L’AOC C24G1 è un ottimo monitor economico per il gaming, ma se preferisci gli schermi piatti a quelli curvi, allora l’AOC 24G2U è sicuramente lo schermo che fa al caso tuo. Questo monitor da 24 pollici con una risoluzione di 1920×1080, un refresh rate di 144Hz e tecnologia AMD FreeSync ha molto in comune con il C24G1, ma può contare su un pannello IPS molto più accurato di quello VA incluso nello schermo curvo. Il 24G2U è leggermente più costoso: mentre scrivo, il suo prezzo si aggira sui 199,95€, mentre il C24G1 costa circa 195,99€. Nonostante il prezzo, se non ami gli schermi curvi il 24G2U è uno dei migliori monitor attualmente disponibili sul mercato.
La cosa migliore dell’AOC 24G2U è che non è necessario armeggiare con le impostazioni per poter sfruttare al massimo le sue potenzialità. Puoi giocare usando le impostazioni predefinite (“Eco mode” impostato su “Standard” e “Colour temperature” impostato su “Warm”) per ottenere immediatamente la migliore qualità delle immagini possibile. Quando ho provato ad modificare le impostazioni del colore per ottenere una maggiore accuratezza, il mio X-Rite Display i1 Pro ha fornito dei risultati peggiori di quelli che ho ottenuto con le impostazioni di fabbrica.
In effetti, battere la copertura dello spazio colore sRGB del 99.6% garantita dalle impostazioni di default non è certo cosa facile: quando ho impostato “Colour temperature” su “User” e ho regolato i valori RGB seguendo i suggerimenti del software che ho usato, il mio i1 Pro ha rilevato una copertura del gamut sRGB pari al 90,2%. In conclusione, vi consiglio di non provare a modificare le impostazioni del colore del 24G2U, visto che quelle predefinite sono praticamente perfette.
Questo monitor offre anche un’impressionante copertura dello spazio colore DCI-P3. In genere, questo gamut viene usato per misurare le prestazioni degli schermi HDR, e per poter guadagnare un certificato di qualità (come la certificazione VESA DisplayHDR, ad esempio) un monitor deve coprire almeno il 90% dello spazio colore DCI-P3. Il 24G2U non è stato pensato per il gaming HDR, ma il fatto che possa vantare una copertura dell’87,2% dello spazio colore DCI-P3 è un’altra prova dell’indiscutibile qualità di questo dispositivo. Ho visto un sacco di monitor per il gaming HDR che non offrono una copertura simile, ed è raro trovare dei colori così ricchi e vibranti su uno schermo non HDR che costa meno di 200€.
Nel menu impostazioni del 24G2U compare un “HDR Effect”, ma non si tratta di vero HDR. Questa modalità non permette ai videogiochi di riconoscere lo schermo come monitor HDR e si limita ad aumentare i livelli di nitidezza e saturazione delle immagini, rendendole molto meno piacevoli da guardare. Come se ciò non bastasse, le impostazioni del colore e della luminosità saranno bloccate, il che rende difficile provare a fare dei miglioramenti. Il mio consiglio, quindi, è di non usare questa modalità, dato che il monitor riesce comunque ad offrire dei buoni colori “HDReschi” anche senza ricorrere alla modalità apposita.
L’unico vero difetto del 24G2U è la strana forma dei pulsanti del menu. Non sono di buona fattura, e potresti avere qualche difficoltà nel premerli correttamente mentre stai navigando il menu impostazioni.
Oltre ad un’ottima accuratezza dei colori, ho notato che le impostazioni predefinite di questo monitor includono anche un’eccellente rapporto di contrasto di 1490:1, che nelle scene più scure garantisce delle ombre incredibilmente dettagliate, nonché un black level pari a 0,24cd/m2 (più questo valore è vicino a 0,00cd/m2 meglio è) con la luminosità massima. Il risultato sono dei neri fantastici che conferiscono alle già citate scene scure un’ottima profondità anche quando il monitor raggiunge la luminosità di picco di 370cd/m2.
Anche se questo valore non è alto quanto quello di altri monitor per il gaming disponibili sul mercato, è comunque superiore a quello raggiunto dal pannello VA dell’AOC C24G1, che è pari a 250cd/m2. In realtà è assai improbabile che ti ritroverai a ricorrere ad una luminosità così alta nella vita di tutti i giorni, visto che alla lunga ti farebbe venire il mal di testa anche con i vari filtri per la luce blu attivi. Nonostante questo, potrebbe tornarti utile nelle giornate particolarmente luminose, quando c’è bisogno di una maggior visibilità per capire cosa sta succedendo sullo schermo. Per giocare e per svolgere le varie mansioni quotidiane sono solito usare una luminosità piuttosto bassa,ma i colori del 24G2U risultano comunque ricchi e vibranti.
Il 24G2U include un sacco di porte, compresi due ingressi HDMI 1.4, una DisplayPort 1.2, un ingresso VGA, un jack per le cuffie e un ingresso audio line in.
Il 24G2U è un passo avanti rispetto al C24G1 anche per quel che riguarda le porte e gli input. I due dispositivi hanno lo stesso numero di ingressi HDMI e DisplayPort, ma il 24G2U include anche un hub USB3 a quattro porte che ti permetterà di collegare mouse, tastiera e cuffie mentre ricarichi il telefono. Per me, questo dettaglio basta a giustificare il costo lievemente più alto rispetto a quello del C24G1, che non include alcuna porta USB.
Per quanto riguarda le prestazioni durante il gioco, il pannello IPS del 24G2U è riuscito a tenere il passo con tutti i titoli che ho provato durante i miei test, e non ho visto le macchie e le scie che a volte si possono notare sui pannelli IPS che non hanno dei buoni tempi di risposta. Inoltre, anche se il 24G2U non è stato ancora incluso nella lista ufficiale dei monitor compatibili con la tecnologia G-Sync, collegando il monitor ad una scheda grafica Nvidia sono riuscito a usare AMD FreeSync.
La parte posteriore del monitor nasconde anche tre porte USB3, che rendono questo monitor più pratico del C24G1.
Non ho notato sfarfallii, né nessuno degli altri strani problemi di luminosità che possono verificarsi sugli schermi FreeSync che non sono in grado di superare il test di compatibilità con G-Sync, e mentre giocavo a titoli dinamici come Doom e Warframe usando frame rate alti non ho visto screen tearing.
Ciò considerato, gli utenti Nvidia dovrebbero ottenere dal 24G2U delle prestazioni molto simili a quelle che otterrebbero con una scheda grafica AMD, anche se bisogna precisare che su questo schermo FreeSync si attiva solo se il frame rate supera i 48fps (per il C24G1 è lo stesso) quindi, se un gioco dovesse girare ad un frame rate più basso, potresti notare un po’ di screen tearing. Questo succede con tutti i monitor compatibili con G-Sync, perciò, se vuoi un’esperienza fluida e senza screen tearing qualsiasi sia il frame rate del titolo al quale stai giocando, allora ti toccherà spendere molto di più e optare per un vero e proprio schermo G-Sync.
Ad ogni modo, per coloro che non vogliono spendere almeno quattrocento euro per un monitor G-Sync come l’Acer Predator XB241H da 180Hz o l’Alienware AW2518H di Dell a 240Hz, l’AOC 24G2U è sicuramente la scelta migliore. La qualità delle immagini garantita da questo dispositivo è di gran lunga superiore a quella degli altri monitor 1920×1080 a 24 pollici che ho provato, e per giunta per non dovrai nemmeno passare ore a sistemare le impostazioni del colore. L’alto refresh rate, la base regolabile in altezza e il gran numero di porte rendono questo monitor molto versatile, e l’aggiunta di un hub USB dà a al 24G2U l’unica cosa che al C24G1 manca, e il tutto senza sforare i 200€.
L’AOC C24G1 rimane un ottimo monitor economico, specialmente se vuoi uno schermo curvo ed elegante, ma in termini di rapporto qualità/prezzo, il 24G2U offre un maggior numero di funzionalità e un pannello migliore praticamente allo stesso prezzo. Il C24G1 è rimasto a lungo nella mia lista dei migliori monitor per il gaming, ma ora il titolo di miglior schermo FreeSync low-cost spetta al “fratello” a schermo piatto, il 24G2U.
PCtempo è supportato dai lettori. Se acquistate tramite i link presenti sul nostro sito, potremmo guadagnare qualcosina grazie alle commissioni di affiliazione. Per saperne di più.
Lascia un commento