Una vetrina per il massimo possibile in termini di CPU e GPU su laptop.
I processori per notebook della 12esima generazione di Intel e la versione mobile della GeForce RTX 3080 Ti di Nvidia stanno pian piano arrivando nei portatili da gaming dopo i reveal di questo gennaio. Entrambi hanno trovato il loro posto all’interno dell’ MSI Raider GE76: un perfetto esempio dove una GPU top (RTX 3080 Ti) viene accoppiata ad una CPU top (Core i9-12900HK).
Il risultato è un notebook particolarmente esclusivo, talmente tanto che è stato difficile trovare in vendita lo stesso modello che ho avuto l’occasione di testare! Per darvi un’idea di cosa sto dicendo considerate che il Raider GE76, nella versione con schermo 4K/120Hz, costa la bontà di oltre 4400€. Il prezzo è maggiore della somma di tre RTX 3090 di o sette Steam Deck da 512GB; non c’è nemmeno ragione per credere che la versione 1080p verrà venduta ad un prezzo di molto inferiore ai 4000€.
La cosa, comunque, non dovrebbe sorprendere nessuno: il Raider GE76 non è altro che una versione aggiornata del MSI GE76 Raider dell’anno scorso (si, il capovolgimento del nome ha confuso anche me). Esteriormente questi portatili sembrano identici: entrambi misurano 397x284x25.9 mm e pesano 2.9kg, con tanto di stesse porte e aspetto visivo identico. Il nuovo portatile dovrebbe avere un pannello IPS diverso (ne parliamo meglio dopo) ma le specifiche chiave sono una risoluzione full HD di 1920*1080 per 360Hz di refresh rate, le stesse del GE76 Raider che ho testato nel 2021.
In altre parole, il nuovo Raider GE76 punta tutto sugli upgrade hardware. Non si può ottenere una CPU migliore del Core i9-12900HK poiché è l’apice del settore: una bestia di 14 core overcloccabile con gli ultimi processi produttivi, un prodotto con lo stesso approccio ibrido delle CPU Intel di 12a generazione come il Core i9-12900K e il Core i5-12600K. Queste sono due delle migliori CPU per il gaming che si possano acquistare, motivo per cui il mix offerto dal Core i9-12900HK con sei core Performance ad alta velocità e otto core Efficiency a risparmio energetico sembra prospettare risultati davvero interessanti.
Ad accompagnare questa CPU c’è la RTX 3080 Ti, sulla carta la più potente GPU del mondo Nvidia. Le sue velocità di clock boost sono un po’ più basse di quelle della RTX 3080 ma ciò è ampiamente bilanciato dalla presenza di quasi 1300 CUDA cores in più, con tanto di 16GB di VRAM GDDR6. Se c’è una GPU mobile in grado di far funzionare le cose a 360Hz, beh, probabilmente è questa.
Il vecchio GE76 Raider aveva gli equivalenti dell’ultima generazione di entrambi i componenti ovvero l’Intel Core i9-11980HK e la RTX 3080, caratteristica che rende i confronti fattibili. Partiamo ad esempio dalla forza bruta della CPU: nel benchmark Cinebench R20, il Core i9-12900HK ha stabilito un nuovo record con 665 nel test single-core e 5690 nel test multicore. Rispettivamente il “vecchio” i9-11980HK nel precedente modello ha registrato risultati pari, rispettivamente, a 619 e 5052; all’atto pratico non sembra che i guadagni di prestazioni gen-on-gen del core ibrido non siano così sostanziali come accade per i PC desktop (in ogni caso parliamo comunque di un miglioramento utile). Per quanto costoso il Raider GE76 supererà in tranquillità qualsiasi tipo di portatile Intel o AMD sia in campo applicazione singola che in multitasking.
È difficile confermare il fatto che i chip intel di 12esima generazione siano in grado di offrire una migliore durata della batteria. La presenza di efficiency cores, più piccoli e meno affamati di energia, all’interno del Core i9-12900HK è una buona motivazione per avere qualche speranza in merito; tutto questo è valido se il notebook Raider GE76 finisce per spegnersi dopo solo un ora e nove minuti di Shadow of the Tomb Raider. La GPU sarà più potente ma la durata della batteria è praticamente pari al modello con il Core i9-11980HK; il risultato finale è quindi ugualmente breve.
Detto questo: se volete un portatile in grado di essere una buona alternativa al desktop risparmiando spazio la CPU è un aggiornamento degno di tal nome e la GPU si dimostra essere un discreto successore della RTX 3080. Mentre il Raider GE76 del 2021 aveva una media di 65fps in Metro Exodus con qualità Ultra con DLSS e ray tracing massimo, il Raider GE76 del 2022 ha tirato fuori una media di 81fps. Un risultato assolutamente niente male per uno schermo con 360Hz.
Continuo a pensare, come ho fatto con l’ultimo modello, che il refresh rate sia più alto del necessario: 144Hz sarebbe un risultato encomiabile e riuscirebbe a ridurre il consumo della batteria. Anche senza raggiungere i 360fps la 3080Ti dimostra comunque prestazioni migliori rispetto la RTX 3080 base. Final Fantasy XV ad alta qualità ha dimostrato di essere un po’ un’eccezione, con entrambi i portatili bloccati a 120 FPS; a far tornare in prima posizione la 3080Ti è stata l’abilitazione, in contemporanea, di Hairworks e dei Turf Effect. Il framerate si è stabilizzato intorno a 72-90fps, partendo da 54-80fps.
Total War: Three Kingdoms e il suo benchmark Battle hanno prodotto risultati misti. Il Raider GE76 ha ottenuto una media di 104 fps con qualità Ultra e 145 fps con qualità Alta, mentre il Raider GE76 ha ottenuto una media di 94 fps e 85 fps rispettivamente. Questo è un guadagno enorme con qualità alta ma che invece è risultato insignificante con la grafica impostata al massimo possibile. Shadow of the Tomb Raider si è invece comportato diversamente, con il notebook più recente che ha registrato ben 102 fps con un benchmark a qualità massima (con SMAAT x2 anti-aliasing), una cifra più elevata degli 85 fps registrati dal vecchio modello.
Nel complesso la RTX 3080ti batte la RTX 3080 con un margine sufficiente per poterla definire come una nuova scheda, anche se non c’è mai un margine tale da mettere in imbarazzo la scheda minore tra le due. Il fatto che i titoli rimarranno in maniera costante sopra i 60 FPS nei giochi tripla A con qualità ultra è abbastanza da rendere questo prodotto una scelta ottima per chiunque voglia un portatile da gaming di fascia alta. Questi risultati, è bene ricordare, avvengono quando il computer portatile viene abbinato alla CPU più potente in circolazione nel mondo dei notebook, motivo per cui tali risultati non è detto che siano identici sfruttano macchine con processori Core i7 o chip AMD.
Per fortuna di chi lo compra bisogna dire che ci sono caratteristiche che rappresentano degli importanti passi avanti fatti da MSI nella gestione di questo notebook ed uno di questi passi è rappresentato dal display. Posso parlare solo per il modello 1080p/360Hz, non per le versioni 4K/120Hz o 1440p/240Hz (quest’ultima è anche difficile da trovare nonostante il sito di MSI confermi la sua esistenza), ma ho potuto notare un netto miglioramento di luminosità e del contrasto. Ho potuto misurare la sua luminanza di picco a 276cd/m2 e il suo rapporto di contrasto a 1168:1, entrambi in crescita significativa rispetto ai valori del vecchio portatile, rispettivamente 184cd/m2 e 772:1. Questo è stato possibile perché il monitor ha perso leggermente copertura del gamut sRGB, scendendo dal 90.4% all’89.7% ma onestamente sapere di aver perso così poco per bianchi più luminosi e neri più profondi è un vero e proprio toccasana.
MSI ha aggiornato anche il comparto archiviazione. Il notebook è ancora dotato di due SSD NVMe, entrambi da 2TB, ma questa volta sono entrambi dotati dell’interfaccia PCIe 4.0 piuttosto che della PCIe 3.0. Gli SSD sono anche più veloci dell’unica unità 4.0 del vecchio GE76 Raider e, secondo lo strumento di benchmark AS SSD, le misurazioni sono le seguenti: le velocità di lettura sequenziale sono passate da 4414MB/s a 5369MB/s, le velocità di lettura casuale 4K da 57MB/s a 79MB/s; le velocità di scrittura casuale è aumentata da 169MB/s a 205MB/s. L’unica cosa a cambiare negativamente è stata la velocità di scrittura sequenziale, passata da 3964MB/s a 3853MB/s; 3 risultati positivi su 4, in ogni caso, non sono niente male.
Il resto è praticamente identico al modello precedente. Il Raider GE76 è pesante ma lussuoso, con una tastiera meccanica ben distanziata ed un’ottima solidità ai polsi. Il notebook è dotato di connettività Thunderbolt 4 ed ha un’ottima qualità costruttiva (salvo per qualche strana flessione dello schermo). La webcam è particolarmente buona, così come lo sono gli altoparlanti e l’unica vera concessione che è stata fatta dalla compagnia al mondo dei “videogiocatori classici” è data dalla striscia di LED RGB sul bordo inferiore, striscia che fortunatamente si può spegnere.
Anche la nuova CPU e la GPU non hanno alcun tipo di problema termico. Il mio misuratore di decibel ha registrato le ventole funzionare con rumore pari a 43 decibel sotto carico, cosa che rende questo prodotto leggermente più silenzioso del suo predecessore (anche se comunque rimane un rumore abbastanza forte da richiedere l’utilizzo delle cuffie).
Per come è stato progettato il Raider GE76 si inserisce all’interno della stessa nicchia che il suo predecessore sta liberando: quella del notebook da gaming che viene comprato soltanto da chi desidera il meglio del meglio. Se questo risulti un acquisto sensato è un’altra questione, e non solo perché il modello 1080p è particolarmente complicato da trovare ma anche perché alla fine è davvero una scelta personale; se un prodotto che costa 4000 euro circa non fa scappare via nessuno allora non so cosa potrebbe spaventare il portafogli in questione.
Anche se non assaporerete mai il Raider GE76 di persona è bello sapere che fornisce un servizio prezioso, mostrando cosa sono capaci i componenti migliori sul mercato se inseriti all’interno della scocca di un portatile. In termini di prestazioni è difficile fare di meglio, motivo per cui è il momento di vedere come possono prodotti più accessibili misurarsi con esso.
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