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VPN

Recensione di Hide.me VPN

21 Giugno 2020 di Enzo Leave a Comment

Hide.me offre alcune caratteristiche interessanti, tra cui una prova completamente gratuita e anonima. Inoltre, sblocca i principali servizi di streaming e supporta WireGuard per una migliore velocità.

Il nostro verdetto
Hide.me è un buon servizio VPN che ha recentemente risolto una serie di problemi che aveva in precedenza. È però ancora un po’ troppo costoso rispetto ai competitor per quanto riguarda l’abbonamento Premium.

Pro:
  • Sblocca Netflix
  • Versione gratuita
  • Supporta WireGuard
Contro:
  • Più costoso degli altri servizi VPN

Prezzo al momento della revisione

Versione di base gratuita, abbonamento Premium a partire da 4,99€ al mese

Hide.me VPN: recensione dettagliata

Hide.me è un servizio VPN con sede in Malesia, sulla scena dal 2011; ha sempre avuto una politica di no-log, ovvero non conserva i log di utilizzo, e l’opzione di una versione di base. Tuttavia, da quando l’abbiamo provato per la prima volta, sono cambiate molte cose.

In primo luogo, ora ha 1700 server in 70 sedi, che coprono 45 paesi diversi che, stranamente, non includono la Malesia. Ha anche accontentato le richieste degli utenti e ora sblocca i servizi di streaming degli Stati Uniti, tra cui Netflix, Hulu, Disney Plus, Amazon Prime, HBO Max e altri.

Possono collegarsi simultaneamente fino a 10 dispositivi, un numero molto maggiore rispetto alla gran parte dei competitor, e offre anche il supporto WireGuard, che è stato lanciato alla fine di maggio. È ancora in beta, ma c’è. Basta andare su Impostazioni > Protocollo e lo si può scegliere dalla lista.

Ha anche aggiornato notevolmente la sua offerta gratuita, e offre ora 10 GB da utilizzare ogni mese; anche se si supera questa soglia è ancora possibile utilizzare il servizio, senza però poter scegliere a quale delle cinque località gratuite collegarsi. Il servizio gratuito non sblocca ancora i servizi di streaming, ma è una delle opzioni migliori se non si vuole pagare per una VPN.

Caratteristiche e applicazioni

Hide.me offre applicazioni per Android, iOS, Windows, macOS e Amazon Fire TV. Sono inoltre disponibili estensioni per i browser Chrome e Firefox, e si può installare Hide.me su un router compatibile. Inoltre, ci sono guide che mostrano come impostare vari protocolli su una macchina Linux.

È possibile utilizzare il servizio con i client BitTorrent, e sono supportati gli indirizzi IP statici e il port forwarding, ideale per gli utenti più esperti.

Hide.me VPN

Tutte le applicazioni sono facili da usare, e puoi semplicemente premere il pulsante di connessione se non ti interessa quale server viene utilizzato. In alternativa, puoi scegliere un server specifico in un paese, anche se non c’è alcuna indicazione del tempo di caricamento o di ping.

Hide.me VPN

Il client Windows ha di gran lunga il maggior numero di opzioni, la maggior parte delle quali interessa però solo gli utenti più esperti. Non appaiono nel menu standard, e le troverai solo se le cerchi: tutte le impostazioni più importanti vengono gestite automaticamente.

Hide.me VPN

Privacy

Con la sede in Malesia e con la sua politica di no-log, Hide.me si trova in una location ideale per la privacy, al di fuori del controllo dei “14 occhi”, la coalizione di paesi che collaborano per procurarsi e condividere dati sugli utenti.

Stando alle dichiarazioni rilasciate, Hide.me si conformerà se le verrà chiesto di consegnare informazioni sugli utenti alle autorità locali; tuttavia, dal momento che non memorizza dati, non c’è traccia di ciò per cui hai utilizzato il servizio, o quando o per quanto tempo lo hai usato. In conclusione, quindi, non c’è nessuna informazione sensibile che Hide.me potrebbe fornire alle autorità. L’unica accortezza è di tenere sotto controllo la quantità di dati che usi se hai un piano Free.

Se decidi di sottoscrivere un abbonamento Premium, puoi pagare in forma anonima anche tramite Bitcoin, senza che i tuoi dati di pagamento rivelino la tua identità.

Sicurezza

È possibile scegliere tra una serie di protocolli VPN (a seconda del dispositivo che si sta utilizzando) tra cui l’ultimo arrivato, WireGuard.

Vale la pena di notare che Hide.me non possiede e gestisce i suoi server, e non è quindi sicuro come alcuni servizi rivali che hanno i propri hardware e software. Tuttavia, questo non dovrebbe fare una grande differenza per te come utente, considerando – ancora una volta – la politica del no-log.

Le applicazioni offrono inoltre un kill switch, che blocca qualsiasi dato in entrata o in uscita se il tunnel VPN collassa, garantendo così sicurezza costante. C’è anche l’opzione di split-tunnelling per le applicazioni Windows, macOS e Android, che permette di scegliere quali applicazioni utilizzano la VPN e quali no.

Hide.me VPN

Per comodità, puoi scegliere di connetterti automaticamente ad un server all’avvio del dispositivo, e puoi anche specificare cosa la VPN debba fare quando utilizzi un Wi-Fi sicuro, un Wi-Fi non sicuro (aperto) e le reti mobili: la VPN può aprire una finestra di dialogo ogni volta, oppure puoi di default abilitare o disabilitare la VPN o ignorare la rete.

Ultimo ma non meno importante è Stealth Guard, disponibile per le applicazioni Windows e macOS e utile per due cose: in primo luogo, puoi impostare specifiche applicazioni con cui usare la VPN. Funziona come uno split-tunnelling, ma con Stealth Guard queste applicazioni non funzioneranno a meno che la VPN non sia in esecuzione. Quindi, se ad esempio vuoi essere sicuro di essere protetto prima di scaricare un torrent, puoi impostare il tuo client BitTorrent in Stealth Guard.

La seconda funzione di Stealth Guard è quella di usare esclusivamente la connessione VPN per tutte le applicazioni. Può servire per le applicazioni mobili per garantire una migliore protezione dei dati, che saranno consumati solo quando la VPN è attiva.

Prestazioni

Hide.me si definisce ancora la VPN più veloce del mondo: un’affermazione piuttosto audace. L’ultima volta che abbiamo testato il servizio, abbiamo usato le impostazioni predefinite nell’app di Windows, che sceglie automaticamente un protocollo – non c’è però modo di sapere quale protocollo stia effettivamente usando. Le diverse velocità testate non erano le peggiori che abbiamo visto, ma tutti i server che abbiamo provato hanno ridotto la nostra abituale velocità di connessione in download (su una linea dedicata a 100/100Mbps) di circa il 50% o più, e la nostra velocità di upload di oltre il 90% in alcuni casi. Anche i tempi di ping si sono rivelati deludenti.

Quando siamo passati al protocollo OpenEther nell’applicazione Windows abbiamo visto velocità molto migliori, soprattutto sui server più vicini nel Regno Unito e in Europa, rispetto a OpenVPN. Tuttavia, questo protocollo non è disponibile per le app per iOS o Android.

Non siamo stati in grado di testare le velocità di WireGuard perché con il lockdown per il coronavirus non abbiamo accesso alla linea veloce dell’ufficio, e testare su una connessione casalinga a banda larga a 40 Mbps, quindi molto più lenta, non sarebbe molto indicativo.

Quando potremo tornare in ufficio faremo dei test con WireGuard.

Abbiamo abilitato Stealth Guard su un PC Windows, e ha impedito con successo la connessione a Internet di qualsiasi applicazione, a meno che la VPN non fosse abilitata. Tuttavia, dopo aver disattivato questa opzione, le app non riuscivano ancora a connettersi e nulla di quanto abbiamo provato a fare ha ripristinato la connessione: nemmeno disinstallando l’app Hide.me. Alla fine, abbiamo dovuto ripristinare completamente le impostazioni di rete per risolvere il problema.

Non abbiamo riscontrato alcun problema di sicurezza durante i test per la perdita di IP o DNS: Hide.me ha sempre tenuto nascosta la nostra vera posizione. La connessione è caduta un paio di volte, il che non è ottimale, ma almeno il kill switch ha funzionato come promesso e ha tagliato la connessione a internet per evitare una perdita di IP.

Hide.me VPN

Una delle grandi promesse di Hide.me è quella di sbloccare Netflix: abbiamo testato anche questa funzione e siamo riusciti a sbloccare il servizio di streaming dopo aver scelto l’opzione standard del server USA, senza sceglierne una in particolare tra le nove offerte.

Prezzi e piani

Hide.me aveva due possibilità di scelta per gli abbonamenti a pagamento, tra cui l’opzione ‘Plus’ aveva un limite di 75GB al mese. Tutto questo non c’è più, e ora ci sono solo il livello gratuito e quello a pagamento.

Come per altri servizi, il prezzo varia a seconda della durata dell’iscrizione, e l’opzione più economica è l’offerta biennale a 4,99€ al mese (con addebito di 129,99€ ogni due anni). Al momento della redazione di questo post, Hide.me aggiunge a questo piano anche due mesi extra gratuiti.

Potete controllare le diverse opzioni di abbonamento sul sito web di Hide.me.

Anche se questi prezzi sono più alti di quelli dei concorrenti, come NordVPN, può comunque risultare più conveniente se si ha regolarmente bisogno di avere 10 dispositivi collegati contemporaneamente; NordVPN consente solo sei connessioni simultanee. Va anche detto che è un’esigenza che ben pochi utenti hanno.

Se non hai ancora deciso la VPN che fa per te, dai un’occhiata alle nostre raccomandazioni – tra cui NordVPN – nella nostra guida sui migliori servizi VPN.

Verdetto

Hide.me è un servizio VPN nel complesso buono. Le modifiche che ha apportato hanno risolto molti dei problemi che aveva prima, e soprattutto adesso sblocca i servizi di streaming. È ancora costoso, però, in confronto ad altri competitor: anche Surfshark, ad esempio, sbloccherà i servizi di streaming a meno della metà del prezzo e permette connessioni illimitate.

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Cos’è WireGuard? Il Nuovo Protocollo VPN per il 2020

21 Giugno 2020 di Enzo Leave a Comment

Se ti sei informato di recente sulle migliori VPN, avrai probabilmente sentito parlare di WireGuard. È un nuovo protocollo VPN progettato per essere più facile da implementare e più sicuro di OpenVPN. O almeno, così sembra, sulla base di test iniziali. Tuttavia, servizi consolidati come ExpressVPN hanno espresso preoccupazioni su come WireGuard influirà sulla privacy degli utenti (leggi la nostra recensione su ExpressVPN).

In questa guida, esploreremo cosa è WireGuard e perché potrebbe essere il futuro delle VPN. Parleremo un po’ del perché WireGuard è così speciale, di come si confronta con OpenVPN e del perché non pochi utenti siano preoccupati per la loro privacy con questo protocollo. Ti consiglieremo infine le VPN che attualmente supportano WireGuard.

Cos'è WireGuard?
In breve, WireGuard è un protocollo molto più veloce di OpenVPN e fornisce una sicurezza simile. È tuttavia un po’ più rischioso in termini di privacy, perché il server VPN deve memorizzare gli indirizzi IP degli utenti nella RAM. Diversi fornitori di VPN sono però riusciti ad aggirare questo problema e, osservando come hanno agito in questo senso, possiamo farci un’idea di quanto le VPN potranno essere veloci in futuro.

WireGuard in breve

WireGuard

WireGuard è un protocollo di comunicazione libero e open-source che fornisce un’alternativa più semplice a OpenVPN. Abbiamo raccomandato OpenVPN come protocollo predefinito per anni, ma con l’ingresso di WireGuard abbiamo ritenuto necessario fare un confronto approfondito per valutare se fosse il caso di rivedere la nostra posizione.

La differenza fondamentale è che WireGuard è molto più facile da capire e da utilizzare rispetto a OpenVPN e ad altri protocolli VPN (parleremo nello specifico del confronto con OpenVPN poco più avanti).

La maggior parte dei protocolli VPN sono scritti utilizzando di gran lunga troppo codice (OpenVPN e IPSec sono circa 500.000 linee ciascuno). Fino al 2018, WireGuard aveva solo 4.000 linee di codice, il tutto pur stabilendo una connessione criptata.

WireGuard è infatti così impressionante che il creatore di Linux Linus Torvalds lo ha definito “un’opera d’arte”. E questo è lo stesso ragazzo che si è definito senza problemi “una persona davvero sgradevole”.

Il sostegno di Torvalds non è una vera e propria sorpresa: WireGuard è infatti costruito per funzionare come modulo all’interno del kernel di Linux.

Il codice semplificato è dovuto al fatto che WireGuard negozia una connessione simile al protocollo SSH, che viene usato per fornire una connessione sicura ad un computer remoto.

WireGuard lavora in modo simile, a parte il fatto che ci si connette a una VPN. All’inizio della connessione c’è una “stretta di mano” virtuale con la rete, così da stabilire che il mittente e il destinatario abbiano le chiavi simmetriche necessarie per la crittografia.

Questa “stretta di mano” viene poi rinegoziata per tutta la connessione, garantendo una perfetta Forward Secrecy, ovvero quella proprietà dei protocolli di negoziazione delle chiavi che assicura che se una chiave di cifratura a lungo termine viene compromessa, le chiavi di sessione generate a partire da essa rimangono riservate. Anche se ci sono già alcune VPN che promettono una perfetta Forward Secrecy (ad esempio, leggi la nostra recensione su ProtonVPN), con OpenVPN questa opzione deve essere configurata manualmente; con WireGuard, è già impostata.

VPN che usano WireGuard

  1. NordVPN – Utilizza WireGuard per ottenere velocità ancora maggiori
  2. PIA – Il modo più economico per utilizzare WireGuard
  3. Mullvad – Il servizio super-anonimo

WireGuard è sicuro?

WireGuard Okay, WireGuard sembra molto promettente, ma prima di dare qualsiasi raccomandazione dobbiamo parlare di sicurezza. Per anni abbiamo suggerito di utilizzare OpenVPN, con il protocollo di crittografia AES-256; WireGuard non adotta la stessa suite di cifratura di OpenVPN e utilizza ChaCha20 al posto di AES.

Un confronto diretto è difficile: AES è un cifrario a blocchi, mentre ChaCha20 è un cifrario a flusso (ne parleremo tra un attimo). Sia ChaCha20 che AES-256 utilizzano una chiave a 256 bit, fornendo un livello di sicurezza simile in generale: nessuno dei due cifrari presenta rischi da questo punto di vista. ChaCha20 è però più facile da usare rispetto ad AES, in linea con il tema generale di WireGuard orientato alla semplicità.

Non è che ChaCha20 sia spuntato dal nulla: Daniel Bernstein l’ha pubblicato nel 2008, ed è stato parte di TLS 1.3 sin dal suo primo lancio. Hai probabilmente già usato ChaCha20: Cloudflare e Google lo supportano da anni come alternativa ad AES-GCM.

Come abbiamo detto, la maggiore differenza tra AES e ChaCha20 sta nel fatto che AES è un cifrario a blocchi mentre ChaCha20 è un cifrario a flusso. Ci sono molte differenze tra i due, ma in breve, un cifrario a blocchi cripta i dati in blocchi – ad esempio, 256 bit di dati alla volta – mentre i cifrari a flusso criptano i dati un bit (o byte) alla volta.

Al giorno d’oggi le differenze di sicurezza sono minime; ci sono tuttavia differenze in termini di velocità. L’AES funziona così bene sui computer moderni perché ha un’accelerazione hardware: non ha quasi nessun impatto sulle prestazioni del computer perché il supporto per AES è integrato nella CPU stessa. Detto questo, il cifrario AES è generalmente lento se implementato a livello di software.

ChaCha20 e altri cifrari a flusso sono l’opposto: sono lenti nelle implementazioni hardware ma veloci in quelle software. Questo rende ChaCha20 la scelta migliore quando si tratta di crittografia a livello di software.

WireGuard vs OpenVPN

OpenVPNPrima di parlare di WireGuard, dobbiamo menzionare i problemi di OpenVPN. Anche se difficilmente lo osserverai con i servizi VPN su linea principale, ci sono diversi problemi che vengono risolti automaticamente in background. Con così tanto codice da elaborare, le connessioni OpenVPN si trovano spesso imprigionate in un limbo dove la connessione è estremamente lenta o non si stabilisce del tutto.

I servizi VPN implementano misure di correzione degli errori per tenere conto di questi problemi, con team di ingegneri dedicati per risolvere i problemi più complessi. Con un numero di linee di codice molto inferiore, WireGuard ha meno probabilità di avere questi problemi, che sono comunque più facili da risolvere essendoci meno codice da analizzare per gli sviluppatori.

Più importanti, però, sono i vantaggi di sicurezza di WireGuard. Anche in questo caso, dato il codice semplificato, rispetto a OpenVPN, WireGuard ha semplicemente meno spazio vulnerabile. Essendo la sicurezza in parte una questione di probabilità, con WireGuard c’è molto meno rischio che ci siano errori critici di sicurezza nel codice.

A riguardo, WireGuard è, come OpenVPN, un protocollo open source. Tuttavia, a differenza di OpenVPN, è molto più facile per gli sviluppatori trovare eventuali vulnerabilità nel codice WireGuard.

Trovare problemi nel codice OpenVPN è infatti un compito che dura mesi (se non anni) anche per grandi team dedicati a questa task. Con WireGuard, un singolo esperto di sicurezza può facilmente rintracciare eventuali problemi e contribuire alla sicurezza complessiva del protocollo.

WireGuard fornisce insomma una combinazione di funzionalità e sicurezza che rende OpenVPN obsoleto. Stiamo ancora aspettando che i provider di VPN implementino WireGuard per analizzarne tutti i vantaggi; sulla carta e nella pratica limitata, tuttavia, WireGuard è superiore a OpenVPN sotto quasi tutti i punti di vista.

Il tema della privacy

https://pctempo.com/wp-content/uploads/2020/06/wireguard.jpgAbbiamo parlato molto di crittografia e sicurezza, ma ancora poco di privacy. C’è un problema evidente con WireGuard: non supporta la gestione dinamica degli IP. In breve, questo significa che il server deve avere un IP statico, e il server deve memorizzare l’IP dell’utente per stabilire una connessione: e questo è un problema non da poco per qualsiasi VPN incentrata sulla privacy.

ExpressVPN ha persino espresso preoccupazione per la crescente popolarità del protocollo, affermando che “una buona VPN non deve essere in grado di abbinare un tale identificatore a un singolo utente. E attualmente, con WireGuard non si può evitarlo”. Per ora, infatti, i servizi VPN non possono utilizzare WireGuard senza registrare l’IP dell’utente, maliziosamente o meno.

In una situazione tipica, un utente si connette al server VPN. Il server VPN fa dei controlli per assicurarsi che l’utente sia chi dice di essere e apre un tunnel VPN, cioè una connessione crittografata tra il dispositivo in uso e internet. Nel processo, l’indirizzo IP dell’utente viene memorizzato e abbinato all’IP statico del server. Ci sono tuttavia modi per aggirare questo problema, come abbiamo visto con NordLynx, il velocissimo protocollo di NordVPN.

NordVPN ha infatti risolto questo problema con un doppio NAT: per stabilire la connessione vengono utilizzate due interfacce di rete locale. La prima assegna lo stesso indirizzo IP locale a tutti gli utenti sul server, con un database esterno che gestisce l’autenticazione. Questo stabilisce la connessione VPN, e da lì la seconda interfaccia di rete assegna un IP dinamico ad ogni utente.

Come dimostra NordLynx, ci sono modi per implementare WireGuard rispettando la privacy degli utenti; tuttavia, i modi in cui i diversi fornitori di VPN scelgono di farlo possono variare. Probabilmente, nei prossimi anni verrà implementato un supporto per questo protocollo, e intanto è molto probabile che le VPN che non supportano WireGuard stiano sviluppando sistemi per proteggere la privacy degli utenti.

Servizi VPN consigliati con WireGuard

Ti abbiamo incuriosito e non vedi l’ora di provare WireGuard? Ecco alcune delle nostre VPN preferite che attualmente supportano questo protocollo.

NordVPN

NordVPN, il gigante delle VPN, è stato uno dei primi servizi a supportare WireGuard su tutte le piattaforme. Il protocollo si presenta sotto forma di NordLynx, che, come già detto, combina WireGuard con un doppio NAT.

NordVPN

Il miglioramento delle prestazioni rispetto a OpenVPN è sbalorditivo (leggi la nostra recensione su NordVPN), con una perdita di appena pochi punti percentuali sulla connessione non sicura, a prescindere dal fatto che il server VPN si trovasse a pochi chilometri di distanza o dall’altra parte del globo. Inoltre, NordVPN non ha fatto trapelare alcuna richiesta DNS o il nostro IP locale nel processo.

La performance di NordLynx è davvero eccezionale, tanto che, increduli, abbiamo ripetuto i nostri test più volte per verificare i risultati. Potete registrarvi a NordVPN con una garanzia di rimborso di 30 giorni.

Private Internet Access

Private Internet Access supporta attualmente WireGuard nella sua versione beta. Sebbene il miglioramento delle prestazioni non sia stato così drastico come quello di NordVPN, l’implementazione di WireGuard di PIA ha comunque fatto mangiare la polvere a OpenVPN. Potete leggere la nostra recensione completa su Private Internet Access per i risultati sulla velocità.

Private Internet Access

PIA non entra nel dettaglio di come stia affrontando la questione della privacy, anche se ha comunque affrontato l’argomento in modo vago in un post del blog. A quanto sappiamo, PIA sta essenzialmente cancellando periodicamente i dati di connessione per garantire che non venga conservato nulla sui suoi server.

È importante ricordare che WireGuard è ancora una funzionalità beta per PIA, a differenza di NordLynx, che è stato ufficialmente rilasciato. Avremo probabilmente maggiori dettagli su come PIA sta gestendo i dati degli utenti, oltre che risultati più veloci, una volta che il protocollo sarà ufficialmente supportato. Se volete provarci ora, potete iscrivervi ad un piano Private Internet Access con una garanzia di rimborso di 30 giorni.

Mullvad

Con nostra grande sorpresa, Mullvad, da sempre incentrata sulla privacy, è stata tra i primi servizi VPN a supportare WireGuard. Affrontando il problema della privacy in un post del blog, Mullvad afferma che WireGuard deve solo memorizzare l’IP dell’utente nella RAM del sistema e, una volta terminata la sessione, i dati vengono cancellati. Mullvad fa quindi un passo avanti, eliminando qualsiasi informazione se una sessione rimane inattiva per più di tre minuti.

Mullvad

Come PIA, Mullvad ha un sistema per rimuovere dal server i dati degli utenti con sessioni inattive. Anche escludendo questo sistema, comunque, nessun dato viene spostato nella memoria a lungo termine. Come con NordVPN e PIA, abbiamo osservato un miglioramento piuttosto significativo delle prestazioni utilizzando WireGuard.

Il supporto di Mullvad per WireGuard dà al protocollo non pochi punti in fatto di credibilità. Ricordiamoci che si tratta della stessa VPN che non consente nemmeno di creare un account e accetta contanti per i crediti VPN; se persino Mullvad, una delle VPN più attente alla privacy in circolazione, supporta WireGuard, possiamo considerare fugato qualsiasi dubbio su eventuali problemi di privacy.

Considerazioni finali

WireGuard è il nuovo arrivato, e anche se è emozionante vedere il futuro delle VPN prendere vita, ci sono ancora alcune preoccupazioni su come i fornitori di VPN gestiranno WireGuard rispettando la privacy degli utenti. Tuttavia, abbiamo già visto diversi servizi implementare WireGuard senza rischi per la privacy: tutto fa pensare che questo protocollo sostituirà rapidamente OpenVPN.

Sei d’accordo sul fatto che WireGuard sarà il protocollo del futuro? Faccelo sapere nei commenti qui sotto e, come sempre, grazie per la lettura.

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VyprVPN aggiunge il supporto WireGuard a tutti i server e le applicazioni

21 Giugno 2020 di Enzo Leave a Comment

Dopo NordVPN, Malwarebytes, Stronger e altri, anche VyprVPN ha aggiunto il supporto WireGuard per una connessione VPN più veloce e affidabile.

VyprVPN

WireGuard è la grande novità del momento e i servizi VPN si stanno affrettando ad aggiungerlo alla loro lista di protocolli supportati; VyprVPN è l’ultima arrivata ad annunciare che WireGuard è ora disponibile per tutte le sue applicazioni.

Dopo essere stato testato nella versione beta per un po’, è ora finalmente integrato nella versione 4.0 delle applicazioni Vypr. Se sei già abbonato a VyprVPN ma non sai cosa sia questo nuovo supporto, leggi il nostro articolo in cui spieghiamo cos’è WireGuard.

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Recensione di Private Internet Access

12 Giugno 2020 di Enzo Leave a Comment

PIA esiste da molto tempo ormai, ed è ancora uno dei migliori servizi di VPN che siano disponibili. Anche se le sue capacità nell’ambito dello streaming potrebbero essere un po’ migliorate, nel complesso si tratta di una VPN economica, veloce e sicura. Leggete la nostra recensione completa di Private Internet Access per saperne di più.

Private Internet Access è uno dei migliori servizi di VPN ad oggi disponibili, che offre una marea di funzionalità ad un prezzo basso, tanto per iniziare. Anche se non raggiunge il livello di un servizio come ExpressVPN, contrattacca in maniera piuttosto notevole (leggete la nostra recensione di ExpressVPN). Se state cercando una VPN veloce, con funzionalità complete, ed economica, PIA fa al caso vostro.

Nel corso di questa recensione di Private Internet Access, valuteremo le sue funzionalità, la sicurezza, la velocità, il prezzo ed altro ancora. Ci siamo iscritti per un account, come farebbe chiunque altro, per valutare al meglio l’esperienza utente. Dalla creazione dell’account all’effettiva connessione, copriremo ogni singolo aspetto di PIA.

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Private Internet Access contro l’FBI; PIA vince ancora una volta

26 Aprile 2020 di Enzo Leave a Comment

  • Secondo le prove presentate in occasione di un caso di hacking locale a San Jose, la VPN PIA possiede una rigida politica “no log”.
  • Questa è la seconda volta che PIA ha dovuto dimostrare le proprie prerogative in una corte federale, e questa è anche la seconda volta che vince.
  • Le VPN, compresa PIA, non conservano chiaramente dei registri inerenti alle attività svolte su internet dai propri utenti.

Un processo di hacking tenutosi nel tribunale federale di San Jose ha colpito ancora una volta il provider di VPN Internet Private Access (PIA). Il caso ha dimostrato come le attività online non possano essere collegate all’identità dell’utente se questi sta usando una VPN (PIA in questo caso specifico). È la seconda volta che accuse di questo tipo sono state rivolte a PIA.

Private Internet Access contro l’FBI

Il 34enne M. Colby, proveniente da San Francisco, era stato accusato nell’aprile del 2017 a seguito di un’indagine dell’FBI. La corte federale di San Jose stava trattando di un caso di hacking connesso a svariati siti web di media locali, di possesso privato dell’Embarcadero Media Group; alcuni dei siti web principali erano l’Almanac e il Palo Alto Weekly. Colby è stato accusato di tentativo di danno intenzionale informatico e di intrusione in proprietà digitale.

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Cos’è una VPN e perché dovrei averla?

5 Aprile 2020 di Enzo Leave a Comment

Migliori VPN

Le Reti Private Virtuali (abbreviato in VPN) sono come coltellini svizzeri quando si tratta di migliorare la privacy, superare la censura, condividere file in maniera anonima e tanto altro. Non tutte le VPN sono uguali, però, e non ha senso pagare per caratteristiche di cui non hai bisogno. Continua a leggere per scoprire i pro e i contro nella scelta di un servizio VPN perfetto.

Ti faremo comprendere cosa sono le VPN, perché la gente le usa, come valutare quali sono i tuoi bisogni al riguardo e quali domande porsi quando si acquista una VPN. Se sei impaziente e desideri soltanto un’ottima VPN in questo istante, puoi andare direttamente alla fine e leggere le nostre raccomandazioni. Una lettura completa dall’inizio alla fine, però, ti farà vedere perché raccomandiamo alcuni servizi.

Cos’è il Reti Private Virtuali, e perché la gente lo usa?

Attraverso l’uso di software (e a volte, a livello aziendale e governativo, di hardware) una VPN crea una rete virtuale fra due reti separate fisicamente. [Read more…] about Cos’è una VPN e perché dovrei averla?

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Le VPN Gratuite Sono Sicure? – Il Lato Oscuro dell’Abuso di Informazioni dei Fornitori di VPN Gratuite

13 Marzo 2020 di Enzo Leave a Comment

Quando si parla di VPN (reti virtuali private), probabilmente sai già che esistono sia opzioni gratuite che a pagamento, anche costose. Com’è naturale, il tuo primo istinto sarebbe di usare una VPN gratuita, anche grazie al fatto che i fornitori di VPN gratuite stanno facendo un ottimo lavoro nel pubblicizzare i loro servizi. Tuttavia, le cose non sono mai così semplici, e una VPN gratuita potrebbe in realtà costarti di più sul lungo periodo. Bene, vediamo da vicino questi servizi VPN gratuiti, e rispondiamo alla domanda: le VPN gratuite sono sicure?

Le VPN Gratuite Sono Sicure – Vale la Pena Rischiare?

Non molto tempo fa abbiamo scritto una recensione di VPN gratuite con le scelte più popolari, e siamo rimasti abbastanza delusi, in generale, dalla qualità di questi servizi. Una performance al di sotto delle aspettative, d’altro canto, è comprensibile per un modello di impresa che si fonda sulla pubblicità per sovvenzionare utenti non paganti. Ci sono, d’altro canto, molti altri modi in cui una VPN gratuita può sfruttarti.

I Tuoi Dati Diventano un Prodotto

Uno dei motivi principali per usare una VPN è poter navigare in rete anonimamente. In altre parole, non vuoi che i tuoi dati siano visibili a nessun altro. I fornitori di VPN gratuite possono usare sistemi di monitoraggio per raccogliere informazioni sulla tua navigazione. Queste informazioni possono poi essere vendute in blocco ad altre entità che vogliono analizzarle, o usarle a scopo pubblicitario. Non hai alcuna garanzia che i tuoi dati restino completamente anonimi.

Questo non è un concetto nuovo, e probabilmente stai già regalando i tuoi dati ogni singolo giorno. Per esempio, c’è Facebook. Lo usi gratuitamente, e accetti di vedere pubblicità personalizzate ogni volta che accedi al sito. Hai mai pensato a come Facebook possa proporti queste pubblicità personalizzate? Bene, qui è dove i tuoi dati personali entrano in gioco. Tra l’altro, questo è il modo più semplice possibile di usare i tuoi dati. Facebook può anche ascoltare dal microfono, e addirittura usare il monitoraggio dello schermo.

Possono Controllare Quello Che Vedi

Dal momento che una VPN funziona facendo sì che tutto il traffico online passi attraverso di essa, il proprietario della VPN può intercettare e reindirizzare la tua navigazione o verso un sito fasullo, o verso un sito con cui ha un accordo per reindirizzarvi gli utenti. Può anche essere tanto semplice quanto reindirizzarti ad un e-commerce attraverso il loro link di affiliazione, così che la compagnia che fornisce la VPN possa guadagnare una percentuale ogni volta che acquisti qualcosa. Come puoi vedere, ci sono molti modi in cui una VPN gratuita può truffarti, e questo dovrebbe rispondere alla tua domanda – le VPN gratuite sono sicure?

Le VPN Gratuite Sono Sicure

Sarai d’accordo sul fatto che non sembrino prospettive molto etiche. Saresti felice di sapere che quello che stavi vedendo veniva censurato o alterato dal servizio di VPN?

Puoi Avere un Brutto Caso di Malware

Un servizio di VPN ha il potere, volendo, di fare molti danni. Quando ci fidiamo che una VPN ci tenga al sicuro dai pericoli presenti in internet, facciamo un atto di fede. Quando si parla invece di VPN a pagamento, tendono a non tradire quella fiducia, perché una fuga di clienti potrebbe distruggerle dal giorno alla notte. Dal momento che, invece, i fornitori di VPN gratuite cercano in tutti i modi di avere un profitto, sono incentivati ad approfittarsi dei loro utenti.

Iniettare ransomware o installare dei key-logger è solo un esempio di quello che potrebbero fare degli operatori particolarmente loschi e criminali. È un pensiero preoccupante, e certamente vale quei pochi soldi al mese che ti consentono di usare un servizio legittimo.

Le VPN Gratuite Possono Vendere la tua Larghezza di Banda

Sei tu quello che paga per la tua larghezza di banda, e di conseguenza dovresti essere tu a decidere per cosa usarla. Tuttavia, è possibile che i tuoi subdoli fornitori di VPN la utilizzino con un intento malevolo. Possono rivenderla a terzi, che potrebbero a loro volta usarla per ospitare botnet distribuite. Non è un qualcosa che possa essere fatto con un’installazione tradizionale di una VPN, ma servizi di VPN distribuiti come ad esempio Hola Unblocker possono farlo – e l’hanno già fatto in passato. In altre parole, se vivi negli Stati Uniti, altri utenti che vogliono fingere di connettersi dagli Stati Uniti possono farlo attraverso la tua connessione.

A essere onesti, nel caso di Hola Unblocker non hanno nemmeno cercato di nascondere la loro attività, e probabilmente non pensavano nemmeno che sarebbe stata usata in questo modo. D’altro canto, questo sottolinea l’importanza di leggere attentamente tutte le clausole quando ci si iscrive a qualsiasi servizio. Anche se vuoi davvero guardare quella serie su Netflix.

Potrebbero Non Essere Davvero VPN

Con la crescita della popolarità delle VPN, in generale, c’è stata anche una crescita delle VPN fasulle. Questi servizi dicono che forniscono una VPN, ma in realtà stanno solo ingannando i loro utenti per guadagnarci qualche soldo.

Le VPN Gratuite Sono Sicure

Farsi incastrare da una finta VPN per cui hai pagato è brutto, ma farsi ingannare da una finta VPN gratuita è ancora peggio, dal momento che può includere anche tutti gli altri problemi di cui abbiamo parlato in questo articolo. Il tutto mentre non hai nemmeno la protezione di una VPN.

Cosa Dicono gli Esperti?

Quando si parla di servizi VPN gratuiti, questi problemi rappresentano solo la punta dell’iceberg. Uno studio di CSIRO ha analizzato 283 applicazioni VPN per Android. Hanno controllato queste app per qualsiasi tipo di problematica, e i risultati sono decisamente scioccanti.

Ad esempio, lo studio ha trovato che il 75% delle app usa delle librerie di monitoraggio. Circa l’82% richiede il permesso di accedere ad informazioni del dispositivo del tutto irrilevanti per le funzionalità della app. Puoi leggere lo studio al link qui sopra, e scoprire tutti i dettagli cruenti a tuo piacimento.

Conclusione – Ottieni Quello per cui Paghi!

Sappiamo che può essere un bel rospo da ingoiare, ma sai già la risposta. È meglio pagare un po’ di soldi ogni mese per essere certo di non essere derubato indirettamente. Ci sono molte VPN  che puoi usare in tutta sicurezza con prezzi più che abbordabili là fuori. Leggi una qualsiasi delle nostre recensioni sulle VPN se hai bisogno di aiuto per trovare quella giusta per te.

Te ne possiamo consigliare una subito. ExpressVPN è uno dei migliori servizi che abbiamo mai usato. È sicuramente la VPN perfetta per un ampio spettro di utenti. Perché non ti iscrivi oggi e provi personalmente un servizio VPN premium?

Ultime Considerazioni

Allora, le VPN gratuite sono sicure? Anche se sei d’accordo a fare alcuni compromessi, è molto probabile che i tuoi dati non siano al sicuro. Lo scenario migliore è che verranno venduti alle agenzie pubblicitarie, e questo è solo l’inizio di potenziali problemi. Fatti un favore e acquista una VPN a pagamento.

Leggi di più:
Migliori Versioni di Prova Gratuita

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I Registri delle VPN – Ecco Tutto Ciò Che Dovete Sapere

12 Marzo 2020 di Enzo Leave a Comment

In questa guida vi forniremo tutte le informazioni necessarie per comprendere i log delle VPN; spiegheremo cosa siano, perché le VPN li conservino, e vi forniremo anche una lista dei migliori servizi senza registri.

Se state utilizzando da tempo una VPN, o se avete letto delle informazioni al proposito, avrete certamente sentito parlare dei registri delle VPN. Aspetti quali la presunta conservazione di registri da parte di una VPN, di quale tipo siano e per quanto tempo siano mantenuti, sono ormai diventati un campo di battaglia di marketing.

In questo articolo vi offriremo un corso intensivo per imparare tutto ciò che c’è da sapere sui registri delle VPN, tra cui:

  • Cosa è un registro della VPN?
  • Che tipi di registri possono conservare le VPN?
  • Perché i servizi di VPN conservano dei registri?

Come vedrete, il mondo dei registri delle VPN potrebbe essere complesso. Crediamo comunque che al termine di questo articolo disporrete di tutte le informazioni necessarie alla comprensione di questo settore oscuro.

Cosa è un Registro della VPN?

Un registro di VPN è una registrazione di ciò che accade sulla VPN. La gestione di un servizio di VPN può essere complicata, e ci sono per questo molte ragioni che spingono a conservare diversi tipi di registri.

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Intelligence 5 Eyes, 9 Eyes e 14 Eyes: Una Guida per gli Utenti di VPN

12 Marzo 2020 di Enzo Leave a Comment

Avrete spesso sentito parlare di “paesi 5 eyes” (ed anche “9 eyes” e “14 eyes”) quando si tratta di privacy online.

Questa guida vi illustrerà cosa significhino questi termini, ed anche quali paesi facciano parte di questi gruppi, andando a comprendere tutto il resto che dovreste sapere.

Cominciamo quindi dalle basi:

Quali sono i paesi 5 Eyes?

I paesi 5 Eyes sono:

  • Stati Uniti
  • Inghilterra
  • Australia
  • Nuova Zelanda
  • Canada

La 5 Eyes (a volte indicata come FVEY) è un’alleanza di intelligence nata agli inizi del 1940.

Quali sono i paesi 9 Eyes?

I paesi 9 Eyes sono:

  • I Paesi 5 Eyes
  • Danimarca
  • Francia
  • Olanda
  • Norvegia

Come supponibile, la 9 Eyes è un’estensione del nucleo 5 Eyes.

Quali sono i paesi 14 Eyes?

I paesi 14 Eyes sono:

  • I Paesi 9 Eyes
  • Germania
  • Italia
  • Belgio
  • Svezia
  • Spagna

Questa alleanza è anche conosciuta come SIGINT Seniors Europe (SSEUR). Stando a quanto riportato da Wikipedia, tale alleanza esiste per coordinare “lo scambio di segnali militari di intelligence tra i propri membri”.

Storia dell’Alleanza 5 Eyes

Intelligence 5 EyesLa 5 Eyes è stata fondata nel 1941 (come accordo informale UKUSA) per permettere la condivisione di intelligence tra i paesi che ne costituivano il nucleo. L’ufficializzazione tra Inghilterra e Stati Uniti avvenne nel 1946, a seguito della seconda guerra mondiale, e da quel momento l’alleanza si è poi ampliata per includere altri paesi.

Oltre al nucleo di paesi che costituiscono la 5 Eyes ci sono anche quelli che formano i gruppi 9 e 14 Eyes, unitisi in qualità di “paesi terzi”. È inoltre molto diffusa l’idea che vi siano anche altri paesi a farne parte, pur non rientrando nelle liste precedenti; tra questi troviamo gli “alleati del Pacifico”, quali Corea del Sud e Singapore.

L’alleanza 5 Eyes ed anche altri accordi simili sono, per loro natura, sempre segreti. Wikipedia riporta come siano passati quasi 30 anni dalla costituzione dell’accordo originario prima che il Primo Ministro australiano ne venisse a conoscenza. La 5 Eyes ha cominciato ad attirare l’attenzione pubblica soltanto a partire dal 2005, e dal 2010 è possibile leggere alcuni dettagli al suo proposito sul sito web britannico The National Archives.

Controversie Recenti

Intelligence 5 EyesL’accordo 5 Eyes è diventato oggetto di diffuso interesse quando sono stati recentemente accertati dei rapporti con la NSA, resi pubblici dalle tristemente note rivelazioni di Edward Snowden che hanno dimostrato come gli accordi presi nel corso della guerra fredda siano ampiamente utilizzati per fini di ampia sorveglianza digitale.

È così diventato chiaro come questi paesi facciano uso degli accordi di intelligence condivisa per degli scopi che esulano dai segnali di intelligence. È per tale ragione che questi paesi consentono la collaborazione tra i servizi di intelligence di molti stati, comprendendo quindi la condivisione di informazioni relative ad ogni cosa, dall’intelligence umana e di difesa fino a questioni di sicurezza a livello nazionale.

Le rivelazioni di Snowden del 2013 hanno mostrato un esempio di come tutto questo possa funzionare nella pratica, facendo emergere come la NSA americana abbia affidato dei compiti al GCHQ britannico.

Oggetto di maggiori controversie da parte dei difensori della privacy è stata la rivelazione di Snowden secondo la quale i governi usano la rete 5 Eyes per aggirare le leggi al fine di sorvegliare i propri cittadini. Ad esempio, il MI5 britannico può chiedere alla NSA americana di intercettare i telefoni inglesi, arrivando così ad “aggirare presumibilmente le leggi”.

Ecco come il Der Spiegel descriveva questo fenomeno:

“L’agenzia di intelligence britannica GCHQ può spiare chiunque tranne i cittadini inglesi, la NSA può sorvegliare chiunque al di fuori dei cittadini americani, e l’agenzia di intelligence tedesca BND può spiare chiunque tranne i tedeschi. Ecco come si crea uno schema per una sorveglianza senza limiti.”

Cosa fanno le alleanze 5/9/14 Eyes?

Se sei una persona attenta alla tua privacy, questa domanda è assolutamente legittima. È d’altronde più che ragionevole sostenere che ciò che i servizi fanno nel contesto di queste alleanze vada ben oltre ciò che dovrebbero fare per assicurarsi che il mondo resti “al sicuro”.

Intelligence 5 EyesUna delle rivelazioni più sensazionali di Snowden si riferiva al programma PRISM della NSA, un’iniziativa di raccolta di dati di massa tra i cui partecipanti figuravano tutti i grandi protagonisti del mondo del web, compresi Microsoft, Google, e Facebook. PRISM ha reso estremamente facile per la NSA (ed anche per i propri “agenti di basso livello”) accedere alle informazioni delle piattaforme più comunemente usate; di conseguenza, grazie agli accordi, altri paesi hanno potuto attingere altrettanto facilmente a questa possibilità.

Sfortunatamente, anche coloro che pensano di non avere “niente da nascondere e da temere” sarebbero spaventati dalla facilità con cui la NSA (ed anche i suoi alleati) possa intercettare ogni cosa, dalle conversazioni Skype alle email.

Aggiungiamo anche che è stato dimostrato come questi servizi di sicurezza si siano impegnati in attività che sono definibili, nella migliore delle ipotesi, come disoneste: vi figurano algoritmi per decriptare i codici, ed anche azioni per corrompere delle compagnie all’indebolimento del proprio sistema di sicurezza informatica.

Con questo non vogliamo dire che i soli scopi delle alleanza 5/9/14 Eyes riguardino lo spionaggio delle vite di tutti i giorni dei cittadini. Sfortunatamente però, la conseguenza di gran parte del lavoro delle agenzie connesse consente loro di fare proprio questo.

Le Alleanze e l’Uso delle VPN

Intelligence 5 EyesPer molte persone il vero e proprio scopo dell’usare un servizio di VPN (Virtual Private Network) è costituito dall’evitare i controlli governativi, per essere quindi in grado di navigare il web con un adeguato livello di privacy.

Come supponibile dalle informazioni sopra esposte, potete facilmente vanificare il vostro obiettivo scegliendo un provider VPN con sede in un determinato paese, in particolare in uno dei paesi 5 Eyes, od uno che localizza i propri server al loro interno. Le autorità potrebbero infatti obbligare un provider a consegnare i dettagli delle vostre attività online; considerate poi che in virtù della condivisione delle informazioni, queste potrebbero essere richieste da QUALSIASI paese presente nella lista!

Usare un server di VPN in un Paese della 5 Eyes

Una domanda che viene posta frequentemente riguarda la posizione da assumere nei confronti dell’uso di un provider VPN in un paese al di fuori della giurisdizione delle 5/9/14 Eyes, e di un suo uso al fine di connettersi ad un server in un paese che invece RIENTRA in quella giurisdizione, come nel caso dell’Inghilterra o degli Stati Uniti.

Senza entrare eccessivamente nei dettagli tecnici, vi sono comunque dei rischi. Il paese FVEY potrebbe richiedere i registri di connessione del server provider, o persino svolgere un proprio controllo delle connessioni all’interno ed all’esterno del server. Comunque, se il provider VPN prendesse le giuste misure precauzionali di sicurezza, i rischi dovrebbero essere ridotti relativamente al minimo.

Detto ciò, le persone che desiderano limitare al massimo la propria esposizione all’ampia giurisdizione di queste alleanze di intelligence dovrebbero adottare un approccio a basso rischio, quale l’utilizzare un provider al di fuori della giurisdizione delle 5/9/14 Eyes E connettersi soltanto a server che esulano da questa.

Quindi, quale VPN dovrei scegliere?

Un buon punto di partenza è offerto dalla nostra guida sulle Migliori VPN No-Log.

Questi servizi di VPN non mantengono alcuna registrazione delle vostre attività di navigazione, e quindi, anche se fosse richiesto loro di consegnare i dati di utilizzo, non avrebbero nessuna informazione da condividere.

Per questo dovreste scegliere una VPN che sia al di fuori della ampia giurisdizione delle 5/9/14 Eyes, ED anche una che non conservi registri delle attività. Seguendo questo consiglio farete quanto in vostro potere per limitare al massimo le possibilità che le vostre attività online siano oggetto di una sorveglianza di discutibile livello. Ecco anche perché non consigliamo di utilizzare una VPN gratuita, visto che questi servizi possono essere rischiosi e spesso vendono i vostri dati.

Conclusioni

Concludendo, quindi, dovreste evitare i paesi 5 Eyes il più possibile, e possibilmente anche gli stati che fanno parte delle alleanze 9-14 Eyes. Infine, l’utilizzo di una VPN può essere un ottimo modo per aiutarvi a proteggere la vostra privacy online.

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È legale usare una VPN in Cina? – Come utilizzare le VPN in Cina senza infrangere la Legge

9 Marzo 2020 di Enzo Leave a Comment

È noto che ci sono paesi in cui l’uso dei servizi VPN è vietato. Anche se la Cina spesso si trova nell’elenco di quei paesi, la situazione non è così ovvia. Alcuni sostengono che le VPN siano illegali in questo paese, altri dicono che è possibile utilizzare le VPN senza alcuna limitazione. Come sempre la risposta corretta è una via di mezzo tra queste due affermazioni. Quello che segue descriverà come sia possibile utilizzare le VPN in Cina senza violare la legge, nel 2020.

VPN in Cina

In questo articolo spiegheremo lo stato attuale dell’uso delle VPN in base alle leggi cinesi attualmente attive. Vedremo i modi in cui è possibile navigare sul Web in modo anonimo e persino sbloccare siti Web censurati. Inizieremo spiegando lo stato della situazione attuale.

Come utilizzare le VPN in Cina senza violare la legge?

Seguendo la situazione delle VPN in Cina, probabilmente si è sentito menzionare che le autorità cinesi bloccano questi servizi. Queste notizie hanno creato un gran trambusto, soprattutto per le grandi società. Persino gli Stati Uniti hanno messo in guardia le aziende americane che operano in Cina per cercare di proteggerle da questo divieto.

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