Il BenQ PD2705Q punta ad offrire un’ accurata riproduzione dei colori ed un ottimo rapporto qualità-prezzo per coloro che desiderano una migliore esperienza visiva e affidabile per l’editing e la creazione di contenuti. La linea DesignVue offre soluzioni per tutte le tasche, però i prodotti più economici non devono necessariamente essere intesi come di scarsa qualità. Il BenQ PD2705Q ha ottenuto alcuni notevoli potenziamenti rispetto al suo predecessore, perciò vediamo se risulterà una scelta da consigliare oppure un semplice miglioramento del precedente modello.
Design e caratteristiche
Il BenQ PD2705Q sembra proprio come il PD2700U che abbiamo recensito accuratamente in precedenza e l’unico modo per conoscere la differenza tra i due è controllare la risoluzione. Il monitor possiede delle tinte nere opache ovunque ad eccezione di un accenno di blu presente sul passacavi. Il display è privo di bordi su tre lati, tranne che alla base, ma si vedranno comunque i contorni dello schermo quando esso è in funzione.
Noterete anche un piccolo dispositivo appeso sotto al monitor del BenQ PD2705Q appena sotto il suo logo; il sensore di luce ambientale,con funzione Brightness Intelligence, che viene utilizzato per misurare l’illuminazione della vostra stanza in modo tale da poter regolare la retroilluminazione di conseguenza. Questa comoda funzione di BenQ contribuisce a mantenere gli occhi riposati ed evitare problemi di affaticamento visivo durante lunghi periodi di utilizzo.
A noi piace che nulla sia sproporzionato sul BenQ PD2705Q e che ogni sua parte sia stata progettata con un scopo ben preciso. Il monitor sarà più grande dei soliti schermi da ufficio, ma esso risulterà elegante e sottile nei posti giusti, inoltre la base rettangolare non è molto profonda e sarà possibile posizionare piccole periferiche esterne sulla superficie leggermente inclinata.
La qualità costruttiva del BenQ PD2705Q è indiscutibile e può essere paragonata anche ai modelli di fascia alta del medesimo marchio. Le plastiche risultano spesse e solide, mentre il resto della struttura sembra in grado di sopportare qualche urto. Non abbiamo notato alcuna oscillazione dal supporto, e il suo meccanismo di regolazione può mantenere l’angolazione impostata in maniera permanente.
Un elemento delle caratteristiche fisiche del BenQ PD2705Q che non è stato di nostro gradimento, è stato l’utilizzo dei pulsanti OSD (visualizzazione su schermo), in sostituzione alle levette analogiche, che risultavano più facili da usare. I tasti sono sensibili e reattivi, ma non appaiono ben visibili, trovandosi sotto base del monitor, perciò occorre prima sentirli con le mani. Il monitor possiede molte impostazioni OSD, quindi rischia di risultare fastidioso, soprattutto se lo si volesse calibrare con una certa periodicità.
Il supporto in dotazione con il BenQ PD2705Q offre la possibilità di regolare l’inclinazione, la rotazione, il pivot e l’altezza in modo tale da poter ottenere facilmente il vostro angolo di visione preferito. Il meccanismo di regolazione di altezza del monitor è solido e al tempo stesso morbido, inoltre sembra che il supporto riesca a mantenere la posizione del monitor stesso in maniera quasi permanente. Con questo modello è possibile utilizzare i montaggi a parete VESA, ma riteniamo che sia necessario solo se si desidera avere più spazio o per avere una postazione che possa ospitare più schermi.
Il BenQ PD2705Q dispone di molti collegamenti, a partire dalla DisplayPort 1.4 e dallo slot DP Out con MST per il daisy-chaining, meglio noto come collegamento a catena. E’presente anche un connettore HDMI 2.0 per i dispositivi secondari, insieme ad un totale di 5 prese USB 3.1 per i vari accessori. Il monitor,inoltre, ha una porta USB-C e un jack da 3,5 mm in modo che esso possa essere utilizzato come dock per dispositivi compatibili come,ad esempio,il MacBook Pro.
Il BenQ PD2705Q ha anche una coppia di altoparlanti integrati, però l’ uscita a 2 watt non offre una soddifacente esperienza per uso ricreativo. Tuttavia, non possiamo non considerare questo modello come un eccellente candidato per il lavoro da casa e con molta probabilità lo vedremo all’opera sia per svolgere videoconferenze e sia come mezzo per creare dei piacevoli sottofondi musicali svolgendo le mansioni di tutti i giorni.
Display e prestazioni
Il BenQ PD2705Q possiede un pannello AH-IPS da 27 pollici con una risoluzione di 2560 x 1440, una frequenza di aggiornamento di 60Hz e un tempo di risposta pari a 5ms; inoltre la retroilluminazione è di 300 cd/m2, mentre il rapporto di contrasto è di 1000:1, esattamente come la maggioranza dei pannelli IPS. Tale modello è stato pubblicizzato come compatibile con lo standard HDR, però non riesce nemmeno a raggiungere le specifiche HDR 400, quindi significa che sarà solo in grado di tradurre i segnali HDR come meglio riesce.
Gli schermi QHD sono in grado di adattarsi perfettamente al monitor da 27 pollici dato che la densità dei pixel riesce ad offrire un eccellente equilibrio tra visibilità e nitidezza. Non sarà necessario utilizzare il ridimensionamento con il BenQ PD2705Q, inoltre esso sarà in grado di offrire maggiori dettagli e maggior spazio per le vostre applicazioni e i vostri media.
Anche i giochi avranno un aspetto migliore, ovviamente se essi saranno in grado di supportare la risoluzione, altrimenti il framerate diminuirà notevolmente.
Le certificazioni CalMAN Verified e Pantone Validated garantiscono al BenQ PD2705Q un’eccellente qualità del colore, copertura sRGB del 110% e uno standard DCI-P3 attorno all’85%. L’accuratezza predefinita dispone di una media DeltaE eccezionalmente bassa, precisamente 1,12, la quale risulta più che sufficiente per la creazione di contenuti. La temperatura del colore risulta leggermente più fredda rispetto al punto standard di 6500K, perciò alcuni sfondi bianchi tenderanno ad avere una leggera tinta bluastra.
Raccomandiamo di calibrare il BenQ PD2705Q utilizzando un colorimetro affinché si possano risolvere questi problemi e raggiungere le prestazioni desiderate, inoltre è consigliabile anche di abbassare il livello di DeltaE attorno allo 0,63. Per alcuni utenti risulterà già un ottimo punto di partenza, però una piccola modifica potrà fare la differenza. Si deve tenere in considerazione che ciò varierà in base alla propria configurazione PC, quindi le stesse impostazioni di calibrazione non forniranno risultati uguali.
La retroilluminazione del BenQ PD2705Q ha raggiunto un discreto valore di luminanza,335 cd/m2, con il livello di retroilluminazione al 100%, però essa non è risultata abbastanza luminosa per l’imaging HDR. Il rapporto di contrasto ha raggiunto il massimo a 1082:1 con una luminosità assolutamente non debole del 60%, però essa non risulta sufficiente ad abbassare la luminanza del nero. Lo schermo appare slavato quando si vedono scene scure con le luci spente, però tale limite è tipico dei monitor IPS presenti sul mercato.
Il BenQ PD2705Q da noi testato aveva un’uniformità del pannello davvero notevole, però delle perdite di luce sono apparse negli angoli superiori. La loro visibilità è presente solo se si ha uno sfondo tutto nero, ma durante la prova non hanno influito ne sulla saturazione e ne sul contrasto del quadrante adiacente. Questo è più che ragionevole per un pannello IPS, ma le tolleranze di produzione, sulle singole unità, rischiano di mostrare sintomi decisamente peggiori.
Il BenQ PD2705Q non è particolarmente adatto per quanto riguarda la reattività dei pixel, ma ciò è comprensibile, dato che stiamo parlando di un display a 60Hz non ideato per scopi videoludici. Le scene frenetiche e concitate possono rivelare una ritenzione nelle immagini e varie scie di pixel, perciò sarà necessario ricorrere all’overdrive,quindi forzare il pannello, oppure usare la funzione AMA per alleviare il problema. Si consiglia di optare per l’impostazione High, dato che il livello Premium ha evidenziato problemi di ghosting inverso.
Il BenQ PD2705Q, come molti dei suoi fratelli adatti per i consumatori e professionisti, non è compatibile con FreeSync e G-Sync poiché non è stato ideato per scopi video-ludici. La grafica a 1440p potrebbe richiedere uno sforzo notevole da parte di molte GPU, perciò avere l’ Adaptive Sync sarebbe stato utile per l’utenza che apprezza sia i videogiochi sia le funzionalità di tale specifico prodotto. L’ input lag è eccellente,10ms, quindi non c’è bisogno di preoccuparsi per degli ipotetici episodi di desincronizzazione o ritardi tra gli input e lo schermo.
Considerazioni finali sul BenQ PD2705Q
Il BenQ PD2705Q è un’ottima scelta se avete bisogno di un display vivace e nitido nei colori senza spendere una fortuna. Il pannello IPS offre un risalto dei colori davvero magnifico con una preconfigurazione davvero precisa, inoltre il monitor riesce ad offrire il meglio di se quando è ben calibrato. Il design del monitor mantiene la sua solita affidabilità e, nonostante faccia parte della linea dei modelli economici DesignVue, avrete la consapevolezza che esso durerà a lungo.
Gli unici punti deboli che abbiamo trovato sul BenQ PD2705Q erano stati già previsti, come il suo debole contrasto e le esperienze di gioco limitate, però sentiamo il bisogno di perdonarli, dal momento che qualsiasi altro monitor con maggiori prestazioni ha un costo nettamente più elevato. Il BenQ PD2705Q è la scelta perfetta per un monitor QHD di qualità, il quale sarà in grado di soddisfare egregiamente le vostre necessità lavorative riguardanti l’editing o la creazione di contenuti.
Pro:
- Eccellente copertura del colore
- Grande precisione di default
- Design sottile e funzionale
- Prezzo accessibile
- USB-C con 65 Watt di potenza
- Molte caratteristiche utili
Contro:
- Contrasto mediocre
- Prestazioni di gioco limitate
- Nessuna compatibilità FreeSync/G-Sync
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