreste usare la modalità Silenziosa nel MSI Dragon Center. Ad ogni modo è preferibile quantomeno per un uso quotidiano.
MSI ha equipaggiato il dispositivo con un veloce SSD NVMe, che offre 512 GB di archiviazione. Se non bastasse, potete anche aggiungere un’unità SATA da 2,5 pollici. MSI pre-equipaggia l’Alpha 15 con uno slot SATA e una cornice per il montaggio.
Il dispositivo possiede anche un pannello IPS adeguatamente luminoso, che ha un tocco satinato e una risoluzione nativa a 1080p. Il pannello ha anche un buon rapporto di contrasto e buoni angoli di visualizzazione, un’accettabile precisione cromatica, e brevi tempi di risposta. Se la maggior parte dei portatili per il gaming economici mettono a disposizione una tastiera di colore unico e uno schermo da 60 Hz, l’Alpha 15 offre una tastiera personalizzabile per tasto con retroilluminazione RGB e un pannello FreeSync da 120 Hz. Possiede anche 16 GB di RAM invece dei soliti 8 GB per un multitasking di livello superiore. In più, l’Alpha 15 possiede un numero adeguato di porte, ma non ci sono delle Thunderbolt 3. La tastiera retroilluminata è sufficiente per un uso quotidiano.
Al di là di ciò, l’MSI non ha grandi difetti, mostrando anche una durata della batteria ragionevole nella nostra sintesi. Prendetelo in considerazione come cavallo di punta se cercate del valore tra i portatili economici per il gaming.
2, ASUS TUF505DT-BQ038T
La serie TUF è la sede di fondo dei portatili gaming di Asus che si situano ben al di sotto della serie ammiraglia ROG, ed è pensata per attrarre i gamer dal budget ristretto. Il focus sul valore implica che gli utenti non dovrebbero aspettarsi le funzionalità più di lusso come le superfici in lega metallica, l’illuminazione RGB per tasto, o porte Thunderbolt 3.
Come nella maggior parte dei PC di AMD, un grande vantaggio dell’Asus TUF FX505DT è il suo prezzo. Questo sistema da 900$ è dotato di un SSD NVMe da 256 GB e HDD da 1 TB mentre le alternative di prezzo simile con CPU Core i5-9300H e la stessa GPU GTX 1650 offrirebbero soltanto un display classico da 60 Hz e un SSD con la metà della capacità di archiviazione. Potete ottenere più qualità allo stesso prezzo senza sacrificare molto in termini di prestazioni di gioco, e i benefici di una frequenza di aggiornamento nativa da 120 Hz sono evidenti anche se la maggior parte dei giochi non raggiunge stabilmente i 120 FPS.
Le prestazioni a risoluzioni più basse o le impostazioni grafiche potrebbero essere migliori visto che i giochi connessi alla CPU diventano ben più veloci con Ryzen 7 rispetto che con un equivalente Core i5. Consigliamo di puntare a 30 o 60 FPS per ottenere il massimo dalla coppia Ryzen 7 e GeForce GTX 1650. Se delle frequenze di fotogrammi molto elevate fossero la vostra priorità, allora forse nel vostro caso sarebbe meglio optare per un PC con standard Intel Core i7 e GeForce.
Per quanto riguarda il telaio, ASUS potrebbe decisamente migliorare vari aspetti, come le ventole che pulsano durante il gaming, la durata media della batteria, il pad appiccicoso, o la chiusura flessibile. G-Sync sarebbe stata un’ottima opzione soprattutto visto che GTX 1650 tende ad eseguire i giochi più nuovi nel range 40-60 FPS quando G-Sync è al massimo. Pur tenendo in mente questi difetti, il FX505DT è comunque leggerissimo ed un dispositivo per il gaming molto equilibrato per la sua classe economica di prezzo.
Prima del lancio di Ryzen, era difficile consigliare un qualsiasi portatile gaming di AMD anche a gamer occasionali. L’ Asus TUF FX505DT ha reso i portatili AMD delle opzioni reali per i gamer con budget più ridotti.
3, Lenovo Legion Y540-15IRH
Lenovo ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro con il suo portatile Legion. Se dobbiamo essere onesti, non hanno cambiato molto con il Legion Y540 rispetto al modello dello scorso anno, ma non sempre è un aspetto negativo. Hanno mantenuto la tastiera che abbiamo visto sul Legion Y530, il che in termini di prestazioni e praticità è sicuramente un elemento positivo. Dall’altro lato, ci sono stati alcuni problemi con questa tastiera che delle persone hanno riportato su forum di tutto il mondo, quindi speriamo che Lenovo li abbia sistemati in questa versione.
Il Lenovo Legion Y540-15IRH resta un potente portatile per gaming che può eseguire tutti i giochi attuali tripla-A a 1080p, nonostante il cambiamento a una GPU GeForce GTX 1650. Anche se la scheda Turing non supporta DLSS o ray tracing come l’RTX 2060, quest’ultimo non è così potente da poter utilizzare appieno queste nuove tecnologie, quindi non perdereste delle funzionalità scegliendo il GTX 1650 rispetto all’RTX 2060.
Il display ha una risoluzione nativa di 1920×1080 con frequenza di aggiornamento da 144 Hz, che è lo standard per i portatili gaming di media categoria.
Beh, non è così ottimo come il Legion Y740, per esempio. In più, la qualità di costruzione non è del suo stesso livello, ma non c’è niente da fare: minor prezzo, minore qualità, soprattutto quando confrontiamo dei portatili dello stesso produttore.
La principale stranezza dell’Y540-15IRH è la decisione di Lenovo di disattivare la GPU integrata di default, il che lascia la GTX 1650 sempre attiva. Analogamente, la nostra unità di test ha una triste durata della batteria alle impostazioni di serie, ma è possibile abilitare la GPU integrata nel BIOS, il che migliora drasticamente l’autonomia.
In sintesi, l’Y540-15IRH è un portatile per gaming di media categoria che può preservare il suo potenziale per periodi prolungati grazie al suo buon sistema di raffreddamento. Il dispositivo ha buone opzioni di manutenzione e un supporto unità da 2,5 pollici se avete bisogno di più spazio di archiviazione. Alla fin dei conti, vi consiglieremmo assolutamente questo computer. Fintanto che non avete bisogno di una durata ottimale della batteria e di un lettore di scheda SD, questo è il portatile che fa al caso vostro.
4, HP OMEN 15-dh0057nl
L’attuale modello di base Omen 15 di Hewlett Packard è un portatile per il gaming ben equilibrato ad un prezzo medio. Al momento della stesura di questo articolo, l’HP Omen 15-dh0057nl risulta il notebook di base Omen 15 più economico. Con circa 1300 euro ottenete un portatile per il gaming con Core i7-9750H e GeForce GTX 1660Ti in grado di eseguire con fluidità tutti i giochi attuali con il suo display con risoluzione FHD e dettagli medi. Alcuni giochi consentono persino risoluzioni e impostazioni più elevate. Per ottenere il massimo da questo dispositivo, vi consigliamo di aggiungere una seconda scheda di memoria per attivare la modalità su due canali.
Il dispositivo rimane sufficientemente fresco e silenzioso a prescindere dal carico, in particolare quando a riposo e in caso di carico medio-basso. Offre anche un’accettabile durata della batteria di circa 6,5 ore se si naviga il web o di 8 ore se si guardano dei film.
Il pannello satinato IPS FHD offre ampi angoli di visualizzazione ed un buon rapporto di contrasto. Ad ogni modo, la sua luminosità massima è troppo bassa e riduce ulteriormente la durata della batteria; la copertura dello spazio cromatico è stata deludente, per essere riduttivi. Ci aspettavamo di più da un notebook al prezzo di un Omen 15. La tastiera è sfruttabile ed è dotata di retroilluminazione. Sfortunatamente, all’Omen 15 manca una Thunderbolt 3, che avrebbe permesso una GPU esterna più potente.
5, HP Pavilion Gaming 15-ec0000nl
A 899€, il Pavilion Gaming 15 è uno dei portatili per il gaming più economici. Hewlett Packard ha equipaggiato questo portatile con Ryzen 7 3750H e una GPU GeForce GTX 1650.
La CPU di AMD quad-core Ryzen 7 3750H è pensata per essere un’alternativa alla quad-core Coffee Lake Intel 8° generazione Core i7-8300H e Core i7-9300H di 9° generazione. È prodotta su un nodo più piccolo rispetto all’Intel (12 nm vs 14 nm) e con un TDP nominale più basso (35 W vs 45 W) per un’efficienza migliorata sulla carta.
Rispetto alle più veloci GPU RTX 2000 (ad esempio RTX 2060), la 1650 non integra ray tracing né core Tensor. Le prestazioni dovrebbero essere leggermente più veloci rispetto al vecchio GeForce GTX 1050 Ti. Insieme, sono in grado di eseguire con fluidità la maggior parte dei giochi attuali. Nella maggior parte dei casi, possono essere selezionate risoluzione Full HD e impostazioni grafiche alte-massime.
Con il Pavilion Gaming 15, HP offre un portatile per il gaming sufficientemente a tutto tondo. Comunque, non è privo di qualche difetto.
La struttura in plastica manca di rigidità, anche se la qualità di costruzione è complessivamente buona. Non è disponibile uno sportello per la manutenzione. Difatti, la parte sul fondo deve essere rimossa per poter fare un upgrade o cambiare le componenti (SSD, RAM, seconda unità di archiviazione, modulo Wi-Fi); questa operazione può essere eseguita in maniera relativamente facile. La tastiera Chiclet (retroilluminazione verde con due livelli) si è dimostrata ben adatta ad un uso quotidiano.
Un veloce SSD NVMe facilita delle operazioni di sistema veloci e fluide. Grazie all’HDD aggiuntivo da 1 TB, il portatile non manca certo di spazio di archiviazione. Entrambe le unità di archiviazione possono essere intercambiate. Per effettuare l’upgrade della soluzione di archiviazione occorre rimuovere il pannello sul fondo del telaio.
Il prezzo relativamente basso si manifesta nella qualità del display. Il modello Full HD satinato offre soltanto un basso rapporto di contrasto e di luminosità e angoli di visualizzazione ristretti. La precisione cromatica è altrettanto mediocre.
In contrasto, la durata della batteria si è rivelata molto buona ed una sorpresa ben accetta. Il Pavilion dura più a lungo della maggior parte dei portatili da ufficio. La tastiera Chiclet (retroilluminata, con due livelli di luminosità) si è dimostrata idonea ad un uso quotidiano. La selezione delle porte non è proprio ampia, anche se la maggior parte di quelle base sono presenti. Ci dispiace per l’assenza di una porta Thunderbolt 3. Sfortunatamente, HP fornisce agli utenti del sistema la garanzia per un solo anno.
6, Acer Nitro 5 AN515-54-732
L’ Acer Aspire Nitro 5 è un pacchetto equilibrato ad un prezzo onesto. La combinazione di processore i7 9750H e GPU GeForce GTX 1650 si fa sentire attraverso quasi tutte le applicazioni, a meno che voi non eccediate con risoluzioni QHD o UHD e impostazioni grafiche estremamente elevate.
Il suo SSD NVMe PCIe da 512 GB è piuttosto ampio se confrontato agli altri portatili per gaming aventi lo stesso prezzo, soprattutto perché c’è anche un secondo supporto unità M.2 2280 e uno da 2,5 pollici. Il veloce SSD PCIe e la RAM da 16 GB su due canali si affiancano per fornire delle prestazioni solide.
Il GeForce GTX 1650 è abbastanza potente da poter eseguire la maggior parte dei giochi attuali tripla-A a 1080p con impostazioni grafiche alte o massime. In sintesi, non dovreste riscontrare dei problemi con la risoluzione nativa del display del Nitro 5.
Ad ogni modo, vi consigliamo di optare per GeForce GTX 1660 Ti per il gaming in QHD e perlomeno per GeForce RTX 2070 per l’UHD.
Dovremmo sottolineare che il Nitro 5 supporta Nvidia Optimus, che consente al sistema di passare dalla sua GPU Nvidia al più efficiente Intel UHD Graphics 630 per attività meno esigenti come lo streaming video e la navigazione del web, il che riduce il consumo di energia e dovrebbe aiutare ad aumentare la durata della batteria.
Ad ora la migliore caratteristica del Nitro 5 è l’offerta da parte di Acer dello schermo FHD da 144 Hz. Questa frequenza di aggiornamento permette che l’azione di gioco resti fluida. È una caratteristica molto rara su portatili di questo prezzo.
Un altro aspetto positivo è la durata della batteria. Il dispositivo è perfetto per coloro che desiderano poter giocare quando sono in movimento. Allo stesso modo, è ancor migliore per coloro che vogliono eseguire delle operazioni più generiche come rispondere alle mail e navigare il web senza doversi vincolare ad un cavo di alimentazione.
L’Acer Aspire Nitro 5 offre un ottimo rapporto qualità-prezzo anche se soffre di alcuni compromessi e debolezze.
Il design più compatto e la qualità di input del dispositivo sono comunque un buon compromesso a livello di prezzo. Comunque, Acer dovrebbe migliorare molte cose affinché il Nitro 5 possa ottenere una valutazione complessivamente più elevata. Innanzitutto, gli altoparlanti non sono tra i migliori, e lo stesso vale anche per il display. In più, la selezione delle porte è piuttosto modesta e sorpassata; nel 2019 ci saremmo aspettati di vedere almeno una porta Thunderbolt 3 ed un lettore di scheda.
Ad ogni modo, non lasciate che queste debolezze vi scoraggino. L’Acer Aspire Nitro 5 AN515 è un ottimo portatile per il gaming all’attuale prezzo di mercato. Avrete difficoltà a trovare qualcosa di più potente o che vi offra un pacchetto complessivamente migliore a circa 1000 euro.
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