Quando si deve scegliere un monitor per gaming tra tante opzioni sul mercato, ci si fanno spesso queste domande:
- Qual è la differenza tra un monitor standard e uno 1da gaming?
- Le specifiche sono così tante! Come faccio a comprenderle?
La redazione di PCTempo ha ascoltato questi interrogativi e ha stilato la lista delle 10 cose più importanti da considerare durante la scelta di un monitor per gaming. Leggendo questo articolo, potrete facilmente comprendere il significato delle singole specifiche tecniche e scegliere il tipo di monitor che fa per voi.
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Che tipo di giocatore sei?
Un appassionato di AAA? Dei giochi di ruolo? Oppure sei un professionista di eSport?
La prima cosa da fare quando si ha intenzione di acquistare un monitor da gaming è definire che tipo di giocatore sei.
I giochi che scegli determinano la tua esperienza di gaming e questo è un importante indicatore delle specifiche per te fondamentali, per le quali non vuoi scendere a compromessi.
In generale, gli appassionati di giochi a tripla A vogliono godersi la spettacolare e ricercata qualità delle immagini e uno dei maggiori piaceri per questo tipo di utilizzatori è quella sensazione meravigliosa provocata dalla completa immersione nel videogioco. Se fai parte di questa categoria, ti servirà un monitor di grandi dimensioni, ad alta risoluzione e con una elevata saturazione dei colori.
Chi ama, invece, i giochi da competizione ha bisogno di saltare rapidamente da una scena all’altra o di ruotare velocemente la prospettiva per perlustrare l’ambiente circostante e rilevare le mosse dei nemici. Per questo tipo di giocatori è molto importante avere un’immagine fluida che permetta di mirare agli avversari, per questo la dimensione del monitor non dev’essere eccessiva e ci si dovrebbe concentrare su specifiche quali la frequenza di aggiornamento e il tempo di risposta.
Nei giochi competitivi i giocatori ruotano rapidamente la loro prospettiva (Gioco:Overwatch)
La grafica nei giochi a triplaA è sempre ricercata e spettacolare.(Gioco: ASSASSIN’S CREED: ORIGINS)
1. Quale dimensione prediligere? Dipende dal gioco che scegli.
La prima cosa a cui si pensa quando si sceglie un monitor è la sua dimensione. Quando si parla di “dimensione” si intende la lunghezza della diagonale dello schermo espressa in pollici.
La dimensione ideale per un monitor da gaming è tra i 24 e 32 pollici e non è vero che più grande è meglio. Prima di tutto, ti servirà sapere quanto spazio c’è sulla tua scrivania, poi dovrai considerare il tipo di gioco e la dimensione dello schermo che esso richiede.
Se giochi ai MMORPG, come The Elder Scrolls, World of Warcraft, Blade & Soul e Black Desert Online, non vorrai solo portare a termine le missioni, ma vorrai anche farti coinvolgere dall’esperienza di gioco. In questo caso, se la tua scrivania è grande abbastanza, potresti considerare un monitor più grande, tra i 27 e i 32 pollici. Non dimenticare, però, che quando scegli un monitor grande la risoluzione non dev’essere troppo bassa, perché altrimenti potrebbe compromettere la qualità dell’immagine.
Se invece preferisci giochi competitivi come PUBG, Rainbow Six Siege, Overwatch e League of Legends, raccomandiamo un monitor più piccolo, tra i 24 e i 27 pollici, proprio perché gran parte di questi giochi mostrano informazioni importanti come mini mappe, i punti ferita e i livelli di abilità all’angolo o sui bordi dello schermo. Se il monitor è troppo grande, sarai costretto a muovere la testa troppo spesso per ottenere le informazioni e questo non solo ti causerà dolori al collo ma ti renderà difficile gestire la situazione.
Molti giochi competitivi mostrano le informazioni più importanti sull’angolo o ai bordi dello schermo.
2. La risoluzione va ridotta? Prima di tutto, decidi la dimensione giusta e la scheda grafica.
La risoluzione indica l’accuratezza con cui lo schermo mostra le immagini. La maggioranza dei monitor presenti sul mercato è dotato del rapporto di forma 16:9 e le maggiori specifiche di risoluzione sono:
- 1920×1080 (FHD/ 1080p)
- 2560×1440 (QHD/ 2K)
- 3840×2160 (UHD/ 4K), anche se i monitor 4K non sono ancora così diffusi.
Più alta è la risoluzione, più belle saranno le immagini ma, ovviamente, anche il monitor sarà più costoso e ti serviranno schede grafiche più potenti per supportarlo. Al contrario, avere un monitor che trasmette immagini ad alta definizione e non poterne godere perché non si dispone di immagini ad alta qualità potrebbe essere davvero triste.
Per questo motivo, consigliamo ai giocatori attenti al budget di scegliere un monitor 1080p (1920×1080) se al di sotto dei 27 pollici e di considerare una risoluzione 2K (2560×1440) se il monitor supera i 27”. Se invece non avete limiti di spesa, più alta è la risoluzione meglio è!
Se state puntando ad un 32 pollici con risoluzione 1080p dovresti ripensarci, perchè una bassa risoluzione su un monitor di grandi dimensioni presenterà delle immagini piuttosto sgranate. Se vuoi un monitor di 32 pollici o più, ti consigliamo di optare per una risoluzione 2K.
L’immagine è sgranata su un monitor con una risoluzione di 1080p
L’immagine su un monitor a risoluzione 2K è molto più dettagliata
3. Frequenza di aggiornamento: punta ad un 144Hz, poi siediti e goditela.
La frequenza di aggiornamento, espressa in Hertz (Hz), stabilisce quante immagini possono essere aggiornate in un secondo.
Se la tua scheda grafica fornisce 100 fotogrammi al secondo ma il tuo monitor ha una frequenza di aggiornamento di 60Hz, sul tuo schermo potrai vedere solo 60 fotogrammi al massimo: quindi, maggiore è la frequenza di aggiornamento, maggiore sarà il numero di fotogrammi mostrati e più fluida sarà la qualità delle immagini di gioco. Dall’altro lato, se la tua scheda grafica ha una capacità di 60 fotogrammi al secondo, anche se il tuo schermo ha una frequenza di aggiornamento di 144Hz, vedrai solo 60 fotogrammi al secondo: quando sceglierai la scheda grafica, dovrà essere in grado di supportare un monitor a 144Hz. Dalla nostra esperienza, per mantenere tale frequenza durante il gioco avrai bisogno almeno di una scheda grafica GTX1060.
La fluidità di un monitor si percepisce subito. Se la tua scheda grafica non è così terribile, ti raccomandiamo di acquistare un monitor con una maggiore frequenza di aggiornamento: se ne hai la possibilità, per favore, fallo. Noterai la differenza nel passare da 60Hz a 144Hz e potrai facilmente accorgerti dell’alta qualità che un monitor 144Hz può darti. La fluidità dell’immagine è in particolar modo importante per i chi ama i giochi sparatutto (in inglese FPS, First Person Shooting), nei quali i giocatori hanno bisogno di cambiare velocemente la propria prospettiva per mirare agli avversari che si muovono: con un’immagine fluida, possono rilevare la loro posizione più facilmente e, di conseguenza, mirare con maggiore precisione.
Qual è la minima frequenza di aggiornamento? La maggior parte dei monitor da gaming ha una frequenza di aggiornamento di 144Hz. Se quello che vuoi è un monitor da gaming, ti raccomandiamo un 144Hz. Se sei un irriducibile e vuoi fare la scelta migliore, un monitor 180Hz sarà perfetto per te: molti giocatori non sono in grado di identificare una frequenza di aggiornamento superiore ai 180 Hz, è una capacità riservata solo ai più esperti.
Un’alta frequenza di aggiornamento ti permette di vedere più fotogrammi e, di conseguenza, l’immagine risulterà più fluida.
4. Nell’acquisto di un monitor da gaming il tempo di risposta ideale è inferiore ai 4ms.
Molte persone sono convinte che il tempo di risposta riguardi il tempo che il monitor impiega per fornire un output, ma si sbagliano. Il tempo di risposta indica la velocità con cui un cristallo nel monitor LCD (a cristalli liquidi) raggiunge la posizione corretta: in altri termini, quanto velocemente il monitor può passare completamente da un’immagine alla successiva. La tecnica di uno schermo LCD per disporre i colori consiste nel mettere il cristallo corrispondente ad ogni pixel in una certa posizione, in modo che il pixel possa mostrare un dato colore. Quindi, la velocità con cui il cristallo cambia la sua posizione indica quanto rapidamente può cambiare l’immagine.
Se l’immagine cambia troppo lentamente si vedrà l’ombra di quella precedente, ciò che viene chiamato immagine fantasma. Gli appassionati di giochi sparatutto non vogliono che questo accada perché, data la velocità di gioco, l’immagine sdoppiata rende il nemico sfuocato e difficile da colpire. Un monitor con un maggiore tempo di risposta, invece, rende l’immagine più definita e rappresenta la scelta migliore.
Per i giocatori che necessitano di individuare il nemico in un gioco ad alta velocità, come gli sparatutto, raccomandiamo un monitor con un tempo di risposta inferiore a 1ms, mentre per chi vuole una migliore resa dei colori, un tempo di risposta di 4s potrebbe andare bene.
In teoria, maggiore è il tempo di risposta meglio è ma, in realtà, dipende molto dal tipo di pannello per monitor che si utilizza: molti hanno colori bellissimi ma il tempo di risposta non è così rapido, altri sono super reattivi ma hanno una minore resa dei colori. Non temere, ne scoprirai di più nella prossima sezione.
Il tempo di risposta stabilisce la definizione di un oggetto in movimento
5. Scegliere il pannello giusto a conferma delle tue necessità.
I pannelli per monitor possono essere classificati in tre categorie: TN, VA e IPS. Si differenziano tra loro per il modo in cui il cristallo va a collocarsi nel pannello LCD e questa differenza influisce sulle proprietà del display. Procediamo quindi con una breve introduzione ai diversi tipi di pannelli per monitor e vediamo quale potrebbe essere il più adatto alle tue esigenze:
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TN (Twisted Nematic) – il migliore per i giocatori FPS
Questo tipo di pannello è veloce nei tempi di risposta ed economico ma i colori non sono ottimi e l’angolo di visione non è molto ampio. Rappresenta la scelta migliore per gli appassionati di giochi sparatutto: essi necessitano di un’alta frequenza di aggiornamento e di un rapido tempo di risposta, caratteristiche principali del pannello TN. Il TN è l’unico che può raggiungere i 240Hz, grazie ai suoi tempi di risposta super rapidi.
- IPS (In-Plane Switching) – perfetto per i designer e per i giocatori che vogliono un’alta resa dei colori
Questo pannello si caratterizza per la bellissima e definita resa dei colori, motivo per cui viene scelto dalla maggior parte dei designer. Se non ti interessano i giochi sparatutto e vuoi avere un’alta qualità visiva, il pannello IPS potrebbe essere la scelta ideale.
Attenzione però al lato negativo di questo display, il cosiddetto IPS Glow. Si tratta di un fenomeno che porta ad una distorsione dei colori su uno sfondo scuro o comunque nero, creando degli aloni bianchi e luminosi, sul pannello. Questo è causato dalla struttura dei cristalli liquidi nel display ed è una caratteristica intrinseca che, al momento, non può essere risolta tecnicamente. Per fortuna, l’IPS Glow è visibile solo quando si ha uno sfondo scuro, in particolare nelle ambientazioni buie, motivo per cui vi raccomandiamo i display VA se siete amanti dei giochi e i film horror, che prediligono le scene scure.
Le aree più luminose visibili sul pannello IPS nelle ambientazioni scure: quello che viene chiamato IPS Glow.
- VA (Vertical Alignment) – l’ideale per gli amanti dei film e per i giocatori attenti ai dettagli
La caratteristica principale del pannello VA è l’elevato rapporto di contrasto, con la migliore resa del nero tra i tre pannelli. In un monitor LCD è necessario un modulo di retroilluminazione per illuminare lo schermo, per cui mostrare il nero in un pannello LCD significa sfruttare i cristalli per bloccare la luce emessa dal modulo stesso. La compattezza in cui avviene l’allineamento dei cristalli in un pannello VA gli permette di avere la migliore resa del nero, a differenza degli altri che mostrano un nero “brillante”.
A questo punto potreste domandarvi quali siano i benefici di avere un nero più scuro. Probabilmente vi è capitato di notare che in un’ambientazione buia, di un videogioco o di un film, ogni dettaglio della scena è fuso in un unico nero: questo è il problema di non avere un pannello con un rapporto di contrasto abbastanza alto. Non è il caso del pannello VA, il cui alto rapporto di contrasto permette di aggirare il problema e di mostrare immagini più dettagliate. Questo tipo di pannello è perfetto per chiunque ami il cinema o i videogiochi horror e di avventura.
Ecco uno schema riassuntivo:
Tempo di risposta: TN > IPS e VA
Rapporto di contrasto: VA > TN e IPS
Resa dei colori: IPS > VA > TN
6. Vuoi un nero brillante? Il rapporto di contrasto adatto a te dipende dai tuoi videogiochi.
Abbiamo già parlato dell’importanza del rapporto di contrasto a proposito dei pannelli VA. Esso si valuta attraverso il rapporto di contrasto statico, cioè dal rapporto tra la massima luminosità del pannello (schermo bianco) e quella minima (schermo nero). Come abbiamo già detto nell’introduzione ai pannelli VA, il nero di un monitor LCD non è un nero puro. Portando uno schermo nero in una stanza buia o utilizzando uno strumento per misurarne la resa potrete facilmente accorgervi che lo schermo risulta ancora brillante. Il nero non è nero puro, dipende solo da quanto è bassa la luminosità.
Di solito, un pannello IPS e uno TN hanno un rapporto di contrasto statico di 1000:1 ma in un pannello VA può raggiungere il 3000:1, che significa avere un’immagine molto più dettagliata. Tuttavia, dato che la capacità di avere un elevato rapporto di contrasto è strettamente legata alla natura del pannello (display VA), per godere di questa caratteristica dovrai sacrificare il tempo di risposta o la qualità dei colori. Per questo motivo, avere ben chiare le proprie necessità è molto importante.
A chi ama il cinema, i videogiochi horror o qualsiasi altro gioco che necessiti di immagini ad alta definizione consigliamo il pannello VA che, tra tutti, presenta il maggiore rapporto di contrasto.
I giocatori che vogliono immergersi nel favoloso mondo dei videogiochi potrebbero rinunciare ad un po’ di contrasto e scegliere un pannello IPS.
Per chi vuole solo vincere, invece, il pannello TN, anche se non è così bello, rappresenta la scelta migliore.
Quando il tuo pannello non ha abbastanza contrasto, i dettagli dell’immagine possono essere nascosti dalle ombre ma anche fondersi in un bianco sfocato.
7. Alta saturazione del colore? Scoprilo da solo!
Gli standard di intensità del colore sono numerosi: sRGB, DCI-P3, NTSC e così via. Ogni standard copre una diversa gamma di colori, per questo è difficile utilizzare una singola unità per stabilire la saturazione di un dato pannello. Il mercato solitamente adotta l’unità sRGB per descrivere in maniera semplice la resa dei colori, come il 100% sRGB o addirittura il 125% (una resa che supera gli standard sRGB). Più alto è il valore, più sono i colori che il pannello può mostrare e, ovviamente, migliore è il display.
Se ti interessa davvero la resa del colore, ti suggeriamo di verificare il monitor in autonomia, non solo perché i numeri non ci possono dire di che colori si tratta e quanto sono accurati, ma anche perché la percezione del colore è soggettiva. Qualcuno vede un vestito blu, altri lo vedono nero: per questo valutare il monitor da sé permette di capire se la resa dei colori è quella desiderata.
8. Ti serve un monitor curvo? Provalo prima dell’acquisto.
Per quanto riguarda la scelta dei monitor curvi, dipende davvero dalle preferenze personali.
Ci sono molti giocatori che amano la sensazione immersiva che esso provoca, oppure che vogliono installare dei monitor multipli in modo da ottenere un grande schermo curvo. Chi non ha questa preferenza solitamente non è abituato all’effetto che lo schermo curvo provoca e non ama il fatto che un’immagine nata per essere visualizzata su uno schermo piatto venga incurvata. Dato che il contenuto viene concepito per essere mostrato su uno schermo piatto, se viene curvato intenzionalmente si ha la percezione che sia fuori posto, come se piegassimo una fotografia piatta in un panorama.
La specifica più diffusa sul mercato è di 1800R, che significa che la curva viene ricavata da un cerchio con un raggio di 1800 mm. Di conseguenza, più piccolo è il valore, maggiore sarà la curva del monitor.
Se siete interessati ad un display curvo, vi suggeriamo caldamente di valutare lo schermo in prima persona: solo vedendolo potrete capire se è adatto o no alle vostre esigenze.
9. Il FreeSync o il G-Sync sono un must? I giocatori FPS ne vorranno di più.
L’obiettivo principale della sincronizzazione del monitor è quello di prevenire il cosiddetto tearing, o “strappo dello schermo”, solitamente causato dal fatto che il monitor e la scheda grafica non si trovano nella stessa pagina: mentre il monitor sta ancora aggiornando la prima immagine, la seconda è già stata inviata dalla scheda grafica e, quindi, si vedono due immagini in un solo fotogramma. Solitamente, la metà alta appartiene alla prima immagine e la metà in basso alla seconda: è questo che si chiama tearing dello schermo, risolvibile con la sincronizzazione dello schermo e della scheda grafica.
Ma chi sincronizza cosa? Quando la scheda grafica si sincronizza con il monitor (quindi è la scheda grafica a seguire il monitor), si parla di V-Sync. Il problema del V-Sync è che la scheda grafica trasmetterà l’immagine successiva solo quando il monitor le dirà di farlo, causando un rallentamento dell’input e molti altri problemi. L’AMD FreeSync e il NVIDIA G-Sync adottano tecnologie diverse per permettere al monitor di sincronizzarsi con la scheda grafica, in modo che esso trasmetta l’immagine solo quando la scheda grafica ne ha completato l’elaborazione. Non conta se si tratta di FreeSync o di G-Sync, la cosa necessaria è che il monitor e le schede grafiche ne supportino la tecnologia.
Se la vostra scheda grafica è perfettamente uniformata al monitor, non temete: se la frequenza di aggiornamento è sufficientemente alta e la vostra scheda grafica è abbastanza potente, la differenza tra l’immagine precedente e quella successiva sarà minore. Anche se avviene il tearing dello schermo, con un’alta frequenza di aggiornamento l’effetto sarà così minimo che non ti accorgerai nemmeno della differenza. Solo i giocatori di FPS potrebbero rendersene conto, a causa del repentino cambio di prospettiva: in questo caso la percezione delle differenze tra la prima e la seconda immagine sarà maggiore e, di conseguenza, il tearing potrebbe rappresentare un problema. Se sei un giocatore FPS, ti consigliamo di considerare un monito che supporta le tecnologie FreeSync o G-Sync.
10. La cosa più facile da dimenticare: la profondità dello schermo.
Di solito, quando si acquista un monitor, ci si concentra sulle specifiche dei pannelli e sui diversi modelli. Tuttavia, c’è una cosa di cui tutti si dimenticano, a causa della quale si deve restituire il prodotto: si tratta della profondità dello schermo.
Perché è così importante? Perché indica quanto sarà lo spazio occupato dal monitor sulla scrivania. Molti giocatori tralasciano questo aspetto, per poi scoprire che il monitor è troppo ingombrante o li spinge a stare troppo vicini allo schermo, causando dolore agli occhi. C’è stato persino un monitor disegnato con un supporto enorme, che occupava parecchio spazio sulla scrivania, e che è stato criticato così tanto che la casa produttrice ha dovuto rilanciare il prodotto con il piedistallo ridimensionato, in modo da ridurne l’ingombro. Questo dimostra che è importante considerare la profondità dello schermo, nonostante si tratti di una caratteristica all’apparenza trascurabile.
Non dimenticatevi, quindi, di verificare le dimensioni del monitor prima di acquistarlo, in modo da trovargli la collocazione perfetta sulla vostra scrivania.
Il budget, alla fine, è il maggiore dei problemi
Una volta provato, non si può tornare indietro: 144Hz + 2560×1440 (2K)
Alla luce di queste spiegazioni, dovresti già avere un’idea del monitor che fa per te. Ma cosa fare se sei un giocatore FPS che ama anche i giochi a tripla A e che non ha budget sufficiente per un monitor di ultima generazione con le specifiche che desideri?
Il nostro suggerimento è quello di acquistarne uno che abbia una frequenza di aggiornamento di almeno 144Hz: dopo averlo provato, non potrai utilizzare altro e potrai renderti conto della differenza anche quando muovi il cursore del mouse o sposti le finestre. Il secondo aspetto da considerare è la risoluzione: 1080p è sufficiente per i monitor sotto i 27 pollici e dopo aver usato un monitor a risoluzione 2K non ti dimenticherai certo di quanto siano definite le immagini.
Attenzione: la spesa deve essere commisurata alle specifiche tecniche
Quando acquisti un monitor, considera il fatto che spendere 100 dollari per aggiornare una caratteristica spesso influisce sulla spesa totale. Dato che il monitor è fondamentale sia per la scheda grafica che per il tipo di videogioco, non ha senso acquistare un 4K senza una scheda grafica abbastanza potente per trasmetterne la qualità o comprare giochi che non supportano il 4K e che quindi devono essere aggiornati.
L’aggiornamento del monitor deve andare di pari passo con quello della scheda grafica, a meno che non sia già abbastanza potente, solo così potrai trarre davvero beneficio dalla spesa sostenuta.
Ultimo avvertimento
A differenza di una scheda madre o di una scheda grafica, di cui non è possibile apprezzare le performance ad occhio nudo, il monitor è ben visibile in quanto collocato all’esterno.
Per questo motivo, ti suggeriamo di vedere il monitor prima dell’acquisto: verifica se ti piace il colore, se la dimensione è adatta per la tua scrivania, prova a giocarci per vedere come si comporta, se ti piacciono il design e la luminosità. Toccalo, testalo, provalo. Solo così puoi decidere se è il monitor adatto a te.
Speriamo che questo articolo abbia fatto un po’ di chiarezza, nonostante la mole di specifiche tecniche presenti sul mercato, così che tu possa trovare il prodotto perfetto per le tue esigenze.
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