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Enzo

Recensione Antivirus ESET 2020: Leggerezza su tutti i fronti

29 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Il software antivirus di ESET non rallenterà molto il vostro apparecchio ma la sua protezione è un “ni”

Il nostro verdetto
L’antivirus di ESET rallenta a malapena le prestazioni del sistema, ma offre una protezione da malware mediocre e può diventare costoso se avete molti apparecchi da proteggere.
Avantages :
  • Scansioni veloci
  • Scarso impatto sulle prestazioni del sistema
  • Crittografia dei file, browser rinforzato, protezione webcam
Inconvénients :
  • Protezione da malware così così
  • Può diventare costoso
  • Manca di alcuni extra che altri marchi offrono

L’antivirus con la suite di sicurezza di ESET passerà velocemente in rassegna il vostro computer alla ricerca di minacce, allo stesso tempo rallentando di poco le prestazioni del vostro sistema. Dall’altro lato, tuttavia, la protezione da malware di ESET non è così forte come quella di alcuni dei migliori programmi antivirus.

ESET

ESET può bloccare i tentativi di phishing e fermare gli exploit avanzati e il ransomware. Manca di alcune funzionalità extra che gli sviluppatori di antivirus spesso aggiungono così da attirare i clienti, come una VPN (Virtual Private Network) o un trituratore di file. E se aveste molti computer a casa, con il sistema additivo di prezzo di ESET (nessun pacchetto e pochi sconti) la situazione può diventare costosa molto velocemente.

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Recensione della Kaspersky Secure Connection: una buona VPN russa?

23 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Kaspersky Secure Connection è un servizio VPN con sede in Russia che ha molte funzionalità ed è economicamente conveniente. Di seguito vi offriamo una panoramica ed una recensione approfondita completa di questo servizio.

Se mai si è sentito parlare di Kaspersky, probabilmente è stato menzionato come una società che offre una vasta gamma di prodotti per la sicurezza in Internet. I suoi prodotti vengono usati da oltre 400 milioni di utenti e ha più di 3000 dipendenti.

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Quale scheda grafica scegliere e quali connettori sono necessari per l’elaborazioni di immagini?

23 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

È impossibile non menzionare schede grafiche, connettori e cavi quando si danno consigli sull’acquisto di schermi adatti all’elaborazione di foto o di video. Quale scheda grafica bisogna comprare per riuscire a visualizzare correttamente i colori? Quale scheda e quali connettori sono in grado di visualizzare il 4K? Sono i cavi tutti uguali? È meglio usare un cavo HDMI o un cavo per Display Port? Consideriamo le possibili alternative insieme …

La prima cosa che vogliamo da una scheda grafica è quella di visualizzare correttamente le nostre bellissime foto e i nostri video. Questo è il minimo! La scelta dovrebbe quindi essere semplice. Per questo è sufficiente una scheda con 1 o 2 GB di RAM – anche per 4K su un singolo schermo; questo parametro offre un’impressione, realistica, di avere molte opzioni a disposizione. Tuttavia, quest’impressione è valida solo dimenticandosi di quello che non è affatto un dettaglio: la connettività! Come scegliere tra una scheda grafica con DVI, HDMI (1.4 e 2.0) o DisplayPort (1.2 e 1.3) ma con la stessa potenza?

Schede grafiche: è solo una questione di visualizzazione?

Schede graficheCominciamo con l’aspetto il più importante: Molti di voi chiedono consigli su quale scheda grafica acquistare e se questa scheda grafica influirà sulla qualità della visualizzazione delle foto e dei colori.

Questo è un punto essenziale! La qualità della visualizzazione dei colori non dipende dalla qualità della scheda grafica, ma esclusivamente dalla qualità del display e del profilo ICC che è stato creato.

Un segnale RGB ha sempre gli stessi valori indipendentemente dalla qualità della scheda grafica. Quindi quali dovrebbero essere i criteri che determinano la scelta della scheda grafica? Consideriamoli insieme dato che non sono insignificanti e sono più numerosi di quanto si possa pensare …

La potenza e la RAM della scheda grafica.

Per visualizzare un’immagine su uno schermo di base del 2019, visualizzando in Full HD (1920 x 1200 pixel) o in QHD (2560 x 1440 pixel), non è necessario disporre di una scheda grafica potente (ovvero “alla moda”, dato tutte le schede del 2019 sono potenti). Una scheda grafica con 1 GB di RAM che costi meno di $50 è più che sufficiente. La mia “vecchia” scheda grafica ATI Radeon 5770 con 1 GB di RAM sul mio vecchio Mac Pro è sufficiente per i miei tre display con 1920 x 1200 pixel ciascuno.

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Quanti Dispositivi Posso Connettere al mio Router di Casa?

9 Febbraio 2020 di Enzo 1 Comment

https://pctempo.com/wp-content/uploads/2020/02/router.jpg

Miglior risposta: Puoi tecnicamente avere centinaia di dispositivi diversi collegati wireless ad un singolo Router Wi-Fi allo stesso tempo, oltre a uno specifico numero di connessioni Ethernet cablate a seconda del modello del router. Ad ogni modo, solo perché è possibile tecnicamente ciò non significa che tu voglia farlo. Per gestire nel miglior modo un alto numero di connessioni, attieniti a un router che abbia il “gestione della banda” come il NETGEAR R7000P Nighthawk, o un router mesh come l’Ubiquiti AmpliFi HD

Alte prestazioni: NETGEAR R7000P Nighthawk
Per il Mesh networking: Ubiquiti AmpliFi HD

Più dispositivi connessi significa una riduzione delle performance

Anche se puoi probabilmente connettere centinaia di dispostivi in modo wireless al tuo router, non è una cosa che dovresti fare. Non solo ci sarebbero un quintale di interferenze di segnale, l’hardware del router (come il processore e la RAM) e i servizi non sono probabilmente capaci di gestire così tante connessioni in contemporanea, quindi le velocità ne soffrirebbero parecchio.

Per esempio, mettiamo che il tuo router sia classificato come un AC2300, come il NETGEAR R700P. questo include un segnale radio da 2.4 GHz con una capacità di trasmissione fino a 600 Mbps e un segnale radio da 5 GHz con una capacità di trasmissione fino a 1,625 Mbps. Queste velocità sono teoriche e dipendono da altri fattori, ma possiamo fare della semplice matematica per vedere il problema riguardo le prestazioni.

Il Nighthawk R7000P con 10 dispositivi connessi simultaneamente al segnale radio da 5 Ghz potrebbe teoricamente toccare velocità di 160 Mbps per dispositivo (1.625 diviso per 10). Mentre per la banda radio da 2.4 GHz a 600 Mbps, 10 dispostivi connessi simultaneamente abbasserebbero la velocità teorica fino a circa 60 Mbps per dispositivo.

Usare 10 dispositivi simultaneamente su entrambi i segnali radio, per la maggior parte delle persone, è probabilmente un evento raro, e il Nighthawk R7000P è comunque un eccellente router multifunzione che include la funzione del band steering, per spostare i dispositivi tra i segnali radio per ottenere performance ottimali. Abbiamo inoltre selezionato un gruppo di altri ottimi router che possono gestire gruppi di persone più grandi e a una maggiore distanza.

Non dimenticare di considerare la velocità che viene offerta dal tuo gestore internet (ISP). Un grande router con molta portata sarà sprecato se paghi per un piano da solo 25 Mbps.

E per quanto riguarda il mesh networking?

I kit per il mesh networking stanno diventando popolari, grazie all’offerta di una estensiva copertura Wi-Fi tramite nodi piazzati per casa o in ufficio. Sono ottimi per coprire grandi spazi con un segnale affidabile, ma soffrono delle stesse basiche limitazioni basate su Hardware e capacità di trasmissione.

Stai ancora facendo i conti con onde radio a 2.4 GHz e 5 GHz con una capacità di trasmissione massima teorica, e in molti casi, spenderesti di più per un sistema mesh ad alta potenza che è più adatto ad un alto numero di dispositivi di quanto faresti su un singolo router ad alta potenza. D’altro canto, se hai un grande spazio da coprire e sei stanco di avere dei punti morti in casa, qualcosa come l’Ubiquiti AmpliFi HD dovrebbe alleviare molti dei tuoi problemi ed avere comunque la capacità di mantenere molti più dispositivi di quanti se ne trovi normalmente in una casa. In linea di massima pagherai di più, ma per tante persone, il costo vale la pena per avere una connessione affidabile.

Scegli un router con alte prestazioni e il band steering

Il Nighthawk R7000P router dual band offre ottime performance tra segnali radio da 2,4 GHz e da 5 GHz, rendendolo un’ottima scelta per quelli con un numero di dispostivi da collegare al disopra della norma. Oltre a questo, il band steering automaticamente sposta i tuoi dispostivi sul segnale radio che offre performance ottimali, il controllo della qualità di servizio (QoS) mantiene i dispositivi particolarmente affamati di dati sotto controllo, e il MU-MIMO offre dati in modo ininterrotto ai tuoi dispostivi più moderni. A meno che tu non abbia un enorme spazio più adatto a un mesh network e non ti serva un router specializzato per il gaming, non dovresti avere nessun problema con l’R7000P.

La nostra scelta

NETGEAR Nighthawk R7000PNETGEAR Nighthawk R7000P

È un ottimo router per le persone con molti dispositivi.

Il NETGEAR Nighthawk R7000P è la versione aggiornata del R7000, offre adesso velocità leggermente superiori nella banda da 5 Ghz e un range un pochino migliore. La banda a 2.4 GHz offre velocità fino a 600 Mbps per dispositivi 802.11a/b/g/n, e la banda da 5 GHz offre velocità fino a 1,625 Mbps per dispositivi 802.11ac. La larghezza di banda è automaticamente prioritizzata per garantire gaming e streaming video senza lag, e quattro porte Ethernet assicurano l’accesso per molte connessioni cablate.

Opta per un sistema a mesh networking per grandi spazi

Se il problema con la tua rete include inoltre coprire ogni angolo (anche nel tuo giardino) con un segnale Wi-Fi, una configurazione Wi-Fi mesh è probabilmente ciò a cui sei destinato. L’Ubiquiti AmpliFi HD è un’ottima scelta, con potenti performance AC1750, un range superbo, band steering automatico, e una gestione e setup semplici. Inizia da un singolo router ed espandi il tuo network, o vai per un intero setup sin dall’inizio con un router principale e due MeshPoints.

La nostra scelta

Ubiquiti AmpliFi HDUbiquiti AmpliFi HD

Il migliore per i grandi spazi

L’Ubiquiti AmpliFi HD non ha solo il più accattivante router principale su questa lista con un grande schermo touch, ma offre anche una copertura e capacità di trasmissione eccellenti per una grande casa, specialmente quando connesso ad un paio di mesh points. Abbiamo visto delle ottime performance tra le bande a 2.4 GHz (fino a 450 Mbps) e 5 GHz (fino a 1,300 Mbps), aiutate da 3 flussi spaziali e 3 antenne.

Leggi di più:
Configurazione del Router
Miglior Ripetitore Wi-Fi

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Come fare e Modificare uno Screenshot su iPhone?

8 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Sia che abbiate appena comprato il vostro primo iPhone o ne stiate usando fin da quando il pulsante Home ha cliccato per la prima volta, c’è forse una cosa che ancora potreste non sapere, ovvero come fare uno screenshot. Siamo qui per aiutarvi in questa missione, a prescindere da quale modello di iPhone stiate utilzzando. Eccovi come fare.

iPhone 8 o precedenti

Se avete un iPhone con un pulsante Home, utilizzerete quello stesso pulsante per effettuare uno screenshot. È sufficiente tenere premuto per uno o due secondi il pulsante Home e quello di accensione, e poi rilasciare. Il vostro iPhone lampeggerà e farà un rumore di scatto (se l’audio è attivato), e lo screenshot sarà così acquisito.

iPhone X o successivi

Gli iPhone più recenti non possiedono più un pulsante Home, quindi il modo di effettuare uno screenshot è cambiato. Al posto di usare il pulsante Home dovrete tenere premuto contemporaneamente per un secondo il tasto per aumentare il volume ed il pulsante di accensione, e poi rilasciare. Il vostro iPhone lampeggerà e farà il rumore di scatto, segno che la schermata è stata acquisita.

AssistiveTouch

Apple non offre delle scorciatoie per effettuare degli screenshot con iOS, ma ne potrete aggiungere una se lo desiderate. Per trovarla, andate in Impostazioni > poi Generali > Accessibilità; scorrete verso il basso finché non vedete AssistiveTouch ed attivatelo. Sulla vostra schermata home comparirà quindi un piccolo cerchio che contiene scorciatoie per varie azioni, tra cui fare gli screenshot; questa opzione specifica sarà inizialmente alla seconda pagina del menù Dispositivo, ma potrete comunque personalizzarla all’interno delle Impostazioni. Quindi, ogni volta che vorrete fare uno screenshot, basterà aprire questo menù sullo schermo e toccare l’icona relativa (istantanea schermo). In ogni caso non preoccupatevi, con lo screenshot non verrà acquisita anche la schermata dell’AssistiveTouch.

AssistiveTouch

Potete scegliere di aggiungere una scorciatoia per gli screenshot alla vostra schermata Home attraverso l’AssistiveTouch.

Siri

Sfortunatamente, Apple non ha insegnato a Siri come fare gli screenshot, quindi è impossibile compiere questa azione senza dover far uso delle mani. Tuttavia, se dite a Siri “Hey Siri, fai uno screenshot”, Siri vi potrà però dire come farlo con un telefono in particolare. Teniamo le dita incrociate affinché un aggiornamento futuro possa abilitare Siri all’effettuare anche degli screenshot.

Editing (iOS 10 e precedenti)

Dopo aver scattato il vostro screenshot, probabilmente vorrete modificarlo o condividerlo. Per fare ciò, su tutti i cellulare che ancora non sono stati aggiornati dopo iOS 10, occorre aprire la app Foto di Apple, e trovare lo screenshot all’inizio della vostra galleria foto. Cliccando sulla miniatura riuscirete ad aprire la foto, ed il pulsante Modifica vi permetterà di tagliare, segnare, ed aggiustare il vostro screenshot come lo preferite. Infine premete Fatto per salvare il risultato.

Lo strumento di modifica per uno screenshot risulta efficace ed anche intuitivo.

Editing (iOS 11 e successivi)

Apple ha introdotto una nuova e funzionale interfaccia per screenshot in iOS 11. Una volta effettuato lo screenshot, una piccola miniatura comparirà nell’angolo in basso a sinistra; a questo punto potete aspettare che sparisca o farla andare via scorrendo, ma se voleste agire sullo screenshot non appena questo è stato scattato, basterà toccare la miniatura e sarete portati direttamente all’interfaccia di modifica. Adesso potrete tagliare e fare i segni che desiderate sulla vostra immagine, e poi condividerla; una volta fatto, avete a disposizione anche l’opzione di cancellazione per evitare di ingombrare la vostra galleria foto.

Filed Under: Windows Tagged With: Screenshot

Come fare uno screenshot su Android

8 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Potete fare uno screenshot di qualsiasi cosa appaia su uno schermo Android. Se possedete l’ultima versione di Android, potrete effettuare uno screenshot dal menù di accensione, mentre le versioni più vecchie spesso richiedono una particolare combinazione di tasti. Se non siete certi di cosa fare, qui troverete un buon punto di partenza!

Se volete registrare il vostro schermo, consultate la nostra guida sul come registrare lo schermo su Android!

1. Fare uno screenshot con il tasto di accensione

Potete effettuare uno screenshot dalla finestra popup del menù di accensione.

Screenshot su Android

  1. Tenete premuto il pulsante di accensione per aprire il menù.
  2. Cercate l’opzione Screenshot (Schermata) nella lista.
  3. Premete Screenshot (Schermata) per acquisire l’immagine del vostro schermo.

Se l’operazione è andata a buon fine, vedrete una notifica in alto che dice Screenshot Catturato.

2. Fare uno screenshot con il tasto di accensione e con il tasto di abbassamento del volume

Le versioni più vecchie di Android non hanno l’opzione di Screenshot nel menù di accensione. Per telefoni più vecchi, quindi, provate ad utilizzare la seguente combinazione di tasti:

Fare uno screenshot su Android

  1. Tenete premuto il tasto di accensione e quello di abbassamento del volume per qualche secondo.
  2. Aspettate che compaia la notifica di acquisizione dello screenshot.

3. Dove si salvano gli screenshot su Android?

I vostri screenshot saranno salvati automaticamente nella vostra galleria Android di immagini.

  1. Aprite il menù delle App
  2. Cercate la app Galleria
  3. Cercate il vostro screenshot tra le immagini recenti

4. Altri metodi per fare uno screenshot

Alcuni produttori di telefonia mobile, come Samsung o Huawei, applicano delle proprie funzionalità al software di base Android. Per esempio, gli utenti Samsung possono scorrere con il lato del palmo della propria mano attraverso lo schermo per ottenere uno screenshot. È quindi possibile che il vostro telefono possa avere una propria modalità particolare per acquisire uno screenshot.

  1. Trovate i dati del vostro modello di telefono e del produttore.
  2. Cercate online il vostro modello e quindi come effettuare uno screenshot. Se possibile rivolgetevi al sito del produttore come fonte.
  3. Provate altri metodi per vedere se riuscite a fare uno screenshot

5, Utilizzare una app per screenshot

Se cercate un qualcosa in più per i vostri screenshot, potrebbe esservi utile un’apposita app; molte di esse, infatti, hanno funzionalità aggiuntive che rendono il processo di acquisizione e condivisione di screenshot molto più facile.

Per iniziare eccovene alcune con valutazione elevata tratte da Google Play:

  • Screenshot Pro – Questa app è stata sviluppata da Geeks Lab e comprende alcune funzionalità di modifica in aggiunta agli strumenti di screenshot.
  • Screenshot – Sviluppata da lovekara, la app è utile nel gestire gli screenshot appena acquisiti e vi permette di salvarli in destinazioni specifiche.
  • Screenshot Easy – Questa app, creata da Ice Cold Apps, dispone di widgets, overlays, funzioni divertenti per screenshot, e registrazioni dello schermo.
  • Screenshot touch – Questa app di di screenshot, sviluppata da Daejeong Kim, comprende alcune funzionalità diverse, tra cui l’acquisizione dello scorrimento di pagine web.

Filed Under: Android Tagged With: Screenshot

Come fare uno Screenshot su Chromebook o Pixelbook

8 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Come fare uno screenshot o stampare una schermata con un Chromebook? Ebbene c’è una semplice scorciatoia da tastiera che vi permette di farlo, e ve ne parlerò proprio adesso!

Ctrl + Cambio finestra. Con questa combinazione si acquisirà lo screenshot dell’intera schermata.

Dove si trova lo “Cambio finestra”?

Ritroverete questo tasto che permette di cambiare finestra (Window Switcher) più volte nel corso di questo articolo. Ecco qui sotto il tasto di cui sto parlando:

Cambio finestra

Cambiare Finestra (Window Switcher)

Questo articolo vi aiuterà ad imparare più modi per effettuare degli screenshot sul vostro Chromebook, e vi darà ulteriori istruzioni, come per esempio dove ritrovare queste immagini, come modificarle, ecc.

Screenshot completi

Fai uno screenshot parziale Ctrl + Shift + Cambio finestra ([]]])
Fai uno screenshot Ctrl + Cambio finestra ([]]])

Per fare uno screenshot di una schermata intera premete CTRL e Cambio finestra:

Come fare uno screenshot ritagliato o parziale su un Chromebook

Per catturare uno screenshot di un’area specifica sullo schermo premete Ctrl+ Shift+ Cambio finestra.

Screenshot su Chromebook

Questa scorciatoia da tastiera apre uno strumento di selezione a forma libera; selezionate l’area dello schermo che desiderate acquisire e poi rilasciate.

Stampare una schermata per una app o una finestra

Quando ero un redattore tecnico, utilizzavo una scorciatoia da tastiera di Windows per acquisire gli screenshot delle app, così da non dover ritagliare lo screenshot completo in seguito, e risparmiare quindi molto tempo.

Su ChromeOS, ogniqualvolta volessi catturare uno screenshot di una determinata app, ho usato CTRL + SHIFT + []]] per acquisire lo screenshot dell’area dove la app è visualizzata; a volte acquisivo l’intera schermata e poi passavo al suo ritaglio.

Adesso non è più necessario che io faccia niente di tutto ciò!

Ho scoperto che utilizzando la combinazione di tasti CTRL + ALT + []]] si può acquisire lo screenshot di una qualsiasi app specifica o di una determinata finestra aperta. Ecco un mio video che spiega come funzioni!

Utilizzare il tasto di accensione + il tasto di abbassamento del volume (come per il vostro cellulare Android)

Se avete un Chromebook convertibile, questa sezione vi sarà particolarmente utile. Quando il Chromebook è in modalità tablet, il sistema operativo Chrome disattiva la tastiera, per cui in questa eventualità avrete bisogno di qualcosa di diverso da una scorciatoia da tastiera. Google ha recentemente aggiunto al Chrome OS la scorciatoia che utilizzano i cellulari Android; per questo, su Chromebook convertibili, per effettuare uno screenshot basterà mantenere premuta la combinazione Tasto di Accensione + Tasto di abbassamento del volume.

Utilizzare il comando vocale con Google Assistant

Ebbene sì! Proprio Google Assistant. Basta dire semplicemente “OK Google, fai uno screenshot”, ed il Pixelbook lo farà per voi, suggerendovi di aprire lo scatto con una delle app supportate che avete installato; se non lo farete lo screenshot non sarà salvato. La stessa procedura funziona anche su cellulari Android: gli screenshot saranno salvati solo se li aprirete utilizzando una app, altrimenti andranno persi dopo qualche secondo.

Utilizzare la tastiera con Google Assistant

Lanciate Google Assistant utilizzando l’apposito tasto Assistant sul vostro Pixelbook, e quindi digitate semplicemente “fare uno screenshot”. Il Pixelbook farà uno screenshot e vi chiederà di aprirlo in una app per la modifica di immagini. Così come nel caso del comando vocale, lo screenshot non sarà salvato se non lo aprirete con una applicazione.

Utilizzare la penna Pixelbook

La vostra penna Pixelbook, se acquistata, vi può aiutare nell’acquisizione di screenshot. Dal menù della penna Pixelbook che compare sul cassetto selezionate:

  • Cattura schermo – per acquisire l’intera schermata
  • Cattura regione – per acquisire una determinata area dello schermo

Dal menù di Chrome

Se state usando Chrome come browser, andate in Impostazioni (i tre puntini all’angolo in alto a destra) ed andate su Altri strumenti, dove dovrete cercare “Fare uno screenshot”. Pur essendo uno dei metodi meno usati per effettuare degli screenshot su Chromebook e Pixelbook, funziona esattamente come previsto.

Screenshot della schermata di login del Chromebook

E se voleste fare uno screenshot della schermata di login del vostro Chromebook?

Lo potrete fare con la combinazione di tasti Ctrl e []]] (Window Switcher)!

Troverete questo screenshot nella cartella Downloads dopo aver effettuato l’accesso.

Screenshot su Chromebook utilizzando estensioni

Pur non avendo uno strumento di cattura sul sistema operativo Chrome come su Windows, ci sono comunque tutta una serie di estensioni ed applicazioni che potreste usare.

Se effettuate regolarmente degli screenshot e poi li modificate, potreste installare una estensione specifica per farlo. Awesome Screenshot è una famosa estensione di Chrome adatta a coloro che fanno molti screenshot durante le loro sessioni di navigazione. Potrete acquisire la pagina intera o solo una parte di essa, ed aggiungere rettangoli, cerchi, frecce, linee, testi, ed anche offuscare dati sensibili.. E la lista delle funzionalità potrebbe andare oltre. Questa estensione supporta anche il salvataggio su Google Drive.

Dove posso trovare i miei screenshot?

Chrome OS vi invia una piccola notifica dopo aver effettuato uno screenshot, e sarà sufficiente cliccarvi sopra per aprirlo. Il nome del file conterrà la data e l’ora della cattura dello schermo, per esempio Screenshot 2019-05-28 alle 8.32.39 PM.png; ovviamente poi potrete rinominare il file premendo Ctrl + Enter.

La notifica vi offrirà anche altre azioni come Copia negli Appunti e Annota. Quando cliccate su Annota Immagine, lo Screenshot si aprirà in Google Keep, e voi potrete modificarlo utilizzando gli strumenti qui disponibili.

Gli screenshot saranno salvati nella cartella Downloads della app Files. Non confondetevi per il nome della cartella “Downloads”: il sistema operativo Chrome chiama le unità di file locali “Downloads”. Potrete trascinare e rilasciare lo screenshot nella sezione Google Drive della app Files o caricarlo direttamente su Google Drive.

Nota: I vostri screenshot sono salvati di default in Downloads; se cambiate la destinazione i vostri screenshot saranno quindi salvati in quest’ultima. Se ad esempio avete creato una nuova cartella sotto “I miei file” chiamata “Cose nuove”, e l’avete impostata come nuova destinazione di default, ritroverete i vostri screenshot in “Cose Nuove”.

Incollare uno screenshot su Chromebook

A differenza di altri sistemi operativi, Chrome non copia automaticamente uno screenshot nei vostri appunti. Questo vuol dire che non potete effettuare uno screenshot e poi incollare l’immagine in un file o una mail.

Per incollare uno screenshot andate nella cartella di salvataggio (solitamente la cartella Downloads), e innanzitutto copiatelo; adesso potrete utilizzare Ctrl + V per incollarlo.

Leggi di più:
Come Fare Screenshot su Windows 10
Come Fare uno Screenshot su Mac

Filed Under: Windows Tagged With: Screenshot

Come Fare uno Screenshot su Mac (Macbook Air, Macbook Pro) | Guida Completa

8 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Decidere di fare il grande passo da un computer Windows ad un Mac Apple potrebbe essere emozionante, soprattutto se ne avete bisogno per questioni di lavoro ed il vostro lavoro vi ha permesso di acquistarne uno. Meno emozionante, tuttavia, è dover imparare gli infiniti comandi e scorciatoie che il vostro nuovo Mac ha da offrirvi. Sia che stiate imparando come svuotare il cestino, o come fare uno screenshot, le operazioni per farlo cambiano notevolmente l’una dall’altra.

Per questa ragione abbiamo deciso di creare questa guida completa su come fare uno screenshot su Mac: spiegheremo come acquisire l’intera schermata, una sola porzione di essa, una singola finestra, ed anche tutto il resto.

Fare uno screenshot usando i comandi chiave

Il modo più facile di fare uno screenshot sul vostro Mac, sia che abbiate Mojave o High Sierra, consiste nell’utilizzare le scorciatoie da tastiera, che vi offrono un’eccellente versatilità e, una volta imparate per bene, possono ridurre significativamente i vostri tempi di lavoro.

Volete imparare come fare uno screenshot su computer Windows? Cliccate qui per la nostra guida pratica sull’argomento.

Catturare lo schermo intero

✔️Per macOS Mojave:

Screenshot

#1, Iniziate premendo Command+Shift+5 sulla vostra tastiera per far apparire sullo schermo i comandi di cattura

Screenshot

Screenshot

#2  Selezionate quindi la prima opzione di questi comandi Screenshot , che imposta l’acquisizione dello schermo intero.

SUGGERIMENTO: Passando con il mouse sopra ognuna di queste opzioni vi comparirà un tag per farvi sapere le funzioni di ciascuna di esse.

#3, Il vostro cursore si trasformerà in una piccola macchina fotografica Screenshot. Adesso potrete cliccare su qualsiasi pagina vogliate per ottenere uno screenshot dello schermo intero

#4  Potrete avere la conferma dell’effettuazione dello screenshot nell’angolo in basso a destra del vostro schermo: vedrete infatti una sua anteprima in miniatura che scomparirà poco dopo essere apparsa.

✔️Per chi utilizza altre versioni di macOS:

#1  Premete semplicemente Command+Shift+3 per catturare l’intera schermata

Suggerimento: se trovate che questo metodo sia più facile lo potrete utilizzare anche per Mojave.

Screenshot

#2  Troverete lo screenshot sul vostro desktop, la destinazione di default di Apple ma che se volete può essere cambiata.

Catturare una finestra

✔️Per macOS Mojave:

#1  Inziate premendo Command+Shift+5 per aprire i comandi di cattura sullo schermo

Screenshot

#2  Adesso selezionate la seconda opzione Screenshot per impostare il modo di cattura di una determinata finestra. Il vostro cursore dovrebbe trasformarsi in una piccola macchina fotografica Screenshot, così da confermarvi che l’impostazione è stata completata

#3  Adesso potete cliccare su qualsiasi finestra vogliate per effettuare un suo screenshot

#4  Vi comparirà anche in questo caso un’anteprima in miniatura all’angolo in basso a destra dello schermo per confermare che lo screenshot è stato effettuato; a questo punto potrete anche interagire con l’anteprima, modificandola, spostandola, o per compiere altre azioni.

✔️Per chi utilizza altre versioni di macOS:

#1  Premete semplicemente Command+Shift+4

#2   Il prossimo passo è premere la barra spaziatrice; il vostro cursore dovrebbe ora trasformarsi in una piccola macchina fotografica Screenshot

#3  Ciò che vi resta da fare è cliccare sulla finestra che desiderate acquisire

#4   Troverete i vostri screenshot sul desktop quale destinazione di default

Catturare una porzione selezionata dello schermo

✔️Per macOS Mojave:

#1  Iniziate premendo Command+Shift+5 per aprire il pannello dei controlli di cattura

Screenshot

#2  Trovate e selezionate lo strumento di ritaglio Screenshot

#3  Adesso potete trascinare il riquadro sull’area che desiderate acquisire; se avete bisogno di spostare il riquadro, vi sarà sufficiente prenderlo e muoverlo là dove volete effettuare lo screenshot

#4  Per completare l’acquisizione premete semplicemente “cattura” dai comandi sullo schermo

SUGGERIMENTO: Un’anteprima in miniatura comparirà in corrispondenza dell’angolo in basso a destra dello schermo per confermare che lo screenshot è stato acquisito.

✔️Per chi utilizza altre versioni di macOS:

#1  Premete Command+Shift+4

Screenshot

#2  Trascinate semplicemente il riquadro dove volete effettuare lo screenshot

SUGGERIMENTO: Lo screenshot sarà effettuato non appena avrete rilasciato il vostro dito dal trackpad.

Catturare un menù

Se voleste catturare un menù specifico non abbiate paura, perché sarà sufficiente seguire uno dei metodi presentati qui sopra per farlo. Se state utilizzando altre versioni di MacOS seguite semplicemente i passaggi indicati per catturare una porzione selezionata della schermata.

Considerazioni finali

Ecco che adesso disponete della nostra guida completa su come fare uno screenshot con un Mac. In termini di funzionalità del vostro Mac, questo articolo tratta soltanto della superficie di ciò che sarebbe possibile. I prodotti Apple, infatti, sono davvero tra i più versatili nell’universo della tecnologia.

Speriamo che questa guida vi abbia aiutato nell’imparare come effettuare uno screenshot utilizzando un Mac. Se così non fosse, vi invitiamo a lasciarci un messaggio nella sezione dei commenti qui sotto, e vi risponderemo il prima possibile!

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Recensione del Monitor eSports BenQ Zowie XL2546

6 Febbraio 2020 di Enzo Leave a Comment

Molti monitor, commercializzati come “monitor da gioco”, hanno luci RGB lampeggianti, schermi curvi, ed altre specifiche notevoli; ma sono questi i tipi di monitor che desideri se sei un serio giocatore di eSport? Da quanto abbiamo raccolto, la risposta è probabilmente no. La maggior parte dei giocatori professionali di eSports, infatti, non utilizza schermi molto grandi, o curvi, o anche risoluzioni elevate, ma si interessa di più alle prestazioni ed alla funzionalità. Ed ecco che il monitor eSports BenQ Zowie XL2546 entra in gioco. Questo pannello TN da 24.5 pollici ha una risoluzione HD (1920×1080), una frequenza di aggiornamento di 240 Hz, un tempo di risposta di 1 m/s, ed una luminosità di 320 cd/m2.Oltre a ciò, dispone di funzionalità focalizzate sul gaming come la tecnologia Dynamic Accuracy di Zowie, la tecnologia Black eQualizer, una cornice LCD che è stata ideata per ridurre il riflesso luminoso dallo schermo, e persino degli scudi sui lati del monitor per eliminare eventuali distrazioni.

È forse questo il monitor perfetto per dei veri giocatori di eSports?

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P3: Che impatto può avere un display P3 sul tuo workflow?

2 Febbraio 2020 di Enzo 1 Comment

Un monitor che supporta lo spazio colore P3 è un monitor wide gamut.

Alcuni nuovi display supportano lo spazio colore P3, che è molto diverso da sRGB e Adobe RGB, i due spazi colore che i designer e i fotografi hanno usato per anni. P3 rappresenta un miglioramento o una complicazione? Tutti e due.

Cosa sono gli spazi colore?

Uno spazio colore, o gamut, è un insieme di colori. Lo spazio colore sRGB è ampiamente usato per i file grafici, i display, le stampanti e altri dispositivi. Quasi tutti i display possono riprodurre sRGB o qualcosa che gli si avvicini molto. Questo spazio colore permette di creare delle stampe a colori di buona qualità. sRGB, insomma, è un pratico punto di riferimento.

Molti professionisti lavorano con lo spazio colori Adobe RGB perché è notevolmente più ampio di sRGB. Adobe RGB permette a macchine fotografiche professionali, scanner e stampanti di riprodurre una gamma di colori più vasta. Uno schermo che può riprodurre un gamut più ampio di sRGB viene definito display wide gamut..

display P3

Adobe RGB viene definito wide gamut proprio perché può riprodurre una gamma di colori più vasta di quella di sRGB. (Basato su un grafico colore dell’app ColorSync di Apple.)

Cos’è P3?

Ora sono disponibili display che supportano lo spazio colore P3. Come Adobe RGB, P3 è un’alternativa wide gamut a sRGB. DCI-P3 è nato come standard per le videocamere digitali, essendo basato sulla gamma di colori che può essere riprodotta dai proiettori digitali usati nei cinema. Apple ha creato la sua versione di questo spazio colore chiamata Display P3, che è adatta ai display dei computer ed è compatibile sRGB. Forse stai già usando un display P3 display; alcuni dei dispositivi Apple più recenti, come gli iMac, i MacBook Pro, gli iPad Pro e alcuni modelli di iPhone usano proprio questo spazio colore. Ma P3 non è riservato solo ai prodotti Apple. Anche Microsoft ha equipaggiato il suo Surface Studio con un display P3.

I confronti di questo articolo si basano sul profilo colore Display P3 incluso nei Mac più recenti.

Un confronto fra P3, Adobe RGB e sRGB.

Adobe RGB e P3 sono più ampi di sRGB e hanno molti colori in comune. Adobe RGB ha un’estensione maggiore nelle aree dei blu e dei verdi, mentre P3 in quelle dei gialli e dei rossi.

display P3

Adobe RGB e Apple Display P3 hanno un’ampiezza simile se paragonata a quella di sRGB.

Per i workflow di stampa, Adobe RGB è più allineato con gli spazi colore di prestampa. Non è una sorpresa: Adobe RGB è stato creato anche perché Adobe voleva avere uno spazio colore RGB che includesse i colori CMYK che non possono essere riprodotti da sRGB. La differenza, quindi, la fa soprattutto lo standard CMYK che usi in genere. Un display Adobe RGB ha un vantaggio su P3 nella copertura di alcune tonalità di ciano, ma se al momento stai usando un display sRGB, ricorda che uno schermo che supporta P3 sarà comunque in grado di mostrarti un’area dello spazio colore CMYK più ampia rispetto a quella che puoi vedere ora.

display P3

Un display P3 o Adobe RGB può riprodurre più colori dello standard FOGRA39 CMYK rispetto ad uno schermo sRGB, ma Adobe RGB è probabilmente la scelta più adatta.

Ma non esiste un unico metodo di stampa. Alcune stampanti fotografiche a getto di inchiostro di alta qualità possono riprodurre colori che le stampe tipiche e i display sRGB non sono in grado di riprodurre. Dall’illustrazione seguente, risulta evidente che i display P3 e Adobe RGB sono in grado di riprodurre quasi perfettamente il gamut che risulta dalla combinazione di stampante, carta fotografica e inchiostro usato; un display sRGB, invece, non è in grado di riprodurre molti dei colori inclusi nel gamut della stampante.

display P3

Sia i display P3 che Adobe RGB possono riprodurre buona parte del gamut della stampante Epson Stylus Pro 3880 su carta fotografica Epson Exhibition Fiber, mentre un display sRGB non è in grado di copire la gamma di colori della stampante per intero.

Come si inserisce un P3 Display in un workflow di produzione

Per fortuna, lavorare con un display P3 non è molto diverso da usare uno schermo Adobe RGB o sRGB. Le applicazioni che supportano la gestione del colore come Adobe Photoshop, Adobe Photoshop Lightroom, e Adobe InDesign usano automaticamente il profilo display selezionato nelle preferenze di sistema del tuo PC Mac o Windows. Con un display P3 non ci saranno problemi se si usa un profilo che descrive accuratamente il display. Se alle immagini e agli altri documenti viene assegnato un profilo colore adatto, le app che supportano la gestione del colore potranno riprodurre i colori in maniera uniforme su un display P3.

Probabilmente non ci sarà bisogno di cambiare le impostazioni in “Modifica > Impostazioni colore” su Photoshop, InDesign, o Illustrator. Il modo in cui configuri le impostazioni per il colore dovrebbe basarsi sul tuo workflow di produzione, e non sul display che stai usando.

Se si usano browser, applicazioni per l’editing di video o per il web design che non supportano la gestione del colore, la situazione si complica. Sugli schermi P3 o Adobe RGB le applicazioni che non supportano la gestione del colore potrebbero mostrare colori troppo saturati, visto che gli sviluppatori danno per scontato che il display usi sRGB.

Alcuni monitor wide gamut ti permettono di limitare il gamut a sRGB su uno specifico monitor, indipendentemente dal computer che stai usando. Questo può essere un buon modo per prevenire i colori troppo saturati nei workflow che non supportano la gestione del colore. Ci sono però dei display wide gamut, come per esempio gli schermi Apple P3, che non offrono questa opzione. Un’altra soluzione possibile è connettere un display sRGB poco costoso al tuo computer e visualizzare i contenuti che non supportano la gestione del colore su quel display.

I display wide gamut sono qui per rimanere

In passato, i problemi che si possono riscontrare usando un display wide gamut riguardavano solo i pochi utenti che sceglievano consapevolmente di comprare un monitor Adobe RGB. Ma ora che i display Adobe RGB costano meno, e che Apple e Microsoft stanno vendendo milioni di dispositivi con display P3, i wide gamut stanno diventando sempre più diffusi.

Per quanto riguarda la gestione del colore, i dispositivi mobili non sono avanzati quanto i computer desktop. È in virtù di questo che a partire da iOS 9.3 Apple ha introdotto un sistema di gestione dei colori basato su ColorSync, il sistema di gestione dei colori che i Mac usano da anni. La gestione dei colori di iOS aiuta gli utenti a riprodurre colori in maniera uniforme sui dispositivi iOS con display P3 wide gamut. In Android, invece, la gestione dei colori non è stata ancora implementata.

Lo standard attuale per HDTV usa sRGB, ma anche questo sta cambiando, visto che le tecnologie video si stanno rapidamente spostando oltre l’attuale standard HDTV a 1080p (2K) verso risoluzioni 4K e 8K, high dynamic range e colori wide gamut. Il nuovo standard Ultra HD Premium incorpora tutte queste funzioni più avanzate. DCI-P3 è lo spazio colore per lo standard Ultra HD Premium. Al momento, P3 è pensato soprattutto per le proiezioni, mentre la televisione di massa e i workflow video prima o poi rimpiazzeranno sRGB con wide gamut P3.

Per anni è stato possibile evitare di occuparsi di gestione del colore partendo dal presupposto che l’sRGB sarebbe stato visualizzato in maniera “decente” su qualsiasi dispositivo. Ora che i display wide gamut sono sempre più diffusi, questo presupposto non è più valido. Durante questa transizione da sRGB al wide gamut, sapere come riuscire a mantenere uniformi i colori sui dispositivi che usano questi due standard diventa un’abilità essenziale.

Un display P3 Display è migliore di uno sRGB

Se al momento usi un display sRGB display, acquistare uno schermo P3 rappresenterà sicuramente un bel passo in avanti. Questo standard, infatti, riproduce uno spazio colore più ampio di sRGB, e non si discosta troppo da Adobe RGB. Se il tuo workflow supporta la gestione del colore, il gamut colore P3 non dovrebbe complicarti troppo la vita, esattamente come accade con Adobe RGB. Se hai un po’ d’esperienza con la gestione del colore e dei profili, poi, sei già sulla buona strada.

(Nota: le illustrazioni usate in questo articolo sono utili per esemplificare, ma bisogna tenere a mente che in realtà confrontare due gamut è un’operazione molto complessa e che occuperebbe molto più spazio. Per esempio, la dimensione e la forma di un gamut cambiano in base alla luminosità dei colori. Le illustrazioni qui presentate sono degli adattamenti 2D di grafici 3D tratti dall’utility ColorSync di Apple.)

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