L’HDMI 2.1 ha cambiato un po’ la lista dei requisiti che si accompagnano a PS5 e Xbox Series X, ma per il momento il nuovo standard di visualizzazione è stato utilizzato dai televisori da gaming di fascia alta. La tecnologia si è finalmente fatta strada nel mondo dei monitor da gaming come l’Asus ROG Strix XG43UQ, uno dei fiori all’occhiello di questa nuova tornata di display gaming con risoluzione 4K e 120 hz focalizzati sulle console.
C’è un grande avvertimento da tenere in considerazione. Questo è un monitor da 43 pollici il che significa che è più probabile che sostituisca il tuo televisore che qualsiasi cosa possiedi sulla tua scrivania. Questo prodotto è anche piuttosto costoso, con un prezzo consigliato di 1.299 €.
Questo è il territorio delle TV OLED. Può questo Asus competere?
Design
L’Asus ROG Strix XG43UQ è ciò che sembra: un monitor grande. Le sue cornici non sono particolarmente grandi ma, a differenza della maggior parte dei televisori, sono in rilievo oltre la parte anteriore del display vengono in avanti oltre la parte anteriore del display che, tra le altre cose, possiede una finitura opaca piuttosto che lucida.
Questi tratti faranno sì che l’XG43UQ risulti adatto agli appassionati di home theater senza stupire gli altri consumatori. Si possono spendere centinaia di euro in meno per un televisore da 43 pollici come il Sony X85J ed avere un display magari più lussuoso.
Quando il monitor è girato la situazione non migliora: il design del pannello superiore non è che sia poco attraente ma, piuttosto, sembra un po’ fuori luogo per un monitor destinato a competere con le TV. Fortunatamente questa parte è piuttosto rara da vedere, cosa che rende il tutto decisamente meno un problema.
Un supporto a treppiede mantiene il monitor fermo su una scrivania o su un mobile. Il monitor è piuttosto grande sia in larghezza che in profondità ma ciò non risulta insolito per prodotti di queste dimensioni. Il monitor in questione sembra straordinariamente robusto ed è in grado di fornire protezione contro gli animali domestici troppo curiosi.
Il supporto si può soltanto inclinare purtroppo. Rispetto ai monitor più piccoli questa caratteristica è un deciso passo indietro ma non è insolito se compariamo il prodotto agli altri display di queste dimensioni. Puoi attaccare il display a un supporto TV compatibile VESA se vuoi maggiore mobilità.
Caratteristiche
La caratteristica più importante del monitor ASUS ROG Strix XG43UQ è sul retro: una coppia di porte HDMI 2.1. Il monitor supporta anche le tecnologie VRR tramite l’AMD FreeSync Premium Pro.
La connettività del monitor non si ferma qui: Il monitor è dotato anche di due porte HDMI 2.0, di una DisplayPort 1.4,di due porte USB 3.0 e di un jack audio da 3,5 mm.
L’HDMI 2.1 è importante perché può gestire la risoluzione 4K a 120Hz (l’XG43UQ può overcloccare questo refresh rate fino a 144Hz anche se ciò lo rende utile soltanto quando collegato a un PC). Questa caratteristica lo rende ideale per essere accoppiato con un Xbox Series X o una PlayStation 5, console che possono funzionare con risoluzione 4K a 120Hz. La Xbox Series X può anche funzionare in 4K/120Hz su HDMI 2.0 sfruttando una modalità chroma subsampling, come abbiamo notato nella recensione dell’Asus ROG Strix PG32UQX, mentre PlayStation 5 funziona in 4K/120Hz solo su HDMI 2.1.
Anche mettendo da parte l’HDMI 2.1 la sezione connettività del televisore è eccellente per qualsiasi monitor ed è molto meglio della maggior parte dei piccoli televisori. L’inclusione della DisplayPort 1.4 è per di più fondamentale poiché supporta anche il 4K ad alta frequenza di aggiornamento in caso si colleghi il prodotto ad un PC. Questo significa che il monitor si può collegare ad un PC di fascia alta, a Xbox Series X o a PlayStation 5 e funzionare dappertutto a 4K/120Hz (o 144Hz per il PC). Con tutto questo attaccato rimarrebbero ancora due porte HDMI: una per Nintendo Switch e una per un box dedicato allo streaming.
L’XG43UQ è dotato di un telecomando che si può usare per passare da una connessione all’altra, per controllare il volume o per accedere al menu a schermo relativo ad altre opzioni. Questa è una caratteristica essenziale dato che (speriamo) non usiate il monitor da una distanza che risulti a portata di mano. Il telecomando non è la cosa più bella mai vista, in ogni caso. Il menu a schermo è impostato per l’uso con dei pulsanti fisici presenti sul display, cosa che non fa sempre comprendere il funzionamento dei pulsanti del telecomando.
Un discreto grado di controllo da parte dell’utente è disponibile nel menu a schermo. Il monitor include diverse opzioni relative a gamma e temperatura colore, avendo anche opzioni per la saturazione colore. I videogiocatori che vogliono fare il confronto tra questo monitor ed una TV, tuttavia, si ritroveranno delusi a causa di un minor grado di controllo. Il monitor include anche caratteristiche specifiche per il gaming come un mirino incorporato o un sistema per migliorare le ombre; la maggior parte di queste caratteristiche comunque non risulteranno compatibili con l’HDR.
Lungo la parte posteriore del monitor è possibile trovare una coppia di altoparlanti stereo da 10 watt si trova. Questi suonano in maniera forte, ragionevolmente chiara e producono abbastanza bassi da provocare un bel senso di rotondità al suono, tra pugni e spinte. Questi altoparlanti non possono chiaramente competere con una soundbar da 200 euro dotata di subwoofer, ma soddisferanno i videogiocatori che usano spesso le cuffie e che vogliono solo altoparlanti decenti come sistema di backup.
Streaming e utilizzo quotidiano
Anche se è ovviamente progettato per il gaming, la maggior parte dei giocatori che pensano all’Asus ROG Strix XG43UQ finirà per paragonarlo a dei piccoli televisori. Un monitor da 43 pollici può facilmente sostituire un televisore all’interno di un piccolo appartamento o di una casa.
Le prestazioni di visualizzazione del XG43UQ sono miste. Il pannello 4K da 43 pollici sembra estremamente nitido a prescindere dalla distanza di visione. Un flusso di alta qualità o un Blu-Ray 4K metterà in evidenza ciò con dei dettagli incredibili nei costumi e nei volti. La qualità del display è tale da permettere ai suoi utilizzatori di potersi gustare anche i dettagli contenuti nei riflessi degli occhi di un attore.
Questo display è certificato VESA Display HDR per raggiungere una luminosità massima di picco pari a più di 1000 nits. Le mie misurazioni hanno mostrato una luminosità media di 866 nits, un risultato eccellente. Questo monitor è più luminoso di molti televisori HDR e ciò lo rende molto utile anche per la visualizzazione di contenuti in HDR all’interno di stanze piuttosto luminose.
Il XG43UQ ha un pannello VA con retroilluminazione edge-lit, con giusto un paio di zone di regolazione locale. Il pannello VA è in grado di offrire un ottimo contrasto e, nello specifico, l’XG43UQ riesce a farci contenti con risultato pari a 3960:1. Tuttavia la semplice presenza di retroilluminazione significa che il monitor non può aumentare la sua luminosità senza andare ad intaccare le porzioni scure delle immagini.
Ho trovato questo problema più evidente all’interno di Netflix con local dimming attivato. Il pessimo local dimming dell’XG43UQ ha mostrato a schermo ovvi artefatti di compressione nelle ombre e nelle aree scarsamente illuminate. Questo è stato ancora più evidente guardando Shadow and Bone: uno spettacolo che, come suggerisce il nome, è pieno di scene in penombra. Per essere chiari questo problema lo abbiamo notato soltanto guardando i contenuti in streaming; gli artefatti non compariranno nei videogiochi o nei contenuti fruiti in locale.
Questa caratteristica potrebbe sembrare terribile e, nelle situazioni peggiori, può effettivamente esserlo. Tuttavia ciò è parzialmente giustificato dalle dimensioni del display. Altri televisori e monitor da 43 pollici condividono questi problemi e LG sta apparentemente lavorando su un televisore OLED da 42 pollici previsto per il 2022 (al momento, purtroppo, manca ancora la conferma) Per ora dotarsi di uno schermo piccino costringe inevitabilmente i prodotti al raggiungimento di un compromesso in termini di contrasto e prestazioni nelle scene scure.
Come nota positiva possiamo invece dire che l’XG43UQ ha gestito abbastanza bene la commutazione HDR. Il monitor ha rilevato un segnale HDR quando presente ed è passato all’HDR con solo un momento di sfarfallio, giusto nel momento di transizione tra HDR al SDR.
L’XG43UQ funziona bene anche nel tipico uso quotidiano del PC. Mi sono concentrato più sul gioco su console che su quello su PC per questa recensione, vista la natura del prodotto ma mi è comunque capitato di usarlo insieme al PC. Con questo monitor non avrete problemi a navigare sul web, guardare YouTube o modificare i documenti: basta soltanto usarlo ad una distanza ragionevole.
Prestazioni nel gaming
Lo schermo 4K da 43 pollici dell’Asus ROG Strix XG43UQ è incredibilmente performante nei videogiochi più moderni per console progettati appositamente per un display ad alta risoluzione. Yakuza: Like a Dragon è stato il gioco che più ha abitato il monitor in questo periodo: i modelli dei personaggi del gioco, altamente dettagliati, sono stati fantastici da vedere ed ho potuto notare sacco di dettagli nei capelli e nei vestiti di ogni personaggio, avendo accuratamente impostato l’antialiasing al massimo per minimizzare i problemi di scalettature.
I giochi moderni traggono il massimo vantaggio dalle caratteristiche dell’XG43UQ ma, inutile nascondere che, anche i titoli più vecchi finiscono per beneficiarne. Halo: Reach all’interno della Master Chief Collection, ad esempio, è appesantito dalle texture di vecchia generazione ma possiede modelli poligonali e artwork ad altissima risoluzione (vedasi gli skybox), tutti dotati di un aspetto fantastico. Ho anche apprezzato Final Fantasy XIV, un altro videogioco dotato di texture poco brillanti con modelli dei personaggi solidi e costruzioni poligonali ricche di dettagli.
Le prestazioni in HDR sono state meno impressionanti a causa della retroilluminazione ai bordi. La mancanza di controllo dettagliato della retroilluminazione significa che aumentando la luminosità si vanno a perdere i dettagli delle ombre. Se No Man’s Sky ci è sembrato molto interessante ed incisivo quando si andava in giro su pianeti luminosi, il titolo finiva per apparire come piatto e noioso durante i momenti di navigazione spaziale.
Anche se generalmente sembra eccellente nei giochi l’XG43UQ soffre di un problema che deluderà alcuni: il temuto “smear”. Questo è un problema comune nei pannelli VA che fa sì che le aree scure dello schermo finiscano per diventare poco definiti e che “striscino” durante i movimenti. Ciò è più evidente quando si sposta la telecamera in un gioco in prima o terza persona.
L’XG43UQ è afflitto da questo problema. I giocatori meno esigenti potrebbero non notarlo o preoccuparsene ma quelli che desiderano il massimo della chiarezza a schermo finiranno per rimanere delusi. L’effetto è gestibile nei giochi che supportano i 120Hz ma finisce per distrarre molto di più all’interno dei giochi che possono raggiungere soltanto i 60Hz (o meno). Non mi considero esigente per quanto riguarda a nitidezza nei movimeni ma ho notato immediatamente delle sbavature di colore nero nere spostando la telecamera in Yakuza: Like a Dragon o Halo: Reach.
Questo è un problema per l’XG43UQ. I movimenti chiari sono una caratteristica che da sola può vendere il monitor ad un potenziale acquirente. Questo monitor possiede l’HDMI 2.1 e supporto adaptive sync ed è quindi teoricamente perfetto per i giochi in grado di funzionare ad una alta frequenza di aggiornamento delle console moderne. Lo smearing, purtroppo, mette un po’ in ombra questo vantaggio riducendo la nitidezza del movimento in alcune situazioni.
L’ELMB di Asus, la funzione per l’inserimento delle cornici nere dell’azienda, è presente all’interno del prodotto. Questa funziona è in grado di ingannare l’occhio a percepire una quantità minore di motion blur inserendo delle cornici nere nelle immagini tra un fotogramma e l’altro L’ELMB è probabilmente la migliore funzione nel suo campo tra i monitor disponibili in questo momento ma porta con sé un problema. Non è disponibile in modalità HDR.
Ancora una volta bisogna ricordarlo: questo è un monitor da 43 pollici. La nitidezza nei movimenti non è buona come si sperava da un display capace di arrivare fino a 144Hz ma le prestazioni generali relative ai movimenti sono migliori della maggior parte dei suoi concorrenti con schermi da 43 pollici.
Asus potrebbe migliorare questi problemi passando ad un pannello IPS ma ciò farebbe perdere allo schermo il suo grande rapporto di contrasto. I giocatori che desiderano un display così grande dovranno, per forza di cose, scendere a compromessi da qualche parte.
Verdetto
I videogiocatori che vogliono un monitor ad alto refresh rate da usare con i giochi per console e che vogliono anche un monitor in grado di funzionare come televisione finiranno per amare il ROG Strix XG43UQ. Questo è un display nitido, vibrante e brillante; un prodotto che sembra eccezionale quando si gioca ai moderni giochi 4K. Film e prodotti visivi risultano meno impressionanti ma non peggio di quanto si possa vedere con la maggior parte dei televisori di queste dimensioni. Detto questo il prezzo elevato del XG43UQ ed i problemi di nitidezza del movimento un po’ appiattiscono i punti di forza, rendendo il display un prodotto di nicchia che funziona soltanto per chi non può avere o permettersi un televisore migliore e più grande come il C1 OLED da 48 pollici di LG.
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